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Cita:
Aztlan ha scritto:
Zack, non me ne volere, ma Wikipedia non conta più di tutti gli scienziati del mondo messi insieme.

[:D] [:D]
Forte Az, ho dovuto scervellarmi per trovare il perche' di questa tua uscita.

Cita:
Questo è naturale (al contrario del buco nell' ozono...) ma non significa per questo senza pericoli (anche un vulcano è una cosa naturale...)
.....
Se questi dicono una cosa e Wiki il contrario, è forse Wiki che sbaglia, anche perchè sappiamo bene che è scritto da dilettanti, quando non da persone pagate apposta da ditte o altro.
.....


Sara', tuttavia preferisco valutare tesi argomentate piuttosto che soppesare gli attributi dei proponenti. [;)]

Cita:
Secondo tutti gli scienziati del mondo il buco dell' ozono è colpa dell' Uomo, dei gas serra che emette con l' uso di combustibili fossili, che dobbiamo smettere subito di usare prima che sia troppo tardi.


Mi spiace Az, ma il Buco nell'Ozono e' messo in correlazione con i CFC e non con i gas serra, che invece sono tirati in ballo per il Global warming.
Se hai trovato una fonte che sostiene il contrario falla presente.

Il fatto invece che si debba trovare un argine all'utilizzo dei combustibili fossili non credo sia messo in discussione.

Cita:
Questo non lo dico io ma un Premio Nobel...


Guarda che anche i premi nobel si possono sbagliare. A volte prendono anche dei soldi. Solo che, solitamente, ne vogliono piu' dei dilettanti.

Comunque, sui CFC e sul buco nell'ozono, ti invito a leggere il seguente stralcio:

Cita:
La trama del Riscaldamento globale non è nuova e ha seguito la stessa ricetta della presunta distruzione di ozono (O3) da clorofluorocarburi (CFC) tra il 1970 e 1980.

Si ipotizzó che le molecole di CFC, 5-7 volte più pesante dell’aria, possano salire a più di 40 km di quota, dove si ha la formazione di O3 e dove ogni atomo di cloro rilasciato distrugge migliaia di molecole di O3 , riducendo la sua concentrazione e permettendo una maggiore entrata di radiazione ultravioletta sulla Terra, aumentando i casi di cancro della pelle ed eliminando migliaia di specie viventi.

Incontri con gli scienziati, compresi i paesi in via di sviluppo, sono stati fatti per dare un carattere pseudoscientifico al problema inesistente, fu creato il gruppo di esperti scientifici Ozono Tendenze nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente , ed è stato redatto il Protocollo di Montreal (1987), firmato dai paesi in via di sviluppo sotto la minaccia e il ricatto di sanzioni economiche.

Nel 1995, gli autori delle equazioni chimiche che avrebbero distrutto il O3 hanno ricevuto il Premio Nobel per la Chimica. Tuttavia, nel 2007, gli scienziati della NASA Jet Propulsion Laboratory hanno dimostrato che le loro equazioni non si verificano nelle condizioni della stratosfera antartica e non sono la causa della distruzione dello strato di ozono. Non fidatevi mai dei professorini di chimica…..


Comunque chiudo l'OT. Eventuali altri discorsi sul tema andrebbero postati in:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=412

dove troverai anche l'intero articolo da me stralciato.


Cita:
COSA succede quando avviene l' inversione? Non si sa, perchè l' ultima volta si era nell' età della pietra e non avevamo certo la capacità di registrare gli effetti.


Be, un'idea piuttosto precisa, a dire il vero, l'abbiamo.

Nell'articolo che ho postato qui:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=251281

si descrive molto chiaramente la dinamica dell'inversione magnetica che accadde circa 41'000 anni fa:

Cita:
Inoltre, i dati ottenuti dal gruppo di ricerca formato dei ricercatori di GFZ Dr. Norbert Nowaczyk e il Prof. Helge Arz, insieme con i dati aggiuntivi di altri studi nel Nord Atlantico, il Pacifico del Sud e le Hawaii, dimostrano che questa inversione di polarità è stata un evento globale.
I loro risultati sono stati pubblicati sull'ultimo numero della rivista scientifica "Earth and Planetary Science Letters.":
"La geometria del campo di polarità inversa, con le linee di campo che puntavano nella direzione opposta rispetto alla configurazione di oggi, è durata solo circa 440 anni, ed è stata associato con un intensità di campo che è stato solo un quarto del campo di oggi ", spiega Norbert Nowaczyk.
"I cambiamenti di polarità effettive durarono solo 250 anni.
In termini di tempi geologici, che sono molto veloci.
"Durante questo periodo, il campo era ancora più debole, con solo il 5% della forza del campo di oggi.


In pratica, i periodi di inversione durarono circa 250 anni durante i quali la forza del campo fu solo il 5% dell'attuale, mentre in mezzo a questi, si genero' per 440 anni un campo magnetico inverso ridotto al 25% dell'attuale. [8)] Insomma, ben 940 anni di radiazioni cosmiche sul groppone.



