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MessaggioInviato: 06/02/2010, 20:49 
Penso anch'io che sia in effetti così, Morlok; anche se mi piaceva la storia del romanzo di "Urania"...[V]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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MessaggioInviato: 06/02/2010, 21:21 
E' vero che la massa totale -stimata- della Fascia Principale degli Asteroidi è inferiore a quella di Plutone, ma non dimentichiamoci che se consideriamo l' ipotesi del pianeta, vanno messi in conto anche tutti i corpi celesti che avrebbero composto tale pianeta, come le lune di Giove, che potrebbero avere un' origine "alternativa" a quella ufficiale, ossia residui attratti appunto da Giove - il che è compatibile con il fatto che esso abbia un gran numero di satelliti di varie dimensioni.

Mettendo insieme la massa totale della Fascia Principale degli Asteroidi e la somma delle masse di questi satelliti, otteniamo una massa sufficiente?

Giro la domanda a chi si intende di matematica e astronomia più del sottoscritto.


Questi i dati:


Massa Fascia Principale: 2,3×10 elevato 21 kg

Massa Satellite Io: 8,9×10 elev. 22 kg

M. Sat. Europa: 4,8×10 elev. 22 kg

M. Sat. Ganimede: 1,5×10 elev. 23 kg

M. Sat. Callisto: 1,1×10 elev. 23 kg


Fonte:

http://it.wikipedia.org/wiki/Fascia_principale

http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_solare#Fascia_degli_asteroidi


Come si suol dire.... a voi le somme!

Saluti,

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 06/02/2010, 21:52 
Cita:
ubatuba ha scritto:

ciao enkidu,in effetti io ho scritto inizialmente"probabilmente"quindi la mia e' una supposizione come del resto la tua idea che non e' mai esistito un pianeta fra giove e marte,in effetti non ci sono prove tangibili ,ho solamente esposto una mia idea suggestiva ma non da scartare


"Probabilmente" significa "con tutta probabilità", cioè s'intende una cosa che ha più possibilità di essere vera che falsa.
L'idea che non è mai esistito un pianeta fra Marte e Giove non è mia. Io non sono un astronomo ma m'interesso di astronomia, e non ho mai sentito nessun astronomo avanzare l'idea che l'origine degli Asteroidi sia stata l'eplosione di un pianeta.
Gli astronomi, al momento, sono tutti d'accordo sul fatto che l'origine degli Asteroidi è semplicemente un residuo della formazione del Sistema Solare, in quanto l'insieme delle masse della Fascia degli Asteroidi formerebbe un corpo con un dodicesimo della massa della Luna, quindi semplicemente un asteroide un po' più grande, ma non certo un pianeta.
Certo, la scienza non è verità assoluta, ma è verità fino a prova contraria.
Cosa significa questo? Che una cosa è vera fino a quando non si trova qualcosa che la smentisca o la metta perlomeno in dubbio.
Finora, non è stato trovato assolutamente niente che possa far pensare che sia esistito un pianeta fra Marte e Giove, non più di quanto se ne sia trovato per far pensare che possa essere esistito un pianeta fra la Terra e Marte....
Capisco però che d'ora in poi dovrò premettere, ogni volta che affermo qualcosa, con la frase: "quello che dico non è una mia invenzione o una mia teoria, ma ciò che attualmente la scienza sa...."
E quello che la scienza sa attualmente, è che il pianeta fra Marte e Giove è un puro mito sfruttato da molti scrittori di fantascienza....


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MessaggioInviato: 07/02/2010, 00:29 
Tutto quel che dici è giusto, Enki, ma nel conto non vanno messi i soli asteroidi della Fascia Principale, ma anche tutti quegli oggetti che potrebbero derivare da questo ipotetico e ripeto ipotetico pianeta, ovvero quelli che si sarebbero sparsi nelle vicinanze, compresi i satelliti gioviani, dalle dimensioni ragguardevoli.

Se mettiamo insieme questi ipotetici frammenti potremmo forse ottenere un pianeta nano... come ho detto prima, abbiamo i dati sulla massa dei corpi celesti in causa, dovremmo solo fare due calcoli.

