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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Tracce dell'antica atmosfera marziana scoperte ...
MessaggioInviato: 13/03/2011, 20:34 
Tracce dell'antica atmosfera marziana scoperte nelle rocce

Questa immagine dall'orbita si estende su una superficie di circa 460 metri di diametro, in cui i minerali carbonati sono stati individuati dalle osservazioni dello spettronomo. (Credit: NASA / JPL-Caltech / Univ. dell'Arizona)

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Le rocce marziane scavate da impatti meteorici, stanno fornendo le prove della presenza di un'antica atmosfera molto più densa di quella attuale. In diversi luoghi marziani è presente del materiale proveniente dalle profondità dei crateri da impatto di circa 5 km. Le analisi indirette effettuate da uno strumento a bordo del NASA Mars Reconnaissance Orbiter hanno indicato la presenza di minerali carbonati.

Questa non è la prima volta che vengono rilevate tracce di minerali carbonati su Marte. Tuttavia, rispetto ai risultati precedenti, questi campioni somigliano a quelli che gli scienziati hanno teorizzato per decenni come prova circa la scomparsa della maggior parte di una antica atmosfera. Il carbonio entrato nella formazione dei minerali di carbonato potrebbe infatti essere derivato dal biossido di carbonio un tempo presente nell'atmosfera.

"Stiamo cercando qualcosa che è nascosto profondamente sotto la superficie", ha detto lo scienziato planetario James Wray della Cornell University, Ithaca a NY, che ha riportato le ultime scoperte sul carbonato all'ultima Lunar and Planetary Science Conference tenuta a Houston.

Il cratere Huygens, è un bacino di 467 km di diametro posto negli altopiani meridionali di Marte, il cui materiale era stato già sollevato lungo i bordi del cratere, per poi essere ancora perforato da un secondo evento più piccolo. Le osservazioni del Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars (CRISM) sul Mars Reconnaissance Orbiter, mostrano in alta risoluzione le caratteristiche spettrali del calcio o del carbonato di ferro in questo sito. I rilevamenti di minerali argillosi nella mappatura in modalità a bassa risoluzione effettuati dal CRISM avevano infatti richiesto un esame più approfondito con lo spettrometro, in quanto i carbonati si trovano vicino ai minerali argillosi. Entrambi i tipi di minerali in genere sono presenti in ambienti umidi.

La presenza di questo tipo di carbonato in associazione con le caratteristiche di maggiore impatto suggerisce che è stato sepolto da pochi chilometri di rocce più giovani, forse anche da flussi di materiale vulcanico e frammenti espulsi da altri impatti nelle vicinanze. Questi risultati rafforzano le relazione scientifiche presentate da altri ricercatori, che avevano individuando gli stessi tipi di minerali di carbonato e argilla dall'osservazione effettuata dal CRISM in un sito di circa 1.000 chilometri di diametro.

In questo sito, un impatto meteorico ha esposto in superficie delle rocce provenienti dal sottosuolo all'interno del cratere Leighton. In relazione a tale scoperta, Giuseppe Michalski dello Science Planetary Institute e Paolo Niles del NASA Johnson Space Center, hanno proposto che i carbonati di Leighton "potrebbero essere solo una piccola parte di un più ampio antico strato sedimentario che è stato sepolto da proiettili vulcanici e materiale da impatto".

"I carbonati attualmente presenti nelle rocce su Marte, scoperti sia dall'orbita che dal Rover Spirit della NASA, sono ricchi di magnesio che potrebbero essersi formati dalla reazione dei depositi vulcanici con l'umidità", secondo Wray. "L'ampia varietà di campioni che stiamo osservando include anche i carbonati ricchi di ferro e ricchi di calcio che potrebbero formarsi con la stessa facilità solo in presenza di acqua che reagisce con le rocce ignee. Il carbonato di calcio è quello che in genere si trova sulla Terra negli oceani e sui fondali dei laghi".

