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 Oggetto del messaggio: Giove & Ganimede By Hubble
MessaggioInviato: 23/09/2010, 11:05 
Ecco un altro capolavoro del telescopio spaziale Hubble. Una meravigliosa foto di Giove, il pianeta gigante ben visibile in queste notti di inizio autunno, e della sua luna più grande, Ganimede, ripresi in colori naturali.



Si tratta di una serie di esposizioni effettuate dalla WFPC2 (Wide Field Planetary Camera 2), in grado di ottenere immagini ad alta risoluzione di oggetti astronomici. L'immagine è stata ripresa il 9 aprile 2007. E' bellissima, vero? Però è importante dire che c'è un motivo scientifico che ha portato ad utilizzare Hubble per questa serie di esposizioni. Lo scienziato Erich Karkoschka dell'Università dell'Arizona ha richiesto questo esperimento per studiare l'atmosfera di Giove. In altre parole lo studio del passaggio di Ganimede "dietro" Giove, ha permesso a Karkoschka di utilizzare la superficie luminosa riflettente ghiacciata di Ganimede come una specie di sorgente luminosa per illuminare da dietro la parte scura di Giove con cinque filtri differenti, e questo per ottenere la variazione spettrale di parte dell'atmosfera gioviana.



credit photo: NASA, ESA, and E. Karkoschka - University of Arizona



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MessaggioInviato: 21/02/2014, 09:24 
La prima mappa geologica globale di Ganimede, la settima luna di Giove e la più grande del sistema solare, scoperta da Galileo Galilei nel 1610, è stata pubblicata dalla US Geological Survey sulla base dei dati raccolti durante i flyby delle sonde Voyager 1 e 2 della NASA, avvenuti nel 1979, e Galileo, sempre della NASA, avvenuti in due occasioni, rispettivamente nel 1995 e 2003. La mappa illustra l'incredibile varietà di caratteristiche geologiche di Ganimede e aiuta a fare ordine nell'apparente caos della sua superficie complessa. Secondo gli scienziati autori della mappa, si possono distinguere tre grandi epoche geologiche: quella dominata dalla formzione dei crateri d'impatto, seguita da una fase di sconvolgimento tettonico a cui è succeduto infine un periodo di forte riduzione dell'attività geologica.

(Cortesia USGS Astrogeology Science Ctr/Wheaton/ASU/NASA/JPL-Caltech)

x la mappa

http://www.lescienze.it/news/2014/02/17 ... 21-02-2014


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MessaggioInviato: 24/02/2014, 16:59 
Il governo Russo ha appena allocato un fondo di 50 milioni di rubli (circa 1 milione di euro), per lo sviluppo di una proposta tecnica che mira a lanciare un proprio orbiter e lander robotico intorno e sulla superficie della luna più grande di Giove e del Sistema Solare: Ganimede. Li ci arriverà insieme alla sonda europea JUICE, nel 2030. L'orbiter sorvolerà da vicino le lune ghiacciate di Giove per poi andare ad orbitare intorno a Ganimede. Il lander atterrerebbe poi in una delle zone scelte dalle foto in alta risoluzione della sonda europea.

Inizialmente la ESA doveva collaborare con la NASA per una missione chiamata EJSM (Europe Jupiter System Mission), che prevedeva un orbiter intorno ad Europa da parte della NASA ed uno in orbita intorno a Ganimede, da parte dell'ESA. Purtroppo, dopo continui tagli al budget per l'esplorazione spaziale, la NASA si è ritirata dalla missione, lasciando da sola l'ESA, che si è rivolta alla Russia per una futura collaborazione (sia per questa missione che per il programma ExoMars, anche quello abbandonato dalla NASA per problemi di budget).
La collaborazione per la missione JUICE riguarderà il lancio con un razzo russo e la collaborazione per la costruzione e aggiunta di alcuni strumenti scientifici. A questo si potrebbe aggiungere ora però anche un lander russo.

La Russia è molto motivata a invertire il trend recente di fallimenti in campo di esplorazione spaziale, per rimanere altamente competitiva nello scenario internazionale. A questo proposito potrebbe essere molto interessata a spingere su queste due missioni europee, approfittandosene del passo indietro della NASA. Dal punto di vista scientifico comunque un grande guadagno, perché Ganimede è davvero una luna unica!

