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MessaggioInviato: 19/02/2010, 00:37 
la logica dice cosi',ma dato che conosciamo poco o nulla,non abbbandono l'idea di un eventuale possibile impatto che abbia distrutto l'ipotetico pianeta


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MessaggioInviato: 20/02/2010, 04:48 
In sostanza, fino a prova contraria l' ipotesi più probabile è quella del residuo della formazione del sistema solare, ma date le nostre scarse conoscenze sul passato remoto del sistema, non possiamo escludere con certezza altre ipotesi, seppur come semplici ipotesi alternative.

Dico bene ubatuba?

Saluti,

Aztlan



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MessaggioInviato: 28/02/2010, 19:22 
I misteri delle lune marziane

el 1877 l’astronomo americano Asaph Hall ha scoperto due piccole lune che ruotavano intorno al pianeta Marte, in seguito chiamate Phobos (Fobia) e Deimos (Panico). Più di 130 anni dopo gli scienziati stanno ancora cercando di svelare i misteri che le riguardano. Di recente i sorvoli ravvicinati del veicolo spaziale dell’ESA Mars Express hanno fornito degli indizi sulla loro composizione e sulla loro provenienza. Mars Express è attualmente il solo veicolo spaziale operante attorno al Pianeta Rosso, che si trova in una orbita spiccatamente ellittica, cioè di forma ovale. Questo tipo di percorso lo porta di conseguenza ad attraversare l’orbita di Phobos, permettendogli di vedere entrambi i lati di questa piccola luna. Come avviene con la nostra Luna qui sulla Terra infatti, anche Phobos mostra sempre la stessa faccia verso Marte. Fra il 23 luglio e il 15 settembre 2008 , Mars Express ha effettuato otto passaggi ravvicinati a Phobos a distanze che variavano da 4.500 km fino ad arrivare a soli 93 km.

Le immagini ravvicinate mostrano che Phobos, la luna più grande, è una roccia spaziale a forma di patata e misura solo 27 x 22 x 19 km. É molto scura, più nera del carbone, e la sua superficie è piena di crateri. Misurando con attenzione l’attrazione gravitazionale di Phobos su Mars Express durante ciascun passaggio ravvicinato, gli scienziati hanno dedotto che il satellite ha una densità molto bassa. Più che di un singolo corpo solido, perciò, si tratta quasi certamente di una grande quantità di rocce tenuta insieme della gravità.
Gli studi di Mars Express sembrano suggerire che Phobos e Deimos possano essere stati in passato asteroidi in orbita intorno al Sole tra Marte e Giove. Nessuno però è ancora in grado di spiegare come siano stati catturati da Marte e come siano finiti nelle ‘normali’ orbite sopra il suo equatore.

Fonte
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.5862.10


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MessaggioInviato: 28/02/2010, 19:45 
Infatti; ne ho accennato precedentemente...



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MessaggioInviato: 28/02/2010, 20:37 
Mi pare che in tempi non sospetti gli ET si siano pronunciati anche su questo argomento....

Il 26 Novembre 1973, veniva divulgato, a 110 capi di Stato e 105 Università, il consiglio per l'utilizzazione di energia pulita.

ADONIESIS AGLI SCIENZIATI TERRESTRI

È il momento propizio perché vi sforziate seriamente di mettere in pratica il progetto per la costruzione di un satellite artificiale-laboratorio tipo Phobos capace di trasformare l'energia solare in energia motrice e di convogliare questa sul vostro pianeta.
Presto o tardi sarete costretti a ricorrere a questa fonte inesauribile di energia pulita, capace anche di farvi definitivamente uscire dall'era della combustione con benefici immensi sul piano ecologico e vitale.
Anche lo sfruttamento temporaneo dei flussi termici dei vulcani ancora attivi potrebbe notevolmente agevolare una momentanea difficoltà, ma occorre sollecitare il progetto di massima che è quello della costruzione nello spazio di uno o più laboratori orbitanti con il compito specifico di trasformare energia solare.
L'impegno richiede uno sforzo collettivo non indifferente, ma se la cosciente responsabilità prevarrà, l'identificazione di questo benefico progetto sarà possibilissimo.
Noi vi aiuteremo, programmando mentalmente coloro che si renderanno disponibili allo studio e alla realizzazione di questo progetto che noi chiamiamo nella vostra lingua.