I carbonati dei siti Huygens e Leighton sono "idonei a quello che ci si aspetterebbe quando interagiscono nell'atmosfera l'anidride carbonica e le sostanze organiche con l'acqua su Marte". La chiave per ulteriori elementi di prova potrebbe essere quella di trovare dei depositi simili in altre regioni di Marte. Una guida per questa ricerca è la mappatura fatta dallo strumento CRISM a bassa risoluzione, che ha coperto circa tre quarti del pianeta e ha rivelato dei giacimenti di argilla e minerali in migliaia di siti.

"Un cambiamento radicale nella densità atmosferica rimane una delle possibilità più interessanti per Marte", ha detto Richard Zurek, del Mars Reconnaissance Orbiter Project Scientist al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, Californ "Appare sempre più una crescente evidenza di acqua liquida sulla superficie di Marte la quale suggerisce che l'atmosfera era anche molto più spessa".

L'anidride carbonica contribuisce per quasi tutta l'atmosfera presente e probabilmente era molto più presente e spessa. Nell'odierna fredda atmosfera l'acqua liquida congela rapidamente o bolle lentamente. Che fine ha fatto dunque l'anidride carbonica? E' questa la domanda a cui gli scienziati dovranno rispondere al più presto. A tal fine, la NASA lancerà il Mars Atmosphere and Volatil Evolution Mission (MAVEN) nel 2013, per studiare i processi che potrebbero aver privato il gas dalla parte superiore dell'atmosfera per farlo disperdere nello spazio interplanetario.

Nel frattempo, il CRISM e altri strumenti in orbita continueranno a cercare le prove che l'anidride carbonica era presente nell'antica atmosfera, in presenza di acqua allo stato liquido, con formazione di minerali di carbonato che ora sono sepolti sotto l'attuale superficie.

http://www.centroufologicoionico.com/ar ... elle-rocce

http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 144338.htm


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MessaggioInviato: 26/04/2011, 11:02 
Astronomia e cosmologiaSu ScienceLa capricciosa atmosfera di Marte
Periodicamente, con le variazioni d'inclinazione dell'asse, il polo sud riceve più radiazione solare, che fa sublimare l'anidride carbonica ghiacciata e, via effetto serra, crea le condizioni per la presenza di acqua allo stato liquido per lunghi periodi La quantità di atmosfera presente su Marte cambia drasticamente quando l'asse di rotazione del pianeta varia. A scoprirlo è stata una ricerca che si è basata sui dati raccolti dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA grazie al radar SHARAD, frutto di una collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Università di Roma "La Sapienza" e INAF. Questo processo potrebbe anche influire sulla eventuale presenza di acqua allo stato liquido sul pianeta e sulla frequenza e intensità delle tempeste di sabbia. L'articolo che illustra la scoperta è pubblicato su Science.

Im particolare, la ricerca ha rilevato in profondità la presenza di un deposito di biossido di carbonio ghiacciato 30 volte più grande di quanto si potesse ipotizzare.

"Durante l'estate nell'emisfero sud di Marte - spiega Enrico Flamini dell'ASI - questo strato sublima andando ad arricchire l'atmosfera ed è forse la causa delle tempeste di sabbia che periodicamente alzano nell'atmosfera marziana, fino a grandi altezze, particelle di sabbia finissima, che nascondo la superficie del pianeta rosso."

"La scoperta di questa grandissima dì riserva di anidride carbonica diventa di notevole importanza se si tiene presente che i modelli dinamici di Marte mostrano che l'inclinazione dell'asse di rotazione varia in maniera significativa con una periodicità di circa 100.000 anni. Ogni mille secoli quindi il polo sud marziano riceve una maggiore quantità di luce solare e quindi buona parte o tutta l'anidride carbonica può sublimare facendo innalzare la pressione atmosferica e di conseguenza l'effetto serra, creando quindi le condizioni per la sopravvivenza di acqua allo stato liquido per lunghi periodi."