Del resto, si parla di un (ipotetico) corpo celeste che sarebbe tanto antico da poter essere l' origine di corpi che ora orbitano intorno ad altri pianeti, o a pianeti stessi (vedi teoria Nibiru).


Non sto dicendo che ci credo a occhi chiusi, ma che è una possibilità da esaminare.

Saluti,

Aztlan



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MessaggioInviato: 07/02/2010, 13:38 
Cita:
Aztlan ha scritto:

E' vero che la massa totale -stimata- della Fascia Principale degli Asteroidi è inferiore a quella di Plutone, ma non dimentichiamoci che se consideriamo l' ipotesi del pianeta, vanno messi in conto anche tutti i corpi celesti che avrebbero composto tale pianeta, come le lune di Giove, che potrebbero avere un' origine "alternativa" a quella ufficiale, ossia residui attratti appunto da Giove - il che è compatibile con il fatto che esso abbia un gran numero di satelliti di varie dimensioni.

Mettendo insieme la massa totale della Fascia Principale degli Asteroidi e la somma delle masse di questi satelliti, otteniamo una massa sufficiente?

Giro la domanda a chi si intende di matematica e astronomia più del sottoscritto.


Questi i dati:


Massa Fascia Principale: 2,3×10 elevato 21 kg

Massa Satellite Io: 8,9×10 elev. 22 kg

M. Sat. Europa: 4,8×10 elev. 22 kg

M. Sat. Ganimede: 1,5×10 elev. 23 kg

M. Sat. Callisto: 1,1×10 elev. 23 kg


Fonte:

http://it.wikipedia.org/wiki/Fascia_principale

http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_solare#Fascia_degli_asteroidi


Come si suol dire.... a voi le somme!

Saluti,

Aztlan




Eh no, i satelliti medicei, non hanno nulla a che vedere con la fascia degli asteroidi, in quanto sono riusciti ad aggregarsi contrastando la forza gravitazionale di giove, anzi, molto probabilmente e' stato proprio il gigante gassoso ad aiutarli in questo.
Inoltre i satelliti di giove all'incirca 63, di cui 4 i medicei e i restanti 59 sono sassi che gli orbitano intorno, e questi sono molto probabilmente asteroidi catturati dal suo campo gravitazionale, come ha fatto marte con i suoi due sassi.



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MessaggioInviato: 07/02/2010, 14:35 
Il discorso che provavo a fare è che la cattura di questi corpi celesti potrebbe essere conseguente alla distruzione dell' ipotetico pianeta intermedio.

Nessuno c' era all' epoca per poter escludere che questi asteroidi ed ex-asteroidi divenuti satelliti non facessero parte di un corpo celeste, prima di diventare tali e venire attratti dalla forza di gravità di pianeti come Giove.

Questo intendevo.


Saluti,

Aztlan



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MessaggioInviato: 07/02/2010, 16:51 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Il discorso che provavo a fare è che la cattura di questi corpi celesti potrebbe essere conseguente alla distruzione dell' ipotetico pianeta intermedio.

Nessuno c' era all' epoca per poter escludere che questi asteroidi ed ex-asteroidi divenuti satelliti non facessero parte di un corpo celeste, prima di diventare tali e venire attratti dalla forza di gravità di pianeti come Giove.

Questo intendevo.


Saluti,

Aztlan




Quello che dici contraddice la meccanica celeste, infatti non si spiegherebbe l'esistenza della fascia degli asteroidi.



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MessaggioInviato: 07/02/2010, 21:47 
No, affatto, la spiegazione - alternativa - è che gli asteorodi della Fascia e molti altri corpi celesti minori sarebbero i frammenti di questo ipotetico pianeta.



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MessaggioInviato: 08/02/2010, 08:50 
Cita:
Aztlan ha scritto:

No, affatto, la spiegazione - alternativa - è che gli asteorodi della Fascia e molti altri corpi celesti minori sarebbero i frammenti di questo ipotetico pianeta.