Dal Cielo alla Terra
26 Novembre 1973
(http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/731126_1.htm)


Ultima modifica di Sognatore il 28/02/2010, 20:38, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 28/02/2010, 21:16 
Phobos Map

Immagine:
Immagine
181,24 KB

e altre info qui http://europlanet.dlr.de/node/index.php?id=214


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MessaggioInviato: 01/03/2010, 23:26 
penso proprio che i due satelliti di marte siano due asteroidi catturati da marte;il come e' futuribile come il fatto della loro strane orbite equatoriali,ma dato la ns scarsa conoscenza del ns cortile di casa da tenere in considerazione anke altre teoriche possibilita'


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MessaggioInviato: 02/03/2010, 19:07 
Cita:
ubatuba ha scritto:

penso proprio che i due satelliti di marte siano due asteroidi catturati da marte;il come e' futuribile come il fatto della loro strane orbite equatoriali,ma dato la ns scarsa conoscenza del ns cortile di casa da tenere in considerazione anke altre teoriche possibilita'


Beh... si può sempre immaginare che magari le lune siano due asteroidi che siano stati "guidati" a entrare nelle loro orbite attorno a Marte da qualcuno che viveva un tempo su Marte per poterli usare come porti spaziali.... chi può dirlo?
Magari poi quel qualcuno se ne è andato, o non ha fatto in tempo a utilizzarle, e ha smantellato le sue installazioni, per cui di artificiale, adesso, sulle lune è rimasta solo la loro orbita....
Il guaio è che è la solita storia.... i misteri di Marte verranno svelati solo quando ci arriveremo, cioè chissà quando.... forse nel prossimo secolo.


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MessaggioInviato: 07/03/2010, 10:09 
Phobos è una luna cava

L'orbiter Mars Express ha incontrato Phobos nella campagna osservativa di marzo, passando ad appena 42 miglia (67 chilometri), come mai era accaduto in precedenza per nessun altra sonda umana. I dati raccolti potranno contribuire a comprendere l'origine dell'enigmatica luna di Marte.

Qualcosa non quadra su Phobos. Appare come un oggetto solido, ma i sorvoli precedenti hanno dimostrato che non è abbastanza denso da essere solido. L'ipotesi è che all'interno dovrebbe essere dal 25 al 35% poroso. Ciò ha portato gli scienziati planetari a credere che sia poco più che un cumulo "macerie" che orbita attorno a Marte. Potrebbe essere composto da blocchi di piccole e grandi dimensioni con spazi all'interno.

La notte scorsa la sonda è passata abbastanza vicino per fornire agli scienziati i dati più precisi mai avuti sul campo gravitazionale di Phobos. Gli oscillatori di frequenza radio sul terreno sono 100.000 volte più stabile rispetto a quelli del veicolo spaziale, quindi per questo esperimento, che ha richiesto la massima precisione possibile, il segnale è stato inviato a Mars Express e poi restituito dalla sonda a terra.

Le onde radio viaggiano alla velocità della luce e hanno impiegato 6 minuti e 34 secondi per viaggiare dalla Terra alla navicella spaziale. Quindi il tempo di andata e ritorno è stato di 13 minuti, 8 secondi. Una volta che il segnale è stato ricevuto sulla Terra, era così forte che è stato intercettato anche dai radioamatori, anche se le loro apparecchiature non sarebbero normalmente in grado di rilevare le sottili variazioni indotte dalla gravità di Phobos.

