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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Su Marte ghiaccio a medie latitudini
MessaggioInviato: 24/09/2009, 22:55 
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Il ghiaccio sembra formarsi a latitudini inferiori a quelle previste ed è considerato una "reliquia" di un clima umido...

http://www.nasa.gov/mission_pages/MRO/n ... 0924r.html


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MessaggioInviato: 25/09/2009, 02:10 
Ehm ehm... qualcuno, alla NASA, è stato in grado di spiegare questo fenomeno COERENTEMENTE con quello che ci hanno sempre detto su Marte?

No perchè il ghiaccio che si scioglie in quella specie di cratere (che fa pensare più al fondale di un lago ghiacciato) significa che le temperature sono superiori allo zero e che quindi Marte NON è un deserto di sabbia arido e dal clima polare, ma, forse, una terra mite con discreta presenza di acqua..... e a quel punto, le condizioni per la vita ci sono quasi tutte.

La teoria di Enkidu comincia a dimostrarsi sempre meno lontana....


Aztlan



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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 25/09/2009, 08:14 
dubito che la NASA si metterà mai a spiegare certe cose...[8]


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MessaggioInviato: 25/09/2009, 08:22 
Vi suggerisco di dare una letta anche a questo:
http://www.nasa.gov/mission_pages/MRO/multimedia/mro20090922.html


Ultima modifica di 2di7 il 25/09/2009, 08:26, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 25/09/2009, 08:35 
SPAZIO: DOPO LA LUNA GHIACCIO PURISSIMO ANCHE SU MARTE

(AGI) - Washington, 24 set. - Dopo la Luna anche Marte e' meno arido di quanto si pensasse. Secondo uno studio pubblicato su Science la Nasa ha trovato ghiaccio non solo ai poli ma anche a latitudini intermedie, piu' prossime all'equatore. Non solo. Si tratta di ghiaccio purissimo: "Finora si pensava che sul Marte il ghiaccio presente fosse composto da un mix di 50% di polveri e %0% di ghiaccio", ha spiegato Shane Byrne dell'universita' dell'Arizona, ma in cinque crateri formatisi recentemente in seguito all'impatto di asteroidi o comete e' stato trovato "una mistura formata da appena l'1% di sporcizia e 99% di puro ghiaccio d'acqua".




La sonda della NASA Mars Reconaissance Orbiter ha scoperto la presenza di acqua ghiacciata appena al di sotto della superficie, alle medie latitudini di Marte. I rilevi sono stati effettuati dall'orbita, dopo che dei meteoriti hanno scavato dei nuovi crateri sul Pianeta Rosso.

Gli scienziati ai comandi della strumentazione scientifica dell'orbiter hanno scoperto del ghiaccio luminoso, affiorare da cinque siti marziani, in cui sono comparsi dei nuovi crateri, profondi da mezzo metro a 2,5 metri, che non esistevano nelle immagini precedentemente acquisite nei medesimi siti. Queste chiazze chiare, si sono via via scurite nelle settimane seguenti la loro scoperta, quando il ghiaccio esposto all'atmosfera marziana ha incominciato a sublimare. Fortunatamente, uno dei nuovi crateri conteneva una chiazza chiara sufficientemente grande da essere riconosciuta da uno degli strumenti di MRO, come ghiaccio d'acqua.
Questa scoperta dimostra che il ghiaccio d'acqua è presente al di sotto della superficie marziana, a metà strada fra il Polo Nord e l'equatore, a latitudini più basse rispetto alle zone in cui sarebbe lecito attendersene presenza, in base al clima del Pianeta Rosso.

