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 Oggetto del messaggio: HAYABUSA torna a casa con un pezzo di asteroide
MessaggioInviato: 11/06/2010, 07:12 
Una nuova "prima volta" in campo spaziale. Tra pochi giorni, il 13 Giugno appunto, tornerà a casa la sonda giapponese Hayabusa. Dov'è la novità? E' la prima missione spaziale ad aver avuto un contatto con un asteroide ed a tornare sulla Terra con un campione di esso.

Lanciata il 9 Maggio 2003 dal Kagoshima Space Center, la sonda (dal peso di 510 Kg) era stata progettata come un laboratorio per testare nuove tecnologie necessarie a raggiungere altri corpi celesti e riportarne campioni sulla terra, tecnologie come propulsione spaziale elettrica, navigazione autonoma, capsule di rientro ecc. ecc.

La sonda incontrò l'asteroide Itokawa nel Settembre 2005. Hayabusa trascorse i successivi due mesi e mezzo a studiarlo: forma, suolo, topografia, composizione dei minerali presenti, gravità e come esso rifletteva i raggi del sole. Il 25 Novembre 2005 Hayabusa effettuò un breve atterraggio sulla superficie dell'asteroide con l'obiettivo di prelevare un po' di materiale da riportare a Terra. Si è trattato del primo tentativo in assoluto in tal senso.

Nel Gennaio 2007 Hayabusa iniziò il suo avventuroso viaggio di ritorno, costellato di anomalie e sfide tecnologiche vinte dal controllo di missione. E adesso manca davvero poco. Domenica prossima avverrà l'atterraggio della capsula di rientro che la sonda giapponese rilascerà nell'atmosfera terrestre. L'area target è il Woomera Test Range nel Sud dell'Australia. Sono in atto le ultime manovre di correzione di rotta per centrare l'obiettivo da parte di tecnici giapponesi ed americani. L'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA e la NASA hanno collaborato sin dall'inizio della missione e continueranno insieme fino all'ormai prossimo atterraggio.

Hayabusa, la cui velocità attuale è di 12,2 Km/sec, ha percorso più di 2 miliardi di Km da quando è stata lanciata nel 2003.

Subito dopo il suo atterraggio la capsula di Hayabusa verrà prelevata dal personale di missione giapponese e verrà trasportata in un centro JAXA specializzato - il Planetary Sample Curation Facility - a Sagamihara (Giappone), dove scienziati giapponesi, americani ed Australiani eseguiranno un'analisi preliminare del suo contenuto.

Verranno utilizzati protocolli simili a quelli usati per le rocce lunari portate sulla Terra dalle missioni americane Apollo. Le parole di Mike Zolensky, scienziato NASA del Astromaterials Research and Exploration Science Directorate al Johnson Space Center di Houston: "Queste analisi preliminari seguono i protocolli di base utilizzati per le rocce lunari di Apollo e per i campioni di Genesis e Stardust. Se questa capsula conterrà campioni dell'asteroide, riteniamo che ci vorrà un anno per determinare le caratteristiche principali di tali campioni e per imparare come maneggiarli al meglio. Dopodiché i campioni saranno distribuiti agli scienziati di tutto il mondo per analisi più dettagliate".

Fonte dati, NASA, JAXA, Planetary Society.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/06/ ... -casa.html


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MessaggioInviato: 11/06/2010, 15:26 
Grazie dell'info...[;)]
Segnalo anche il sito ufficiale dove è possibile leggere le ultime news
http://hayabusa.jaxa.jp/e/index.html



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MessaggioInviato: 14/06/2010, 09:20 
HAYABUSA - Sonda rientrata e report su Asteroidi Pericolosi

La sonda Hayabusa (falco pellegrino in giapponese) è una sonda automatica lanciata nel 2003 dalla JAXA, l'agenzia spaziale giapponese, con lo scopo di atterrare sull'asteroide 25143 Itokawa (delle dimensioni di 540mx270mx210m) e prelevare dei campioni di suolo da riportare sulla Terra.

La sonda, nota precedentemente come MUSES-C, fu lanciata il 9 maggio 2003 con un vettore M-V, raggiungendo il suo obiettivo verso la metà di settembre del 2005.