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MessaggioInviato: 23/10/2012, 23:58 
Cita:
Mario ha scritto:

Cita:
MaxpoweR ha scritto:

La cara vecchia Wikipedia può darti una gran mano :)

Cita:
Mario ha scritto:
1) Cos'è il campo magnetico?
2) Come "funziona"? Cosa fa?
3) Che rapporto ha con il Polo Nord e il Polo Sud?
4) In che senso "si inverte"?


http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_geomagnetico

Sinceramente cercavo risposte "terra-terra", ma darò un'occhiata [:D]


Anche questo doc potrebbe contribuire...
Almeno... a me ha aiutato a capire delle cose... [;)]

http://video.google.it/googleplayer.swf ... 1659121813



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Sì, l'avevo visto... ma onestamente mi hanno aiutato di più le risposte di Sirius e Aztlan [:D]



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MessaggioInviato: 27/10/2012, 01:15 
Cita:
zakmck ha scritto:


Guarda che anche i premi nobel si possono sbagliare.


Invece Wikipedia... Mi spiace ma il confronto è spietato. [:D]

Cita:
zakmck ha scritto:


A volte prendono anche dei soldi. Solo che, solitamente, ne vogliono piu' dei dilettanti.



Solo che, solitamente, i Premi Nobel hanno molta più credibilità dei dilettanti. Chissà perchè. [V]


E visto che quanto detto da un Premio Nobel per l' Economia,

ossia che dobbiamo smettere subito di usare petrolio e affini se non vogliamo fare la fine del topo,

va casomai contro gli interessi miliardari delle grandi compagnie... credo proprio che non abbia visto un cent per quella affermazione, casomai ritorsioni professionali (non si vede spesso in tv, a differenza dei colleghi)


E lo sai bene anche tu, a prendere soldi è assai più plausibile che sia chi sta dalla parte opposta.

Come i dilettanti tastieristi del web, che essendo anonimi sono protetti dal essere controllati et messi di fronte ad eventuali responsabilità.

Cosa che un Premio Nobel, invece, NON può vantare. Se si fotte la reputazione, addio.


Mentre i tuoi beniamini di Wiki.... Ah già, dimenticavo.

In fondo non è colpa vostra, siete vittime di un lavaggio del cervello di massa.


Come nota a margine, il primo gas serra è la semplice CO2, alias anidride carbonica, cioè il fumo che esce quando bruci qualcosa da bravo cavernicolo.

I CFC sono stati banditi da un' epoca, come il DDT.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 27/10/2012, 18:22 
Cita:
Aztlan ha scritto:
Invece Wikipedia... Mi spiace ma il confronto è spietato. [:D]


Ti dispiacerebbe spiegarmi dove io avrei sostenuto o inneggiato ai contenuti di Wikipedia? Ho solo detto che qualche volta possono essere comodi come punto di partenza.
No, perche' per come la stai mettendo sembra quasi che io sia uno strenuo sostenitore del wiki, cosa che piu' lontana dalla realta' non potrebbe essere.

Cita:
Cita:
zakmck ha scritto:


A volte prendono anche dei soldi. Solo che, solitamente, ne vogliono piu' dei dilettanti.


Solo che, solitamente, i Premi Nobel hanno molta più credibilità dei dilettanti. Chissà perchè. [V]


Esatto, e' per questo che li pagano di piu'. Perche' sono piu' credibili, non perche' dicono la verita'.


Cita:
E visto che quanto detto da un Premio Nobel per l' Economia,
ossia che dobbiamo smettere subito di usare petrolio e affini se non vogliamo fare la fine del topo,
va casomai contro gli interessi miliardari delle grandi compagnie... credo proprio che non abbia visto un cent per quella affermazione, casomai ritorsioni professionali (non si vede spesso in tv, a differenza dei colleghi)


Secondo me in questa frase commetti almeno tre errori:

1) Mescoli cose che tra loro non c'entrano. Non mi sembra che la discussione riguardi aspetti economici e non ho mai sostenuto che non bisogna cercare delle alternative a petrolio e affini. Posizione, la mia, di cui sono convintissimo per molte ragioni, ma nessuna legata a quanto attribuito alla CO2

2) Presumi che gli interessi siano solo quelli delle compagnie petrolifere e che non ve ne siano altri.

3) Confondi la CO2 con qualcosa di non ben definito (cioè "il fumo che esce quando bruci qualcosa da bravo cavernicolo" [8)]). No perche' altrimenti, quando espiri, dovresti emettere fumo. Dato che sei piuttosto diffidente di Wikipedia, in questo caso, puoi benissimo consultare anche un vecchio testo di biologia delle scuole medie per verificare.

Quindi, essendo l'informazione di "mainstream" convinta degli effetti nocivi della CO2, dei CFC e dello scioglimento dei ghiacci, non credi che forse, potresti essere tu "vittima di un lavaggio del cervello di massa"?

Cita:
I CFC sono stati banditi da un' epoca, come il DDT.


E questo che cosa c'entra con quanto affermato nei post precedenti?

Infine, aggiungo ancora un richiamo a spostare le argomentazioni relative al riscaldamento globale nel 3D dedicato:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=412



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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 18/10/2016, 15:06 
Riporto qui questo vecchio articolo del 2014. In evidenza i due passaggi piu' significativi.