Shane Byrne dell' University of Arizona, ha spiegato che questo ghiaccio rappresenta una sorta di reliquia proveniente da un periodo forse anche di solo alcune migliaia di anni fa, in cui il clima era più umido. Byrne è un membro del team che controlla l'High Resolution Imaging Science Experiment, o HiRISE camera, che ha catturato queste nuove immagini. “Ora sappiamo che possiamo utilizzare i nuovi siti di impatto per ricercare il ghiaccio presente a modeste profondità.” Ha dichiarato Megan Kennedy, della Malin Space Science Systems di San Diego, membro del team di controllo della camera Context.
Nell'arco di una tipica settimana di lavoro, la Context camera riprende oltre 200 immagini di Marte, che ricoprono in totale, un'area grande quanto la California. Il team di scienziati quindi esamina queste immagini ad una ad una, trovando, qualche volta, le macchie scure che sono prodotte dalla presenza di nuovi e piccoli crateri sul terreno ricoperto dalla polvere. Confrontando queste immagini con quelle precedentemente scattate nelle medesime zone è possibile capire se i crateri sono veramente nuovi. Il team ha trovato cosi, più di 100 nuovi siti di impatto, di cui la maggior parte situata più vicino all'equatore di quelli che hanno rivelato la presenza di ghiaccio.
Un immagine del 10 Agosto 2008, confrontata con un'omologa ripresa 67 giorni prima, aveva evidenziato una nuova craterizzazione. L'opportunità di studiare questi nuovi crateri, ha causato l'impiego della camera ad alta risoluzione dell'orbiter, che il 12 Settembre 2009 ha confermato l'esistenza di un gruppo di piccoli crateri. “Abbiamo notato qualcosa di strano” ha detto Byrne. “Abbiamo osservato del materiale chiaro nel fondo di questi crateri, con un colore molto evidente. Sembrava ghiaccio.” L'area coperta da questo materiale non era sufficientemente estesa da permettere l'analisi dello spettrometro di MRO. Del resto, un'immagine del 18 Settembre 2008 di un sito differente, ha mostrato un cratere che non esisteva otto mesi prima. Questo cratere, al contrario, aveva una grossa area di materiale chiaro. “Eravamo eccitati per questa scoperta, quindi abbiamo svolto una veloce osservazione,” ha illustrato Kim Seelos del Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory di Laurel, Maryland, “Tutti abbiamo pensato si trattasse di ghiaccio d'acqua, ma era importante avere la conferma di ciò dal suo spettro.”
Il Mars Orbiter è stato progettato per facilitare il coordinamento ed i veloci responsi dai teams scientifici, rendendo possibile rilevare e comprendere le rapide mutazioni delle caratteristiche della superficie di Marte. Il giaccio affiorato a causa dei nuovi impatti, suggerisce l'idea che se il lander Viking 2 della NASA, atterrato nel 1976 nelle medie latitudini marziane, avesse scavato 10 centimetri più in profondità, avrebbe potuto trovare il ghiaccio.

I risultati di queste nuove scoperte verranno pubblicati nel numero del 25 Settembre di una nota rivista scientifica americana.
Il MRO è gestito dal Jet Propulsion Laboratory della NASA per conto del Science Mission Directorate della NASA, sito in Washington. Lo spacecraft è stato costruito dalla Lockheed Martin di Denver ed è partito alla volta di Marte il 12 Agosto 2005, a bordo di un vettore Atlas V dallo Space Launch Complex 41 presso la Cape Canaveral Air Force Station, Florida

Fonte: forumastronautico.it


Ultima modifica di 2di7 il 25/09/2009, 08:43, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 25/09/2009, 12:20 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Ehm ehm... qualcuno, alla NASA, è stato in grado di spiegare questo fenomeno COERENTEMENTE con quello che ci hanno sempre detto su Marte?

No perchè il ghiaccio che si scioglie in quella specie di cratere (che fa pensare più al fondale di un lago ghiacciato) significa che le temperature sono superiori allo zero e che quindi Marte NON è un deserto di sabbia arido e dal clima polare, ma, forse, una terra mite con discreta presenza di acqua..... e a quel punto, le condizioni per la vita ci sono quasi tutte.

La teoria di Enkidu comincia a dimostrarsi sempre meno lontana....


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Non è proprio così
Il ghiaccio può liquefarsi anche a temperature più basse dello zero (Kelvin!), tutto dipende dalla pressione atmosferica:
se la pressione è bassa (come su Marte) allora il punto di liquefazione è a temperatura inferiore allo zero.



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MessaggioInviato: 25/09/2009, 23:47 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Ehm ehm... qualcuno, alla NASA, è stato in grado di spiegare questo fenomeno COERENTEMENTE con quello che ci hanno sempre detto su Marte?

No perchè il ghiaccio che si scioglie in quella specie di cratere (che fa pensare più al fondale di un lago ghiacciato) significa che le temperature sono superiori allo zero e che quindi Marte NON è un deserto di sabbia arido e dal clima polare, ma, forse, una terra mite con discreta presenza di acqua..... e a quel punto, le condizioni per la vita ci sono quasi tutte.

