Si tratta delle formazioni di rocce di Nili Fossae, un'ampia frattura riempita di sedimenti a sud est della regione di Syrtis Major, dove vi sarebbe stata un'antica attività idrotermaleIl sito ideale per cercare eventuali tracce di antiche forme di vita su Marte? Le formazioni di rocce argillose e carbonatiche di Nili Fossae, un'ampia frattura riempita di sedimenti a sud est della regione di Syrtis Major, dove esistono tracce di una remota attività vulcanica.
Circa quattro miliardi di anni fa la zona di Nili Fossae sarebbe stata coperta dalle acque e al suo interno sarebbero state in attività diverse fonti idrotemali, simili a quelle che oggi sulla Terra caratterizzano alcune zone dei fondali oceanici.
A sostenerlo è un articolo in corso di pubblicazione sulle Earth and Planetary Science Letters, a firma di ricercatori del SETI Institute, del Jet Propulsion Laboratiry e della Johns Hopkins University che hanno utilizzzato il Crism (Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars) a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter per analizzare le rocce di Nili Fossae all'infrarosso, utilizzando la stessa tecnica impiegata per lo studio di una particolare area della regine di Pilbara, nell'Australia occidentale.
"Il sito di Pilbara è molto interessante. E' una parte della Terra che è rimasta costantemente in superficie per 3,5 miliardi di anni, quasi tre quarti della storia del pianeta", spiega Adrian Brown, che ha diretto lo studio. "Ci apre una piccola finestra su ciò che è avvenuto sulla Terra selle sue fasi iniziali."
I ricercatori ritengono che gli stessi processi idrotermali che hanno preservato marcatori di antiche forme di vita sulla Terra possano essere stati attivi anche sul Pianeta Rosso nel sito di Nili Fossae.
"Ipotizziamo che l'attività idrotermale associata abbia fornito energia sufficiente per un'attività biologica nell'antica Nili Fossae. Nell'articolo esaminiamo anche la possibilità che l'antica area vulcanica della regione orientale di Pilbara, nell'Australia occidentale, possa costituire un sito analogo a quello della Nili Fosse su Marte. Questa analisi indica che biomarcatori e prove dell'esistenza di organismi su Marte, se prodotti a Nili Fossae, potrebbero essersi conservati proprio come nella regione del North Pole Dome del cratone di Pilbara", spiega Adrian Brown.
Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... te/1344298