Il problema e' che se i corpi si sono aggregati, allora dovrebbe esserci il pianeta, ma siccome non c'e', vuoll dire che la cosa non e' avvenuta e la forza gravitazionale di giove non ha permesso il tutto, lasciando appunto questi frammenti in un'orbita stabile, anche se a volte qualche collisione li fa' uscire dall'orbita e vengono catturati proprio dal campo gravitazionale di giove.
Gli altri corpi minori di cui parli, sono forse i KBO?



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MessaggioInviato: 09/02/2010, 13:52 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:

ciao enkidu,in effetti io ho scritto inizialmente"probabilmente"quindi la mia e' una supposizione come del resto la tua idea che non e' mai esistito un pianeta fra giove e marte,in effetti non ci sono prove tangibili ,ho solamente esposto una mia idea suggestiva ma non da scartare


"Probabilmente" significa "con tutta probabilità", cioè s'intende una cosa che ha più possibilità di essere vera che falsa.
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Gli astronomi, al momento, sono tutti d'accordo sul fatto che l'origine degli Asteroidi è semplicemente un residuo della formazione del Sistema Solare, in quanto l'insieme delle masse della Fascia degli Asteroidi formerebbe un corpo con un dodicesimo della massa della Luna, quindi semplicemente un asteroide un po' più grande, ma non certo un pianeta.
Certo, la scienza non è verità assoluta, ma è verità fino a prova contraria.
Cosa significa questo? Che una cosa è vera fino a quando non si trova qualcosa che la smentisca o la metta perlomeno in dubbio.
Finora, non è stato trovato assolutamente niente che possa far pensare che sia esistito un pianeta fra Marte e Giove, non più di quanto se ne sia trovato per far pensare che possa essere esistito un pianeta fra la Terra e Marte....
Capisco però che d'ora in poi dovrò premettere, ogni volta che affermo qualcosa, con la frase: "quello che dico non è una mia invenzione o una mia teoria, ma ciò che attualmente la scienza sa...."
E quello che la scienza sa attualmente, è che il pianeta fra Marte e Giove è un puro mito sfruttato da molti scrittori di fantascienza....

ciao enkidu giusto quel che tu dici e cioe'che non e'stato trovato nulla che possa fare pensare che sia esistito un pianeta fra marte e giove come del resto non c'e' certezza assoluta che non sia mai esistito,la spazio e una miniera di sorprese basti pensare che fino ai primi anni novanta gli astronomi erano certi che nel sistema solare tutti i componenti erano geologicamente "morti"x poi scoprire che cio' non era esatto e che perfino piccole lune come enceladus nonostante le sue
minimali dimensioni era attivo cosa che in base alla ns conoscenze era matematicamente impossibile,quindi certezze non esistono
ciao et chiudo [;)]


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MessaggioInviato: 09/02/2010, 17:48 
Quoto ubatuba.


Per rispondere a morlok, il fatto che il pianeta non c' è non significa che non ci sia mai stato: l' ipotesi di cui si parla è che un tempo esistette un pianeta intermedio che ora si è disgregato, spargendo ovunque i suoi frammenti, molti dei quali avrebbero formato la Fascia degli Asteroidi, ma altri sarebbero stati catturati da altri corpi celesti di cui ora sono satelliti, e TUTTI gli altri oggetti di modeste dimensioni che orbitano nell' area (questo intendevo con "corpi minori").

Siccome non abbiamo modo di conoscere la configurazione del sistema solare milioni se non miliardi di anni fa, non possiamo escludere che un tempo esistette tale corpo celeste, che avrebbe dato origine a corpi oggi classificati diversamente.

E' ovvio che ora non c' è, si sta parlando appunto di un ipotetico corpo celeste andato distrutto, il fatto che ora non c' è non significa che un tempo non ci sia stato, non si sia formato e si sia poi disgregato per qualche cataclisma.