Durante la sua permanenza di 30 minuti, avvenuta nel novembre 2005, un malfunzionamento di uno dei dispositivi di frantumazione potrebbe non aver permesso l'ingresso nella capsula di una grande quantità di materiale, quindi rimane il dubbio su ciò che la sonda abbia effettivamente raccolto.

Durante il suo viaggio nello spazio, la sonda fu spenta con delle avarie a bordo quasi devastanti: ben 2 dei 3 giroscopi di bordo erano guasti, ma il team è riuscito a recuperare il controllo della sonda utilizzando il giroscopio rimanente, i motori a ioni e i pannelli solari come se fossero vele contro il vento solare.

Il 6 febbraio 2009 è stato avviato uno dei 4 motori a ioni che ha accelerato la sonda fino a marzo 2010. Da aprile a giugno 2010 Hayabusa è stata indirizzata verso la Terra con maggiore precisione, con l'intento di predisporre accuratamente il rientro nell'atmosfera della sua capsula di 40 cm di diametro.

Il rientro è avvenuto come programmato il 13 giugno 2010 in Australia, prevedendo l'atterraggio della capsula nell'area "proibita" di Woomera, ed è avvenuto all'ora prevista. Un aereo DC-8 appositamente predisposto e in volo nelle vicinanze dell'area prevista ha ripreso in un video la disintegrazione della navicella principale.

La JAXA ha confermato la ricezione del segnale dal radiofaro presente nella capsula e la seguente localizzazione della capsula.



Gli Asteroidi potenzialmente pericolosi ( PHA ) sono rocce spaziali più grandi di circa 100m che possono avvicinarsi alla Terra di 0,05 UA.

Nessuno dei PHA conosciuto è in rotta di collisione con il nostro pianeta, anche se gli astronomi ne stanno registrando continuamente dei nuovi.

Al 14 giugno 2010 vengono catalogati 1.133 asteroidi potenzialmente pericolosi.

Nel mese di Maggio 2010 sono citati i seguenti passaggi ravvicinati di asteroide nelle vicinanze della Terra:

Asteroide -- Data (UT) -- Distanza -- Mag. -- Dimensione
============================================
Asteroide 2010 JR34 Data (UT) 14 maggio Distanza 5,8 LD Mag. 21 Dimensione 12 m
Asteroide 2003 HR32 Data (UT) 17 maggio Distanza 55,2 LD Mag. 17 Dimensione 1,0 km
Asteroide 2010 JN71 Data (UT) 26 maggio Distanza 8,2 LD Mag. 18 Dimensione 245 m
============================================

Note: LD significa "Lunar Distance" (Distanza Lunare) 1 LD = 384,401 mila km, equivale quindi alla distanza tra la Terra e la Luna.
LD =1 corrisponde anche a 0,00256 UA.
MAG è la magnitudine visuale dell'asteroide, alla data di massimo avvicinamento.

Fonte: http://antaresnotizie.blogspot.com/2010 ... rt-su.html


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MessaggioInviato: 14/06/2010, 17:01 
SPAZIO: ANCHE ABORIGENI A CACCIA SONDA CON POLVERE ASTEROIDE

La capsula che si trovava a bordo della sonda spaziale giapponese, Hayabusa, e che contiene frammenti di un asteroide, dovrebbe essere recuperata in giornata in Australia. E gli scienziati sono in grande agitazione, in attesa di analizzare la polvere al suo interno: nel 2005 la sonda si e' infatti posata su Itokawa, un corpo celeste che orbita attorno alla terra; ed e' la prima volta nella storia che una sonda spaziale rientra dopo essere entrata in contatto con un asteroide.
La sonda Hayabusa (falco) si e' disintegrata domenica, impattando con l'atmosfera al suo rientro dopo un periplo durato 7 anni e 5 miliardi di chilometri. La capsula e' caduta nel deserto australiano, nella zona di Woomera: tutta l'aerea e' riservata dalle autorita' alle popolazione aborigena dell'Australia meridionale. E adesso sono proprio gli aborigeni ad accompagnare gli scienziati giapponesi e della Nasa per assicurarsi che la "caccia" non causi danni ai luoghi sacri ancestrali sparsi nella zona. La capsula e' entrata nell'atmosfera a velocita' straordinaria: le immagini video hanno mostrato l'oggetto trasformato in un'incandescente palla di fuoco che precipitava a una velocita' di circa 12.000 metri al secondo. Pur avendo sopportato temperature superiori a quelle della superficie solare durante il suo ingresso nell'atmosfera, la capsula -che ha le dimensioni di un pallone da basket- dovrebbe essersi raffreddata sufficientemente durante la notte nel deserto.
"L'idea e' di recuperare oggi l'involucro e spedirlo a Tokyo il piu' presto possibile", ha confermato Trevor Ireland, scienziato dell'Universita' nazionale australiana.

