Quando e come esattamente sia iniziata la vita è uno dei più grandi misteri ancora da chiarire riguardo al nostro pianeta. Ma pensando alla Terra primordiale viene facilmente in mente anche Marte, perché nello stesso periodo aveva un clima molto terrestre, e forse potrebbe aver ospitato anche una chimica organica in grado di permettere l'emergenza di forme di vita! Alla fine dei conti, tutto ha a che fare con i fosfati. Questi particolari minerali sono cruciali per costruire il DNA, le membrane cellulari e molte altre parti dei corpi di organismi viventi. Sulla Terra primordiale, miliardi di anni fa, questi minerali erano sigillati all'interno delle rocce. Nell'arco delle prime fasi della sua evoluzione geologica, l'acqua ha eroso e dissolto parte di queste rocce, liberando eventualmente abbastanza fosfati negli oceani da far partire la chimica prebiotica necessaria per la vita. Ma Marte ha un set diverso di fosfati nelle proprie rocce.
Questi fosfati, come la merrillite, non esistono sulla Terra (se non in meteoriti provenienti da Marte). I fosfati marziani sono stati dissolti dalle rocce circa 45 volte più velocemente rispetto a quelli terrestri. In altre parole, negli oceani marziani c'erano molti più fosfati liberi che negli oceani terrestri!
In una nuova ricerca pubblicata recentemente sul giornale scientifico Nature, un gruppo di geologici e chimici dell'Università di Las Vegas, Nevada, spiegano che i fosfati sarebbero stati di gran lunga più disponibili su Marte che sulla Terra. Hanno scoperto questo ricreando le condizioni che si suppone esistessero su Marte a quell'epoca, dove l'acqua sotterranea erodeva minerali come la merrillite e altri fosfati simili.
La conclusione è che queste reazioni chimiche, potrebbero aver accelerato l'abiogenesi (il processo dell'emergenza della vita). "Le nostre scoperte sperimentali predicono percentuali di interazione dei fosfati rocciosi con l'acqua fino a 45 volte maggiori rispetto a quanto visto sulla Terra, creando ambienti marziani umidi con altissima concentrazione di fosfati, fino a più del doppio che sul nostro pianeta. Suggeriamo quindi che la ricchezza di fosfati potrebbe aver mitigato ad una delle difficoltà dell'abiogenesi Marziana." spiegano i ricercatori.
Per alcuni versi, sarebbe stato persino più facile che la vita sorgesse su Marte piuttosto che sulla Terra. Questo riporta a gala alcune vecchie ipotesi riguardo alla possibilità che la vita sia effettivamente nata sul Pianeta Rosso per poi arrivare da noi grazie a meteoriti, allo stesso modo in cui è finita qui la merrillite.
Quest'ipotesi si chiama "panspermia" e si basa sull'idea che la vita possa essere portata da un pianeta all'altro attraverso impatti di meteoriti. Per quanto sia affascinante però, è una teoria con non poche difficoltà e ancora ben lontana dal poter essere provata con certezza. E' tutt'altro che chiaro se e come la vita può sopravvivere ad una serie così drammatica di eventi catastrofici.
Su "New Scientist", Lisa Grossman spiega però che, messo da parte il dibattito su come la vita potrebbe sopravvivere ad un simile viaggio, ci sono diverse teorie su come la vita potrebbe essere sorta li per poi arrivare qui. Più impariamo della geologia Marziana, e più sembra che le condizioni primordiali erano quantomeno in grado di ospitare, potenzialmente, una chimica organica complessa (anche se manca ancora una qualsiasi prova della presenza passata o presente di molecole organiche complesse).
Recentemente, a Firenze si è tenuta la Conferenza Goldschmidt sulla Geochimica Planetaria. Tra i seminari tenuti, c'era anche quello di un chimico di nome Steve Benner, del Westheimer Institute of Science and Technology di Gainesville, Florida, che ha spiegato come Marte e non la Terra sarebbe stato una culla migliore per la produzione delle prime molecole di RNA. Secondo Benner, su Marte (almeno quella primordiale), ci sarebbe stata un'abbondante quantità di ossigeno nell'atmosfera, che avrebbe reagito con il boro ed il molibdenio, ossidandoli. Questi composti avrebbero fatto poi da catalizzatori per guidare la formazione di molecole di RNA. Queste poi sarebbero state il codice genetico per i primissimi organismi viventi, che sarebbero poi arrivati sulla Terra tramite meteoriti. Lo scenario in cui Benner si immagina tutto questo è un Pianeta Rosso fatto di deserti, dato che l'RNA si decompone rapidamente se si cerca di assemblarlo in acqua.
Questo scenario però non tiene conto dei fosfati nell'RNA Marziano e da dove sono venuti fuori. La proposta di cui si parlava prima però, spiega la presenza dei fosfati ma prevede vasti oceani liquidi che sarebbero in contrasto con la proposta di Benner.
Gli scienziati si stanno ponendo simili domande anche per l'emergenza della vita sulla Terra, quindi se riusciremmo a determinare come la vita sia emersa su Marte, avremmo forse qualche indizio in più anche su come potrebbe essere avvenuto per la Terra. Chissà, magari siamo tutti di origine Marziana, o magari viceversa, eventuali marziani sono batteri arrivati dalla Terra.
http://www.nature.com/ngeo/journal/vaop ... o1923.html http://www.newscientist.com/article/dn2 ... imwHsbwmLh http://www.newscientist.com/article/dn2 ... imwPsbwmLghttp://www.link2universe.net/2013-09-06 ... lla-terra/...magari su marte,in base ai dati viking,anke se poi sconfessati,potrebbe ancora esserci qualke tipo di vita,in forma batterica......