Saluti,

Aztlan



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MessaggioInviato: 09/02/2010, 18:12 
Dai che mi piace, la riposto...[:D]

Immagine

"C'era una volta un Pianeta, Rhan, orbitava tra Marte e Giove; vivevano su di esso due civiltà rivali. Non facevano che combattere l'una contro l'altra finché un giorno, una delle due, inventò una specie di "scudo" a campi magnetici per proteggersi dai missili inviati dalla parte opposta per bombardarli, come del resto anche gli altri usavano fare...
Ma un giorno, a forza di sovraccaricare i campi magnetici, interferirono con il campo magnetico del Pianeta stesso, Rhan; cosicché dovettero abbandonare precipitosamente il Pianeta per non essere coinvolti nell'espolosione imminente dei campi di forza "Swimmes" dell'intero Pianeta...
Una delle due "potenze" si diresse verso il Pianeta Marte, c'era ancora l'atmosfera a quel tempo; l'altra preferì il primordiale Pianeta Terra, dove viveva, agli albori, una razza umana, mischiandosi con essa. L'esplosione del Pianeta Rhan fu tremenda! I pianeti esterni cambiarono l'asse verso l'esterno, quelli interni verso l'interno...
In seguito all'esplosione si formò una "fascia" di frammenti di ogni dimensione, chiamata "Fascia degli Asteroidi".... Quello fu il ricordo del loro Pianeta...."



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MessaggioInviato: 09/02/2010, 19:32 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Quoto ubatuba.


Per rispondere a morlok, il fatto che il pianeta non c' è non significa che non ci sia mai stato: l' ipotesi di cui si parla è che un tempo esistette un pianeta intermedio che ora si è disgregato, spargendo ovunque i suoi frammenti, molti dei quali avrebbero formato la Fascia degli Asteroidi, ma altri sarebbero stati catturati da altri corpi celesti di cui ora sono satelliti, e TUTTI gli altri oggetti di modeste dimensioni che orbitano nell' area (questo intendevo con "corpi minori").

Siccome non abbiamo modo di conoscere la configurazione del sistema solare milioni se non miliardi di anni fa, non possiamo escludere che un tempo esistette tale corpo celeste, che avrebbe dato origine a corpi oggi classificati diversamente.

E' ovvio che ora non c' è, si sta parlando appunto di un ipotetico corpo celeste andato distrutto, il fatto che ora non c' è non significa che un tempo non ci sia stato, non si sia formato e si sia poi disgregato per qualche cataclisma.


Saluti,

Aztlan




Ho capito quello che intendi, il problema pero' e' che una volta che un pianeta si aggrega e poi si forma, nulla puo' disgregarlo perche'entra in gioco la forza piu' potente dell'universo a noi conosciuta, ovvero la Forza di Gravita'!
Inoltre difficilmente una collisione distruggerebbe 2 corpi celesti, o quanto meno se ne dovrebbe formare uno piu' grande che utilizzerebbe la massa dell'altro.
Un probabile esempio di evoluzione post impatto, e' il sitema Terra-Luna, per formare la luna il corpo che urto' la terra doveva essere piu' o meno delle dimensioni di marte, ma nel caso della fascia degli asteroidi non arriviamo nemmeno alla luna, in termini di massa. I corpi minori di cui parli, credo che siano i pianeti nani della fascia di asteroidi, come Cerere, Vesta e altri, ma anche in questo caso sono cmq troppo piccoli per essere rimasugli di un oggetto piu' grande, con molta probabilita' sono oggettic he si sono formati in modo per cosi' dire autonomo.



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MessaggioInviato: 10/02/2010, 06:44 
Lo so perfettamente, infatti mi chiedevo quale sarebbe il risultato se nel conto andassero anche i satelliti gioviani, che potrebbero essere stati catturati dopo questo (ipotetico) evento.

Se alla massa della Fascia degli Asteroidi aggiungiamo Io, Europa, Ganimede e Callisto, arriviamo almeno a un pianeta di modeste dimensioni?

Io ho portato i dati sulle masse dei corpi celesti in gioco, aspetto che qualcuno più bravo di me coi numeri (ci sono 10 elevati alla ventesima e oltre potenza) faccia il conto.


Comunque, non sono sicuro che NULLA potrebbe disgregare un pianeta: è vero che la Forza di Gravità è assai potente, ma ci sono nell' Universo forze ancora più potenti.