Inversione di polarità magnetica, in meno di un secolo

Comunicato Stampa n. 30 | 30 Ottobre
I poli del campo magnetico terrestre possono invertirsi nell’arco di una vita umana. A rivelarne i dettagli, uno studio internazionale sulle proprietà paleomagnetiche di una sequenza sedimentaria nel Bacino di Sulmona. La ricerca, condotta da Ingv e Cnr, è stata pubblicata, sul Geophysical Journal International

Non sono ancora chiari i motivi, ma a distanza di migliaia o centinaia di migliaia di anni i poli magnetici della Terra si invertono. Risale a circa 786.000 anni fa l’ultima inversione a cui è stato dato il nome di ‘transizione Matuyama-Brunhes’. A gettare una nuova luce sulla dinamica di questo fenomeno, uno studio di paleomagnetismo condotto da un team internazionale di ricercatori dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Igag-Cnr), della Columbia University, Berkeley Geochronology Center e del Laboratoire des Sciences du Climat et de Environnement (LSCE), CEA-CNRS, Gif-sur-Yvette. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Geophysical Journal International (http://gji.oxfordjournals.org/content/199/2/1110.abstract). Obiettivo dello studio è stato analizzare le proprietà paleomagnetiche di una sequenza sedimentaria deposta sul fondo di un antico lago, ora affiorante in superficie nel bacino di Sulmona, nei pressi del paese di Popoli, in Abruzzo. La ricerca fa parte di un insieme di indagini condotte dall’Igag-Cnr volte a caratterizzare l’assetto stratigrafico e tettonico dei bacini intra-Appenninici in aree caratterizzate da intensa attività sismica. Alcuni tipi di rocce contengono minerali magnetici (ossidi di ferro) che tendono ad orientare la propria magnetizzazione secondo la direzione del campo magnetico terrestre esistente al momento della formazione delle stesse. Perciò, esaminando il magnetismo delle rocce di epoche diverse è possibile ricostruire l’andamento del campo magnetico del pianeta nel tempo geologico.
“Le misure condotte nel laboratorio di paleomagnetismo dell’Ingv”, spiega Leonardo Sagnotti, ricercatore Ingv che ha guidato la ricerca, “hanno dimostrato che questi sedimenti hanno eccellenti proprietà per la registrazione delle variazioni del campo magnetico nel passato”. Inoltre, la successione sedimentaria lacustre del bacino di Sulmona contiene numerosi sottili livelli di ceneri vulcaniche emesse durante violente eruzioni esplosive dei vulcani laziali, lungo il versante tirrenico della penisola italiana, che sono state datate con metodi radiometrici nei laboratori di Gif-sur-Yvette (Francia) e Berkeley (USA), fornendo quindi precisi vincoli cronologici per datare l’intervallo di sedimenti contenenti l’inversione magnetica.
“L’inversione di polarità del campo magnetico terrestre”, afferma Biagio Giaccio, ricercatore dell’Igag-Cnr, “risulterebbe quindi compresa tra livelli di ceneri datati tra 781mila e 792mila anni fa. Mentre i sedimenti si accumulavano sul fondo del lago con un tasso medio di circa 2 cm al secolo”.
L’integrazione dei dati paleomagnetici e geocronologici ha consentito la ricostruzione ad alta risoluzione della dinamica del campo magnetico terrestre nei millenni precedenti e successivi all’inversione dei poli e ha, per la prima volta, messo in evidenza che l’inversione di polarità Matuyama-Brunhes fu estremamente rapida, essendosi verificata in un intervallo di tempo più breve di quello che è possibile risolvere in questi sedimenti, ovvero ad un tasso almeno dieci volte più rapido di quanto ritenuto in precedenza.
“Lo studio ha fornito una delle migliori registrazioni disponibili delle caratteristiche e variabilità temporale del campo magnetico terrestre durante un’inversione di polarità e indica chiaramente che questo fenomeno può svilupparsi in tempi comparabili alla durata di una vita umana”, afferma ancora Biagio Giaccio. “In particolare l’inversione dei poli magnetici sembra avvenire istantaneamente. La nostra stima più conservativa è che si sia sviluppata in meno di un secolo, probabilmente molto meno”. Il brusco passaggio dei poli geomagnetici da un’area polare all’altra, avvenuto circa 786mila anni fa, è stato preceduto da un intervallo di generale instabilità del campo magnetico terrestre che si è protratto per almeno 6.000 anni.
“Questo periodo di instabilità geomagnetica è stato caratterizzato da due intervalli di tempo, di circa 2000 anni ciascuno, in cui l’intensità del campo diminuì drasticamente a valori equivalenti a meno della metà di quella che ha il campo attualmente. La brusca inversione dei poli avviene verso la fine dell’intervallo più recente di bassa intensità del campo”, aggiunge Leonardo Sagnotti. Anche se una inversione magnetica è un grande evento planetario legato alla circolazione convettiva nel nucleo fluido metallico della Terra, non ci sono catastrofi documentate associate a inversioni magnetiche del passato. “La riduzione di intensità del campo magnetico terrestre, che di solito precede e accompagna le inversioni di polarità, potrebbe potenzialmente avere ripercussioni sui sistemi satellitari e sulle reti di distribuzione dell’energia elettrica, per la maggiore penetrazione del vento solare verso la superficie della Terra”, concludono i ricercatori.

Fonte



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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 18/10/2016, 16:27 
zakmck,sai qual è il mio peggiore difetto?

non mi stupisco più di niente su questo pianeta

Già è rovesciato come un calzino sporco,con lo sporco da tutte e due le parti ,immerso in un oceano di materia oscura,in via di tempeste solari epocali,di una probabile guerra mondiale ,dell'esplosione di Yellowstone e di non so che altro.

Mi sembra giusto e logico che si inverta anche il Campo Magnetico.