La teoria di Enkidu comincia a dimostrarsi sempre meno lontana....


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Le calotte polari di Marte sono di CO2 e non di H2O, tanto per cominciare.
Inoltre la pressione atmosferica di marte e' troppo bassa per permettere il passaggio dallo stato solido allo stato liquido e quindi il ghiaccio esposto sublima, ovvero passa direttamente dallo stato solido a quello gassoso.
La temperatura media, e dico media, di Marte e' di circa 2 gradi C°, quindi l'acqua allo stato liquido, riferendoci anche al punto precedente, non e' possibile.

Inoltre il colore rosso del terreno di marte e' dovuto principalmente ad ossidi, che poco si accomunano alla vita molecolare complessa, ad ogni modo ci sono sempre gli estremofili



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« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »
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MessaggioInviato: 30/09/2009, 06:59 
Aggiornati Morlock: il ghiaccio marziano è ghiaccio d' acqua, è questa la scoperta più importante della missione Spirit: quella del ghiaccio secco di CO2 è una teoria vecchia e superata per la stessa NASA, che ha ammesso l' errore ANNI FA.

Se uno parla di Marte deve perlomeno sapere queste cose di base, sennò che parliamo a fare di sonde varie se restiamo alle ipotesi precedenti.

C' è acqua su Marte era nelle prime pagine di tutti i giornali anni fa.

A che pressione si sciolga è un altro discorso, ma in ogni caso è ghiaccio d' acqua. Conosco benissimo la storia del ghiaccio secco ma è appunto storia, teoria sorpassata dai moderni dati.


Aztlan



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MessaggioInviato: 30/09/2009, 09:28 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Aggiornati Morlock: il ghiaccio marziano è ghiaccio d' acqua, è questa la scoperta più importante della missione Spirit: quella del ghiaccio secco di CO2 è una teoria vecchia e superata per la stessa NASA, che ha ammesso l' errore ANNI FA.

Se uno parla di Marte deve perlomeno sapere queste cose di base, sennò che parliamo a fare di sonde varie se restiamo alle ipotesi precedenti.

C' è acqua su Marte era nelle prime pagine di tutti i giornali anni fa.

A che pressione si sciolga è un altro discorso, ma in ogni caso è ghiaccio d' acqua. Conosco benissimo la storia del ghiaccio secco ma è appunto storia, teoria sorpassata dai moderni dati.


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vero!!



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Alla Mars Reconaissance Orbiter devono fargli un monumento. Ma la sonda dell'E.S.A. che fa? A noi ci fanno vedere solo i disegni del paesaggio, qualcos'altro di utile lo fa o no?


Ultima modifica di BlitzKrieg il 01/10/2009, 02:13, modificato 1 volta in totale.


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LOL!

La sonda europea.... la barzelletta dei marziani [:D]

Alzi la mano chi sa dare UN SOLO risultato della missione europea. Milioni di euro spesi per ritrovarsi a non saper come dire che hanno fatto chissà quale sciocchezze. Per me è su Giove.


Scherzi a parte, tornando della sonda americana Spirit, quando penso a tutto quello che quel robottino ha fatto per la Scienza mi commuovo.

Dovrebbero riportarlo a casa quando sbarcheranno gli astronauti e saldargli una medaglia sulla carrozzeria. Mai una sola macchina ha fatto tanto per l' Uomo.

I progressi scientifici che ci ha permesso di compiere nella conoscenza del nostro vicino cosmico sono inestimabili.


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MessaggioInviato: 10/10/2009, 12:34 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Ehm ehm... qualcuno, alla NASA, è stato in grado di spiegare questo fenomeno COERENTEMENTE con quello che ci hanno sempre detto su Marte?

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Un'altra cosa che gli astronomi non hanno mai saputo spiegare, è il perché le macchie blu-verdi che costituiscono i cosiddetti "mari" di Marte, scoperti più di due secoli fa, ad ogni estate marziana diventano più vivide ed intense, mentre d'inverno più pallide e sfocate, come se si trattasse di vegetazione che cresce e si ravviva nella primavera e nell'estate marziane, traendo nutrimento dai ghiacci sciolti.... è un fenomeno che si è sempre riscontrato e che non ha mai trovato una spiegazione convincente se non, appunto, quella della vegetazione....


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