La reazione di fusione nucleare che avvengono nelle stelle (come il Sole), la capacità di attrazione di un buco nero, sono alcuni esempi, anche se non sono questi ovviamente a fare il.... caso nostro.

Sappiamo ancora poco dell' Universo e del sistema solare per poter cominciare con l' escludere a priori qualcosa. Neppure sappiamo se è infinito o finito, se terminerà collassando o se continuerà a espandarsi all' infinito, o se sia l' unico esistente. Insomma, non facciamoci cogliere dal tipico scetticismo della nostra specie. [:D]


Saluti,

Aztlan



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MessaggioInviato: 11/02/2010, 00:18 
cmq questi asteroidi possono proporre grosse sorprese come themis questa notizia e di coelum del 2009
"Scoperto il 5 aprile 1853 all'Osservatorio di Capodimonte (Napoli) da Annibale de Gasparis, 24 Themis è un asteroide di tutto rispetto dato che le sue dimensioni sono valutate intorno ai 200 chilometri. La sua distaza dal Sole è di 3.2 UA, dunque appartiene alla cosiddetta Fascia principale degli Asteroidi.
Più o meno un anno fa, Andrew Rivkin (Johns Hopkins University) e Joshua Emery (University of Tennessee) annunciavano di aver individuato la chiara traccia di ghiaccio d'acqua nello spettro di Themis raccolto con l'Infrared Telescope Facility (IRTF), il telescopio da 3 metri dedicato all'osservazione nell'infrarosso che si trova sulla sommità del Mauna Kea alle Hawaii. Una scoperta clamorosa, ma l'osservazione era riferita a una zona limitata della superficie dell'asteroide e necessitava dunque di più rigorose conferme. Analoghe osservazioni, però, le stavano compiendo anche Humberto Campins (University of Central Florida) e i suoi collaboratori, anch'essi utilizzando l'IRTF.
Nei giorni scorsi, al Meeting annuale della divisione di Planetologia dell'American Astronomical Society (DPS 41, 2009) tenutosi a Portorico, Campins ha presentato il risultato delle osservazioni del suo team, confermando appieno la presenza di ghiaccio d'acqua sull'intera superficie di Themis. Gli spettri sono stati raccolti da Campins nel gennaio dello scorso anno per un arco di tempo di oltre 7 ore e riguardano dunque quasi l'85% della superficie dell'asteroide. L'analisi mostra inoltre la chiara presenza di composti carboniosi. Gli spettri raccolti da Campins si adattano ottimamente ai modelli teorici basati sulla presenza di ghiaccio d'acqua proposti un anno fa da Rivkin ed Emery, mentre sembrano sconfessare la proposta alternativa che la traccia d'acqua potesse dipendere dalla presenza di alcuni silicati idratati che caratterizzano la composizione di asteroidi e meteoriti.
E' dunque la prima volta che si ha una conferma attendibile della presenza di ghiaccio d'acqua sulla superficie di un asteroide, ma questo apre la strada ad altre domande. "Visto che il ghiaccio d'acqua sulla superficie di Themis non può essere stabile per 4.5 miliardi di anni - evidenzia Campins - quale può esserne la sorgente? Cosa può comportare questa scoperta per la composizione dell'interno di Themis e degli altri asteroidi della sua famiglia dinamica?"
Una risposta alla prima domanda può venire dagli studi di Norbert Schörghofer (University of Hawaii), che dimostrano come il ghiaccio possa resistere per miliardi di anni appena al di sotto della polverosa superficie di corpo celeste purchè la temperatura sia sufficientemente fredda (meno di 145 K). Condizione che ben si adatta alla situazione di Themis e che spiega egregiamente la possibilità che alcuni asteroidi, a seguito di un impatto che mette allo scoperto quel ghiaccio sotto la superficie, possano improvvisamente comportarsi da comete.
Ma facciamo un passo più in là: se ci sono asteroidi così ricchi d'acqua, va da sè che non possiamo più considerare le comete quali uniche possibili sorgenti dell'acqua presente sul nostro pianeta.


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