Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 117 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8  Prossimo
Autore Messaggio

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 291
Iscritto il: 23/12/2009, 17:18
Località: Roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/02/2010, 12:12 
Ma che ci sarebbe di strano poi? L'acqua non è un elemento raro nell'universo.



_________________
trovare è un segno del pensiero
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/02/2010, 12:51 
Ma non si parlava delle "Lune " di Marte? [:I]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/02/2010, 13:08 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Ma non si parlava delle "Lune " di Marte? [:I]


Si ma poi si è finiti in fissa con l'acqua! [:D]


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/02/2010, 13:17 
Infatti faceva "acqua" da tutte le ... parti!
Immagine


Ultima modifica di Ufologo 555 il 02/02/2010, 13:18, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/02/2010, 14:16 
se consideriamo il fatto che probabilmente fra marte et giove in un temppo remoto doveva trovarsi unpianeta che magari x cause catastrofiche e'esploso i due satelliti di marte potrebero essere dovuti alla frantumazione di questo ipotetico pianeta dovuta ad un evento straordinario,cmq questa e'la teoria di brennan
Vi sono tre cause che potrebbero determinare un'esplosione planetaria: fusione nucleare, bombardamento meteorico e collisione con altri corpi celesti. Le prime due non riescono a sviluppare un'energia tale da innescare un processo di disintegrazione del pianeta; la prima, addirittura, rientra in una casistica rarissima e ancora tutta da dimostrare, mentre la seconda non riuscirebbe nel proprio intento persino tramite un impatto con un corpo simile alla Luna, dove le conseguenze sarebbero apocalittiche ma non cancellerebbero la Terra dalla faccia del Sistema.
La terza ipotesi, al contrario, presuppone una collisione con un oggetto estremamente più grande del pianeta bersaglio e dotato di un'enorme energia: ad esempio un frammento di stella.
Brennan passa in rivista la possibilità di uno scontro materia-antimateria (una delle possibili spiegazioni, ad es., del caso Tunguska); ma anche su questo fronte le possibilità di esplosione planetaria sono ridotte allo zero assoluto.
Vi sono due segmenti di stelle esplosive che potrebbero aver interessato il nostro sistema: le novae e le supernovae: le prime sono esplosioni, potremmo definirle, "locali", ovvero a basso raggio di coinvolgimento; le seconde, molto più spettacolari sotto il profilo pirotecnico, sono anche estremamente più pericolose poiché il potenziale distruttivo è enorme, dovuto anche al grande raggio di coinvolgimento della deflagrazione.
Nella costellazione di Vela, tra il 14.000 e l'11.000 a.C., una supernova denominata "Vela F" pose fine alla sua esistenza scagliando nel cosmo milioni di frammenti enormi e sufficientemente dotati di potenziale ad alta energia ed esplosivo; uno di questi, particolarmente esteso, puntò dritto verso le regioni esterne della Via Lattea mirando il sistema Solare. Brennan sottolinea il carattere ipotetico e speculativo della sua tesi ma confrontando tutti i passaggi precedenti del testo e una serie di osservazioni oggettive nei comportamenti del nostro sistema planetario.
Una di queste riguarda la cosiddetta fascia di Kuiper, scoperta dall'omonimo astronomo americano nel 1951. Si tratta di una fascia asteroidale posta ai confini del Sistema Solare molto simile alla fascia asteroidale intermedia generata forse da un'esplosione planetaria; per analogia è ipotizzabile una stessa origine.
Probabilmente l'intruso di Vela, viaggiando a velocità frazionate rispetto a quella fotonica, ha incontrato un corpo celeste in quelle regioni frantumandolo sul colpo; la sua corsa, per nulla rallentata, puntava dritta verso Nettuno. A quelle latitudini è stata osservata una forte presenza di alluminio 26, di fatto una nube, simile a quelle generate da esplosioni di supernovae. La distanza di Vela dal sistema è di 45 anni luce, pertanto i frammenti avrebbero raggiunto le nostre porte dopo pochi secoli, una nullità cronologica rispetto ai tempi astrali.
Il frammento di stella, dall'impressionante forza gravitazionale, avrebbe inclinato Nettuno di 29° sul proprio asse. Voyager 2 rivelò che anche Nettuno è circondato da minuscoli anelli di materiale cosmico: è ipotizzabile che alcuni satelliti orbitanti intorno al pianeta siano stati disintegrati da ulteriori impatti oltre a quello generante la fascia di Kuiper. Il campo gravitazionale del pianeta, comunque un gigante gassoso, avrebbe provocato un effetto fionda sull'intruso scagliandolo verso Urano e le latitudini interne della nostra casa cosmica. Anche Urano è circondato da anelli; si tratta forse dei frammenti dell'intruso che, venendo in rotta di collisione con un pianeta notevolmente inferiore a Nettuno, lo inclinò di 58,6° rispetto al proprio asse, di fatto imprimendogli una rotazione quasi sul fianco: i frammenti sono composti probabilmente da roccia, ghiaccio e un particolare polimero pigmentato di nero. L'intruso intanto puntava Saturno. A questo proposito si cita il "Limite di Roche, dal nome del francese che lo studiò per primo. In pratica, è la misura, distanza di sicurezza in cui un corpo celeste può avvicinarsi ad un altro senza che il più piccolo venga rigettato dalle forze di marea. Se i due corpi sono molto massicci, allora il limite diviene 2,5 volte il raggio del più grande. Gli anelli di Saturno sono al Limite di Roche; è ipotizzabile che l'intruso abbia frantumato una o più lune rientrate nel Limite, creando i bellissimi anelli di questo pianeta. L'intruso avrebbe provocato anche un aumento della sua velocità di rotazione.
Ora, superando Giove senza problemi a causa dell'enorme massa e forza gravitazionale del gigante gassoso, oppure di una sua posizione orbitale distante, il frammento stellare entrò in rotta di collisione con il "pianeta X" tra Giove e Marte, frantumandolo nella famosa fascia di asteroidi; molti frammenti furono catturati dall'intruso e trascinati verso Marte stesso; le conseguenze furono il rallentamento della rotazione del pianeta sull'asse con pressioni tali da provocare fratture nella crosta e la scomparsa dell'acqua.
Qui Brennan entra nelle ipotesi di possibili forme di esistenza intelligente sul pianeta rosso irrimediabilmente estintensi a causa del bombardamento meteorico generato dall'intruso e dall'esplosione del pianeta confinante; ma si tratta di un brevissimo accenno quasi poetico.
L'ipotesi più affascinante è quella che prevede Phobos e Deimos quali lune catturate da Marte e quindi frammenti del pianeta X.


