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Voyager 1 ai confini dello spazio

01/01/2011, 10:14

Ansa 31/12/2010 - La storica sonda Voyager 1 sta raggiungendo i confini del Sistema Solare dopo un viaggio di 33 anni, pronta a diventare il primo veicolo costruito dall'uomo che sta per varcare i confini dello spazio interstellare, nonché l'oggetto spaziale più lontano in assoluto dalla Terra: ben 115 volte la distanza fra Terra e Sole (Unità Astronomiche), oltre 16 miliardi di chilometri. E' un passo senza precedenti verso l'ignoto, quello della sonda della Nasa lanciata nel 1977 verso Giove e Saturno, ma fin dall'inizio considerata un messaggero dell'umanità.

Con la sonda sta infatti viaggiando verso lo spazio ignoto il disco d'oro chiamato Voyager Golden Record, sul quale sono registrati immagini e suoni della Terra: una sorta di biglietto da visita del pianeta Terra.

Immagine


Il vento solare, ossia sciame di particelle sprigionato dal Sole, sta gradualmente smettendo di accompagnare la sonda nel suo lungo viaggio. Anche se non c'é ancora la certezza, gli esperti del Jet propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa sono convinti che la sonda si trovi ormai molto vicina al punto chiamato "eliopausa", in cui il vento solare viene fermato da un gigantesco campo magnetico nello spazio esterno, probabilmente generato da una supernova esplosa 10 milioni di anni fa.

Tra non molto la Voyager 1, sarà raggiunta dalla sonda "sorella", la Voyager 2, che attualmente si trova a 14 miliardi di chilometri dalla Terra. Secondo gli esperti ci vorrà almeno un anno di lavoro sui dati per avere la conferma definitiva che la Voyager 1 ha attraversato l'eliopausa, che è una barriera dai confini indefiniti e flessibili. Questo passo non segnerà comunque la fine della missione perché la Nasa continuerà a ricevere i dati da entrambe le Voyager almeno fino al 2020 o al 2025, data fino alla quale le batterie delle sonde saranno in grado di funzionare. Il lungo viaggio proseguirà ancora, anche se in silenzio, e molto probabilmente le Voyager continueranno a portare il loro messaggio terrestre inciso sui dischi d'oro anche quando il Sole sarà invecchiato e trasformato in una gigante rossa.

Fonte: Ansa

01/01/2011, 12:59

poco probabile che porteranno i loro dischi anche quando il sole tra 5 miliardi di anni sarà una stella rossa... eh vuoi che in tutto questo tempo non vengano distrutte dall'impatto con qualche corpo celeste?

01/01/2011, 14:54

Lo spazio è talmente "vuoto" Sirius, che dopo essere uscito illeso dalla relativa abbondanza di corpi celesti (intesi anche micro meteoriti, asteroidi ecc), del sistema solare, avrà sicuramente ancora minor probabilità di impatti nello spazio interstellare che ha ormai raggiunto...

01/01/2011, 15:11

Facendo un rapido calcolo 16 anni equivalgono a 289'272 ore

Quindi Voyager I viaggia ad una velocità media di 55'311 Km/h

Essendo 5 miliardi di anni equivalenti a 4,38290639 × 10^13 ore, il Voyager I avrà percorso la bellezza di 2,42422935 × 10^18 Km!

Che sono 78'564 Parsecs ossia 256'247 anni luce!

Tenendo conto di queste scale di grandezza (da wiki):

- Il disco della nostra galassia, la Via Lattea, ha un diametro di circa 100'000 anni luce.
- La più vicina galassia di grandi dimensioni, la galassia di Andromeda, si trova ad una distanza di circa due milioni di anni luce.
- Il Gruppo Locale ha un diametro di circa 10 milioni di anni luce.
- Il quasar più vicino a noi (3C 273) si trova a circa 3 miliardi di anni luce.
- Alla velocità attuale di circa 61'000 km/h la sonda Voyager I lanciata nel 1977, percorrerà la distanza di 1 anno luce fra 64'666 anni.