Non solo è la più grande, con un diametro 8% più grande di Mercurio (ed una massa 45% quella del pianeta). Principalmente è composta da roccia e ghiaccio d'acqua e contiene un oceano liquido salato a circa 200 km sotto la crosta, schiacciato tra due strati di ghiaccio. La magnetosfera probabilmente indica la presenza di un nucleo ferroso liquido.

La missione proposta dal team russo si chiama Laplas-P, e prevederebbe ben 2 navicelle lanciato da due diversi vettori pesanti. Il viaggio fino a Giove impiegherebbe da 7 a 9 anni ed il governo ha incentivato la proposta per avere un progetto concreto entro la fine del 2015.

La navicella Laplas-P1, dal peso di 4.000 kg, avrebbe un modulo orbitale ed un sistema di propulsione avanzato, mentre la navicella Laplas-P2, dal peso di 950 kg circa, avrebbe un sistema di propulsione ed un lander robotico. In seguito all'inserimento di Laplas-P1 in orbita intorno a Ganimede, il lander sarebbe rilasciato sulla superficie dove porterebbe 50 kg di strumenti scientifici per una vita operativa da 11 a 13 anni



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Grafico della missione Laplas, della Russia. Credit: Roscosmos

Se la proposta sarà concretizzata entro l'arco temporale previsto, con scadenza nel quarto semestre del 2015, è probabile che lo sviluppo degli strumenti inizi nei due anni successivi, e forse vedremmo la struttura di base ed i test ufficiali intorno al 2017/2018 (nel frattempo la Russia lavora anche al lander per la missione ExoMars, con l'ESA). Il lancio è previsto per il 2023, con un arrivo intorno a Ganimede nel 2030.

http://russianspaceweb.com/laplas.html

http://www.link2universe.net/2014-02-24 ... -ganimede/


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MessaggioInviato: 14/03/2014, 16:40 
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Questi lunghi canali sulla superficie di ghiaccio della luna Ganimede, di Giove, in una zona chiamata Sippar Sulcus, sono il candidato più probabile nel Sistema Solare di colate "di lava di ghiaccio" da crio-vulcani, cioè vulcani di ghiaccio.
Attualmente l'ESA sta costruendo un'orbiter che sarà lanciato verso Giove e Ganimede, e la Russia oltre ad un suo orbiter spera di lanciare anche un lander su questa luna. Questa zona potrebbe essere tra i candidati migliori per un atterraggio.

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MessaggioInviato: 07/05/2014, 11:49 
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Strati di ghiaccio e acqua nella struttura interna di Ganimede. Credit: NASA

La più grande delle lune del Sistema Solare potrebbe nascondere anche alcuni dei più grandi oceani di acqua che conosciamo! Ed il plurale è d'obbligo dopo una recente ricerca pubblicata da scienziati della NASA, che mostra come Ganimede potrebbe possedere multipli oceani schiacciati tra diverse croste di ghiaccio, come un continuo sandwich. "L'odeano di Ganimede potrebbe essere organizzato come un sandwich Dagwood" ha spiegato Steve Vance, del JPL. Lo studio, condotto da Vance, fornisce nuove prove per un modello molto ambizioso proposto solo l'anno scorso. E' stato pubblicato nel giornale scientifico "Planetary and Space Science" del Maggio 2014.

I risultati sono anche un grande contributo al dibattito circa la possibilità di vita sotto la superficie di Ganimede. Questo perché ci sono zone in cui l'acqua liquida sarebbe a diretto contatto con la roccia, favorendo così un ambiente ricco di minerali ed energia termica (forse intorno a sorgenti idrotermali). Prima di questo studio, si pensava che il fondale dell'oceano di Ganimede fosse composto principalmente da ghiaccio d'acqua, e questo renderebbe estremamente difficile immaginare l'emergenza della vita. In questo nuovo scenario, il primo strato sarebbe a contatto con il nucleo roccioso.

"Si tratta di ottime notizie per Ganimede" ha spiegato Vance. "I suoi oceani sono enormi e generano pressioni enormi, quindi si riteneva che il fondale dovesse essere composto da ghiaccio duro. Quando abbiamo aggiunto i sali ai nostri modelli, abbiamo scoperto la presenza di liquidi abbastanza densi da sprofondare verso il fondale."