Cmq resto in attesa di altre buone notizie del genere spostamento dei cicloni,scioglimento del permafrost siberiano quel tanto che basta per far uscire il metano,la crisi delle borse e la scoperta che l'essere umano ragiona col cranio e non col cervello,semplice
cassa di risonanza.

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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 18/10/2016, 20:04 
L'unico mio dubbio è come facciano gli animali che sfruttano il campo magnetico per orientarsi in fase di migrazione a compensare questo spostamento e raggiungere ugualmente i luoghi di destinazione



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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 16/06/2018, 13:33 
Cita:

Strana scoperta sul vulcano Kilauea: il suo campo magnetico va in direzione opposta, ecco cosa significa
Gli esperti sono riusciti a spiegare il perché di questo evento insolito ed è più incredibile di quanto si possa pensare

Il vulcano Kilauea, sulla Grande Isola delle Hawaii, ha un campo magnetico che va in direzione opposta al resto del pianeta, hanno svelato gli scienziati. La bizzarra scoperta, che ha mandato in tilt le bussole, ha lasciato perplessi gli esperti, mentre i residenti locali hanno collegato il caso alla tradizione hawaiana che conferisce un significato spirituale al vulcano.

Ora gli esperti sono riusciti a spiegare il perché di questo evento insolito ed è più incredibile di quanto si possa pensare.

Secondo i geologi, la roccia fusa al di sotto della caldera del Kilauea contiene grandi quantità di ferro ed è effettivamente un mare di magneti in movimento. Circa 780.000 anni fa la roccia si è raffreddata e allo stesso tempo il campo magnetico della Terra si è inspiegabilmente capovolto: il Polo sud è diventato Polo nord e viceversa. Ma il mare di magneti di ferro sotto il Kilauea è ora raffreddato e intrappolato nella roccia solida, con i poli rivolti nella direzione opposta rispetto a qualunque altra cosa sul pianeta.
eruzione vulcano kilauea hawaii
Hilo Civil Air Patrol

Gli studi sui flussi di lava sopra e sotto la superficie della Terra stanno lentamente svelando le ragioni dell’inversione del campo magnetico del pianeta. Brad Singer, professore di geologia dell’Università del Wisconsin-Madison, ha spiegato: “Quando i flussi di lava eruttano e si raffreddano, acquisiscono una “registrazione” del campo magnetico di quel periodo. Questa è molto difficile da distruggere in un flusso di lava una volta che si è formata”.

Singer ha aggiunto che l’inversione si verifica durante periodi di riduzione della forza del campo magnetico terrestre e che il pianeta si sta rapidamente avvicinando ad uno di questi periodi. Singer e Kenneth Hoffman (Polytechnic State University at San Luis Obispo e UW–Madison) si stanno concentrando sulle rocce che contengono le prove delle volte in cui il principale campo nord-sud si è indebolito, che rappresenta un segno che la polarità potrebbe cambiare direzione.

Singer ha spiegato: “Le prove attuali suggeriscono che ci stiamo avvicinando ad uno di questi stati di transizione poiché il principale campo magnetico è relativamente debole e sta diminuendo rapidamente. Mentre l’ultima inversione di polarità si è verificata diverse centinaia di migliaia di anni fa, la prossima potrebbe avvenire entro poche migliaia di anni. Proprio ora, le registrazioni storiche mostrano che la forza del campo magnetico si sta riducendo molto rapidamente. Con una previsione veloce, in 1.500 anni il campo sarà debole al punto da entrare in uno stato di inversione della polarità”.




http://www.meteoweb.eu/2018/06/vulcano- ... o/1104207/


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 16/06/2018, 13:41 
E possibile poi che le Terre emerse invertiranno il loro spostamento che da milioni di anni si sono spostati verso verso nord ma che poi cominceranno a muoversi verso Sud?. [:296]


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 08/01/2019, 21:55 
Cita:

Il campo magnetico terrestre si sta indebolendo: misteriosa anomalia in Africa

A circa 3mila chilometri di profondità sotto l’Africa meridionale una vasta area di densissima roccia sta influenzando il ferro che genera il campo magnetico terrestre, provocando un indebolimento significativo della magnetosfera chiamato “Anomalia del Sud Atlantico”. Il fenomeno potrebbe essere alla base della futura e temuta inversione dei poli. Una vasta area di densa roccia sita al confine tra il nucleo esterno (liquido) della Terra e il mantello soprastante, più freddo e rigido, sta indebolendo il campo magnetico del nostro pianeta influenzando il ferro che lo genera. Lo studio di questa misteriosa regione rocciosa, che si trova a 2.900 chilometri di profondità, potrebbe svelare i segreti di uno dei più grandi misteri della geologia, ovvero l’inversione periodica dei poli magnetici, un evento verificatosi già varie volte in passato e che potrebbe ripresentarsi nel prossimo futuro. Gli scienziati sono preoccupati dal fenomeno per gli effetti potenzialmente catastrofici sulla vita; il campo magnetico terrestre, infatti, devia le pericolose particelle provenienti dal vento solare e dai letali raggi cosmici, permettendo di fatto l’esistenza della vita stessa.