Fonte: http://www.agi.it/research-e-sviluppo/n ... _asteroide




SPAZIO: E' STATA RECUPERATA LA CAPSULA CON POLVERE ASTEROIDE

E' stata recuperata la capsula che dovrebbe contenere frammenti di un asteroide. La capsula era a bordo della sonda giapponese Hayabusa, che nel 2005 si e' posata su Itokawa, un asteroide che ruota attorno alla terra. Gli scienziati sono in grande agitazione, in attesa di analizzare la polvere al suo interno.

Fonte: http://www.agi.it/iphone/notizie/201006 ... _asteroide


Ultima modifica di 2di7 il 14/06/2010, 17:01, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 15/06/2010, 09:42 
Speriamo che siano riusciti a riportare a terra qualcosa [:)]...

Questo il video della NASA
<EMBED WIDTH="640" HEIGHT="385" SRC="http://www.youtube.com/v/_PGWRLy6OG8" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 15/06/2010, 09:44, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/06/2010, 20:34 
I ricercatori dell'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency) hanno cominciato ad estrarre il contenuto della capsula di rientro di HAYABUSA, tornata a casa nei giorni scorsi dopo sette anni di viaggio e dopo aver percorso più di 2 miliardi di chilometri.

Il 'sample container' è un contenitore cilindrico a due strati (un cilindro dentro l'altro). Quello interno misura 5 cm di diametro per 6 di lunghezza.
I ricercatori impegnati nell'operazione hanno già aperto il cilindro esterno e sono riusciti a collezionare una piccola quantità di gas. Esso sarà analizzato con estrema attenzione per verificare se questo appartenga all'asteroide Itokawa.

Le parole di Akio Fujimura, professore JAXA: "Il momento che abbiamo aspettato sin dal lancio della sonda spaziale Hayabusa (circa sette anni fa) sta arrivando. I membri [della missione] che analizzeranno il contenuto sono determinati ad avere lo stesso successo che hanno visto nel rientro della sonda sulla Terra".

Poiché il contenitore di campioni di Hayabusa è stato progettato per essere nel vuoto spaziale, ogni gas contenuto al suo interno potrebbe effettivamente essere stato generato dalla superficie del materiale collezionato dall'asteroide Hayabusa.
Oppure potrebbe trattarsi di gas atmosferico (della Terra!) aggiuntosi dopo che la capsula è ritornata sulla Terra. Un'altra possibilità è che il gas sia stato generato delle resine o metalli all'interno della sonda.

Il cilindro più interno verrà presto aperto. L'aspettativa è che questo contenga particelle fini - sabbia - provenienti dalla superficie dell'asteroide raggiunto dalla sonda, studiato per due anni e su cui Hayabusa ha fatto un "veloce" atterraggio morbido (proprio per collezionarne campioni della sua superficie).

Il suo contenuto verrà analizzato a partire dai primi giorni di Luglio.

Se i ricercatori troveranno qualcosa all'interno del cilindro questo qualcosa verrà analizzato molto attentamente per escludere che si tratti di materiale terrestre, magari scivolato all'interno del contenitore prima del lancio. Ancora, JAXA dice che ci vorranno settimane/mesi per determinare con certezza se vi sono particelle provenienti dall'asteroide.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/06/ ... la-di.html


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MessaggioInviato: 06/07/2010, 09:31 
Cita:
Spazio:particelle su sonda giapponese
Potrebbero essere le prime mai raccolte da un asteroide
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 61495.html



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MessaggioInviato: 07/07/2010, 07:54 
Aperta la capsula di rientro della sonda giapponese HAYABUSA. Qualcosa al suo interno, by JAXA!