"Durante questi periodi quindi Marte è circondato da un'atmosfera abbastanza densa anche se composta quasi essenzialmente da anidride carbonica che sulla terra rappresenta solo lo 0,4 per cento. Questo effetto secolare può quindi essere la causa di molte delle evidenze di scorrimento di acqua su Marte dove si possono vedere resti di fiumi e grandi estuari a delta. Quando l'asse di Marte ritorna all'inclinazione che misuriamo oggi, l'anidride carbonica precipita di nuovo sotto forma di ghiaccio e si concentra nella regione più fredda del pianeta: il polo sud." (gg)

http://lescienze.espresso.repubblica.it ... lo/1347598


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MessaggioInviato: 20/05/2011, 23:59 
Mi sembra di capire che se un tempo l'atmosfera era più densa, era composta come adesso per la maggior parte di anidride carbonica... quindi se ne deduce che difficilmente Marte fosse abitato da forme di vita evolute, tanto meno da esseri intelligenti....


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MessaggioInviato: 21/05/2011, 11:58 
Quindi, non è vero che inizialmente l'atmosfera (e la superficie) di Marte era più "vivibile" e che solo in seguito sia stata dispersa. Detta così sembra di capire che la vita avrebbe sempre avuto solo poche centinaia di anni per svilupparsi prima di restare letteralmente senz'aria (cioè, anidride carbonica).

Mi domando come potrebbe essere terraformato Marte se il pianeta non è in grado di mantenere l'atmosfera (e senza un campo magnetico potente). Marte è nato morto e non è possibile resuscitarlo.


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MessaggioInviato: 21/05/2011, 13:27 
Se si trova tracce di vita intelligente,sarà stata solo di transito,che è l'ipotesi che ho sempre sostenuto.


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MessaggioInviato: 22/05/2011, 12:37 
Mah.... a me sembra che comunque si vuole sostenere che l'atmosfera di Marte ha "retto" anche per milioni di anni. Semplicemente, è svaporata più rapidamente di quella terrestre, che tende anch'essa ad evaporare, ma più lentamente di quella di Marte, e poi tende ad essere parzialmente rimpinguata dai vulcani....
Se poi pensiamo che Venere, pur essendo un poco più piccola della Terra, ha un'atmosfera enormemente più densa della Terra stessa, e che si trova anche più vicina al Sole, non è difficile credere che Marte abbia avuto per molto tempo un atmosfera densa...
Quello che chiedo io è: tale atmosfera è sempre stata di anidride carbonica, o a un certo punto si è formato ossigeno, che forse è stato progressivamente assorbito dai minerali ferrosi del terreno, creando gli ossidi che gli danno il suo caratteristico colore rosso?
Se tale ossigeno non si è mai formato, allora penso che davvero Marte non sia mai stato abitato da esseri intelligenti, se non completamente diversi da noi (magari con un'altra chimica organica, che non necessita di grandi quantità di ossigeno), e questo neanche di transito....


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MessaggioInviato: 22/05/2011, 12:57 
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sezione 9 ha scritto:

Quindi, non è vero che inizialmente l'atmosfera (e la superficie) di Marte era più "vivibile" e che solo in seguito sia stata dispersa. Detta così sembra di capire che la vita avrebbe sempre avuto solo poche centinaia di anni per svilupparsi prima di restare letteralmente senz'aria (cioè, anidride carbonica).

Mi domando come potrebbe essere terraformato Marte se il pianeta non è in grado di mantenere l'atmosfera (e senza un campo magnetico potente). Marte è nato morto e non è possibile resuscitarlo.


Marte non e` nato morto...
Marte e` il pianeta di origine della nostra specie ma eoni fa.
La scienza cosiddetta moderna di oggi non fa altro che "riscoprire" le sue antichissime origini...sue e dell`Homo Sapiens Sapiens.
Che Marte sia come attualmente le sonde N.A.S.A danno ad intendere e come stereotipo comune da "sempre" propugna ovvero un arido pianeta incapace di sostenere la vita secondo gli unici canoni che l`uomo sempre cosiddetto moderno, conosce, fa comodo solo a chi oggi controlla il pianeta e la divulgazione della Verita`.
Le nostre radici anche se per via indiretta ovvero radici della civilta` che ci ha creato a "propria immagine e somiglianza" sono lassu`...
E vi dico anche un`altra cosa, il fatto che l`uomo "sapiente sapiente" non e` ancora andato lassu` con una novella missione con equipaggio (almeno ufficialmente) non e` ne` questione mera di soldi necessari, ne` di problemi tecnici da risolvere e ne` tanto meno di condizioni politiche...