Ma torniamo alla ricerca. Il disturbo della misteriosa regione rocciosa sotterranea, conosciuta col nome tecnico di “African Large Low Shear Velocity Province”, è alla base della cosiddetta Anomalia del Sud Atlantico o SAA (South Atlantic Anomaly). Si tratta di una specifica zona del campo magnetico terrestre caratterizzata da un’intensità sensibilmente inferiore rispetto al resto della magnetosfera; come suggerisce il suo nome, essa abbraccia una vasta area dell’Atlantico meridionale e interessa diversi Paesi che vi si affacciano, dallo Zimbawea al Cile. Il campo magnetico di quest’area è così debole che rappresenta persino un pericolo per i satelliti; passandovi all’interno, infatti, rischiano di essere “fritti” dal numero maggiore di radiazioni che riescono a giungere dallo spazio.

Un team di ricerca guidato da scienziati dell’Università di Rochester ha determinato che il netto indebolimento del campo magnetico dell’Anomalia del Sud Atlantico (iniziato circa 160 anni fa) non è un fenomeno isolato. Studiando cimeli archeologici di argilla che hanno “intrappolato” le tracce del campo magnetico terrestre, gli studiosi guidati dai professori Vincent Hare e John Tarduno hanno scoperto che un simile indebolimento è stato registrato anche nel 400-450 d.C., nel 700-750 d.C e nel 1225-1550 d.C. Si tratterebbe dunque di una sorta di segnale ripetuto nel tempo che fa parte di un modello molto più ampio.

Gli scienziati non sanno se questo fenomeno determinerà la famigerata inversione dei poli del campo magnetico, poiché mancano dati sufficienti per elaborare una teoria. L’ultima inversione completa è avvenuta circa 780mila anni fa, mentre 40mila anni fa si è arrivati quasi all’inversione che alla fine non si è concretizzata. Sappiamo solo che il Polo Nord magnetico si sta spostando (in pochi decenni dal Canada si è diretto verso la Russia) e che c’è uno strano fenomeno sotto l’Africa che sta indebolendo la magnetosfera in una vastissima area. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Geophysical Review Letters.




https://www.altrogiornale.org/il-campo- ... in-africa/


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 17/01/2019, 14:17 
https://www.exopolitics.org/cosmic-rays ... le-shifts/

https://www.exopolitics.org/massive-pol ... -document/

Penso che siano due articoli interessanti e seri- Non semplici ipotesi , ma ben documentati-
Il secondo descrive una eventualità catastrofica di spostamento dei poli-
(Letti con traduttore automatico)
ciao viaggiatore


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 17/01/2019, 17:15 
era ora che cominciasse ad invertirsi:si torna alle origini!
Mi spiego:l'Antartide era un continente florido e vivo in tempi remoti!
Quindi,quello non era il Polo Sud della terra,non ci faceva freddo,anzi!
Di conseguenza,anche il polo Nord non era freddo,anzi...
La terra NON ERA COME È DIVENTATA PURTROPPO OGGI:il campo magnetico era il contrario di quello attuale e,soprattutto,l'equatore non stava dove sta oggi!
Per questo l'Antartide era un continente caldo e vivo,i mari polari artici attuali,erano molto meno freddi!
La temperatura non era distribuita e diversificata come è oggi,le terre emerse
avevano un altro clima!
Probabilmente la terra aveva un'altra orbita e/o un'altra posizione rispetto al sole,forse era rovesciata o parzialmente rovesciata!
Quindi è logico che il campo magnetico si rovesci di nuovo!
Dopo tutto esso è determinato dall'interno del pianeta si vede che l'interno del pianeta sta riprendendo l'assetto originale Dunque,una buona notizia!


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Pleiadiano
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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 18/01/2019, 13:12 
Forse, per chi ci sarà, se ci sarà



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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 28/01/2019, 15:42 
Cita:
Esclusiva Nibiru2012: micronova solare, l’apocalisse.

Un nuovo studio frutto di decenni di ricerche da parte di Douglas Vogt è per la prima volta tradotto in italiano in esclusiva da Nibiru2012.it. Cosa lega una repentina inversione dei poli magnetici all’era glaciale e ad una micronova solare? Uno scenario da apocalisse.

Tutto inizia il 24 dicembre del 1957, la nostra stella è nel picco del ciclo 19 che fa parte di un massimo di Gleissberg (un insieme di 8 cicli solari che si completa in 88 anni) e genera in un giorno 355 macchie solari. La superficie del Sole sembra esplodere. Le comunità scientifiche americane ed europee rimangono esterrefatte e capiscono che il nostro astro non è così docile come sembra e presto potrà creare qualcosa di molto pericoloso(Micronova). Negli anni successivi vengono create la NASA e la CIA per studiare in massima segretezza le scoperte in questo ambito, troppo sconvolgenti per l’opinione pubblica. Hanno dunque inizio le ricerche sugli effetti dei cicli di Gleissberg e sul loro impatto sul clima terrestre e sui pianeti a noi limitrofi in attesa del prossimo massimo previsto per il 2046.

Dal 1957-58 la temperatura del nostro pianeta ha cominciato a salire in risposta al ciclo 19: questo fenomeno è tutt’ora conosciuto come il global warming (surriscaldamento globale). Secondo gli studi di Douglas Vogt, l’emissione di CO2 umana ha ben poco da spartire con il riscaldamento globale: il cambiamento climatico sarebbe frutto di un grande ciclo solare di cui siamo giunti al termine.

