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MessaggioInviato: 30/03/2010, 11:39 
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immagine dal video di presentazione del CubeSail. Credito: University of Surrey

Nuova tecnologia proveniente dal Regno Unito, giocherà un ruolo fondamentale nel pulire le pericolose nubi di detriti presenti in orbita terrestre. Sono più di 5.500 tonnellate,e sono frutto dei ormai 50 anni di industria spaziale. Il pericolo è grande per le future missioni spaziali, che potrebbero venir colpite da detriti vaganti, cosi come c’è anche il rischio che detriti più grossi possano cadere a Terra. La quantità di quest’ultimi in orbita è in costante aumento di circa 5% all’anno, e si pensa anche che possano danneggiare i segnali delle televisioni come anche altri segnali di comunicazione. Gli scienziati dell’Università di Surrey,stanno lavorando ad un progetto finanziato dalla compagnia europea spaziale, Astrium, che consiste in un nanosatellite di soli 3 kg, datato di una vela solare.

Il CubeSail è un dispositivo che può essere attaccato a satelliti o veicoli di lancio o vettori di razzi che sono mandati in orbita, per poi lanciarlo e portare il satellite o razzo a deorbitare alla fine della sua missione.
Una vela di 5 per 5 metri, che pesa 3 kg, viene sviluppata per entrare in un nanosatellite soli 10 x 10 x 30 cm, che verrà usato come missione dimostrativa, nel 2011, per mostrare come questo tipo di interventi possano essere funzionali.

Il Dr. Vaios Lappas, capo ricercatore del progetto ha dichiarato che “Proteggere il nostro pianeta e l’ambiente è un fattore chiave per una crescita sostenibile. CubeSail è una nuova missione a basso costo che dimostrerà per la prima volta come sia possibile deorbitare detriti o satelliti usando una tela ultra leggera di 5 x 5 metri, incorporata in un nanosatellite di soli 3 kg.”

“Se il lancio ed i test si dimostrano all’altezza potremmo iniziare a produrli in massa, e aggiungerli a tutte le future missioni, riducendo cosi drammaticamente il problema dei detriti nello spazio”.
Il CubeSail sarà pronto al lancio abbordo di nuovi satelliti il prossimo anno, e dovrebbe essere già disponibile per far deorbitare detriti esistenti già dal 2013. Il Dr Craig Underwood, direttore del Surrey Space Center ha spiegato che ” il lancio di una tecnologia cosi innovativa è arrivata nel momento perfetto,visto l’annuncio di questa settimana riguardo alla creazione di un’Agenzia Spaziale del Regno Unito, e dimostra la dedizione e l’impegno per l’innovazione insieme all’enorme potenziale che il Regno Unito ha da mettere a disposizione.Allo stesso tempo, il futuro per quanto eccitante dipenderà anche dal trovare modi e approcci sostenibili per lanciare le navicelle in modo sicuro. “




Nanosatelliti per tenere lo spazio pulito da detriti

29 marzo 2010 di Adrian

immagine dal video di presentazione del CubeSail. Credito: University of Surrey

Nuova tecnologia proveniente dal Regno Unito, giocherà un ruolo fondamentale nel pulire le pericolose nubi di detriti presenti in orbita terrestre. Sono più di 5.500 tonnellate,e sono frutto dei ormai 50 anni di industria spaziale. Il pericolo è grande per le future missioni spaziali, che potrebbero venir colpite da detriti vaganti, cosi come c’è anche il rischio che detriti più grossi possano cadere a Terra. La quantità di quest’ultimi in orbita è in costante aumento di circa 5% all’anno, e si pensa anche che possano danneggiare i segnali delle televisioni come anche altri segnali di comunicazione. Gli scienziati dell’Università di Surrey,stanno lavorando ad un progetto finanziato dalla compagnia europea spaziale, Astrium, che consiste in un nanosatellite di soli 3 kg, datato di una vela solare.


Il CubeSail è un dispositivo che può essere attaccato a satelliti o veicoli di lancio o vettori di razzi che sono mandati in orbita, per poi lanciarlo e portare il satellite o razzo a deorbitare alla fine della sua missione.
Una vela di 5 per 5 metri, che pesa 3 kg, viene sviluppata per entrare in un nanosatellite soli 10 x 10 x 30 cm, che verrà usato come missione dimostrativa, nel 2011, per mostrare come questo tipo di interventi possano essere funzionali.

Il Dr. Vaios Lappas, capo ricercatore del progetto ha dichiarato che “Proteggere il nostro pianeta e l’ambiente è un fattore chiave per una crescita sostenibile. CubeSail è una nuova missione a basso costo che dimostrerà per la prima volta come sia possibile deorbitare detriti o satelliti usando una tela ultra leggera di 5 x 5 metri, incorporata in un nanosatellite di soli 3 kg.”