Immagine

Continuiamo a parlare della missione giapponese HAYBUSA, che dopo sette anni e più di 2 miliardi di Km percorsi è tornata sulla Terra facendo atterrare con incredibile successo la sua capsula di rientro, con forse al suo interno quanto recuperato dall'incontro con l'asteroide Itokawa.

Per quanto riguarda le ultime notizie, eravamo arrivati al momento in cui l'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA aveva iniziato ad aprire la capsula ritornata a casa.

Immagine

Il cilindro interno è stato aperto e JAXA ha confermato la presenza di piccole particelle ("minute particles") al suo interno.

La prima fotografia che vedete in alto mostra appunto il cilindro interno della capsula di rientro. Sono assolutamente visibili le piccole particelle di polvere. Le vedete?

Immagine

Oltre a quanto si riesce a vedere ad occhio nudo vi è anche del materiale più piccolo.

Potrebbe trattarsi effettivamente di qualcosa proveniente dall'asteroide Itokawa, oppure potrebbero essere particelle terrestri. Le analisi sono in corso e ci vorranno alcune settimane.

Immagini, credit JAXA / JSPEC.

AGGIORNAMENTO
Ecco un video "molto" significativo



Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/07/ ... della.html


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MessaggioInviato: 07/10/2010, 21:16 
Particelle extraterrestri nei campioni riportati a casa dalla sonda giapponese Hayabusa?

Ricorderete senz'altro l'emozionante conclusione della missione della sonda Giapponese Hayabusa, che in sette anni di viaggio e studio dell'asteroide Itokawa e dopo aver percorso più di 2 miliardi di chilometri è tornata a casa facendo atterrare con impressionante precisione la sua capsula di rientro con al suo interno "qualcosa"...

A Luglio avevo dato la notizia che nel cilindro interno della capsula di rientro erano state trovate "minute particelle" e che le analisi erano in corso.

Ebbene, secondo quanto riportato oggi dal Japan Times nel contenitore all'interno della capsula atterrata lo scorso Giugno sono state trovate particelle che potrebbero davvero essere extraterrestri, appartenere cioè all'asteroide Itokawa.
Sembra infatti che le particelle più piccole (0,001 mm di diametro) una volta analizzate al microscopio elettronico abbiano mostrato caratteristiche differenti da quelle dei materiali terrestri.
Non vi sono molti dettagli, se non che l'Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) ha in programma di portare tali particelle allo SPring-8 Synchrotron Radiation Facility nella Prefettura di Hyogo per compiere ulteriori indagini.

Hayabusa era stata progettata per collezionare campioni di superficie dell'asteroide. Determinare se vi sia riuscita o meno a dispetto dei problemi incontrati durante la missione è la domanda a cui dare risposta.

I risultati dettagliati delle analisi sui campioni trovati all'interno della capsula giapponese verranno pubblicati da JAXA entro l'anno.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/10/ ... pioni.html - http://search.japantimes.co.jp/cgi-bin/ ... 007a6.html


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MessaggioInviato: 08/10/2010, 23:38 
Un'occhiata anche qua

http://www.centroufologicoionico.com/ar ... aterrestre


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MessaggioInviato: 17/11/2010, 07:50 
Quando nel giugno scorso la sonda giapponese Hayabusa, dopo sette anni in giro nello spazio, è rientrata a Terra, disintegrandosi, gli scienziati non erano affatto sicuri di poter dire “missione compiuta”. Il rischio di aver mancato l’obiettivo era alto. Lo scopo della missione dell’Agenzia spaziale nipponica (JAXA) era riportare a casa frammenti dell’asteroide Itokawa per poterlo esaminare. Uno studio che potrebbe rivelare nuovi particolari sull’origine del Sistema Solare, attraverso uno dei più antichi testimoni della sua formazione. Ma nel 2005, quando la sonda era ormai nelle vicinanze dell’asteroide, sul più bello si verificò un guasto nelle procedure di acquisizione dei campioni. Per questo, gli scienziati non avevano idea di cosa avrebbero trovato nella capsula della sonda (l’unico pezzo rimasto intatto nell’impatto, come previsto).