Il problema con i modelli precedenti, è che partivano dal presupposto che il contenuto dei sali non cambiasse così tanto le proprietà del liquido a pressioni così elevate. Vance ed il suo team però, è riuscito a mostrare grazie ad esperimenti in laboratorio come il sale contribuisce tanto alla densità dei liquidi sotto condizioni estreme come nel cuore di Ganimede e simili lune. Potrebbe sembrare strano che il sale renda l'oceano più denso, ma potete provarlo aggiungendo del sale in un bicchiere d'acqua. Piuttosto che aumentare in volume, il liquido diminuisce e diventa più denso. Questo avviene per via degli ioni di sale che attraggono le molecole d'acqua.

I modelli diventano più complicati quando differenti forme di ghiaccio vengono prese in considerazione. Il ghiaccio che galleggia nell'acqua che conosciamo è solo uno dei tipi di ghiaccio d'acqua possibili, e viene chiamato "Ghiaccio I". E' la forma meno densa d'acqua ed è più leggera di questa. Ma ad alte pressioni, come quelle negli oceani profondi di Ganimede, i cristalli di ghiaccio diventano più compatto. "E' un po' come trovare un arrangiamento migliore per i propri bagagli -- le molecole di ghiaccio si incastrano in configurazioni più strette" ha spiegato Vance. Il ghiaccio può ora essere così denso che è più pesante dell'acqua e cade verso il fondale. Il ghiaccio più denso e pesante che si pensa esista su Ganimede si chiama "Ghiaccio VI".

Costruendo modelli computerizzati basati su questi esperimenti, il team è riuscito a riprodurre una struttura interna di Ganimede in cui gli oceani di Ganimede sono schiacciati tra tre strati di ghiaccio e un fondale di roccia. Lo strato di ghiaccio più leggero si trova in alto, mentre il liquido più ricco di sali è abbastanza pesante da precipitare verso il basso. Inoltre, i risultati dimostrano un possibile bizzarro fenomeno che porterebbe a nevicare verso l'alto in questi oceani. Questo avviene perché nell'oceano più in alto potrebbe formarsi, all'interno dell'acqua salina, un tipo di ghiaccio chiamato Ghiaccio III. Quando si forma, il sale viene separato e inizia a precipitare verso il basso. I sali più pesanti inizierebbero quindi a cadere verso il fondale, mentre il ghiaccio leggero salirebbe sotto forma di cristalli, come "fiochi di neve" acquatici. Questa "neve" finisce poi per sciogliersi prima di raggiungere la vetta dell'oceano.

"Non sappiamo per quanto tempo può esistere questo tipo di configurazione geologica" ha spiegato Christophe Sotin, del JPL. "Questa struttura rappresenta uno stato stabile, ma molti fattori potrebbero contribuire a far si che la luna non arrivi a stabilizzarsi in questo modo.

I risultati sono utili non solo per la ricerca nel nostro Sistema Solare, ma anche altrove. Ci sono pianeti chiamati super-Terre che sono rocciosi come la Terra ma molto più massicci. Alcuni di essi sono dominati da acque, con una oceani globali. Potrebbero o no ospitare forme di vita? Molto dipende dalle condizioni in questi oceani e dal ghiaccio che si può venire a formare. Per questo studiare Ganimede può darsi tantissime risposte importanti. L'ESA sta già lavorando ad una missione in questo senso, chiamata JUICE. La sonda dovrebbe partire nel 2022 per arrivare intorno a Giove nel 2030 ed infine in orbita intorno a Ganimede nel 2033. Sarà la prima volta che una sonda andrà ad orbitare intorno ad una luna del sistema solare diversa dalla nostra.

http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2014-138

http://www.link2universe.net/2014-05-06 ... -ghiaccio/

se tutto cio' venisse confermato,sarebbe l'ennesima dimostrazione che tutte le ipotesi formulate sul sistema solare erano null'altro che favole dovute alla ns ignoranza al riguardo [;)]


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MessaggioInviato: 07/05/2014, 23:01 
Ma tu guarda anche "The King of Satellites" che sorprese ci fa! [:D]

Qui, se andiamo avanti così, rischiamo di scoprire che la vita pullula anche nel Sistema Solare ben al di sopra delle aspettative.

