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Rettiloide
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MessaggioInviato: 13/12/2011, 21:10 
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zakmck ha scritto:


Certo, se tu riuscissi a ritrovare la tua vecchia analisi sarebbe una bella mole di lavoro risparmiato. Forse si potrebbe trovare in qualche post fatto su Lunexit?


Purtroppo Lunexit in questo periodo non è online e purtroppo io non ho molto tempo libero. Spero tuttavia che questa breve sintesi possa aiutare. Potete poi, perfezionare questa prova fatta in 5 minuti.

Innanzitutto, quello che segue è strip di tutte le immagini sinistre dei sol presi in esame complete. Lavorare sulle immagini originali, non tagliate, è molto impotante per capire l'ambiente.
Poi, dovete tenere a mente una cosa: la scena che stiamo guardando è come se fosse vista solo con un occhio (in questo caso il sinistro di Spirit)! Sembra una banalità ma provate a verificare voi stessi quante cose cambiano!

Immagine:
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158,5 KB

Spero, prima di tutto, che questa sequenza aiuti a capire i movimenti del rover.

Poi, una velocissima prova, tenendo conto che la digitale che ho usato, come focale, angolo di visuale ecc non ha nulla a che vedere con quella del rover:

Immagine:
Immagine
67,79 KB

Certo che i riferimenti dei lati della scatola aiutano molto ma immaginate di averne di meno definiti.... insomma, spero di avervi tolto qualche dubbio e scusate ancora se non riesco a fare di più ma il tempo è tiranno! [:)]


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MessaggioInviato: 14/12/2011, 13:04 
A me sembra che la roccia scompaia dalla vista perchè oltre ad essere nascosta dal masso con la "crepa" essa si trovi in un avvallamento del terreno e quando il rover si muove in leggera salita riesce a vederlo ma poi scompare nuovamente quando torna in discesa.
Se riesco cerchero di fare una simulazione per tentare di spiegarmi meglio


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MessaggioInviato: 15/12/2011, 13:34 
Purtroppo in questo raro caso non posso essere d'accordo con 2di7.

Si può provare a realizzare qualsiasi modello 3d (nel limite del ricavabile da una foto), comunque non si riesce a giustificare un cambio di posizione così drastico.

Le angolazioni di visuale non permettono a nulla di sparire dalla vista, infatti tutto il resto si vede e si vede bene, ... con una angolazione differente ovviamente, ma si vede.

C'é quell'oggetto che non può stare li ....... e poi cambiando angolazione, sparire del tutto.

Ho provato modelli con differenti profondità dell'oggetto incriminato, ... ma la cosa non regge.


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MessaggioInviato: 15/12/2011, 17:22 
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dslump ha scritto:

A me sembra che la roccia scompaia dalla vista perchè oltre ad essere nascosta dal masso con la "crepa" essa si trovi in un avvallamento del terreno e quando il rover si muove in leggera salita riesce a vederlo ma poi scompare nuovamente quando torna in discesa.


Spiegazione esatta, che si aggiunge a quella sulla diversa prospettiva già data da 2di7

Ho segnato l'allineamento di due sassi ben riconoscibili che si trovano in direzione della "roccia che scompare".
Quella roccia in certe inquadrature scompare perché si trova dietro il dosso. Si vede quando viene "centrata" nello spazio tra due rocce (immagini C e D), scompare nelle viste angolate perché dietro il dosso ma soprattutto perché coperta dalle due rocce più grandi (immagini B e E), e si vede ancora nelle viste più laterali (A e F)


A 2N288741142EFFAZWEP1994L0M1_SOL_1829
Immagine
182,67 KB

B 2N288913564EFFB039P0635R0M2_SOL_1831
Immagine
134 KB

C2N289093752EFFB074P1985R0M1_SOL_1833
Immagine
156,74 KB

D 2N289093752EFFB074P1985L0M1_SOL_1833
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140,4 KB

E 2N289448978EFFB0AXP0675R0M1_SOL_1837
Immagine
159,58 KB

F 2N289976994EFFB0EOP0675R0M1_SOL_1843
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157,71 KB


Ultima modifica di Trystero il 15/12/2011, 18:11, modificato 1 volta in totale.