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Il grafico con l’innalzamento delle temperature dopo il ciclo 19

Gli studi decennali del ricercatore si sono incentrati sui cicli solari (della durata di 11 anni), sui cicli di Gleissberg (insieme di 8 cicli solari) e sul così detto Main Clock Cycle (composto da 136 Glesissberg per un totale di 12.068 anni). La conclusione del prossimo Main Clock Cycle (iniziato nel 10.000 Avanti Cristo durante il periodo del cataclisma del Dryas Recente, gli assidui lettori di Nibiru2012.it conoscono bene l’argomento) è prevista per il 2046.

Ciò che Vogt ha scoperto è pazzesco e sconcertante. La nostra stella ogni 12.068 si “rinnoverebbe” creando una micronova ed espellendo milioni di tonnellate di materiale nello spazio circostante con conseguente devastazione tutto quello che incontra. Questo evento è da considerarsi a tutti gli effetti un’espulsione di massa coronale massiva e ciò darebbe risposta a innumerevoli interrogativi che ancora oggi arrovellano le menti degli scienziati. Si potrebbero giustificare i miti di distruzione di moltissimi popoli antichi, i resti di immani cataclismi sui fondali marini e sui nostri vicini cosmici, le cicliche estinzioni di massa a cui il nostro pianeta è abituato e i repentini verificarsi di estreme ere glaciali.

I risultati di questi studi sono stati raggruppati in una teoria sola incredibile e molto affascinante che noi di Nibiru2012.it abbiamo cercato di condensare per renderla accessibile ai nostri lettori. I più curiosi potranno approfondire con i video che lasceremo a piè pagina e con i molti spunti offerti dall’articolo stesso.
La cause delle glaciazioni e delle inversioni polari

Il problema del riscaldamento globale divide da sempre in due gli scienziati. Da una parte si schierano coloro che affermano che il riscaldamento globale esista e sia causato dalle emissioni di CO2 generate dagli umani con conseguente riscaldamento dell’atmosfera. Dall’altro lato ci sono coloro che ritengono che sia reale il surriscaldamento globale ma che ciò rispecchi i cambiamenti legati al ciclo delle macchie solari con le relative esplosioni connesse.
Nessuno dei due schieramenti ha la minima idea del perché le emissioni solari siano periodicamente aumentate a partire dagli anni 1890.
L’enigma delle glaciazioni

Il problema con gli attuali modelli teorici riguardanti le glaciazioni è che essi possono solo spiegare una piccola parte degli avvenimenti accaduti durante questo periodo. Gli scienziati non sanno perché esse capitino ciclicamente o perché solo il periodo del Pleistocene presenti ripetute glaciazioni e recessioni delle stesse. Essi non sanno perché tutte le ere glaciali siano state precedute da un’inversione dei poli. Sappiamo che ci furono grandi estinzioni di massa a seguito delle ere glaciali e delle inversioni polari ma gli studiosi non si spiegano perché gli stermini affliggessero sia piante che animali in tutto il globo.
Il problema più difficile da dipanare, con i modelli tradizionali, è la nascita di nuove specie subito dopo le ere glaciali e le inversioni polari.
E’ ormai chiaro che il filo conduttore di questi modelli sia sbagliato ma l’inerzia e l’ego della comunità accademica e delle sue istituzioni preclude un cambiamento. Non per essere brutali nei loro confronti, ma la prossima inversione polare e micronova potranno risolvere il problema del loro ego e della loro “rigidità” accademica.

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listato delle stelle conosciute che creano micro-nove ed ogni quanto.
Il problema è la teoria dell’esistenza basata sulla Materia.

La nostra scienza è incentrata su una teoria dell’esistenza basata sulla materia, la quale asserisce che la materia sia la forza dominante nell’universo. L’energia e la luce sono spiegate come cambiamenti dello stato della materia. Tutti i modelli scientifici derivano da questa filosofia di base. Se essa risultasse sbagliata, tutti i modelli sarebbero a loro volta errati.
L’unica alternativa per spiegare il modo in cui funziona l’universo è la teoria dell’esistenza basata sull’informazione. Questa filosofia ritiene che “l’informazione” sia la forza dominante dell’universo e che la materia sia il prodotto di essa. L’informazione deriverebbe da un’altra dimensione spazio temporale.
Anche Stephen Hawking, alcuni anni fa, corresse la sua precedente idea riguardo la fine dell’Universo intesa come un collasso alle dimensioni di un acino d’uva a favore di una nuova intuizione secondo la quale, dopo il collasso, l’universo si trasformerebbe in informazione.
Egli revisionò anche la sua teoria riguardo i buchi neri, la quale prevedeva che la materia entrata nel buco nero venisse distrutta. Anche in questo caso, la sua nuova idea fu che la materia venisse trasformata in informazione.
Cosa accadrà.
La sequenza di eventi che creò l’Era Glaciale

Possiamo dividere l’era glaciale e l’inversione polare in 3 periodi di tempo: il primo dura 50 anni e porta all’era glaciale e all’inversione polare. Il secondo è rappresentato dall’effettiva inversione polare, dall’accumulo di ghiaccio e da altri avvenimenti che si susseguono nell’arco degli 11 anni a partire dall’inversione. L’ultimo è caratterizzato da tutte le conseguenze.
50 anni prima