Troppo ottimista?! [:I] [:D]



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Me & Sir Pent... lui, appena svegliatosi. Io, di rientro dalla nottata. Perdonatemi occhiaie e scapigliatura. ^_^
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MessaggioInviato: 08/05/2014, 00:16 
...non sei troppo ottimista,e' solo una questione di conoscenze,che mano mano si dispiegano a noi,mettendo da parte determinati retaggi e dogmi che volevano un sistema solare completamente "morto" in tutti i sensi....................... [;)]


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MessaggioInviato: 11/07/2014, 18:45 
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Questa è la prima mappa geologica globale di Ganimede, satellite principale di Giove, realizzata da un gruppo di ricercatori del Johns Hopkins, dell' Applied Physics Laboratory (APL), guidati da Wes Patterson, e del Wheaton College: il mosaico presente a destra ha avuto come scopo quello di funzionare da base per la realizzazione della mappa geologica (a sinistra). Credit: USGS

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 Oggetto del messaggio: Re: Giove & Ganimede By Hubble
MessaggioInviato: 13/03/2015, 15:52 
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Riprese delle aurore di Ganimede (qui colorate in blu), dello Hubble Space Telescope. Tramite il loro comportamento (dovuto all'interazione del campo magnetico del pianeta con quello di Giove) è stato possibile risalire alla presenza di un oceano salato sotto la sua superficie. Credit: NASA/ESARiprese delle aurore di Ganimede (qui colorate in blu), dello Hubble Space Telescope. Tramite il loro comportamento (dovuto all'interazione del campo magnetico del pianeta con quello di Giove) è stato possibile risalire alla presenza di un oceano salato sotto la sua superficie. Credit: NASA/ESA

Ganimede è un satellite alquanto particolare: orbitante intorno a Giove, è la luna più grande del Sistema Solare e l'unica a possedere un campo magnetico proprio che, interagento anche con il campo magnetico di Giove, dà vita anche a fenomeni di aurore. Ma c'è di più.

Proprio le aurore, osservate tramite il telescopio spaziale Hubble, hanno permesso di fare una scoperta del tutto unica: si registra infatti la presenza di un immenso oceano di acqua salata al di sotto della superficie del piccolo pianeta.

La ricerca è portata avanti da un team di scienziati, sotto la direzione di Joachim Saur (Università di Colonia, Germania), che ha pensato di utilizzare Hubble per imparare qualcosa di più a riguardo dell'interno del pianeta, ed ha mostrato che sotto la superficie Ganimede presenta una quantità di acqua salata superiore all'intera massa d'acqua presente sulla superficie terrestre.

Ma come fare ad identificare l'acqua? La risposta è... lo studio delle aurore! Come ci spiega Saur: “Mi sono continuamente interrogato su come potessimo utilizzare un telescopio in altri modi. C'è una maniera di utilizzare un telescopio per guardare all'interno di un corpo planetario? Poi ho pensato, le aurore! Poiché le aurore sono controllate dal campo magnetico, se si osservano le aurore in modo appropriato, si impara qualcosa a riguardo del campo magnetico. Se si conosce il campo magnetico, allora si conosce qualcosa a riguardo dell'interno della luna.”
Ilustrazione artistica di Ganimede e delle sue aurore, in orbita intorno a Giove. Credit: ASA/ESA

I ricercatori stimano che l'oceano sia profondo circa 100 km (dieci volte più profondo di quelli terrestri!) e si trovi sotto una crosta, principalmente composta da ghiaccio, spessa circa 150 km. I primi sospetti a riguardo della presenza di acqua liquida comparirono negli anni '70, basandosi sui modelli costruiti per questo satellite. Nel 2002, la missione Galileo delle NASA misurò il campo magnetico di Ganimede, portando i primi risultati evidenti relativi a questo. Le nuove osservazioni invece sono state fatte nell'ultravioletto, e si è utilizzato lo Hubble per la necessità di avere un telescopio in orbita, dove l'atmosfera non blocca gran parte della radiazione ultravioletta come al suolo

http://www.link2universe.net/2015-03-13 ... -ganimede/

le possibilita' di rintracciare nel ns sistema solare una qualke forma di vita,pure semplice,sono sempre + possibili...... [:290] [:290]


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 Oggetto del messaggio: Re: Giove & Ganimede By Hubble
MessaggioInviato: 13/03/2015, 21:05 
ma la terra è impossibile che abbia un oceano interno?



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 Oggetto del messaggio: Re: Giove & Ganimede By Hubble
MessaggioInviato: 13/03/2015, 21:28 
E' invece molto probabile caro Max...

Un oceano al centro della Terra?

Si troverebbe nascosta all’interno di un particolare minerale, la ringwoodite, contenuto in grande quantità nella zona di transizione del mantello. Lo studio su Science

http://www.wired.it/scienza/ecologia/20 ... terrestre/


[;)]



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