“Se il lancio ed i test si dimostrano all’altezza potremmo iniziare a produrli in massa, e aggiungerli a tutte le future missioni, riducendo cosi drammaticamente il problema dei detriti nello spazio”.
Il CubeSail sarà pronto al lancio abbordo di nuovi satelliti il prossimo anno, e dovrebbe essere già disponibile per far deorbitare detriti esistenti già dal 2013. Il Dr Craig Underwood, direttore del Surrey Space Center ha spiegato che ” il lancio di una tecnologia cosi innovativa è arrivata nel momento perfetto,visto l’annuncio di questa settimana riguardo alla creazione di un’Agenzia Spaziale del Regno Unito, e dimostra la dedizione e l’impegno per l’innovazione insieme all’enorme potenziale che il Regno Unito ha da mettere a disposizione.Allo stesso tempo, il futuro per quanto eccitante dipenderà anche dal trovare modi e approcci sostenibili per lanciare le navicelle in modo sicuro. “

“L’innovazione è un area cruciale, e siamo fieri che un centro come il nostro, capace di dare esperienza ai giovani e alle tecnologie a basso costo, è cosi centrale nella crescita dell’industria spaziale della Gran Bretagna.”

fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... /#more-540 - http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 145501.htm


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MessaggioInviato: 07/07/2010, 08:04 
Nuovo Satellite per Monitorare i Detriti Spaziali Pronto Al Lancio

La Air Force degli USA, lancerà il primo satellite dedicato esclusivamente a tracciare la posizione dei altri satelliti e delle migliaia di pezzi di detriti in orbita Terrestre. Il satellite, costato 500 milioni di dollari, sarà lanciato l’8 luglio dalla Vandenberg Air Force Base, in California, per monitorare continuamente il “traffico” intorno alla Terra, fornendo una mappa dettagliata e precisa di tutti gli oggetti presenti. Attualmente, i radar terrestri ed i telescopi ottici usati per tracciare il corso dei satelliti e della spazzatura spaziale possono solo essere usati durante le notti chiare, e non tutti gli osservatori sono abbastanza potenti da rilevare oggetti orbita alta o geosincrona.

Questo sarà il primo satellite di un più grande sistema, chiamato SBSS(Space-Based Space Surveillance) che eventualmente porterà alla costruzione di una costellazione di satelliti pensati per rilevare e tracciare l’orbita di tutti detriti presenti nello spazio, secondo Boeing, che è il principale finanziatore del primo satellite, “Pathfinder”. Mentre la Air Force è il cliente principale che userà maggiormente questo nuovo sistema per supportare operazioni militari, anche la NASA può usare l’informazione rilevata per calcolare bene le misure necessarie per evitare una collisione con la Stazione Spaziale Internazionale o altre missioni spaziali.

La Air Force stima che ci sono circa 1000 satelliti funzionanti e circa 20.000 pezzi di detriti in orbita intorno alla Terra.

Il nuovo satellite sarà in orbita a 627 km sopra la Terra, ed ha una camera ottica montata su un dispositivo girevole, per far si che la camera si possa muovere liberamente senza bruciare il carburante del satellite, e si concentrerà su satelliti e detriti nello spazio profondo. L’informazione dal satellite verrà spedita ad un centro di commendo a Schriever Air Force Base in Colorado.

La rete che ha in mente di costruire la Air Force si avvaleva precedentemente anche del parziale uso di un satellite chiamato Midcourse Space Experiment, che fu progettato per tracciare i missili, ma poteva anche monitorare gli oggetti in orbita. Tuttavia, adesso non è più funzionante.

In questo momento, l’Air Force riesce a rilevare oggetti fino a 10 centimetri in diametro, e non hanno rilasciato alcuna informazione riguardo alle capacità del nuovo satellite.

La fondazione “The Secure World Foundation” spiega che ci potrebbero essere milioni di pezzi di detriti in totale intorno alla Terra. Detriti ad altitudini sopra la quota di diverse centinaia di km possono rimanere in orbita decenni o anche secoli, e quello a circa 1500 km rimarranno in orbita per migliaia di anni. Anche particelle molto piccole di detriti spaziali possono avere effetti devastanti su qualsiasi cosa colpiscono per via delle loro enormi velocità di impatto.

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Questa rappresentazione grafica sopra è un riassunto di tutto gli oggetti che orbita la Terra ogni giorno, catalogati dal U.S. SPace Surveillance Network. Nella categoria chiamata “Fragmentation Debris” ci sono t utti gli oggetti dispensati, separati o rilasciati come parte di una qualche missione pianificata. Notare la drammatica crescita di detriti di frammentazione causati dal test cinese ASAT condotto nel gennaio 2007. Un altra piccola crescita è quella seguente alla collisione del 2009 tra un satellite della Iridium Comunications e un satellite non funzionante, russo.

Si spera che il nuovo sistema SBSS aumenterà le capacità di evitare in futuro simili collisioni.

http://www.universetoday.com/2010/07/05 ... to-launch/

http://www.boeing.com/defense-space/spa ... /sbss.html

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... al-lancio/


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MessaggioInviato: 07/07/2010, 09:01 
Sarebbe ora si iniziasse a ripulire l'orbita terrestre, se ne parla dagli anni 90 di progettare satelliti "caccia immondizia" ma non si è mai fatto niente. E' già successo che uno shuttle abbia impattato con un detrito, ma per fortuna andò tutto bene.



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MessaggioInviato: 07/07/2010, 20:16 
Cita:
byrus ha scritto:

E' già successo che uno shuttle abbia impattato con un detrito, ma per fortuna andò tutto bene.


forse allora le previsioni di impatti con spazzatura spaziale sono troppo catastrofistiche... cmq, sempre meglio non lasciare dietro di noi detriti ed oggetti indesiderabili...



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MessaggioInviato: 07/07/2010, 23:30 
Si però inizia a diventare un pericolo, meglio non trasformare un salto nello spazio in una rulette russa... non ci basta la Terra sporca, ora riempiamo anche l'orbita.



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MessaggioInviato: 08/07/2010, 16:42 
e io che mi immaginavo l'universo vivace e anche pulito dal punto di vista umano.

sarà l'ora di implementare una nuova concezione riguardo ai progetti futuri in campo aerospaziale, insomma quel che voglio dire è che, in previsioni di futuri progetti si dovrà pensare ad eventuali riutilizzi.

ci toccherà mandare in orbita robottini spazzini [:p]



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