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Vorrei proporre alla benevola considerazione del lettore una teoria che potrà sembrare paradossale e sovversiva. La teoria è questa: che sarebbe opportuno non prestare fede a una proposizione fino a quando non vi sia un fondato motivo per presupporla vera. (Bertrand Russell)
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MessaggioInviato: 15/12/2011, 23:34 
Sul sito segnalato da 2di7 c'e' veramente una miniera di informazioni. [:0]
Partendo dai dati numerici mi sono disegnato una mappa con le posizioni del rover nei vari sol ed effettivamente devo ammettere che la semplice variazione prospettica e' compatibile con le foto indicate. Gli elementi ulteriori che vanno considerati sono:
  • la roccia nera e' in un piccolo avvallamento, come evidenziato da dslump, e le rocce piu' grosse e chiare sono invece su un piccolo promontorio
  • le distanze tra il rover e le rocce chiare sono solo di pochi metri anche se dalla foto sembrano molto lontane grazie all'effetto grandangolo. Ad esempio nella sol 1833 le rocce sulla cresta in fondo sono a circa 13 metri dal rover.
  • la roccia nera non e' adiacente alle rocce piu' chiare come invece sembra apparire nella foto del sol 1833 (anche in questo caso un errore dovuto alla prospettiva)
  • la distanza della roccia nera dalle rocce piu' chiare e' determinante per convalidare l'osservazione. Comunque dal mio schema basta una distanza di circa 1/4 della distanza che c'e' tra il rover e le rocce chiare. A distanze inferiori la variazione prospettica non e' piu' valida come spiegazione.
Che dire, ancora una volta complimenti a 2di7. [;)]


Ultima annotazione. Guardando e riguardando queste foto, mi sono chiesto quale possa mai essere l'origine di questa strana roccia.


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E' come una specie di lingua di roccia che esce dal corpo centrale. Decisamente fragile come struttura. Qualche idea?



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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MessaggioInviato: 15/12/2011, 23:56 
Cita:
zakmck ha scritto:
Ultima annotazione. Guardando e riguardando queste foto, mi sono chiesto quale possa mai essere l'origine di questa strana roccia.
E' come una specie di lingua di roccia che esce dal corpo centrale. Decisamente fragile come struttura. Qualche idea?


Guardandola da diverse angolazioni si capisce che non è attaccata alla roccia più grande, si trova davanti e sembra un sasso aguzzo e piatto.

Immagine:
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50,21 KB


Ultima modifica di Trystero il 15/12/2011, 23:57, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/12/2011, 00:29 
ma è evidente!!!

Su marte è rimasta vita, una vita residuale di una antica civiltà che ha lasciato Marte probabilmente per un cataclisma di proporzioni catastrofiche. Sono sopravvissute le creature più resistenti che si sono adattate, di generazione in generazione, ad un nuovo modo di vivere e quindi di nutrirsi. Secondo me i Marziani hanno adocchiato la nostra terra ritenendola più ricca di elementi vitali quali acqua emersa, vegetazione, varietà di vita, animali, eccetera. E probabilmente sulla terra hanno colonizzato replicandosi e mischiando il loro patrimonio genetico con quello delle creature più vicine a noi, gli ominidi. Forse i maziani hanno copualto con le scimmie e da questa copula è nato l'ominide ALTRO CHE EVOLUZIONE DELLE RAZZE, qui manca un anello di congiunzione tra noi e le scimmie e questo anello un giorno sarà ufficializzato col nome "MARZIANI"

Su marte c'è vita, secondo me è vita primitiva, o che da evoluta si è regredita in forme primitive.

Forse su marte c'è stato un grande cataclisma e cosi i pochi marziani sopravvissuti sono venuti sulla terra
si sono replicati
si sono fatti chiamere DEI E DEE
finché anche la morte li ha raggiunti anche sul nostro globo terrestre
lasciando però il loro patrimonio culturale alle nuove generazioni terrestre mischiate con quelle marziali

noi siamo figli di Marte
...



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MessaggioInviato: 16/12/2011, 01:15 
Cita:
Diaspro79 ha scritto:

ma è evidente!!!