L’inversione polare è causata da un ciclo ad orologio (Main Clock Cycle) che corre attraverso il tempo. Questo ciclo attraversa l’asse-x ogni 12.068 anni. Alcuni potrebbero chiamarlo “evento di energia punto-zero”. Un ciclo completo dovrebbe essere rappresentato da due inversioni polari o da 24.136 anni.
Il campo magnetico della Terra inizierà a decadere entro 50 anni dall’inversione polare effettiva, ma questo decadimento sarà esponenziale man mano che ci si avvicinerà ai 7 anni dall’inversione. Il campo magnetico non deve necessariamente arrivare a zero prima che scatti una inversione di polarità. Durante questo evento si creerà un aumento di calore nel nucleo della Terra. Il calore aggiuntivo salirà verso la superficie e si manifesterà sotto forma di eruzioni vulcaniche e terremoti. L’aumento di questi ultimi è il risultato del fatto che le placche continentali scivoleranno più facilmente l’una contro l’altra. Il surriscaldamento renderà più “lubrificata” la crosta terrestre, su cui le placche “galleggiano”, consentendo loro di muoversi o fratturarsi con più semplicità. L’aumento dell’attività vulcanica va di pari passo con questo processo.
La rotazione della Terra inizierà a rallentare in questo periodo di tempo, con la conseguente necessità di aggiungere secondi e poi minuti ai nostri orologi. Settimane, o forse mesi prima dell’inversione, la rotazione terrestre rallenterà notevolmente, con una conseguente durata del giorno di 28 ore.
Anche il Sole sarà influenzato dal suo stesso campo magnetico in collasso. L’energia solare inizierà ad aumentare oltre 140 anni prima dell’inversione finale e inizierà a riscaldare la superficie della Terra. Le temperature della superficie del mare aumenteranno durante i cicli delle macchie solari con un aumento eccessivo man mano che ci si avvicina all’inversione. Le calotte polari e i ghiacciai inizieranno a sciogliersi, con il conseguente innalzamento dei livelli degli oceani. Prima dell’inversione polare, la maggior parte delle calotte polari e dei ghiacciai potrebbe essersi sciolta. L’aumento della temperatura della superficie del mare creerà, in tutto il mondo, violente e frequenti tempeste. L’aumento della produzione di energia solare, inoltre, porterà ad un incremento dei livelli di luce ultravioletta che colpirà la Terra. Questo fenomeno impoverirà gli strati di ozono nell’atmosfera superiore durante i massimi picchi delle macchie solari.
L’inversione polare

L’effettiva inversione polare accadrà in un giorno. Insieme a questa vi sarà una serie complessa di eventi nella stessa giornata. Andiamo a vederli nello specifico.
Cosa succederà sulla superficie e all’interno del Sole

Il collasso del campo magnetico profondo all’interno del Sole creerà un grande picco di energia che farà sì che la materia e il guscio di polvere sulla superficie si espandano molto rapidamente. Questo evento potremo chiamarlo una “Micronova”.
La regione equatoriale del Sole esploderà lungo il piano planetario, colpendo ogni pianeta, mentre il guscio di polvere si espanderà rapidamente spingendo i pianeti un po’ più lontano dal Sole. Dopo la nova i pianeti riceveranno meno energia dal Sole e perderanno parte della loro atmosfera e dei liquidi di superficie. Alla fine, il guscio di polvere / materia perderà abbastanza quantità di moto da fermarsi in qualche punto oltre Nettuno. Ciò prende il nome di “cintura di Kuiper”.
Quando il guscio di materia solare sarà espulso emetterà per la maggior parte luce ultravioletta e in minima parte calore radiante. Il Sole rimarrà così finché il guscio di materia non potrà riformarsi attorno ad esso; questo potrebbe richiedere un elevato numero di cicli di macchie solari.
La rotazione della terra

Al momento esatto dell’inversione polare, la Terra interromperà la sua rotazione e rimarrà ferma per sette/otto ore. Le foreste e gli edifici sul lato Sole bruceranno se non saranno inondate da mari o laghi vicini. Non solo il calore influirà sulle piante e sugli animali, ma il Sole produrrà una massiccia dose di raggi cosmici e gamma che raggiungerà la Terra entro 10-15 minuti dopo l’inversione. Questo impulso di particelle cosmiche potrà durare da 10 a 30 secondi con la possibilità di alterare i geni / DNA di piante e animali, compresi quelli degli esseri umani. Questo spiega come si creano nuove specie basate su quelle presenti nel passato.
Il guscio solare di polvere

Le persone sul lato Sole della Terra saranno in grado di vedere la stella che si espande e il disco solare che si ingrandisce man mano che si avvicina al nostro pianeta. Si stima che il guscio di polvere impiegherà dalle 17 alle 18 ore per colpire la Terra ma non colpirà necessariamente il lato di fronte al Sole al momento dell’inversione polare in quanto saranno passate 18 ore e un altro lato potrò essere rivolto verso di esso. Quando il guscio di polvere ci colpirà, depositerà grandi quantità di roccia e detriti su metà del nostro pianeta.

L’evaporazione degli oceani e la neve

La nova farà anche evaporare 180 metri di acqua dagli oceani di tutto il globo; molti di questi liquidi verranno persi nello spazio e portati via dal guscio di polveri che andrà allargandosi sempre più. La maggior parte, però, rimarrà nell’atmosfera sotto forma di acqua bollente che impiegherà giorni o settimane a ricadere al suolo. Questa pioggia, dapprima caldissima, inizierà pian piano a raffreddarsi fino a trasformarsi in neve che continuerà a scendere al suolo fino a quando gli ultimi residui non avranno abbandonato l’atmosfera (per una durata di circa 40/50 anni).