Ultima modifica di ubatuba il 02/02/2010, 14:17, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2307
Iscritto il: 03/12/2008, 21:09
Località: roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/02/2010, 14:45 
Cita:
2di7 ha scritto:

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Ma non si parlava delle "Lune " di Marte? [:I]


Si ma poi si è finiti in fissa con l'acqua! [:D]


Dovemo ride o è facoltativa...? [:D]



_________________
"Bisogna cercare orizzonti lontani non solo per scopi pragmatici, ma perché l'immaginazione e l'anima vengano nutrite dalla meraviglia e dalla bellezza".
Verner Von Braun,1972
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11049
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/02/2010, 16:25 
Ciao a tutti (Seth e Lawliet compresi).


Ho appena espresso il mio punto di vista a Bliss, compreso il fatto che non chiedo di meglio - e del resto l' avevo già scritto precedentemente - che la discussione da me iniziata possa andare avanti serenamente, come speravo e contavo quando ho postato il messaggio introduttivo.

Quindi se siete tutti d' accordo, direi di seppellire l' ascia di guerra (cosa che avrò fatto una o due volte nella vita, visto che come tutti i sardi sono poco incline al perdono).

Se siamo persone mature come credo, penso sia il caso di metterci una pietra sopra e andare avanti.


Quanto al mio stato di salute, ringrazio il caro TTE per l' interessamento e lo rassicuro che il mio fisico è in condizioni discrete e non preoccupanti.

Il morale un pò meno, visto che sono costretto a venti giorni di riposo assoluto, per cui sono rinchiuso in casa da venerdì scorso in compagnia di antibiotici, antinfiammatori e simili. La mia dieta è alquanto monotona (ho dimenticato l' ultimo giorno in cui ho mangiato CARNE). Almeno ho il gatto che fa le fusa, il pc e la tv.