Su marte è rimasta vita, una vita residuale di una antica civiltà che ha lasciato Marte probabilmente per un cataclisma di proporzioni catastrofiche. Sono sopravvissute le creature più resistenti che si sono adattate, di generazione in generazione, ad un nuovo modo di vivere e quindi di nutrirsi. Secondo me i Marziani hanno adocchiato la nostra terra ritenendola più ricca di elementi vitali quali acqua emersa, vegetazione, varietà di vita, animali, eccetera. E probabilmente sulla terra hanno colonizzato replicandosi e mischiando il loro patrimonio genetico con quello delle creature più vicine a noi, gli ominidi. Forse i maziani hanno copualto con le scimmie e da questa copula è nato l'ominide ALTRO CHE EVOLUZIONE DELLE RAZZE, qui manca un anello di congiunzione tra noi e le scimmie e questo anello un giorno sarà ufficializzato col nome "MARZIANI"

Su marte c'è vita, secondo me è vita primitiva, o che da evoluta si è regredita in forme primitive.

Forse su marte c'è stato un grande cataclisma e cosi i pochi marziani sopravvissuti sono venuti sulla terra
si sono replicati
si sono fatti chiamere DEI E DEE
finché anche la morte li ha raggiunti anche sul nostro globo terrestre
lasciando però il loro patrimonio culturale alle nuove generazioni terrestre mischiate con quelle marziali

noi siamo figli di Marte
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è evidente!! lapalissiano direi..


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MessaggioInviato: 16/12/2011, 02:42 
Io penso che ,forse,la vita abbia preso una strada alternativa su Marte.

Diciamo,qualcosa che sta succedendo anche sul nostro pianeta ma almeno per ora in forma virtuale.

Il silicio é qualcosa di più di un semplice minerale e lo dimostra in due modi:

a)tecnologicamente,innescando un modo di vivere,comunicare,produrre,creare e pensare che sta formattando il mondo intero,le menti umane e forse anche altro.

b)potenzialmente rappresenta la seconda base della vita con il carbonio.

Noi siamo unità-carbonio ma non é detto che anche altrove sia cosî.

Ora se il silicio é in grado di costituire macchine pensanti,forse é in grado esso stesso di generare una vita pensante molto diversa dalla nostra.

Su Marte ci sono rocce in ogni dove,spesso,come nel caso che state discutendo davvero strane,curiose al punto di assomigliare a forme animali o viventi.

Io non escludo che forse,su quel pianeta,l'evoluzione abbia preso una strada diversa dalla nostra.

Le unità-silicio non hanno bisogno di aria,acqua,pressione,neppure di muoversi se fossero in grado di comunicare in un modo diverso dal linguaggio .

Forse non avrebbero neppure bisogno di riprodursi,dato che avrebbero una vita lunghissima e,nel caso di rotture,e cose del genere,se il loro schema di vita e di pensiero fosse simile in qualche modo ad un ologramma,ogni spezzo sarebbe poi il clone dell'altro,come succede quando rompete un oggetto olografico ritrovando in ogni pezzo l'ologramma stesso.

Io non escludo mai niente nella vita,non si sa mai.

Daltrone,come corollario a questa ipotesi,vedo che la specie umana attuale si irrigidisce sempre di più,tende a macchinizzarsi,ad entrare in simbiosi spesso incredibili con i sistemi informatici,a pensare in un modo piuttosto piatto,conformista,unidimensionale,insomma a....roccizzarsi a poco a poco.

Nel contempo il corpo diventa una specie di oggetto da curare,esibire,idealizzare ma non si tratta di un corpo vivo,libero,spontaneo,ma di un qualcosa di costruito e assolutizzato.

Forse é una reazione a questa crescente de-mentalizzazione,forse invece é il risultato di questo oppure,forse,é la nascita di una forma di vita ibrida il cui hardware e software si basa sul silicio.

Vedete,la natura certe volte fa brutti scherzi,specialmente quando la si formatta a poco a poco secondo
schemi,modelli,formule e modalità che non sono propriamente le sue,intendo quelle terrestri.

