TRAPPIST vede la prima luce guardando la Nebulosa Tarantola. Credit: ESOUn nuovissimo telescopio robotico, dedicato primariamente alla caccia di esopianeti ha aperto per la prima volta gli occhi. Anche se le prime immagini sono di una nebulosa, il TRAPPIST(TRAnsiting Planets and Planetesimals Small Telescope) dell’ESO(European Southern Observatory), presso l’osservatorio La Silla, in Cile, si concentrerà sul rilevamento e la caratterizzazione di pianeti che si trovano fuori dal nostro sistema solare. Il nuovo telescopio è pensano anche per lo studio di comete.
“I due temi del progetto TRAPPIST sono parti importanti di un campo di ricerca interdisciplinare emergente, l’astrobiologia, che punta a studiare l’origine e la distribuzione della vita nell’Universo,” ha spiegato Michael Gillon, che è incaricato dei studi sui esopianeti.
“I pianeti terrestri simili alla nostra Terra sono ovviamente i target principali per la ricerca di vita fuori dal Sistema Solare, mentre le comete sono sospettate di aver giocato un importante ruolo nell’apparizione e lo sviluppo della vita sul nostro pianeta.” aggiunge il suo collega Emmanuel Jehin, che guida la parte cometaria del progetto.
osservazione del esopianeta Wasp 19, per la calibrazione. Nella parte alta l'esopianeta, nella parte bassa una stella normaleTRAPPIST otterrà misurazioni molto precise dei “cali in luminosità” che potrebbero essere causati dal transito di esopianeti. Durante questo tipo di transito, la luminosità osservata della stella diminuisce leggermente perché il pianeta blocca parte della luce. Più è grande il pianeta, più luce viene bloccate e più luminosità verrà persa dalla stella durante il transito.
Il telescopio TRAPPIST come sarebbe al La SillaPer lo studio di comete, TRAPPIST è equipaggiato con dei filtri speciali, larghi, ad altissima qualità, che permetteranno agli astronomi di studiare regolarmente ed in dettaglio l’eiezione di diversi tipi di molecole da comete durante il loro viaggio intorno al Sole.
“Con dozzine di comete osservate ogni anno, questo fornirà un dataset unico, riuscendo a darci informazioni importantissime sulla loro natura.” ha spiegato Jehin.
il telescopio TRAPPIST vede la M83Il TRAPPIST è un leggero telescopio robotico con uno specchio di 0.6 metri, pienamente automatizzato e che si muove precisamente lungo il cielo ad alta velocità. Il programma di osservazione è preparato in anticipo ed il telescopio può effettuare osservazioni senza alcun intervento umano per tutto il tempo necessario. Una stazione meteorologica monitora il tempo continuamente e decide se è il caso di chiudere il duomo. Il centro di controllo per questo telescopio è a Liège, in Belgio, a circa 12.000 km di distanza.
http://www.eso.org/public/news/eso1023/Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... rima-luce/