Sei rocce delle dimensioni di un pugno sono state ritrovate in prossimità del cratere Victoria su Marte. Niente di particolare, insomma, se non fosse che dall’analisi spettrografica, fatta con lo spettrometro Mössbauer montato su Opportunity, è emerso che le sei rocce in questione hanno una configurazione simile ai pezzi di meteoriti ritrovati sulla Terra. Composte da minerali ferrosi come la kamacite e la troilite presentano tracce di ruggine formata dall’esposizione per tempi prolungati all’acqua allo stato liquido.

Questa caratteristica potrebbe aiutare i ricercatori a ricostruire le dinamiche climatiche e ambientali che hanno coinvolto nel passato il pianeta rosso. E’ ipotizzabile, infatti, che nel passato Marte presentasse un tipo di ambiente simile a quello terrestre e che per cause ancora da determinare ci sarebbe stato un brusco cambiamento fino a trasformarlo nel pianeta che oggi conosciamo.

La loro stessa origine, comunque, resta un mistero. Alcuni studiosi, ipotizzano, che possano essere nate dalla collisione di un grosso meteorite con il pianeta rosso che ha proiettato a lunga distanza brecce da impatto mentre altri ipotizzano che queste rocce possano essere frutto di una pioggia di mini-meteoriti piovuta nel passato sul pianeta.

Fonte: newscientist.com