Grazie.

Marco71.


Ultima modifica di MarcoFranceschini il 22/05/2011, 13:02, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/05/2011, 16:07 
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MarcoFranceschini ha scritto:

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sezione 9 ha scritto:

Quindi, non è vero che inizialmente l'atmosfera (e la superficie) di Marte era più "vivibile" e che solo in seguito sia stata dispersa. Detta così sembra di capire che la vita avrebbe sempre avuto solo poche centinaia di anni per svilupparsi prima di restare letteralmente senz'aria (cioè, anidride carbonica).

Mi domando come potrebbe essere terraformato Marte se il pianeta non è in grado di mantenere l'atmosfera (e senza un campo magnetico potente). Marte è nato morto e non è possibile resuscitarlo.


Marte non e` nato morto...
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Che Marte sia come attualmente le sonde N.A.S.A danno ad intendere e come stereotipo comune da "sempre" propugna ovvero un arido pianeta incapace di sostenere la vita secondo gli unici canoni che l`uomo sempre cosiddetto moderno, conosce, fa comodo solo a chi oggi controlla il pianeta e la divulgazione della Verita`.
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E vi dico anche un`altra cosa, il fatto che l`uomo "sapiente sapiente" non e` ancora andato lassu` con una novella missione con equipaggio (almeno ufficialmente) non e` ne` questione mera di soldi necessari, ne` di problemi tecnici da risolvere e ne` tanto meno di condizioni politiche...

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Marco71.


Marte è un inferno. Non può esistere acqua liquida su Marte. Qualsiasi essere umano sul suolo marziano, senza una tuta pressurizzata, vedrebbe i suoi liquidi corporei evaporare. Immagina tu che bella morte divertente.

Una missione manned su Marte è un'operazione titanica. E non ci andiamo per questo e unico motivo. Il fatto che tu la consideri fattibile (magari anche già fatta) dimostra una scarsa preparazione in tematiche aerospaziali.



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Ecco appunto, sono ingegnere elettronico...
E quello che dici ricalca alla perfezione ciò che la scienza accademica moderna di oggi considera come insieme di assiomi.
Né più e né meno i soliti discorsi sulla velocità della radiazione elettromagnetica nel vuoto e le arcinote distanze che secondo i noti scienziati di noto organismo impedirebbero qualsiasi approccio a contatti con altre civiltà.
Continuate a credere ciecamente in cosa apprendete sui libri di testo a scuola e tra un poco forum come questo non avranno più ragione di esistere.
Grazie.

Marco71.


Ultima modifica di MarcoFranceschini il 23/05/2011, 00:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 23/05/2011, 02:48 
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MarcoFranceschini ha scritto:

Ecco appunto, sono ingegnere elettronico...
E quello che dici ricalca alla perfezione ciò che la scienza accademica moderna di oggi considera come insieme di assiomi.
Né più e né meno i soliti discorsi sulla velocità della radiazione elettromagnetica nel vuoto e le arcinote distanze che secondo i noti scienziati di noto organismo impedirebbero qualsiasi approccio a contatti con altre civiltà.
Continuate a credere ciecamente in cosa apprendete sui libri di testo a scuola e tra un poco forum come questo non avranno più ragione di esistere.
Grazie.

Marco71.