Quando l’hanno aperta per verificare se dentro vi fosse il bottino sperato, o solo aria, hanno constatato che Hayabusa era piena di polvere. Non bastava, però, per eliminare il dubbio che la polvere fosse effettivamente d’origine extraterrestre. Oggi, dopo cinque mesi di analisi, gli scienziati possono finalmente cantar vittoria. Hayabusa conteneva 1500 grani di polvere dell’asteroide Itokawa. Si tratta dei primi campioni di asteroide in assoluto finora pervenuti sulla Terra e del quarto tipo di materiale extraterrestre recuperato dallo spazio, dopo le rocce lunari, la polvere di cometa di Sturdust e le particelle del vento stellare della missione Genesis della NASA.

Il successo, annunciato con un comunicato della JAXA (http://www.jaxa.jp/press/2010/11/20101116_hayabusa_e.html), ha galvanizzato la comunità scientifica. Il materiale portato a casa è di dimensioni molto piccole (probabilmente a causa del guasto di cui si accennava): granelli non più spessi di un capello, che presentano la firma di composti chimici diversi da quelli presenti sul nostro pianeta. In particolare, i ricercatori hanno rinvenuto olivina, pirosseni e plagioclasio, minerali abbastanza comuni anche sulla Terra ma con una composizione differente. E troilite, composto inesistente da noi, trovato anche in alcuni meteoriti. Siamo solo all’inizio degli studi, che ora proseguiranno con rinnovato interesse verso gli asteroidi. Tant’è che alla missione Hayabusa, costata oltre 200 milioni di dollari, farà presto seguito un’altra missione. Hayabusa-2 scalda già i motori.

Fonte: http://www.media.inaf.it/2010/11/16/pol ... asteroide/


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Immagine dell'asteroide Itokawa, fotografato da vicino dalla sonda giapponese Hayabusa, che ha riportato sulla terra alcuni frammenti della suasuperficie. Credit: JAXA

Forse qualcuno di voi si ricorderà dell'asteroide Itokawa dai tempi della grande impresa della sonda giapponese Hayabusa, che l'ha fotografato da vicino e ha riportato (tra mille difficoltà) alcuni granelli della sua superficie sulla Terra! Una della cose più eccitanti che gli scienziati avevano ipotizzato all'epoca, era che la struttura interna di Itokawa fosse piena di vuoti e che l'asteroide fosse un cumulo di detriti diversi. Un nuovo studio dettagliato fatto usando il telescopio NTT (New Technology Telescope) dell'ESO, ha misurato con altissima precisione la densità in diverse parti dell'asteroide, svelando non solo la sua struttura ma anche la sua composizione interna

Utilizzando osservazioni da terra di altissima precisione, Stephen Lowry (University of Kent, Regno Unito) e colleghi hanno misurato la velocità di rotazione dell'asteroide Itokawa che orbita vicino alla Terra e la variazione di questa velocità nel tempo. Hanno quindi combinato queste delicate osservazioni con nuovi studi teorici su come gli asteroidi irradiano il calore.

Questo piccolo asteroide è un oggetto curioso poichè la sua forma assomiglia a un'arachide, così come ci ha mostrato il telescopio orbitale giapponese Hayabusa nel 2005. Per sondarne la struttura interna, l'equipe di Lowry ha usato immagini ottenute nel periodo 2001-2013, tra gli altri, dal telescopio NTT (New Technology Telescope) dell'ESO all'Osservatorio di La Silla, in Cile, per misurare la variazione di luminosità durante la rotazione. Questi dati raccolti in funzione del tempo sono poi stati usati per dedurre il periodo di rotazione con grande accuratezza e determinarne la variazione nel tempo. Combinando questi risultati con la consocenza della forma dell'asteroide è stato possibile esplorarne l'interno - svelando la complessità del suo nocciolo per la prima volta. La densità dell'interno varia da 1,75 a 2,85 grammi per centimetro cubo. Le due densità si riferiscono alle due diverse parti di Itokawa.

"Questa è la prima volta in cui possiamo determinare com'è fatto l'interno di un asteroide", spiega Lowry. "Possiamo vedere che Itokawa ha una struttura molto varia - questa scoperta è un passo avanti importante nella nostra comprensione dei corpi rocciosi del Sistema Solare."