Insomma non corro alcun pericolo eccetto quello di moririe di noia. [:D]


Adesso, direi di dire bando alle ciance, e, se siete d' accordo, riprendere a discutere civilmente.

Fatemi sapere,

Saluti,

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/02/2010, 16:38 
Bravissimo Aztlan! [:D] [;)]

Per continuare allora, guardate qui che bella animazione delle due lune ci viene regalata dalla sonda Mars Express (catturata il 5 novembre 2009):

http://www.esa.int/SPECIALS/Mars_Expres ... T2G_0.html




Riguardo al discorso orbita, ho trovato un pdf che mi sembra interessante

ABSTRACT
Origin of Martian Moons from Binary Asteroid Dissociation
Authors: Geoffrey A. Landis
(Submitted on 19 Mar 2009)


The origin of the Martian moons Deimos and Phobos is controversial. One hypothesis for their origin is that they are captured asteroids, but the mechanism requires an extremely dense martian atmosphere, and the mechanism by which an asteroid in solar orbit could shed sufficient orbital energy to be captured into Mars orbit has not been well elucidated. Since the discovery by the space probe Galileo that the asteroid Ida has a moon "Dactyl", a significant number of asteroids have been discovered to have smaller asteroids in orbit about them. The existence of asteroid moons provides a mechanism for the capture of the Martian moons (and the small moons of the outer planets). When a binary asteroid makes a close approach to a planet, tidal forces can strip the moon from the asteroid. Depending on the phasing, the asteroid can then be captured. Clearly, the same process can be used to explain the origin of any of the small moons in the solar system.

http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/0903/0903.3434.pdf


Ultima modifica di 2di7 il 02/02/2010, 17:59, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11049
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/02/2010, 21:10 
Molto interessante davvero! Grazie 2di7 per il tuo prezioso contributo!

Io ho inteso perfettamente il senso dell' articolo, ma suggerirei una traduzione in italiano per tutti quegli utenti che hanno problemi con la lingua inglese.

In soldoni comunque: l' origine delle due lune marziane è controversa, tuttavia un' ipotesi vuole che essi fossero in origine asteroidi catturati dal Pianeta Rosso.
Questo genere di spiegazione si potrebbe applicare a tutte le lune di modeste dimensioni nel nostro Sistema. Per i dettagli tecnici, occorre un traduttore più esperto.


Dite la vostra,

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13684
Iscritto il: 05/12/2008, 22:49
Località: Laveno Mombello (Va)
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/02/2010, 21:15 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Ciao a tutti (Seth e Lawliet compresi).


Ho appena espresso il mio punto di vista a Bliss, compreso il fatto che non chiedo di meglio - e del resto l' avevo già scritto precedentemente - che la discussione da me iniziata possa andare avanti serenamente, come speravo e contavo quando ho postato il messaggio introduttivo.

Quindi se siete tutti d' accordo, direi di seppellire l' ascia di guerra (cosa che avrò fatto una o due volte nella vita, visto che come tutti i sardi sono poco incline al perdono).

Se siamo persone mature come credo, penso sia il caso di metterci una pietra sopra e andare avanti.


Quanto al mio stato di salute, ringrazio il caro TTE per l' interessamento e lo rassicuro che il mio fisico è in condizioni discrete e non preoccupanti.

Il morale un pò meno, visto che sono costretto a venti giorni di riposo assoluto, per cui sono rinchiuso in casa da venerdì scorso in compagnia di antibiotici, antinfiammatori e simili. La mia dieta è alquanto monotona (ho dimenticato l' ultimo giorno in cui ho mangiato CARNE). Almeno ho il gatto che fa le fusa, il pc e la tv.

Insomma non corro alcun pericolo eccetto quello di moririe di noia. [:D]


Adesso, direi di dire bando alle ciance, e, se siete d' accordo, riprendere a discutere civilmente.

