Zelman ha scritto:
mi chiedo se nell'universo, mi sono allargato anche troppo nel senso che non potremo saperlo in assoluto, esistano organismi tali da potere trasformare elementi semplici, azoto, ossigeno, carbonio, idrogeno, zolfo e altri (ferro, zinco, magnesio) in proteine, vitamine o altro tipo che abbiamo bisogno sulla terra,
tipo uno che mangia una pietra sia pure a granelli e comincia a crescere
cioè la trasformazione massima da elementi semplici
qui sulla terra tutti gli animali hanno bisogno del passaggio dai vegetali, che trasformano gli elementi semplici, ma... ci saranno esseri vegetali che siano anche in grado di camminare e fare ginnastica, pensare e costruire per poi tornare allo stato vegetativo, non credo, sto scherzando ovviamente
ci sono passi che si fanno e non si procede oltre,
o vegetale
o animale
o "umano"
anche se l'ultimo stato non disdegna di tornare e distruggere i passi precedenti fatti...
quanto allo stadio vegetale, bè se c'è la possibilità per lo zolfo di entrare nel ciclo in maniera rilevante,
quegli esseri e quel mondo sono fuori dall'immaginazione, reali oltre l'immaginazione cioè, con altri bisogni di atmosfera, anche temperature e pressione...
e questo coniugato e organizzato in relazione ad altri elementi presi come centrali...
si parlava di silicio, anche litio allora, e potassio
in fondo non sappiamo come si possano organizzare con tutte le relazioni possibili,
non si sa certo come possano sussistere condizioni sconosciute
Esistono anche sulla terra creature del genere, la vita sostenuta dal sole e dalla fotosintesi clorofilliana non è l'unico modello esistente. Attorno ai camini idrotermali oceanici (ambiente identico a quello che troveremmo su EUROPA ad esempio) si sviluppano ecosistemi sostenuti dalla CHEMIOSINTESI e cioè le strutture più semplici ricavano l'energia per il proprio sostentamento dalle sostanze chimiche immesse tramite i camini idrotermali sostenendo habitat popolati da centinaia di specie diverse dalle più piccole alle più grandi, il tutto nella più completa oscurità degli abissi oceanici.
Non bisogna andare ai confini dell'universo per trovare mondi alieni ricchi di vita, questi sono presenti già sulla terra. E se sulla terra c'è vita in luoghi tanto alieni non vedo perchè non debba esserci in luoghi molto meno ostili dei suddetti ecosistemi pur situati su altri pianeti. Per me è inverosimile che ci siano ancora scienziati in cerca di vita che mettono come paletti " LA VITA COME LA CONOSCIAMO" sottintendendo la vita come si è evoluta negli ultimi 2\3 milioni di anni sulla terra alla luce del sole. Ci si taglia le gambe da soli perchè è solo una piccolissima parte, come se si cercasse un quadrifoglio tra i trifogli sostenendo che solo quest'ultimo sia VIVO e che i trifogli in realtà non esistano... boh non mi sembra un approccio tanto scientifico.
Ci sono batteri a centinaia di metri di profondità che si nutrono e traggono energia direttamente dalla roccia ad esempio.
Su Marte ci sono nicchie ecologiche sulla superficie molto meno ostili di tanti ambienti che pullulano di vita sulla terra, per non parlare del sottosuolo. Direi che ormai sia acclarato che su Marte vi sia vita complessa, STANDO ALLE PROVE SCIENTIFICHE PRESENTATE, i cicli di ossigeno e metano sincronizzati con i periodi di disgelo e le stagioni del pianeta sono una impronta evidente che vi sia vita, tanto è vero che questi modelli vengono usati anche per l'analisi delle atmosfere dei pianeti simili alla terra. Quelli distanti migliaia di anni luce si e su Marte no? E perchè? ^_^.
Dobbiamo solo vedere quando si degneranno di ammetterlo, io penso MAI lo status quo funziona ancora bene.
Il fatto che non lo dichiarino ufficialmente non impedisce certo a chi ha un minimo di cervello di collegare i puntini per conto proprio, seguendo le tracce sparse che gli studiosi disseminano in giro. PErchè, se pure non si tratta di uno studio comune, singolarmente i vari screziati lo stanno facendo capire a chiare lettere con le loro pubblicazioni. Il punto è che chi dovrebbe prendersi la briga di fare una sintesi di tutto se ne guarda bene, anche perchè dovrebbe ammettere cose che, al momento, sono sconvenienti. E' lo stesso problema che affligge gli studi sull'evoluzione dei sapiens e quindi di riflesso sulla paleastronautica\paleocontatto.
Leggendo il libro di Buffa ti renderai conto del difficile esercizio di equilibrismo che lo scienziato deve fare perchè è proprio la scienza, la genetica, a suggerire in maniera LAMPANTE la terzia...