Riprendendo quanto scrive il nostro amico sulla trasmigrazione marziana sulla terra,penso che non sia lontano dal vero,ma questo passaggio lo stanno facendo con modalità diverse da quelle classiche ufologiche....e secondo me lo stanno facendo bene,dal loro punto di vista e di...vita

Se fosse cosî,io non avrei niente da dire se non che,chi non vive pienamente una vita...carbonica non si lamenti poi se si ritrova un tantino silicizzato,in molte forme diverse e ,forse,da un'intelligenza superiore alla sua.
[^]



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MessaggioInviato: 16/12/2011, 10:12 
Cita:
star-man ha scritto:

Io penso che ,forse,la vita abbia preso una strada alternativa su Marte.

Diciamo,qualcosa che sta succedendo anche sul nostro pianeta ma almeno per ora in forma virtuale.

Il silicio é qualcosa di più di un semplice minerale e lo dimostra in due modi:

a)tecnologicamente,innescando un modo di vivere,comunicare,produrre,creare e pensare che sta formattando il mondo intero,le menti umane e forse anche altro.

b)potenzialmente rappresenta la seconda base della vita con il carbonio.

Noi siamo unità-carbonio ma non é detto che anche altrove sia cosî.

Ora se il silicio é in grado di costituire macchine pensanti,forse é in grado esso stesso di generare una vita pensante molto diversa dalla nostra.



La vita a base silicio e' sicuramente una prospettiva molto affascinante, star, ma purtroppo cozza contro la chimica, rendendo la probabilita' che cio' possa accadere estremamente remota.

Comunque, entrando nello specifico, la biochimica a base silicio, pur avendo molte affinita' con quella a base carbonio, e' in realta assai poco probabile in quanto le differenze tra silicio e carbonio rendono molto difficile la formazione di catene sufficientemente lunghe e sufficientemente stabili. Unisci a questo che i composti silicio-idrogeno (l'equivalente degli idrocarburi) sono fortemente reattivi in acqua. Le ipotetiche molecole organiche dovrebbero percio' basarsi su legami piu' stabili, come quelli Silicio-Ossigeno-Silicio, ma in questo caso rimane pur sempre il problema che il diossido di silicio (l'equivalente del diossido di carbonio) e' un solido cristallino nella fascia 0-100 gradi centigradi, il che rende impossibile l'uso dell'acqua come solvente.

Inoltre non dimentichiamo che tra le molecole identificate nello spazio cosmico, quelle a base carbonio sono in rapporto 10 a 1 e tra quella a base silicio, la meta' e' a base mista carbonio/silicio, il che rende veramente poco probabile la diffusione di tale biochimica anche se non del tutto impossibile.

Insomma, almeno su Marte (cosi come sulla terra), le probabilita' di una biochimica a base silicio sono infinitesime, inoltre la presenza accertata di rilevanti quantita' di Metano punta decisamente il dito verso una vita a base carbonio.



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MessaggioInviato: 16/12/2011, 19:39 
io credo che la vita come dovrebbe esistere realmente , non c'e' in nessuno dei pianeti di questo sistema, e per nessuno intendo nemmeno la terra, perche' se questa e' vita preferisco il nulla.[;)]



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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


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MessaggioInviato: 16/12/2011, 22:01 
Cita:
Diego ha scritto:

io credo che la vita come dovrebbe esistere realmente , non c'e' in nessuno dei pianeti di questo sistema, e per nessuno intendo nemmeno la terra, perche' se questa e' vita preferisco il nulla. [;)]
Mitico [:o)]


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MessaggioInviato: 20/12/2011, 13:02 
uno studio condotto sui batteri esistenti nei tunnel di lava della catena delle cascate in oregon,dove la mancanza di ossigeno e temperature estrmemente basse li porta x avere come fonte di energia da usare il ferro presente nell'olivina,acclarati che detto minerale e tali condizioni sono presenti sul pianeta rosso c'e la possibilita'ke possa trovarsi forme batteriche su marte.il tutto e' riportato sulla rivista astrobiology


l'articolo inerente :

http://www.lescienze.it/news/2011/12/19 ... ni-744123/


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Cita:
Ronin77 ha scritto:

Cita:
Diego ha scritto:

io credo che la vita come dovrebbe esistere realmente , non c'e' in nessuno dei pianeti di questo sistema, e per nessuno intendo nemmeno la terra, perche' se questa e' vita preferisco il nulla. [;)]
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diego,STRAMITICO...non ho parole!