Non ci siamo proprio. Considero la radiazione un problema minore, quasi ridicolo guarda.
Il problema riguarda i razzi vettori. Il problema è l'immenso pozzo gravitazionale marziano che non è la Luna. Devi prima spingere una navicella in trans mars injection... Questa navicella deve atterrare e deve avere con sè TUTTO l'occorrente per abbandonare Marte e far ritorno sulla Terra. Il payload da mandare su Marte per una missione di questo tipo è gigantesco. E soprattutto ad oggi, con la dipartita dei Saturn V, non abbiamo alcun vettore che sarebbe vagamente in grado di fare una missione del genere (che comunque richiederebbe svariati lanci).


Io non credo proprio a niente. Semmai leggo e cerco d'informarmi. E si, considero i "documentari" cospirazionisti che si guardano in 10 minuti (rispetto a una buona ricerca che richiede ANNI, ANNI.. Ripetiamolo insieme: anni per poter portare ad un'opinione su un argomento) dello stesso livello di Maria de Filippi e dell'Isola dei Famosi. In entrambi i casi mi sembra di vedere zombie che non riescono a ragionare con la propria testa. L'Anticonformismo di Massa non è meno ridicolo del conformismo.
E si, di massa perché siete parecchi. Una volta questi deliri erano per il popolo ignorante, che abboccava ingenuamente (non per niente ste tesi hanno spopolato tra gli analfabeti americani che ascoltavano dalle radio e ancora oggi sono usatissime dai leader dei paesi arabi in chiave spiccatamente antisemita) ma noto che il Web ha portato ad un aumento esponenziale del fenomeno anche tra gente di una certa cultura.

Le distanze non impediscono alcun contatto con una civiltà aliena per la scienza, evidentemente leggi la scienza dalle interviste e poco da libri accademici. Lo scienziato quando parla, parla in peer review: altrimenti dice delle cavolate e la sua parola vale meno della tua e della mia.
E' risaputo, con una serie di studi fatti negli anni 80, che anche in presenza dell'ipotetico vincolo C, basterebbero dai 20 ai (nei casi estremamente più pessimisti) 500 milioni di anni per una civiltà della nostra galassia a colonizzare TUTTA la Via Lattea.
Lo scienziato che ti parla di limite della velocità della luce come impossibilità per un contatto alieno lo fa in Televisione fuori da un contesto accademico. Dove la sua parola vale zero. Questo argomento era del resto già chiaro ad Enrico Fermi che disse chiaramente "se l'universo pullula di civiltà.. Dove sono?" Fermi era ben conscio che anche in presenza del vincolo C la galassia è colonizzabile in uno sputo di tempo da parte di una civiltà evoluta. E per questo si chiedeva... Dove sono?

E la cosa ridicola di questa gente è che spesso ammettono nelle loro interviste su Topolino (Focus, Newton) che probabilmente ci sono decine di civiltà nella galassia!


La verità (IMHO) è che pochissime persone qua dentro conoscono la scienza. La scienza ufficiale e seria NON ride. Non è Attivissimo che ti coglioneggia. Non è Odifreddi in TV.



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UfoWatcher ha scritto:

Le distanze non impediscono alcun contatto con una civiltà aliena per la scienza, evidentemente leggi la scienza dalle interviste e poco da libri accademici. Lo scienziato quando parla, parla in peer review: altrimenti dice delle cavolate e la sua parola vale meno della tua e della mia.
E' risaputo, con una serie di studi fatti negli anni 80, che anche in presenza dell'ipotetico vincolo C, basterebbero dai 20 ai (nei casi estremamente più pessimisti) 500 milioni di anni per una civiltà della nostra galassia a colonizzare TUTTA la Via Lattea.
Lo scienziato che ti parla di limite della velocità della luce come impossibilità per un contatto alieno lo fa in Televisione fuori da un contesto accademico. Dove la sua parola vale zero. Questo argomento era del resto già chiaro ad Enrico Fermi che disse chiaramente "se l'universo pullula di civiltà.. Dove sono?" Fermi era ben conscio che anche in presenza del vincolo C la galassia è colonizzabile in uno sputo di tempo da parte di una civiltà evoluta. E per questo si chiedeva... Dove sono?

