Un allarme fu lanciato il 11 Marzo quando un astronomo giapponese ha annunciato quello che pensava fosse la scoperta di una nuova nova di magnitudo 8, nella costellazione del cigno. Presto si è capito che questa eruzione non era proprio quello che sembrava essere. In realtà si trattava di una inaspettata eruzione simile-nova di una stella variabile già conosciuta, cioè V407 Cygni. Tipicamente variabile tra 12 e 14 di magnitudo, V407 Cyg è una stella variabile piuttosto normale. Quindi cosa ha causato questa improvvisa eruzione enorme in questa stella?
V407 Cyg è una variabile simbiotica. Cioè una coppia binaria interagente, che solitamente contiene una gigante rossa e una nana bianca. Orbitano intorno ad un centro di gravità comune, all’interno di una nebulosa condivisa. Una tipica variabile simbiotica consiste in una gigante di classe M, che trasferisce materia ad una calda nana bianca tramite vento stellare. Questo vento è ionizzato dalla nana bianca, dando cosi vita alla nebulosa simbiotica.

Le variabili simbiotiche sono sistemi complessi con molteplici fonti di variabilità. Possono variare periodicamente per via del movimento binario, la gigante rossa può variare per via delle pulsazioni, le stelle possono essere oscurati dalla polvere circumstellare, o la luce emessa può variare per colpa della formazione di macchie stellari giganti. A sua volta la nana bianca potrebbe brillare più o meno costantemente man mano che accresce materiale dalla gigante rossa, e lo riscalda ad una velocità stabile, o il materiale può formare un disco di accrescimento intorno alla nana bianca, come in una nova nana. La massa accresciuta sulla nana bianca può risultare instabile e con oscillazioni quasi-periodiche. Se c’è un improvviso aumento nel accrescimento, o se il materiale del disco di accrescimento arriva ad un punto di instabilità e collassa sulla superficie della nana bianca, il sistema simbiotico potrebbe dar vita ad una eruzione simile-nova.
Circa il 20% dei sistemi simbiotici consistono in una variabile di tipo Mira, nel ruolo del gigante della copia. Queste binarie poi si trovano all’interno di nebulose di polvere. V407 Cyg è appunto una di queste coppie binarie simbiotiche con una gigante di tipo Mira,coperte dalla polvere. Le sue tipiche variazioni di pochi ordini di magnitudo, sono dovuti principalmente alle pulsazioni della componente Mira del sistema. Gli astronomi non avevano mai assistito ad un simile fenomeno, quindi potete immaginarvi la grandissima sorpresa quando l’astronomo amatoriale giapponese, cercando novae lungo il piano galattico, improvvisamente ha rilevato questa modesta coppia binaria simbiotica, con una Mira polverosa, che brillava 100 volte più di quanto aveva mai brillato.
esempio dei processi di pulsazione in una stella MiraE questo è solo l’inizio della storia. La prima nuova analisi spettrale effettuata al sistema, il 13 Marzo, era diverso da qualsiasi altro mai registrato da questa stella o da qualsiasi altra variabile Mira simbiotica in eruzione. L’assorbimento spettrale normale della stella Mira era completamente sopprafata dal continuum blu della nana bianca in eruzione. Le caratteristiche dello spettro hanno rilevato due tipi distinti di attività. Uno era il relativamente lento vento solare ionizato proveniente dalla stella Mira. L’altro invece sembrava la rapida espansione dell’eruzione di una nova. Infatti, lo spettro sembrava incredibilmente simile alla ricorente nova simbiotica RS Opiuchi.
Eruzioni tipiche di binarie simbiotiche conosciute, e in particolare Mira simbiotiche, normalmente mostrano un lentissimo e graduale aumento fino al massimo, che dura mesi, senza alcuna reale eiezione di massa. Questo invece sembra essere il caso di un evento molto più rapido e violento, come l’eruzione delle ricorrenti RS Oph e T CrB. V407 Cyg potrebbe aggiungersi quindi a questa rarrissima classe di nove ricorrenti simbiotiche.
E come se questo non bastasse, un ulteriore aggiunta c’è stata il 19 Marzo, quando il LAT (Large Area Telescope), a bordo del Telescopio Spaziale per Raggi Gamma, Fermi, ha rilevato la stella in raggi gamma, che è qualcosa di mai osservato per un sistema simbiotico. I raggi gamma potrebbero essere causati dal accelerazione del materiale eiettato, che ha incontrato i fortissimi campi magnetici all’interno del sistema.
Come nel caso di molte novae e eruzioni novae ricorrenti, questa eruzione potrebbe durare per diverse settimane o mesi, e la variazione nella luce sarà sicuramente molto complessa e interessante. Visto che la gigante secondaria sta perdendo massa, è probabile che il sistema accumuli una grande quantità di materiale circumstellare.
L’involucro creato dal materiale eietato dopo l’esplosione sulla nana bianca interaggirà con questo materiale man mano che l’involucro si propaga all’infuori, e proabilmente produrrà tantissimi interessanti fenomeni di variabilità.
V407 Cyg ha adesso l’attenzione di astronomi di tutto il mondo, e che siano essi professionali o amatoriali continueranno a tenerla d’occhio d’ora in poi.
Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... /#more-485 - http://www.universetoday.com/2010/03/21 ... -surprise/