I giapponesi sono leader in molti settori tecnologici chiave.
Un fallimento del genere lascia perplessi.
D' altro canto la astronautica è per sua natura un' impresa con una learning curve molto ardua, costellata di errori, specie inizialmente.
Pensiamo alle prime missioni sia russe che americane. Costellate appunto sia di incredibili successi che di fragorosi fallimenti.
E la JAXA, l' Agenzia Spaziale Giapponese, è recente, così come quella Europea ESA, quella Italiana ASI, quelle cinesi e indiane.
Sono tutte Agenzie indubbiamente "seconde" rispetto alla Americana NASA. Esperienza più di altro, la tecnologia non manca certo ai giapponesi.
Ipotesi prevalente dunque un naturale errore nel lungo e difficile cammino verso le stelle: "Per Aspera ad Astra" recita infatti il motto NASA "Attraverso le difficoltà fino alle stelle".
Ipotesi alternativa, ma stavolta improbabile: Venere è da sempre, subito dopo Marte, un Pianeta dei Misteri, sempre coperto da una fitta coltre di nubi che riflettono la luce rendendo impossibile lo studio da Terra della superficie.
E anche le sonde hanno sempre avuto difficoltà nelle estreme condizioni ambientali, fondendo letteralmente alla temperatura infernale.
La Stella del Mattino ha sempre custodito gelosamente i suoi segreti, al contrario dell'.... occhieggiante Pianeta Rosso, il quale tra Faccia, Piramidi e Canali lascia da sempre molliche di pane sulla strada di chi cerca la verità.
Chissà che questo non abbia un valore solo metaforico, ma anche.... concreto, materiale.... artificiale.
Ma come ho detto, in questo caso non c' è bisogno di spingersi troppo oltre: già le difficoltà insite nell' esplorazione spaziale, specie per i "novellini" sono più che sufficienti a spiegare l' accaduto.
Anche se, ovviamente, non si può essere certi. NON scartiamo nulla a priori insomma....
Questa missione va seguita con attenzione, qualunque sia l' esito.
Ottimo report Lawliet
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
Saluti,
Aztlan