Se noi potessimo vedere la Terra dallo spazio subito dopo una micronova la vedremmo con una spessa coda di polvere e ghiacci. Questa scia di detriti si protrarrà per migliaia di anni fino a quando la gravità terrestre ne ricatturerà i materiali e li riporterà nell’atmosfera.
Animali congelati dall’altro capo della Terra

Appena il guscio di polvere e detriti avrà superato la Terra l’emisfero investito si toverò in una condizione di pressione estremamente bassa. La micronova avrà appena espulso la maggior parte dell’atmosfera. Il lato integro del nostro pianeta manterrà una pressione normale ma queste condizioni non perdureranno a lungo. Molto repentinamente, infatti, la parte della Terra la cui atmosfera è preservata tenterà di ristabilirne la continuità anche dal lato colpito dalla micronova. Questo processo avrà due effetti: 1) il generarsi di venti di estrema velocità e potenza che da ogni angolo del globo raggiungeranno la parte senza atmosfera; 2) un’espansione rapidissima dell’atmosfera preservata con conseguente abbassamento delle temperature a livelli estremi (fino a -120 gradi Celsius) in pochissimo tempo. Questo fenomeno è spiegato dalla legge di Boyle secondo la quale “a temperatura costante pressione e volume sono inversamente proporzionali”. Ogni forma di vita all’aperto o con scarsa protezione congelerà all’istante.
Gli Oceani

Quando la Terra fermerà la sua rotazione tutte le acque degli oceani e dei laghi continueranno la loro corsa con la stessa velocità di rotazione antecedente. Poco prima dell’inversione la Terra starà ruotando a 1200 Km/h avendo già subito diversi effetti di rallentamento ma non possiamo sapere a che velocità gli Oceani impatteranno contro i continenti né quando i mari si spingeranno nell’entroterra. Molto dipenderà anche da quanto il pianeta rimarrà immobile prima di cominciare a girare in senso opposto. Quando questo avverrà gli oceani si ritireranno scavando canyons profondi anche 3 Km.
La rotazione della Terra e il terremoto globale.

La rotazione della Terra ricomincerà in senso opposto dopo 7-8 ore; anche la crosta terrestre sarà interessata da questa inversione. Come gli oceani si riverseranno sulla terra ferma, così la crosta terrestre fluttuerà sul mantello di lava sotto di essa. Questo causerà terremoti globali (sopra l’ottavo grado) che dureranno settimane finché le placche tettoniche non si saranno stabilizzate. Alcune montagne sprofonderanno mentre ne nasceranno di nuove.
Vulcani

i Vulcani erutteranno su tutto il pianeta a causa dell’incremento di calore del nucleo e del mantello terrestri. Le polveri che verranno immesse nell’atmosfera non faranno che peggiorare lo spesso strato di detriti lasciato dalla nova. La lava e il fango di queste immense eruzioni cambieranno la superficie terrestre.

micronova solare era glaciale apocalisse slittamento polare
L’era glaciale.

Dopo pochi giorni dalla micronova comincerà una pioggia bollente che si raffredderà in un breve lasso di tempo. Passati circa 10 giorni comincerà a nevicare e lo farà fin quando tutte le polveri e le acque avranno abbandonato l’atmosfera. Dunque per i successivi 40-50 anni nevicherà e saremo nella morsa di una intensa era glaciale per più di 700 anni.
Cosa ne sarà della vita.

Gli effetti di una micronova sono devastanti per ogni forma di vita. Non è difficile capire perché vi è sempre una estinzione di massa quando essa avviene. Solo il genoma di 35 femmine di homo sapiens sopravvisse all’ultima era glaciale. Il nostro obiettivo è sopravvivere, dobbiamo pensare ai nostri figli e dare loro una chance di sopravvivenza.
La Luna

La superficie della Luna verrà investita dalla micronova e si riempirà di nuovi crateri. Appena dopo l’evento la Luna sarà rossa a causa del calore generato sulla sua superficie.
Marte

Questa teoria spiegherebbe anche cose è accaduto nel passato agli oceani e all’acque di Marte. Dopo centinaia di milioni di anni il pianeta è morto spinto sempre più in là dalla susseguenti micronove. Era abitato? Non possiamo saperlo .
Il giorno dopo

Non tutta la superficie terrestre ghiaccerà. Alcune aree all’equatore potrebbero non rientrare nella morsa dei ghiacci perenni.

La temperatura globale sarà più fredda rispetto all’ultima era glaciale perché saremo stati spinti più distanti dal Sole. Spesse nubi avvolgeranno la terra per 22 o più anni. Intere dighe di ghiaccio alte centinaia di metri resisteranno per secoli. Quando collasseranno creeranno nuovi fiumi e allagamenti biblici. Dopo 11-22 anni la maggior parte della neve dovrebbe essersi sciolta all’equatore permettendo che la vita animale e vegetale possa rifiorire. Gli oceani saranno 150 metri più bassi rispetto a quelli odierni. La Terra dovrà convivere con fortissimi terremoti per almeno 15 anni finché il mantello e le placche tettoniche non si saranno stabilizzate.
Per approfondire: i video del ricercatore (in inglese sottotitolato) trattano l’argomento con moltissimi particolari che in questo articolo abbiamo, per forza di cose, dovuto tralasciare.

Guarda su youtube.com

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https://www.nibiru2012.it/esclusiva-nib ... pocalisse/


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