HAYABUSA torna a casa con un pezzo di asteroide
Inviato: 11/06/2010, 07:12
				
				Una nuova "prima volta" in campo spaziale. Tra pochi giorni, il 13 Giugno appunto, tornerà a casa la sonda giapponese Hayabusa. Dov'è la novità? E' la prima missione spaziale ad aver avuto un contatto con un asteroide ed a tornare sulla Terra con un campione di esso.
Lanciata il 9 Maggio 2003 dal Kagoshima Space Center, la sonda (dal peso di 510 Kg) era stata progettata come un laboratorio per testare nuove tecnologie necessarie a raggiungere altri corpi celesti e riportarne campioni sulla terra, tecnologie come propulsione spaziale elettrica, navigazione autonoma, capsule di rientro ecc. ecc.
La sonda incontrò l'asteroide Itokawa nel Settembre 2005. Hayabusa trascorse i successivi due mesi e mezzo a studiarlo: forma, suolo, topografia, composizione dei minerali presenti, gravità e come esso rifletteva i raggi del sole. Il 25 Novembre 2005 Hayabusa effettuò un breve atterraggio sulla superficie dell'asteroide con l'obiettivo di prelevare un po' di materiale da riportare a Terra. Si è trattato del primo tentativo in assoluto in tal senso.
Nel Gennaio 2007 Hayabusa iniziò il suo avventuroso viaggio di ritorno, costellato di anomalie e sfide tecnologiche vinte dal controllo di missione. E adesso manca davvero poco. Domenica prossima avverrà l'atterraggio della capsula di rientro che la sonda giapponese rilascerà nell'atmosfera terrestre. L'area target è il Woomera Test Range nel Sud dell'Australia. Sono in atto le ultime manovre di correzione di rotta per centrare l'obiettivo da parte di tecnici giapponesi ed americani. L'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA e la NASA hanno collaborato sin dall'inizio della missione e continueranno insieme fino all'ormai prossimo atterraggio.
Hayabusa, la cui velocità attuale è di 12,2 Km/sec, ha percorso più di 2 miliardi di Km da quando è stata lanciata nel 2003.
Subito dopo il suo atterraggio la capsula di Hayabusa verrà prelevata dal personale di missione giapponese e verrà trasportata in un centro JAXA specializzato - il Planetary Sample Curation Facility - a Sagamihara (Giappone), dove scienziati giapponesi, americani ed Australiani eseguiranno un'analisi preliminare del suo contenuto.
Verranno utilizzati protocolli simili a quelli usati per le rocce lunari portate sulla Terra dalle missioni americane Apollo. Le parole di Mike Zolensky, scienziato NASA del Astromaterials Research and Exploration Science Directorate al Johnson Space Center di Houston: "Queste analisi preliminari seguono i protocolli di base utilizzati per le rocce lunari di Apollo e per i campioni di Genesis e Stardust. Se questa capsula conterrà campioni dell'asteroide, riteniamo che ci vorrà un anno per determinare le caratteristiche principali di tali campioni e per imparare come maneggiarli al meglio. Dopodiché i campioni saranno distribuiti agli scienziati di tutto il mondo per analisi più dettagliate".
Fonte dati, NASA, JAXA, Planetary Society.
Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/06/ ... -casa.html
			Lanciata il 9 Maggio 2003 dal Kagoshima Space Center, la sonda (dal peso di 510 Kg) era stata progettata come un laboratorio per testare nuove tecnologie necessarie a raggiungere altri corpi celesti e riportarne campioni sulla terra, tecnologie come propulsione spaziale elettrica, navigazione autonoma, capsule di rientro ecc. ecc.
La sonda incontrò l'asteroide Itokawa nel Settembre 2005. Hayabusa trascorse i successivi due mesi e mezzo a studiarlo: forma, suolo, topografia, composizione dei minerali presenti, gravità e come esso rifletteva i raggi del sole. Il 25 Novembre 2005 Hayabusa effettuò un breve atterraggio sulla superficie dell'asteroide con l'obiettivo di prelevare un po' di materiale da riportare a Terra. Si è trattato del primo tentativo in assoluto in tal senso.
Nel Gennaio 2007 Hayabusa iniziò il suo avventuroso viaggio di ritorno, costellato di anomalie e sfide tecnologiche vinte dal controllo di missione. E adesso manca davvero poco. Domenica prossima avverrà l'atterraggio della capsula di rientro che la sonda giapponese rilascerà nell'atmosfera terrestre. L'area target è il Woomera Test Range nel Sud dell'Australia. Sono in atto le ultime manovre di correzione di rotta per centrare l'obiettivo da parte di tecnici giapponesi ed americani. L'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA e la NASA hanno collaborato sin dall'inizio della missione e continueranno insieme fino all'ormai prossimo atterraggio.
Hayabusa, la cui velocità attuale è di 12,2 Km/sec, ha percorso più di 2 miliardi di Km da quando è stata lanciata nel 2003.
Subito dopo il suo atterraggio la capsula di Hayabusa verrà prelevata dal personale di missione giapponese e verrà trasportata in un centro JAXA specializzato - il Planetary Sample Curation Facility - a Sagamihara (Giappone), dove scienziati giapponesi, americani ed Australiani eseguiranno un'analisi preliminare del suo contenuto.
Verranno utilizzati protocolli simili a quelli usati per le rocce lunari portate sulla Terra dalle missioni americane Apollo. Le parole di Mike Zolensky, scienziato NASA del Astromaterials Research and Exploration Science Directorate al Johnson Space Center di Houston: "Queste analisi preliminari seguono i protocolli di base utilizzati per le rocce lunari di Apollo e per i campioni di Genesis e Stardust. Se questa capsula conterrà campioni dell'asteroide, riteniamo che ci vorrà un anno per determinare le caratteristiche principali di tali campioni e per imparare come maneggiarli al meglio. Dopodiché i campioni saranno distribuiti agli scienziati di tutto il mondo per analisi più dettagliate".
Fonte dati, NASA, JAXA, Planetary Society.
Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/06/ ... -casa.html
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