Fatemi sapere,

Saluti,

Aztlan




Quest' uomo mi piace. [:D]



_________________
Nutrirsi di fantasia, ingrassa la mente.

Immagine
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/02/2010, 11:17 
Cita:
ubatuba ha scritto:

se consideriamo il fatto che probabilmente fra marte et giove in un temppo remoto doveva trovarsi unpianeta che magari x cause catastrofiche e'esploso i due satelliti di marte potrebero essere dovuti alla frantumazione di questo ipotetico pianeta dovuta ad un evento straordinario,cmq questa e'la teoria di brennan
Vi sono tre cause che potrebbero determinare un'esplosione planetaria: fusione nucleare, bombardamento meteorico e collisione con altri corpi celesti. Le prime due non riescono a sviluppare un'energia tale da innescare un processo di disintegrazione del pianeta; la prima, addirittura, rientra in una casistica rarissima e ancora tutta da dimostrare, mentre la seconda non riuscirebbe nel proprio intento persino tramite un impatto con un corpo simile alla Luna, dove le conseguenze sarebbero apocalittiche ma non cancellerebbero la Terra dalla faccia del Sistema.
La terza ipotesi, al contrario, presuppone una collisione con un oggetto estremamente più grande del pianeta bersaglio e dotato di un'enorme energia: ad esempio un frammento di stella.
Brennan passa in rivista la possibilità di uno scontro materia-antimateria (una delle possibili spiegazioni, ad es., del caso Tunguska); ma anche su questo fronte le possibilità di esplosione planetaria sono ridotte allo zero assoluto.
Vi sono due segmenti di stelle esplosive che potrebbero aver interessato il nostro sistema: le novae e le supernovae: le prime sono esplosioni, potremmo definirle, "locali", ovvero a basso raggio di coinvolgimento; le seconde, molto più spettacolari sotto il profilo pirotecnico, sono anche estremamente più pericolose poiché il potenziale distruttivo è enorme, dovuto anche al grande raggio di coinvolgimento della deflagrazione.
Nella costellazione di Vela, tra il 14.000 e l'11.000 a.C., una supernova denominata "Vela F" pose fine alla sua esistenza scagliando nel cosmo milioni di frammenti enormi e sufficientemente dotati di potenziale ad alta energia ed esplosivo; uno di questi, particolarmente esteso, puntò dritto verso le regioni esterne della Via Lattea mirando il sistema Solare. Brennan sottolinea il carattere ipotetico e speculativo della sua tesi ma confrontando tutti i passaggi precedenti del testo e una serie di osservazioni oggettive nei comportamenti del nostro sistema planetario.
Una di queste riguarda la cosiddetta fascia di Kuiper, scoperta dall'omonimo astronomo americano nel 1951. Si tratta di una fascia asteroidale posta ai confini del Sistema Solare molto simile alla fascia asteroidale intermedia generata forse da un'esplosione planetaria; per analogia è ipotizzabile una stessa origine.
Probabilmente l'intruso di Vela, viaggiando a velocità frazionate rispetto a quella fotonica, ha incontrato un corpo celeste in quelle regioni frantumandolo sul colpo; la sua corsa, per nulla rallentata, puntava dritta verso Nettuno. A quelle latitudini è stata osservata una forte presenza di alluminio 26, di fatto una nube, simile a quelle generate da esplosioni di supernovae. La distanza di Vela dal sistema è di 45 anni luce, pertanto i frammenti avrebbero raggiunto le nostre porte dopo pochi secoli, una nullità cronologica rispetto ai tempi astrali.
Il frammento di stella, dall'impressionante forza gravitazionale, avrebbe inclinato Nettuno di 29° sul proprio asse. Voyager 2 rivelò che anche Nettuno è circondato da minuscoli anelli di materiale cosmico: è ipotizzabile che alcuni satelliti orbitanti intorno al pianeta siano stati disintegrati da ulteriori impatti oltre a quello generante la fascia di Kuiper. Il campo gravitazionale del pianeta, comunque un gigante gassoso, avrebbe provocato un effetto fionda sull'intruso scagliandolo verso Urano e le latitudini interne della nostra casa cosmica. Anche Urano è circondato da anelli; si tratta forse dei frammenti dell'intruso che, venendo in rotta di collisione con un pianeta notevolmente inferiore a Nettuno, lo inclinò di 58,6° rispetto al proprio asse, di fatto imprimendogli una rotazione quasi sul fianco: i frammenti sono composti probabilmente da roccia, ghiaccio e un particolare polimero pigmentato di nero. L'intruso intanto puntava Saturno. A questo proposito si cita il "Limite di Roche, dal nome del francese che lo studiò per primo. In pratica, è la misura, distanza di sicurezza in cui un corpo celeste può avvicinarsi ad un altro senza che il più piccolo venga rigettato dalle forze di marea. Se i due corpi sono molto massicci, allora il limite diviene 2,5 volte il raggio del più grande. Gli anelli di Saturno sono al Limite di Roche; è ipotizzabile che l'intruso abbia frantumato una o più lune rientrate nel Limite, creando i bellissimi anelli di questo pianeta. L'intruso avrebbe provocato anche un aumento della sua velocità di rotazione.
Ora, superando Giove senza problemi a causa dell'enorme massa e forza gravitazionale del gigante gassoso, oppure di una sua posizione orbitale distante, il frammento stellare entrò in rotta di collisione con il "pianeta X" tra Giove e Marte, frantumandolo nella famosa fascia di asteroidi; molti frammenti furono catturati dall'intruso e trascinati verso Marte stesso; le conseguenze furono il rallentamento della rotazione del pianeta sull'asse con pressioni tali da provocare fratture nella crosta e la scomparsa dell'acqua.
Qui Brennan entra nelle ipotesi di possibili forme di esistenza intelligente sul pianeta rosso irrimediabilmente estintensi a causa del bombardamento meteorico generato dall'intruso e dall'esplosione del pianeta confinante; ma si tratta di un brevissimo accenno quasi poetico.
L'ipotesi più affascinante è quella che prevede Phobos e Deimos quali lune catturate da Marte e quindi frammenti del pianeta X.