E la cosa ridicola di questa gente è che spesso ammettono nelle loro interviste su Topolino (Focus, Newton) che probabilmente ci sono decine di civiltà nella galassia!


La verità (IMHO) è che pochissime persone qua dentro conoscono la scienza. La scienza ufficiale e seria NON ride. Non è Attivissimo che ti coglioneggia. Non è Odifreddi in TV.


Oh, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. [:)]


Ultima modifica di Lawliet il 23/05/2011, 14:56, modificato 1 volta in totale.


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UfoWatcher ha scritto:

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MarcoFranceschini ha scritto:

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Né più e né meno i soliti discorsi sulla velocità della radiazione elettromagnetica nel vuoto e le arcinote distanze che secondo i noti scienziati di noto organismo impedirebbero qualsiasi approccio a contatti con altre civiltà.
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Non ci siamo proprio. Considero la radiazione un problema minore, quasi ridicolo guarda.
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Io non credo proprio a niente. Semmai leggo e cerco d'informarmi. E si, considero i "documentari" cospirazionisti che si guardano in 10 minuti (rispetto a una buona ricerca che richiede ANNI, ANNI.. Ripetiamolo insieme: anni per poter portare ad un'opinione su un argomento) dello stesso livello di Maria de Filippi e dell'Isola dei Famosi. In entrambi i casi mi sembra di vedere zombie che non riescono a ragionare con la propria testa. L'Anticonformismo di Massa non è meno ridicolo del conformismo.
E si, di massa perché siete parecchi. Una volta questi deliri erano per il popolo ignorante, che abboccava ingenuamente (non per niente ste tesi hanno spopolato tra gli analfabeti americani che ascoltavano dalle radio e ancora oggi sono usatissime dai leader dei paesi arabi in chiave spiccatamente antisemita) ma noto che il Web ha portato ad un aumento esponenziale del fenomeno anche tra gente di una certa cultura.

Le distanze non impediscono alcun contatto con una civiltà aliena per la scienza, evidentemente leggi la scienza dalle interviste e poco da libri accademici. Lo scienziato quando parla, parla in peer review: altrimenti dice delle cavolate e la sua parola vale meno della tua e della mia.
E' risaputo, con una serie di studi fatti negli anni 80, che anche in presenza dell'ipotetico vincolo C, basterebbero dai 20 ai (nei casi estremamente più pessimisti) 500 milioni di anni per una civiltà della nostra galassia a colonizzare TUTTA la Via Lattea.
Lo scienziato che ti parla di limite della velocità della luce come impossibilità per un contatto alieno lo fa in Televisione fuori da un contesto accademico. Dove la sua parola vale zero. Questo argomento era del resto già chiaro ad Enrico Fermi che disse chiaramente "se l'universo pullula di civiltà.. Dove sono?" Fermi era ben conscio che anche in presenza del vincolo C la galassia è colonizzabile in uno sputo di tempo da parte di una civiltà evoluta. E per questo si chiedeva... Dove sono?

E la cosa ridicola di questa gente è che spesso ammettono nelle loro interviste su Topolino (Focus, Newton) che probabilmente ci sono decine di civiltà nella galassia!


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Non leggo alcuna rivista di carattere scientifico di massa come quelle a cui ti riferisci.
Leggo solo testi accademici prodotti da università di tutto il globo terracqueo ma ovviamente dalla tua analisi cristallina non si può desumere...
La Scienza la conosco e bene anche...e so altrettanto bene come funziona.
Comunque non voglio convincerti di alcunché ognuno rimane sulle sue lecite posizioni.
Grazie.

Marco71.



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Quello è il guaio... in campo scientifico nessuno dovrebbe rimanere "sulle proprie convinzioni", come invece si fa in religione, filosofia e politica. Perché la scienza deve occuparsi di fatti concreti, non di scelte interiori.
Se pensi che Ufowatcher stia sbagliando, dovresti fare il favore a tutti quanti, non solo a lui, di spiegare in base a quali conoscenze scientifiche sbaglia.... non ti pare? Scappare dalla discussione è controproducente alla verità....


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