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 Oggetto del messaggio: La cometa Hartley 2 ed il passaggio ravvicinato
MessaggioInviato: 05/11/2010, 07:59 
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Oggi 4 Novembre 2010 la sonda americana Epoxy si avvicinerà alla cometa Hartley 2 (o 103P/Hartley), approssimativamente alle ore 9:50 am EDT (14:50 ora italiana), arrivando fino a circa 700 Km di distanza da essa.

La sonda Epoxy è in realtà al suo secondo incontro cometario. Nella sua prima missione il nome era "Deep Impact" e nel Luglio del 2005 una parte di essa fu fatta impattare contro la cometa Tempel 1, portandone alla luce i detriti del nucleo. Diciassette giorni dopo l'incontro la sonda eseguì una manovra di correzione di rotta che la portò vicino alla Terra per poi sfruttare la sua spinta gravitazionale per lanciarsi all'inseguimento della cometa Hartley 2. A questa nuova missione è stato dato il nome di Epoxy e tra poche ore raggiungerà il proprio obiettivo.

Epoxy studierà Hartley 2 con i propri strumenti di bordo, fotocamere, spettrometri ed altro. Tra questi vi sono MRI (Medium Resolution Imager), HRIVIS (High Resolution Imager visible camera), HRIIR (High Resolution Imager infrared spectrometer).

Le osservazioni sono però già iniziate questa notte secondo quanto pubblicato da Planetary Society. In totale verranno scattate più di 118.000 immagini e verrà prodotta una mole di informazioni complessiva pari a circa 1,5 GB. Tutti i dati registrati resteranno nella memoria interna della sonda e la loro trasmissione a Terra durerà alcuni giorni.

L'immagine che vedete in cima al post è stata ripresa il 1° Novembre scorso. La cometa si trovava a 1,06 AU dal Sole ed a 0,02 AU (circa 3,4 milioni di Km) dalla sonda. La foto qui sotto invece è la stessa di prima solamente in negativo

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Si distingue un po' meglio la debole corona esterna della cometa.

La diretta video NASA inizierà alle ore 9:30 am EDT (14:30 ita) circa e potete vederla qui

http://www.nasa.gov/ntv

e qui

http://www.ustream.tv/user/NASAJPL2

Alle ore 4 pm EDT (22.00 ita) si terrà una conferenza stampa NASA post-flyby. Qui sotto invece potete vedere una animazione intempo reale del flyby di Epoxy

http://solarsystem.nasa.gov/eyes/

Immagini, credit NASA/JPL/UMD.

Fonte dati, NASA, Universe Today, The Planetary Society.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/11/ ... aggio.html


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MessaggioInviato: 05/11/2010, 08:04 
Ecco Le Primissime Immagini Ravvicinate Della Cometa Hartley 2

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La cometa Hartley 2 vista nel momento di massima vicinanza con la sonda della NASA, Deep Impact. Credit: NASA

La sonda Deep Impact della NASA è arrivata entro 700 km dalla cometa Hartley 2 oggi alle 14:01(GMT), ottenendo diverse immagini. Ecco le primissime immagini ancora rozze del incontro. Il team scientifici ha potuto assistere insieme a tutti coloro che hanno guardato la conferenza in diretta on line, mentre le immagini arrivavano in diretta sulla Terra, circa 30 minuto dopo l’incontro. Le prime impressioni? Una nocciolina con getti.

“Questi sono i momenti per cui uno scienziato vive,” ha spigato Don Yeomans, del JPL, “per ottenere nuovi risultati in un modo cosi drammatico.” Le immagini sono chiare, ottenute in vari momenti di passaggio della sonda.”
Il sole è a destra, e visibile è la superficie ghiacciata della cometa con i suoi splendidi getti di gas e polvere.

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Altra vista della Cometa Hartley 2. Credit: NASA

Molte altre immagini arriveranno nei prossimi giorni e Yeomans ha detto che adesso gli scienziati saranno all’opera di un approfondita analisi della Hartley 2 sotto tutti i suoi aspetti, cercando i punti di origine dei getti. “I getti escono dalla superficie? o provengono da sotto la superficie, dove il calore del sole arriva a riscaldare la cometa? Cercheremmo di capire quanti sono i getti, e se c’è la possibilità che l’intera cometa diventi come un grande getto. “

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Terza immagine ottenuta oggi della Hartley 2 da parte della navicella spaziale Deep Impact. Credit: NASA

La navicella fa uso di diversi strumenti ad altissima risoluzione, e una camera che può ottenere immagini dell’intera cometa con una risoluzione di circa 7 metri per pixel. La sonda ha anche ottenuto 199 immagini in risoluzione media, ancora da elaborare.

Da precedenti immagini ottenute da EPOXI da una distanza maggiore e dalle immagini radar ottenute dalla terra, gli scienziati avevano capito che la cometa Hartley 2 era una cometa bi-lobata,che significa che ha una forma ad arachide. Ma non sapevano se aveva una superficie solida o se fosse una binaria a contatto, dove due più piccole comete si sono unite insieme.

Ma a quanto si vede, e come ha confermato anche Yeomans, si tratta di una cometa a corpo unico solido.