...in effetti passati 5 miliardi di anni Voyager sarà appena uscita dalla nostra galassia...effettivamente incontrando diversi sistemi stellari sul suo cammino. Una volta fuori dalla via lattea però...sarà davvero sola...in un vuoto tremendamente "vuoto"...[8)]
Ultima modifica di Manny il 01/01/2011, 15:18, modificato 1 volta in totale.

10/03/2011, 21:35

Voyager 1 cambia rotta per risolvere il mistero del vento solare zero

Il vento solare nei pressi del bordo esterno della bolla entra in contatto con il vento interstellare, che è originato dalle stelle vicine e tende ad essere respinto.

Nel giugno del 2010, quando la sonda Voyager 1 era a circa 17 miliardi di chilometri di distanza dal Sole, i dati degli strumenti a bassa energia avevano incominciato a mostrare che il flusso verso l'esterno del vento solare era pari a zero.

Tale lettura a valore zero è continuata fino ad oggi, ma il team di Voyager non ritiene che il vento si scomparso ma che abbia probabilmente cambiato direzione.

"Poiché la direzione del vento solare è cambiata e la sua velocità radiale è scesa a zero, dobbiamo cambiare l'orientamento del Voyager 1, in modo che lo strumento a bassa energia possa agire come una sorta di banderuola per vedere in che modo il vento soffia adesso", ha detto Edward Stone, responsabile del progetto Voyager. "Conoscere la forza e direzione del vento solare è fondamentale per comprendere la forma della nostra bolla solare e stimare la reale distanza dal bordo dello spazio interstellare".

Gli ingegneri di Voyager hanno effettuato un test di prova il 2 febbraio, durato due ore, e 15 minuti. Quando i dati da Voyager 1 sono stati ricevuti dalla Terra, circa 16 ore dopo, il team della missione ha verificato l'esito positivo della prova ed è stata riorientata verso la sua stella guida, Alpha Centauri.

La squadra dello strumento scientifico "Low Energy Charged Particle", ha confermato che la sonda ha acquisito il tipo di informazioni di cui aveva bisogno e gli organizzatori delle missioni Voyager 1 hanno dato il via libera per la missione di cambio rotta. Ci saranno altre cinque manovre analoghe nei prossimi sette giorni, con la più lunga della durata di ben tre ore e 50 minuti.

La squadra di Voyager prevede di eseguire una serie manovre settimanali per questo scopo ogni tre mesi.

Il successo ottenuto il 7 marzo è stato ricevuto al JPL alle 01:21 PST (04:21 EST) l'8 marzo. Ma ci vorrà qualche mese per analizzare i dati scientifici.

"Facciamo tutto il possibile per assicurarsi che gli scienziati possano ottenere esattamente il tipo di dati di cui hanno bisogno, perché le sonde Voyager sono le uniche ancora attive in quella remota regione dello spazio", ha detto Jefferson Hall, responsabile della missione Voyager al JPL. "Siamo stati lieti di vedere che Voyager ha ancora la capacità di acquisire dati scientifici in una zona che non sarà probabilmente più percorsa da altri veicoli spaziali per i decenni a venire".

Voyager 2 è stata lanciata il 20 agosto 1977. Voyager 1 è stata lanciata il 5 settembre 1977. Il 7 marzo, Voyager 1 è giunta a 17,4 miliardi chilometri di distanza dal sole. Voyager 2 è invece a 14,2 miliardi km di distanza dal Sole, su una traiettoria diversa.

Il deflusso del vento solare non è ancora ridotto a zero per Voyager 2 ma ciò accadrà quando il veicolo spaziale si avvicinerà anch'esso al bordo della heliostealth negli anni a venire.

Le sonde Voyager sono state assemblate dal NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena in California (USA).

Traduzione a cura di Arthur McPaul (Collaboratore Centro Ufologico Ionico)

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/ar ... olare-zero - http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2011-069

10/03/2011, 21:44

Scusate ma come fanno a far muovere queste sonde? Dove la prendono l'energia?

1- Energia solare? A quella distanza?
2- Batterie? Dopo 34 anni?

