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Grigio
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MessaggioInviato: 09/02/2009, 10:00 
http://www.focus.it/Scienza/spazio/news ... _1551.aspx

Un piccolo aereo senza equipaggio e senza carburante sorvolerà Marte per arrivare dove Spirit e Opportunity non hanno osato. Sarà alimentato a energia solare. Ma la crisi economica ha colpito ancora. (Alessandro Bolla, 6 febbraio 2009)

Se il lavoro di un team di ricercatori svizzeri andrà a buon fine, nel giro di qualche anno si potrà andare su Marte... in aereo. O meglio, ci andranno i soliti computer e sistemi elettronici di esplorazione. Ma lo faranno senza inquinare e senza bisogno di costosi carburanti. Gli scienziati dello Swiss Federal Insitute of Technology di Zurigo stanno infatti lavorando allo sviluppo dello Sky Sailor, un piccolo aereo alimentato a energia solare che viene catturata tramite cellule fotovoltaiche installate sulle sue ali. L'aereo potrà così sfruttare l'energia del Sole durante il giorno, e quella delle batterie durante la notte. Secondo i ricercatori il velivolo potrà sorvolare Marte a circa 1.500 metri di altezza ed espolorare luoghi inaccessibili ai rover di terra come Spirit e Opportunity.
CONTI IN ROSSO Lo sviluppo è già in una fase avanzata: i ricercatori svizzeri hanno già fatto volare un prototipo di Sky Sailor per oltre 27 ore a 800 metri di altezza nei cieli elvetici. Ma purtroppo hanno finito i soldi. La richiesta di nuovi finanziamenti all'Esa è già stata inoltrata e se ne attendono gli esiti. Il lavoro fatto fino ad oggi non andrà comunque perduto. Il piccolo Sky Sailor può essere infatti efficacemente utilizzato in operazioni terrestri, per esempio per monitorare dall'alto grandi incendi o opere di disboscamento.

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MessaggioInviato: 11/02/2009, 16:53 
Bravo Dreda99 per scovare e inserire sul forum notizie di attualita'. Ti nomino ufficialmente Reporter del forum con tanto di medaglia nel profilo utente! Continua cosi'! [;)]



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MessaggioInviato: 11/02/2009, 21:29 
Oh Grazie il mio impegno sarà sempre maggiore.



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MessaggioInviato: 14/03/2009, 08:49 
si ma dicono sempre e non iniziano mai a costruire questi aerei diranno solo per farzi una bella reputazione o questa volta lo manderanno questo aereo su marte?



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MessaggioInviato: 26/03/2009, 11:47 
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplr ... 3&sezione=

"Spirit" è esausto, il jet è meglio

Dopo i rover la Nasa studia la nuova fase dell'esplorazione marziana

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Sfrecciare in aereo su Marte a poca distanza dal suolo e a tutta velocità. Scrutare i panorami ancora sconosciuti e irraggiungibili per i «rover» e le sonde, sorvolare i canyons e poi tuffarsi alla scoperta di crateri giganteschi.

Questa è la nuova frontiera dell’esplorazione spaziale. Quanto basta per fare invidia ai celebri robot della Nasa, «Spirit» e «Opportunity», che, dopo cinque anni di onorato servizio, si stanno trascinando sempre più faticosamente sulle impervie sabbie marziane, tra acciacchi e guasti. Hanno percorso solo pochi metri al mese, fotografando e analizzando sempre gli stessi scenari in cui erano stati catapultati. Rocce all’apparenza aride, non molto diverse da quelle osservate dalle sonde che sorvolano il Pianeta Rosso a 400 chilometri d’altezza, probabilmente troppo lontane per rilevare indizi su possibili forme di vita.

L’aereo dello scienziato John Levine, ricercatore al «Langley Research Center» della Nasa in Virginia, invece, vuole cambiare la prospettiva: viaggerà a un chilometro d’altezza, a 800 all’ora. Con una telecamera immortalerà ogni secondo dell’avventura, raggiungendo anche le regioni inaccessibili a qualsiasi altro «occhio» robotico, mentre la strumentazione di bordo «snifferà» l’atmosfera, inviando grandi quantità di dati sulla Terra.

Si chiama «Ares» - Aerial Regional-scale Environmental Survey - ed è un aereo-robot molto speciale. Spiega Levine: «La densità dell’atmosfera di Marte è appena l’1% di quella terrestre e, perciò, per farlo librare si è studiata una forma alare che potesse dare il massimo della portanza. Per ritrovare le stesse condizioni sul nostro pianeta bisogna salire addirittura a 30 chilometri».

Ed è proprio nella stratosfera che Levine ha testato il suo aereo. Portato in quota da un pallone aerostatico, è stato poi catapultato da lassù, nel buio, da dove si scorge, spettacolare, la curvatura terrestre. E finalmente, dopo anni di prove nella galleria del vento, Levine ha potuto assistere a una novantina di minuti di volo perfettamente riuscito. E’ terminato con un morbido atterraggio alla base di partenza.

Sei metri di apertura alare e cinque di lunghezza per un totale di 150 chili. Sarà fornito di un «guscio» protettivo, con uno scudo termico nella parte inferiore, e sarà inviato su Marte a bordo di un razzo tipo «Delta». Un viaggio di otto mesi prima di entrare nell’atmosfera del Pianeta Rosso, poi un paracadute rallenterà la caduta e lo stabilizzerà. Solo allora l’aereo verrà espulso dalla «crisalide» e partirà per l’attesa esplorazione.