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Altra immagine con le misurazioni e dati intorno, fresca dalla sonda Deep Impact. Credit: EPOXI/NASA

Mike A’Hearn, investigatore principale della missione EPOXI è d’accordo. “Ogni volta che visitiamo una cometa, troviamo un sacco di sorprese”, ha spiegato durante la conferenza. “Le comete che fino ad oggi abbiamo visto da vicino, funzionano nello stesso modo, ma hanno corpi molto diversi, quindi dev’esserci qualche differenza fondamentale nel modo in cui operano. Potrebbe darsi che si sono venute a formare s diverse parti del sistema solare primordiale o che si sono evolute in maniera differente. Scoprire come il nostro sistema solare si è venuto a formare è quello che davvero cerchiamo in fin dei conti con questa missione.”

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Animazione fatta con i primissimi dati, della rotazione della cometa Hartley 2. Man mano che i dati nuovi arriveranno, migliorerà la qualità dell'animazione. (Se non parte cliccateci sopra). Credit: NASA

Lo scopritore della cometa Hartley 2, Malcolm Hartley, era al Jet Propulsion Laboratory durante l’incontro. Ha scoperto questa cometa 26 anni fa come un piccolo segno in due fotografie ottenute all’Osservatorio Sliding Springs in Australia. “Stavo facendo dei controlli della qualità dei piatti fotografici e ho notato un oggetto molto pallido con una luminosità simile alle comete,” ha spiegato Hartley, che ancora lavora allo stesso osservatorio. “E’ stato molto interessante essere qui, ed è stato molto interessante per il team scientifico, e una vera sfida per il team di ingegneri. Da questo incontro usciranno fuori abbastanza dati da tenere occupati i ricercatori per diversi anni.”

http://epoxi.umd.edu/

http://www.universetoday.com/77426/firs ... with-jets/

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... hartley-2/


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MessaggioInviato: 05/11/2010, 09:15 
La cometa Hartley 2 ed il passaggio ravvicinato della sonda Epoxy

La sonda NASA Epoxy - Deep Impact ce l'ha fatta. Alle 16 circa, ora italiana di ieri, 4 Novembre, ha iniziato a spedire le immagini più dettagliate che mai abbiamo avuto di un nucleo di cometa, la Hartley 2, visibile in queste sere nel cielo invernale. Le primissime immagini, ancora allo stato grezzo, ci mostrano una sorta di fagiolo solido e roccioso di 1.5 chilometri di lunghezza, con vari getti di gas che escono da zone precise della sua superficie. Il gas è provocato dalla radiazione solare che scioglie e vaporizza letteralmente lo strato superficiale di ghiacci della cometa stessa.

Lo "spettacolo" è stato trasmesso in diretta tramite la rete in tutto il mondo, suscitando una notevole emozione. Se pensiamo che questa è solo la quinta volta che possiamo osservare da vicino il nucleo di una cometa capiamo che l'avvenimento è storico, anche perché mai nessuna sonda si era avvicinata così tanto ad un nucleo cometario. L'incontro è avvenuto a circa 23 milioni di chilometri dalla Terra e i due, satellite e cometa, si sono trovati nel punto di massima vicinanza, circa 700 chilometri solamente, alle 14.02 ora italiana con una velocità relativa di 12.32 chilometri al secondo.

Il nucleo cometario sembra risultare leggermente più piccolo di quanto pensato, potrebbe avere una massa di 280 milioni di tonnellate e ruotare su sé stesso in 18 ore. E' composto principalmente da un impasto di polvere di silicati e ghiaccio di acqua ma è stato registrato forse anche la presenza di carbonio ed azoto. Lo sapremo con precisione nei prossimi giorni.

"Stiamo imparando molto perché questo nucleo sembra del tutto diverso dagli altri quattro che conosciamo già", ha commentato a caldo alla TV NASA Mike A'Hearn, lo scienziato a capo di questa parte della missione, dell'Università del Maryland, USA.

Il primo ad essere fotografato fu il nucleo cometario della Cometa di Halley, dalla sonda Europea Giotto nel lontano 1986, con una missione spaziale, a forte partecipazione italiana, che all'epoca fece scalpore per la precisione del rendez vous e le immagini spedite a Terra. Borrelly, Wild 2 e Tempel 1 sono le altre tre comete di cui abbiamo un immagine del nucleo presa relativamente nel 2001, 2004 e 2005.

Fotografare la cometa Hartley 2 ha significato dover prolungare la missione di Deep Impact , partita nel 2005, di vari mesi rispetto alle previsioni iniziali, per un costo complessivo di 42 milioni di dollari. Ma nessuno rimpiange la spesa, data la quantità di nuove informazioni che proprio in queste ore stanno arrivando a Terra e che daranno lavoro per mesi agli astronomi NASA.

Studiare le comete peraltro è di fondamentale importanza perché gli astrofisici pensano che siano rimaste tali e quali erano al momento della formazione del Sistema Solare, 4.5 miliardi di anni fa. Queste foto insomma, vengono dalle nostre più lontane origini, quando la Terra si stava appena formando.

credit photo: NASA-JPL

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