VAI AL VIDEO: Come il telescopio Herschel ha scovato l'argon
http://www.lescienze.it/news/2013/12/13 ... 20-12-2013Per la prima volta sono state rilevate molecole di gas nobili nello spazio interstellare, per la precisione nella nebulosa del Granchio, formata dai resti di una supernova esplosa nel 1054. La scoperta, fatta da un gruppo internazionale di astronomi grazie allo Herschel Space Observatory dell'ESA e pubblicata su “Science”, è particolarmente significativa perché fornisce una conferma osservativa alle teorie sui meccanismi di formazione degli elementi, secondo cui gran parte della nucleosintesi dell'argon avverrebbe all'interno delle stelle in procinto di esplodere in supernove.
La scoperta è giunta del tutto a sorpresa, dato che, come ha detto Mike Barlow dell'University College di Londra, primo firmatario dell'articolo, “non ci si aspetta che atomi come quelli di argon, un gas nobile, ossia tendenzialmente inerte, formino delle molecole in un ambiente ostile come i resti di supernova". E in effetti l'identificazione dell'isotopo è stata alquanto laboriosa.
All'inizio infatti ricercatori avevano notato solamente alcune caratteristiche insolite - alcuni inspiegabili picchi di intensità a certe frequenze - nello spettro dell'infrarosso lontano captato dallo spettrometro SPIRE di Herschel. Solo dopo la consultazione delle banche dati relative alle proprietà spettroscopiche degli elementi e una serie di simulazioni hanno potuto stabilire che si trattava di un composto contenente un atomo di argon.
Secondo i ricercatori, l'energia della stella di neutroni al centro della nebulosa deve aver fornito l'energia necessaria a ionizzare gli atomi di argon espulsi nell'esplosione di supernova, permettendo loro di unirsi
all'idrogeno presente nell'ambiente e formare così lo ione molecolare ArH+ rilevato.
Ma questa settimana anche un gruppo di astronomi della Seoul National University ha fatto un'interessante scoperta grazie all'osservazione di una supernova, in questo caso Cassiopea A, situata all'interno della Via Lattea ad appena 11.000 anni luce dalla Terra, ed esplosa 300 anni fa circa.
Come riferiscono in un secondo articolo, sempre su “Science”, i ricercatori sono riusciti a identificare nella nube di polveri e gas che circonda Cassiopea A - grazie allo Hale Telescope del Palomar Obseratory - la caratteristica firma spettroscopica del fosforo che, anche in questo caso, si sarebbe formato all'interno della supernova. Di fatto con questa scoperta si completa la lista degli elementi indispensabili alla vita (fosforo, idrogeno, carbonio, azoto, ossigeno e zolfo) identificati in queste nubi spaziali
http://www.lescienze.it/news/2013/12/13 ... n-1928610/