11/06/2018, 16:48
11/06/2018, 20:15
22/10/2018, 20:02
C'è ossigeno su Marte
C'è ossigeno su Marte e potrebbe sostenere forme di vita. Secondo uno studio del California Institute of Technology (Caltech), pubblicato oggi su "Nature Geoscience", l'ossigeno si trova nell'acqua salata sotto la superficie del pianeta rosso, come il lago di acqua salmastra scoperto dalla sonda europea Mars Express con il radar italiano Marsis. E, secondo i calcoli evidenziati nello studio firmato da Vlada Stamenković (con i colleghi Lewis M. Ward, Michael Mischna e Woodward W. Fischer) l'ossigeno potrebbe supportare la vita di microorganismi e forme di vita anche più complesse.
Nella ricerca, il team di scienziati guidato da Stamenković evidenzia che "a causa della scarsità di O2 nella moderna atmosfera marziana, si presume che Marte sia incapace di produrre ambienti con concentrazioni di O2 sufficientemente grandi per supportare la respirazione aerobica", cioè la respirazione che avviene in presenza di ossigeno.
Ma gli studiosi nella ricerca presentano "una struttura termodinamica per la solubilità di O2 in salamoie", scoprendo che "il moderno Marte può supportare ambienti liquidi con valori di O2 disciolti. Valori, scrivono, che vanno da ~ 2,5 × 10-6 moli da m 3 a 2 moli m 3 in tutto il pianeta, con concentrazioni particolarmente elevate nelle regioni polari".
"Anche ai limiti delle incertezze, i nostri risultati suggeriscono che su Marte ci possono essere ambienti in superficie con sufficiente O2 disponibile per far respirare i microbi aerobici" riferiscono gli scienziati del Caltech secondo i quali, dunque, Marte come è ora, "può supportare ambienti liquidi con O2 disciolto".
"I nostri risultati - segnalano ancora gli studiosi del Caltech - possono aiutare a spiegare la formazione di fasi altamente ossidate nelle rocce marziane" osservate con i rover su Marte, "e implicano che possono esistere opportunità per la vita aerobica su Marte" come è ora e allarga la possibilità di trovare queste forme di vita anche "su altri corpi planetari con fonti di O2 indipendenti dalla fotosintesi".
23/10/2018, 09:19
23/06/2019, 14:30
"Rover Nasa rileva gas che potrebbe essere segnale vita su Marte"
Segnali di vita su Marte. Lo scrive il New York Times, anticipando che in una misurazione effettuata mercoledì, il rover Curiosity della Nasa ha rilevato grandi quantità di metano nell'aria di Marte. Il metano è un gas che sulla Terra è solitamente prodotto da organismi viventi. I dati sono giunti sulla Terra giovedì e gli scienziati che lavorano alla missione ne stanno discutendo le implicazioni. La notizia, anticipata dal Nyt, non è ancora stata annunciata ufficialmente dalla Nasa, che intende effettuare ulteriori verifiche. Il metano è un possibile segnale della presenza di microrganismi sul pianeta. "Visto questo sorprendente risultato, abbiamo riorganizzato il weekend per eseguire un ulteriore esperimento", ha scritto Ashwin R. Vasavada, il responsabile del team scientifico della missione, in una mail della quale il New York Times ha avuto visione. Il controllo missione sulla Terra ieri ha inviato nuove istruzioni al rover, per eseguire delle letture aggiuntive, sospendendo le attività precedentemente pianificate. I risultati di queste osservazioni dovrebbero giungere lunedì sulla Terra. La presenza del metano, nella rarefatta atmosfera marziana, è significativa, perché la luce solare e le reazioni chimiche ne distruggerebbero le molecole nel giro di pochi secoli. Questo significa che il metano rilevato deve essere stato rilasciato recentemente. Sulla Terra, microrganismi chiamati metanogeni proliferano in luoghi dove c'è scarsità di ossigeno, come le rocce in profondità e i tratti digestivi degli animali e rilasciano il metano come prodotto di scarto. Tuttavia, anche le reazioni geotermiche, prive di attività biologica, possono produrre metano. E' anche possibile che il metano su Marte sia di origine antica, intrappolato all'interno del pianeta per milioni di anni e rilasciato in maniera intermittente attraverso le crepe del terreno. Il New York Times cita anche una mail dello scienziato italiano Marco Giuramma, dell'Istituto nazionale di astrofisica, responsabile delle misurazioni di metano della missione Mars Express, la navetta europea in orbita attorno al pianeta e ancora operativa. Giuramma ha affermato che gli scienziati al lavoro sulle missioni Curiosity, Mars Express e Trace Gas Orbiter (la nuova missione europea lanciata nel 2016) hanno discusso queste ultime misurazioni, che hanno rilevato nell'atmosfera 21 parti di metano per miliardo, il livello più alto mai rilevato dalle varie missioni che si sono succedute negli anni. Secondo Giuramma è ancora troppo presto per dare una risposta definitiva. "Ci sono molti dati da processare. Avrò dei risultati preliminari entro la prossima settimana", ha scritto lo scienziato italiano nella mail citata dal Times.
24/06/2019, 04:14
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FABIOSKY63 ha scritto:quindi è logico dedurre che TUTTO quello che NON abbiamo più fatto ufficialmente sia stato INVECE DI FATTO tradotto in realtà e per pochi in questi 50 anni