«La parte più sofisticata del progetto - racconta Levine - non è tanto volare su Marte, ma riguarda la soluzione adottata per infilare un velivolo di sei metri in un contenitore di soli tre di diametro! Abbiamo dovuto ripiegare le ali e la coda sulla carlinga dell’aereo stesso e costruire un meccanismo di rilascio che lo ricomponesse al momento dell’uscita».

Una volta liberato nella debole atmosfera marziana, le ali e la coda si apriranno e il motore - un piccolo propulsore a idrogeno, che sfrutta la stessa architettura ingegneristica dei 3 montati a bordo dello shuttle - si accenderà e comincerà così la ricognizione su pianure, crateri e montagne. Da una prospettiva finora sconosciuta. «Il viaggio durerà circa due ore, nelle quali si percorreranno 2 mila chilometri. L’aereo non potrà essere guidato da Terra, a causa del ritardo nella ricezione del segnale, e di conseguenza il tragitto verrà programmato alla partenza e sarà modificabile solo fino all’apertura del contenitore». Le immagini e i dati saranno inviati al centro di controllo, dove i tecnici osserveranno panorami sconfinati, come se si trovassero a bordo del velivolo. Poi, quando si sarà esaurito il propellente, l’aereo «ammarterà» e i suoi strumenti scientifici continueranno a funzionare, analizzando l'aria e la regione circostante.

Ma Levine e il suo team pensano già a una versione avanzata. «Stiamo studiando “Ares2” - racconta -. E’ un aereo che, in futuro, atterrerà e ripartirà da Marte». Il decollo dal Pianeta Rosso non sembra preoccuparlo più di tanto. Aiutato dalla debole forza di gravità e dal sofisticato profilo alare, l’aereo - spiega - non avrà problemi. Ma dove trovare il carburante? «Stiamo sviluppando una struttura mista a celle solari, ma, per ora, non riusciamo ancora a produrre energia sufficiente. Un altro progetto, invece, studia la possibilità di recuperare anidride carbonica dall’atmosfera e poi di sintetizzare il combustibile».

Qui sembra di entrare nella fantascienza. Ma appena poche settimane fa la Nasa, attraverso una serie di misurazioni basate su telescopi terrestri, ha confermato la presenza di metano su Marte, già rilevata dalla sonda «Mars Express» nel 2004. Il fenomeno, qui sulla Terra, nella maggior parte dei casi è associabile ad attività biologiche. E su Marte? Con «Ares», volando tanto in basso, si potrebbe determinare la sorgente di questi «sbuffi» e - si spera - scoprire se ci siano forme di vita che li generano.

Adesso che «Spirit» e «Opportunity» risentono dell’età e fanno sempre più fatica a riconoscere i segnali da Terra, Levine sente che il tempo lavora per lui. Aspetta solo che la Nasa ridefinisca i programmi marziani per accendere i motori dello straordinario «Ares».

Chi è Levine Ingegnere
RUOLO: E’ RICERCATORE AL «LANGLEY RESEARCH CENTER» DELLA NASA IN VIRGINIA (USA)
IL SITO DEL CENTRO: http://www.nasa.gov/centers/langley/home/index.html



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MessaggioInviato: 08/10/2010, 14:39 
https://sites.google.com/site/dresda99/ ... -per-marte

Fare un giretto breve su Marte e oltre i confini marziani in aereo. È questo l'obiettivo di Ares(Aerial Regional-Scale Environmental Surveyor) della Nasa, pensato per sorvolare i cieli del pianeta rosso ad una velocità di 450 miglia all'ora.

Come sappiamo, le missioni su Marte, per motivi chiaramente logistici, non sono mai brevi. In genere, quando la Nasa decide di iniziare una missione scientifica, prospetta comunque un lasso di tempo relativamente lungo. Ne sono state esempi il rover Spirit e Opportunity, partiti per tre mesi e stabili sul pianeta da 6 anni.

Ma con Ares sarebbe diverso. Lo speciale aereo è un sogno nel cassetto dell'agenzia spaziale americana, e forse potrà finalmente essere realizzato. Volando a circa un miglio al di sopra della superficie marziana, Ares potrebbe sorvolare zone impervie, fino ad orainesplorate, effettuando misurazioni, impossibili sia con i rover che dai satelliti in orbita.

Nei piani di Washington ci sarebbe dunque un volo sull'emisfero sud dove si trovano aree con elevati campi magnetici, che hanno acceso la curiosità del mondo scientifico. Avvolto in un Aeroshell simile a quella utilizzata dai rover, Ares si staccherà a circa 12 ore dalla superficie di Marte, per poi uscira dalla 'conchiglia' a 20 miglia. Infine spiegherà le ali e volerà alla scoperta.

Il volo avrà una durata di 2 sole ore, durante le quali Ares coprirà ben 932 miglia di territorio inesplorato, prendendo misure atmosferiche, alla ricerca di segni di acqua e studiando il magnetismo crostale.

Chiaramente i tempi di attesa saranno ancora lunghi, ma la Nasa prevede di inviare il proprio esploratore aereo marziano entro i prossimi dieci anni.



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