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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Nuovi dubbi sulla materia oscura
MessaggioInviato: 16/06/2010, 13:27 
I margini d'incertezza delle rilevazioni condotte dalla sonda WMAP sulla radiazione cosmica di fondo - su cui poggiano le stime sulla composizione dell'universo - sarebbero più ampi di quanto supposto

I margini d'incertezza delle rilevazioni condotte dalla sonda Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (WMAP) sulla radiazione cosmica di fondo sarebbero più ampi di quanto finora supposto. A questa conclusione è giunto uno studio condotto da due ricercatori dell'Università di Durham, Tom Shanks e Utane Sawangwit, che ne riferiscono in un articolo in corso di pubblicazione sulle Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (un preprint è disponibile sul sito arXiv http://arxiv.org/abs/0912.0524).

Lanciato nel 2001, WMAP ha lo scopo di misurare le differenze nella radiazione cosmica di fondo (CMB), ossia il calore residuo del Big Bang che permea l'universo. Sulla base dell'ampiezza angolare delle increspature nella radiazione cosmica di fondo misurata da WMAP, gli scienziati hanno concluso che l'universo è composto per circa il 4 per cento di materia normale, per il 22 per cento di "materia oscura" e per il restante 74 per cento di "energia oscura".

Nel loro lavoro Sawangwit e Shanks hanno utilizzato una serie di oggetti astronomici di riferimento per testare come WMAP "uniforma" i dati per costruire le sue mappe, ottenendo dei risultati che fanno pensare che le sue misurazioni delle increspature della radiazione cosmica di fondo non siano così accurate come si pensava. Se così fosse, osservano i ricercatori, le increspature potrebbero essere considerevolmente più piccole, fino al punto di non implicare l'esistenza di energia e materia oscure.

"Le osservazioni sulla radiazione cosmica di fondo sono uno importante strumento della cosmologia, ed è vitale controllarne la validità. Se i nostri risultati fossero corretti, diventerebbe meno probabile che materia oscura ed energia oscura dominino l'universo", ha commentato Shanks.

Inoltre, gli astronomi di Durham aggiungono che anche i risultati di un altro studio internazionale a cui hanno partecipato, pongono dei dubbi. Nel viaggio dal fondo cosmico ai telescopi come WMAP, i fotoni attraversano giganteschi ammassi di galassie. Normalmente un fotone della radiazione cosmica di fondo subisce un blueshift quando entra in un superammasso e un redshift quando lo lascia, e i due effetti si cancellano, ma se i superammassi di galassie accelerano nella loro corsa di allontanamento gli uni dagli altri a causa dell'energia oscura, la cancellazione non dovrebbe essere perfetta, e i fotoni virare virare verso il blu dopo il loro passaggio. Nella radiazione cosmica di fondo dovrebbero apparire temperature leggermente più alte dove i fotoni sono passati attraverso i superammassi. Tuttavia i recenti dati ottenuti sulla base dello Sloan Digital Sky Survey, che ha osservato un milione di galassie, suggerirebbe che questo effetto non ci sia.

"Le probabilità sono comunque a favore di una sopravvivenza del modello standard con le enigmatiche energia e materia oscure, ma sono necessari più test. Il satellite europeo PLANCK, data fornirà nuove vitali informazioni sulla radiazione cosmica si fondo e ci aiuterà a rispondere a queste fondamentali domande sulla natura dell'universo in cui viviamo.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... ra/1343738


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