Immagine: 82,82 KBStrati di ghiaccio e acqua nella struttura interna di Ganimede. Credit: NASA
La più grande delle lune del Sistema Solare potrebbe nascondere anche alcuni dei più grandi oceani di acqua che conosciamo! Ed il plurale è d'obbligo dopo una recente ricerca pubblicata da scienziati della NASA, che mostra come Ganimede potrebbe possedere multipli oceani schiacciati tra diverse croste di ghiaccio, come un continuo sandwich. "L'odeano di Ganimede potrebbe essere organizzato come un sandwich Dagwood" ha spiegato Steve Vance, del JPL. Lo studio, condotto da Vance, fornisce nuove prove per un modello molto ambizioso proposto solo l'anno scorso. E' stato pubblicato nel giornale scientifico "Planetary and Space Science" del Maggio 2014.
I risultati sono anche un grande contributo al dibattito circa la possibilità di vita sotto la superficie di Ganimede. Questo perché ci sono zone in cui l'acqua liquida sarebbe a diretto contatto con la roccia, favorendo così un ambiente ricco di minerali ed energia termica (forse intorno a sorgenti idrotermali). Prima di questo studio, si pensava che il fondale dell'oceano di Ganimede fosse composto principalmente da ghiaccio d'acqua, e questo renderebbe estremamente difficile immaginare l'emergenza della vita. In questo nuovo scenario, il primo strato sarebbe a contatto con il nucleo roccioso.
"Si tratta di ottime notizie per Ganimede" ha spiegato Vance. "I suoi oceani sono enormi e generano pressioni enormi, quindi si riteneva che il fondale dovesse essere composto da ghiaccio duro. Quando abbiamo aggiunto i sali ai nostri modelli, abbiamo scoperto la presenza di liquidi abbastanza densi da sprofondare verso il fondale."
Il problema con i modelli precedenti, è che partivano dal presupposto che il contenuto dei sali non cambiasse così tanto le proprietà del liquido a pressioni così elevate. Vance ed il suo team però, è riuscito a mostrare grazie ad esperimenti in laboratorio come il sale contribuisce tanto alla densità dei liquidi sotto condizioni estreme come nel cuore di Ganimede e simili lune. Potrebbe sembrare strano che il sale renda l'oceano più denso, ma potete provarlo aggiungendo del sale in un bicchiere d'acqua. Piuttosto che aumentare in volume, il liquido diminuisce e diventa più denso. Questo avviene per via degli ioni di sale che attraggono le molecole d'acqua.
I modelli diventano più complicati quando differenti forme di ghiaccio vengono prese in considerazione. Il ghiaccio che galleggia nell'acqua che conosciamo è solo uno dei tipi di ghiaccio d'acqua possibili, e viene chiamato "Ghiaccio I". E' la forma meno densa d'acqua ed è più leggera di questa. Ma ad alte pressioni, come quelle negli oceani profondi di Ganimede, i cristalli di ghiaccio diventano più compatto. "E' un po' come trovare un arrangiamento migliore per i propri bagagli -- le molecole di ghiaccio si incastrano in configurazioni più strette" ha spiegato Vance. Il ghiaccio può ora essere così denso che è più pesante dell'acqua e cade verso il fondale. Il ghiaccio più denso e pesante che si pensa esista su Ganimede si chiama "Ghiaccio VI".
Costruendo modelli computerizzati basati su questi esperimenti, il team è riuscito a riprodurre una struttura interna di Ganimede in cui gli oceani di Ganimede sono schiacciati tra tre strati di ghiaccio e un fondale di roccia. Lo strato di ghiaccio più leggero si trova in alto, mentre il liquido più ricco di sali è abbastanza pesante da precipitare verso il basso. Inoltre, i risultati dimostrano un possibile bizzarro fenomeno che porterebbe a nevicare verso l'alto in questi oceani. Questo avviene perché nell'oceano più in alto potrebbe formarsi, all'interno dell'acqua salina, un tipo di ghiaccio chiamato Ghiaccio III. Quando si forma, il sale viene separato e inizia a precipitare verso il basso. I sali più pesanti inizierebbero quindi a cadere verso il fondale, mentre il ghiaccio leggero salirebbe sotto forma di cristalli, come "fiochi di neve" acquatici. Questa "neve" finisce poi per sciogliersi prima di raggiungere la vetta dell'oceano.
"Non sappiamo per quanto tempo può esistere questo tipo di configurazione geologica" ha spiegato Christophe Sotin, del JPL. "Questa struttura rappresenta uno stato stabile, ma molti fattori potrebbero contribuire a far si che la luna non arrivi a stabilizzarsi in questo modo.
I risultati sono utili non solo per la ricerca nel nostro Sistema Solare, ma anche altrove. Ci sono pianeti chiamati super-Terre che sono rocciosi come la Terra ma molto più massicci. Alcuni di essi sono dominati da acque, con una oceani globali. Potrebbero o no ospitare forme di vita? Molto dipende dalle condizioni in questi oceani e dal ghiaccio che si può venire a formare. Per questo studiare Ganimede può darsi tantissime risposte importanti. L'ESA sta già lavorando ad una missione in questo senso, chiamata JUICE. La sonda dovrebbe partire nel 2022 per arrivare intorno a Giove nel 2030 ed infine in orbita intorno a Ganimede nel 2033. Sarà la prima volta che una sonda andrà ad orbitare intorno ad una luna del sistema solare diversa dalla nostra.
http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2014-138http://www.link2universe.net/2014-05-06 ... -ghiaccio/se tutto cio' venisse confermato,sarebbe l'ennesima dimostrazione che tutte le ipotesi formulate sul sistema solare erano null'altro che favole dovute alla ns ignoranza al riguardo