In aumento le richieste per inviare gli astronauti su Marte, invece che sulla Luna.
Il viaggio, tuttavia, sarebbe lungo e faticoso ma i tecnici stanno sperimentando un nuovo motore a ioni che potrebbe abbreviare i tempi a 39 giorni.
Il motore a ioni non può essere utilizzato per uscire dall’atmosfera terrestre (non fornisce una spinta pari a quella dei razzi chimici) ma una volta nello spazio può fornire una spinta continua con accelerazione progressiva.
Diverse missioni hanno già utilizzato il motore a ioni ma ora stiamo parlando del VASIMIR (Variable Specific Impulse Magnetoplasma Rocket), sviluppato dalla Ad Astra Rocket Company, fondata nel 2005 dal fisico ed ex-astronauta Franklin Chang-Diaz.
Il motore VASIMR funziona a grandi linee così: una sorgente di elettricità viene utilizzata per ionizzare un gas che funge da propellente creando così il plasma. Quest'ultimo viene poi riscaldato ed accelerato da un campo elettrico, ed un campo magnetico lo dirige nella opportuna direzione mentre viene espulso dal motore, creando così una spinta per il veicolo spaziale. Il motore è in grado di variare la quantità di spinta generata consentendo di aumentare o diminuire la sua accelerazione. Ha addirittura una modalità di funzionamento "afterburner", che sacrifica l'efficienza del propellente per ottenere velocità addizionale. Possibili "carburanti" per il motore VASIMR possono essere idrogeno, elio e deuterio.
Per raggiungere Marte, tuttavia, il VASIMIR avrebbe bisogno di un reattore nucleare a bordo.
La NASA sta attualmente appoggiando questo progetto anche in collaborazione con l’industria privata.
Articolo completo in inglese: http://www.newscientist.com/article/dn1 ... -mars.html