Ha detto in tre parole e in un modo letale,da epitaffio totale, quello che io vedo e descrivo da anni ...BRAVISSIMO!

[^]

NB

a questo punto,la ricerca di anomalie diventa pura accademia.

MI risparmi un sacco di lavoro ulteriore!!!


Ultima modifica di star-man il 21/12/2011, 00:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/06/2012, 11:58 
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81,26 KB


Immagine a colori naturali della regione Arabia Terra su Marte. A destra c'è il cratere Danielson, grande 60 km in diametro, mentre a sinistra, il Cratere Kalocsa, grande 33 km in diametro. Credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum)


La sonda Mars Express, della ESA, ha scattato alcune nuove immagini ad alta risoluzione di uno spettacolare cratere su Marte che mostra i segni di significative fluttuazioni nel passato clima del pianeta, dovute probabilmente ai cambiamenti nel suo asse di rotazione. Le immagini ritraggono i crateri Danielson e Kalocsa, all'interno della regione Arabia Terra. Il cratere Danielson porta il nome dell'ingegnere George E. Danielson che ha progettato molte delle camere usate per le sonde spaziali dirette verso Marte. Il cratere Kalocsa invece porta il nome di un piccolo paesino dell'Ungheria, famoso per le grandi osservazioni astronomiche fatte li.

Il cratere Danielson, come tanti altri nella regione Arabia Terra, è pieno di depositi sedimentari stratificati, che in questo caso sono stati pesantemente erosi nel tempo. All'interno del cratere ci sono particolari strutture chiamate butte (colline isolate, dai lati fortemente inclinati e dalla cima piatta), che in questo caso mostrano stratificazioni sui fianchi. Questi butte stratificati vengono chiamati yardangs.
Anche sulla Terra si possono trovare molte strutture simili nelle regioni desertiche, come nel Nord Africa, Asia Centrale o Arizona.



Immagine:
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Prospettiva generata al computer che mostra l'interno del cratere Danielson, ripreso con la camera HRSC a bordo della sonda Mars Express. Credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum)


Nel caso del Cratere Danielson, si pensa che i sedimenti siano stati cimentati li per via dell'acqua, forse grazie a qualche serbatoio antico presente nel sottosuolo, prima che fosse eroso dal vento.
L'orientamento degli yardang porta gli scienziati a pensare che fortissimi venti da nord-nordest(dalla parte in basso a destra nell'immagine in apertura), siano stati responsabili sia per i sedimenti originali portati qui sia per l'erosione successiva nella storia più secca del pianeta.
Si può notare anche la presenza di un campo di dune più scure che taglia in due gli yardang. Si pensa che questa parte coperta di sabbia si sia formata in un periodo molto più tardo



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Riproduzione topografica della regione fotografata dalla sonda Mars Express, centrata sul Cratere Danielson (a destra) ed il Cratere Kalocsa (a sinistra). Il rosso è alto, il blu è basso. Credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum



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Immagine in 3D anaglifico dei crateri Danielson e Kalocsa. Per vedere l'effetto servono occhiali rosso-ciano normalissimi. Credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum)


Il fondale del cratere Danielson è pieno di strati sedimentari separati tra di loro in maniera uniforme con più o meno lo stesso spessore. Alcuni scienziati ritengono che questo indica fluttuazioni periodiche nel clima di Marte, create forse dai regolari cambiamenti nella rotazione dell'asse del pianeta. I differenti strati sono stati depositati infatti tutti in epoche molto diverse. Per contrasto, il più piccolo cratere Kalocsa ha una topografia molto differente. Qui non troviamo sedimenti stratificati. Si pensa che questo sia dovuto al fatto che il suo fondale è molto più alto rispetto a quello del Cratere Danielson, ed inoltre, probabilmente questo cratere non è situato sopra un'antico serbatoio d'acqua.
Un'altra ipotesi è che il cratere è più giovane del suo vicino, ed è stato quindi creato quando non c'era più l'acqua.

http://www.esa.int/esaSC/SEMD285XX2H_index_0.html

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