Purtroppo, o per fortuna, fra Marte e Giove non è esistito nessun pianeta e la Fascia degli Asteroidi non è nata dall'esplosione di alcun pianeta, ma si tratta di resti sparsi della formazione del Sistema Solare........


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/02/2010, 12:24 
Naturalmente sono tutte ipotesi ...



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/02/2010, 13:24 
ciao enkidu,in effetti io ho scritto inizialmente"probabilmente"quindi la mia e' una supposizione come del resto la tua idea che non e' mai esistito un pianeta fra giove e marte,in effetti non ci sono prove tangibili ,ho solamente esposto una mia idea suggestiva ma non da scartare


Ultima modifica di ubatuba il 06/02/2010, 13:25, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11049
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/02/2010, 18:45 
Concordo con ubatuba: anche io, pur tendendo verso l' ipotesi della mancanza di un pianeta intermedio tra Marte e Giove, sottolineo che non ci sono prove incontrovertibili nè in un senso nè nell' altro, per cui, come dice ufologo, sono solo ipotesi.

Anche se la più accreditata dalla comunità scientifica e forse la più probabile è quella suggerita da Enkidu.

Tuttavia, come ricorda uba, l' ipotesi alternativa non è scartabile a priori. E' un interessante ipotesi che merita maggiore approfondimento, e non l' ostracismo aprioristico di certa accademia (vai a capire perchè poi).


Questa è la fonte enciclopedica - ossia la "campana ufficiale":

http://it.wikipedia.org/wiki/Fascia_principale

Si parla di una massa totale inferiore addirittura a quella di Plutone, ma si tratta di stime.


Saluti,

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 802
Iscritto il: 03/09/2009, 12:53
Località: rieti
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/02/2010, 19:19 
Cita:
ubatuba ha scritto:

ciao enkidu,in effetti io ho scritto inizialmente"probabilmente"quindi la mia e' una supposizione come del resto la tua idea che non e' mai esistito un pianeta fra giove e marte,in effetti non ci sono prove tangibili ,ho solamente esposto una mia idea suggestiva ma non da scartare


La prova tangibile dovrebbe essere la forza gravitazionale di giove, che non ha dato possibilita' alcuna ai frammenti di aggregarsi, tant'e che si sono sparsi su di un'orbita circolare.
Sappiamo che che Giove ha una massa pari al 90% di tutti gli altri pianeti. Questo fa si che un oggetto troppo vicino al pianeta nonavrebbe la gravita' necessaria per contrastare quella di Giove. Inoltre tutta la fascia degli asteroidi, se non ricordo male, raggiungerebbe a malapena la massa della nostra luna. Quindi o si trattava di 2 corpi minori oppure si tratta del residuo del disco protoplanetario del sistema solare.



_________________
« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 117 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 17/06/2024, 01:14
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org