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 Oggetto del messaggio: Pericolo collisione: troppi detriti spaziali
MessaggioInviato: 08/04/2011, 09:29 
Le chiamano manovre di evitamento. L’ultima in ordine di tempo è avvenuta nella notte fra l’1 e il 2 aprile, quando la Stazione Spaziale Internazionale ha dovuto ritoccare la propria orbita per evitare una possibile collisione con un detrito spaziale. Il rischio di impatto è avvenuto con l’oggetto 34443, vale a dire, un frammento residuo della collisione avvenuta nel febbraio 2009 fra uno dei satelliti commerciali della costellazione Iridium e il satellite russo per le telecomunicazioni Cosmos 2251. Per cambiare rotta e mettere l’ISS e il suo equipaggio – del quale fa parte anche l’astronauta ESA Paolo Nespoli, a bordo della Stazione dal 17 dicembre scorso – al sicuro ci sono voluti tre minuti e 18 secondi d’accensione motori. Uno spostamento minimo. L’importante infatti era far sì che l’ISS e il detrito non corressero alcun rischio di collisione. E il rischio c’era tutto: stando alle stime del sistema americano di tracking dei detriti, senza alcun tipo d’intervento, il temutissimo oggetto 34443 sarebbe sfrecciato, alla velocità folle di 28mila chilometri all’ora, a poco più di 10 chilometri dalla ISS.



Come difendersi? Scansandosi, certo, come ha fatto la Stazione Spaziale. Ma per spostarsi in tempo occorre avere una mappa aggiornata e dettagliata di tutti questi proiettili vaganti. O perlomeno di tutti quelli abbastanza grandi da causare danni. Sono un numero impressionante: la sola Space Surveillance Network del Dipartimento della Difesa americano ne ha in catalogo quasi 20mila. E purtroppo, sapere che esistono non basta. La loro orbita non è semplice da tracciare, specie per i più piccoli, al punto che, con i mezzi attuali, spesso si riesce a determinare la necessità o meno d’una manovra d’evitamento solo attorno alle 24-48 ore prima del momento del potenziale impatto.

Ora l’ESA, l’Agenzia spaziale europea, sta pensando d’affiancare il sistema Usa con una rete di rilevamento tutta europea. Il sistema si chiama Space Situational Awereness ed è partito attorno al 2008 mentre la fase preparatoria durerà fino al 2012.



Fonte INAF



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MessaggioInviato: 08/04/2011, 09:37 
se ne parlava mesi fa anche qui

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=1319



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