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Una vista schematica dello strano asteroide Itokawa, a forma di arachide. Effettuando misure temporali molto precise con il telescopio NTT (New Technology Telescope) dell'ESO e combinandole con un modello topografico della superficie dell'asteroide, un'equipe di astronomi ha scoperto che diverse zone dell'asteroide hanno densità diverse. Oltre a rivelarci qualcosa sulla formazione di questo asteroide, scoprire cosa giace sotto la superficie degli asteroidi può illuminarci anche su cosa accade quando i corpi del Sistema Solare si scontrano e fornire indizi sulla formazione dei pianeti. Il modello usato in questa immagine si basa sui dati raccolti dal satellite Hayabusa della JAXA. Crediti: ESO. /JAXA

Una vista schematica dello strano asteroide Itokawa, a forma di arachide. Effettuando misure temporali molto precise con il telescopio NTT (New Technology Telescope) dell'ESO e combinandole con un modello topografico della superficie dell'asteroide, un'equipe di astronomi ha scoperto che diverse zone dell'asteroide hanno densità diverse. Oltre a rivelarci qualcosa sulla formazione di questo asteroide, scoprire cosa giace sotto la superficie degli asteroidi può illuminarci anche su cosa accade quando i corpi del Sistema Solare si scontrano e fornire indizi sulla formazione dei pianeti. Il modello usato in questa immagine si basa sui dati raccolti dal satellite Hayabusa della JAXA.
Crediti:
ESO. /JAXA

La rotazione degli asteroidi e degli altri piccoli corpi celesti può essere influenzata dalla luce del Sole. Questo fenomeno, noto come effetto YORP (Yarkovsky-O’Keefe-Radzievskii-Paddack), si verifica quando la luce solare assorbita viene riemessa dalla superficie dell'oggetto sotto forma di calore. Quando la forma dell'asteroide è molto irregolare il calore non viene irradiato in modo uniforme e ciò crea un piccolo ma continuo effetto torcente sul corpo e ne modifica la velocità di rotazione. Una semplice analogia con l'effetto YORP si ottiene illuminando con un fascio di luce abbastanza intenso un'elica: questa si mette lentamente in rotazione grazie a un effetto simile.

L'equipe di Lowry ha verificato che l'effetto YORP stava lentamente facendo aumentare la velocità di rotazione di Itokawa. La variazione del periodo di rotazione è molto piccola - appena 0,045 secondi all'anno - ma molto diverso da quanto ci si aspettava, e ciò può essere spiegato solo se le due parti che formano la figura ad arachide dell'asteroide hanno densità diverse.

Questa è la prima volta in cui gli astronomi trovano evidenza di una struttura interna complessa in un asteroide. Finora, le proprietà dell'interno degli asteroidi potevano solo essere dedotte usando misure approssimative della densità totale. La possibilità di sbirciare nell'interno di Itokawa ha portato a molte speculazioni sulla sua origine. Una posisbilità è che si sia formato da un doppio asteroide quando le sue due componenti si sono scontrate e fuse.



Lowry aggiunge "Scoprire che gli asteroidi non hanno un interno omogeneo ha implicazioni di vasta portata, in particolare per i modelli della formazione di asteroidi binari. Potrebbe aiutarci anche a capire come ridurre il pericolo degli asteroidi su rotte di collisione con la Terra o per i futuri viaggi verso questi corpi rocciosi".

Questa nuova capacità di sondare l'interno di un asteroide è un importante passo avanti e può aiutare a far luce su molti segreti di questi oggetti ancora pieni di mistero.

http://www.eso.org/
http://www.link2universe.net/2014-02-06 ... asteroide/


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Dopo aver esplorato in dettaglio il piccolo asteroide Itokawa, la sonda giapponese Hayabusa cercò di atterrare sulla sua superficie per raccogliere alcuni frammenti. Questa è una foto che scattò mentre si avvicinava, in cui si vede la sua ombra!

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lancio di hayabusa 2

altre notizie

http://www.link2universe.net/2014-12-03 ... ayabusa-2/


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Cita:
ubatuba ha scritto:
lancio di hayabusa 2


Sbaglio o ho visto dei pericolosi ondeggiamenti del vettore in partenza?



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