10/03/2011, 22:39

Leggendo gli articoli ed i commenti mi viene da dire:

"Spazio... ultima frontiera.

Ma dove l'avrò sentita questa frase??? [:163] [:163] [:163]

10/03/2011, 23:00

Scusate ma come fanno a far muovere queste sonde? Dove la prendono l'energia?


Moduli RTG è una pila nucleare che ha una lunga autonomia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Generatore_termoelettrico_a_radioisotopi
Leo48

11/03/2011, 09:53

The Guardian ha scritto:

Leggendo gli articoli ed i commenti mi viene da dire:

"Spazio... ultima frontiera.

Ma dove l'avrò sentita questa frase??? [:163] [:163] [:163]



[8]... mah ... [V] ... chissà ... [:(] .... [:256]

30/04/2011, 19:13

La Voyager pronta a lasciare lo spazio interstellare

Più di 30 anni dopo aver lasciato la Terra, le sonde gemelle della NASA Voyager sono ormai ai confini del sistema solare. E non solo, stanno ancora lavorando.
Ogni giorno che passa, trasmettono a Terra dati avvincenti ed inaspettati.

Il 28 aprile 2011 la NASA ha tenuto un briefing, un'ateprima per mostrare lo scenario futuro di quando le sonde entreranno nello spazio interstellare.

L'avventura è iniziata alla fine degli anni '70, quando un raro allineamento planetario ha favorito un viaggio senza precedenti. La Voyager 1 ha visitato Giove e Saturno, mentre la Voyager 2 ha oltrepassato Giove, Saturno, Urano e Nettuno (la Voyager 2 è ancora la sola sonda ad aver visitato Urano e Nettuno).

"È incredibile", afferma Ed Stone, del California Institute of Technology in Pasadena, Voyager Project Scientist dal 1972, "la Voyager 1 e la Voyager 2 hanno un vero talento per le scoperte". Ma quando viene chiesto a Stone di citare i risultati più importanti, Stone fa una pausa, non per mancanza di materiale ma per l'imbarazzo della scelta. Tra quelli ricordati da Stone: la scoperta dei vulcani sulla luna di Giove, Io; la prova di un oceano sotto la superficie ghiacciata di Europa; le piogge di metano sulla luna Titano; i poli magnetici di Urano e Nettuno; i geyser di ghiaccio sulla luna di Nettuno, Tritone; i venti planetari che soffiano sempre più forte man mano che ci si allontana dal Sole

"Ciascuna di queste scoperte ha cambiato il nostro modo di vedere altri mondi", dice Stone.
Nel 1980 la Voyager 1 ha usato la gravità di Saturno per lanciarsi oltre il piano del sistema solare; nel 1989 la Voyager 2 ha eseguito un'operazione analoga sfruttando Nettuno. E le scoperte non sono terminate.
Ora le sonde stanno cercando di uscire dal nostro sistema solare ma ancora non ci siamo. Man mano che ci allontana dal Sole, il vento solare diventa sempre più debole e non è più in grado di esercitare una forza (eliopausa).
Eliosfera e eliopausa non sono come gli astronomi si aspettavano.
Nel giugno 2010 la Voyager 1 ha calcolato la velocità del vento solare pari a zero anche se nessuno ha relamente pensato che fosse completamente fermo. Potrebbe aver "girato l'angolo" ma in che modo? La Voyager 1 sta cercando di capirlo, ruotando più volte su sé stessa come una bussola, proprio per determinare la direzione del vento.

Nessuno sa esattamente quante miglia manchino ancora alla Voyager per essere libera nello spazio interstellare, tuttavia molti ricercatori ritengono che non sia molto distante. "L'eliopausa è 3/4 miliardi di spessore, questo significa che ne usciremo tra 5 anni, o giù di li", dice Stone.

Vi è abbastanza alimentazione per il resto del viaggio: entrambe le sonde sono alimentate dal decadimento radiattivo del Plutonio 238 che dovrebbe durare fino al 2020 circa. Dopo questa data, le sonde resteranno inanimate nello spazio, conservando il messaggio dell'umanità: un disco con suoni e immagini del nostro mondo e della nostra civiltà. Il contenuto del disco venne selezionato per la NASA da una commissione guidata da Carl Sagan della Cornell University: 118 fotografie della Terra, 90 minuti di musica terrestre, oltre a saluti in 55 diversi linguaggi, la riproduzione del messaggio del presidente degli U.S.A. Jimmy Carter e del Segretario generale delle Nazioni Unite Kurt Waldheim.

Non resta che, aspettarsi l'inaspettato!

Fonte: http://2di7.blogspot.com/2011/04/la-voy ... pazio.html - http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2011-128
Ultima modifica di 2di7 il 30/04/2011, 19:14, modificato 1 volta in totale.

30/04/2011, 19:56

Perdona 2di7, potresti dirmi per gentilezza dopo quanto tempo arriva il loro segnale sulla terra in presumo minuti?

30/04/2011, 20:58

Qui si trovano i dati aggiornati sulla missione:

http://voyager.jpl.nasa.gov/mission/wee ... /index.htm

Per i tempi credo che stimando il segnale radio alla velocita' della luce ci vogliano 16 ore circa per il voyager1 e 13 ore circa per il voyager 2.

30/04/2011, 22:13

zakmck ha scritto:

Qui si trovano i dati aggiornati sulla missione:

http://voyager.jpl.nasa.gov/mission/wee ... /index.htm

Per i tempi credo che stimando il segnale radio alla velocita' della luce ci vogliano 16 ore circa per il voyager1 e 13 ore circa per il voyager 2.


Si esatto.

Ad esempio, per la Voyager 1, dovrebbe essere qualcosa del genere:

Distanza dalla Terra: 17,428,000,000 km = 17,428 x 10^9 km
Velocità segnale radio = 3 x 10^8 m/s = 3 x 10^5 km/s

Quindi:
Tempo=distanza/velocità=17,428 x 10^9 / 3 x 10^5 = 5.81 x 10^4 s = 16 h 8,4 m

20/01/2012, 18:45

La sonda Voyager dovrà fare a meno del suo riscaldamento. È quanto hanno deciso i manager della missione Voyager 1 che ha oltrepassato il nostro sistema solare. Alla sonda è stato spento il riscaldatore, il che ha fatto calare la sua temperatura di 23 gradi e ora gli strumenti stanno lavorando a -79 gradi centigradi, la temperatura più bassa con cui la sonda abbia dovuto fare i conti.
Questo accorgimento però permetterà alla Voyager 1 di poter continuare a trasmettere dati per altri 13 anni, fino al 2025 e, con un po' di fortuna, di regalarci qualche sorpresa. Al momento lo spettrometro continua a raccogliere e inviare dati. Ideato per lavorare ad una temperatura di -35 gradi Celsius, questo strumento ha dimostrato, nel corso di questi ultimi diciassette anni, di essere in grado di lavorare anche a temperature decisamente più basse. Dal 2005 è operativa a -59° centigradi.
È una scommessa quella fatta dagli ingegneri ma lo strumento sembra reagire bene operativamente dopo che tale decisione è stata assunta nello scorso dicembre. Si potrebbe anche ipotizzare che in realtà lo spettrometro stia operando a temperature più basse di -79° Celsius, visto che il rilevatore di temperatura non misura più in basso.
Gli scienziati e manager della missione continuano a monitorare lo spettrometro, il cui ruolo è stato particolarmente significativo durante gli incontri con Giove e Saturno e iu cui dati, da allora, sono analizzati da un team internazionale di scienziati in Francia.
Quest'ultimo apparato di riscaldamento arrestato faceva parte in relatà dello spettrometro nel vicino infrarosso, non più attivo dal 1998.

Fonte: MEDIA INAF

da skylive
Ultima modifica di ubatuba il 20/01/2012, 18:51, modificato 1 volta in totale.

20/01/2012, 19:19

Un piccolo "selcio" dell'Uomo, un grande balzo verso l'Infinito ...
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