Ora che i dati sono stati tutti raccolti, l'analisi potrà cominciare. Sarà fatta una stima della variazione di densità in tutta la luna. Questo dirà agli scienziati se Phobos è davvero quasi cavo all'interno:
"Phobos è probabilmente un oggetto di seconda generazione del Sistema Solare", ha detto Martin Paetzold dell'Università di Colonia, in Germania, e principal investigator del Mars Radio Science (MARS) Experiment.
Di seconda generazione, significa che i frammenti che compongono Phobos, si fusero in orbita dopo Marte si era già formato, piuttosto che contemporaneamente dalla stessa nube del pianeta rosso. Si suppone la stessa origine anche per la luna Amaltea che orbita intorno a Giove.

Qualunque sia l'origine, Phobos finirà per frantumarsi, infatti si sta gradualmente volgendo a spirale verso Marte e i suoi blocchi finiranno per essere separati. "E' nato da detriti e finirà in macerie", ha detto Paetzold. Nel frattempo sarà esplorato e studiato dai ricercatori.

Questo fly-by è stato solo uno della campagna dei 12, che Mars Express effettuerà nel mese di febbraio e marzo 2010. Nei due precedenti, il radar ha sondato la superficie della luna, in cerca di riflessi da strutture interne. Nel sorvoli successivi, la fotocamera di Mars Express fornirà immagini ad alta risoluzione della superficie della luna.

a cura di Arthur McPaul

Link: http://www.astronomy.com/asy/default.aspx?c=a&id=9644
Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... cava.html|


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MessaggioInviato: 07/03/2010, 11:05 
Cita:


Manderei una bella lettera di rimprovero a quelli di "nemsisprojectresearch" per aver totalmente cambiato il senso dell'articolo nella loro traduzione attraverso un titolo praticamente inventato di sana pianta e che non rispecchia il contenuto.
La reale traduzione è "Volo di successo vicino Phobos" (o qualcosa del genere).. e da nessun'altra parte si presume che la luna sia cava.
Tanto è vero che..
"Questo dirà agli scienziati se Phobos è davvero quasi cavo all'interno"
E' tratto dalla frase..
"This will tell scientists just how much of Phobos' interior is likely to be composed of voids."
Ovvero.. (come il sottotitolo stesso)
"Questo dirà agli scienziati quanto vuoto sia presente all'interno della luna."
Che è già di per sè una traduzione non precisa, dato che lì si intende la densità della luna stessa (è un modo di dire "quanto sia vuota" per significare "quanto sia densa", così come "quanto sei vecchio" per significare "quanti anni hai").

Finalmente un risultato preciso sulla densità del satellite comunque, buon a sapersi!


Ultima modifica di Lawliet il 07/03/2010, 11:08, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/04/2010, 10:23 
Phobos, qualcosa di strano?

Una giornalista americana avrebbe "rubato" indiscrezioni del direttore dell'ESA su dati raccolti durante la missione della sonda Mars Express in ricognizione sul satellite marziano Phobos e non divulgati.


Una giornalista americana, Katrijn Forel del New York Times, racconta di avere a disposizione due versioni della conferenza tenutasi a Berlino dall’ESA, della scorsa settimana: una ufficiale, con i risultati della missione della sonda Mars Express; e una “ufficiosa”, carpita da conversazioni private tra il direttore dell’ESA e un suo collaboratore (che sembrerebbe essere stata sentita soltanto da lei).

La versione ufficiale ci descrive Phobos, una delle due lune del Pianeta Rosso, il satellite più grande di Marte, da sempre avvolto da un alone di mistero, attraverso le nuove foto che il 7 marzo, la sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Mars Express, ha scattato durante un incontro ravvicinato, anzi, il più ravvicinato nella storia delle sonde umane: appena cinquanta chilometri.

Phobos ha una forma inusuale: è lungo 27 chilometri, 22 chilometri nella sua parte più larga e 19 in quella più stretta. Il satellite si muove veloce nel cielo marziano che percorre interamente in quattro ore. Praticamente invisibile da terra, il satellite che porta il nome di un figlio del dio della guerra Marte, è stato avvistato solo negli anni '70 grazie alle missioni Viking. La sua superficie, che nelle immagini appare grigiastra, è costellata di crateri da impatto. I dati raccolti dalla Mars Express dovrebbero permettere di ottenere la prima mappa del suo campo gravitazionale, fornendo elementi utili per comprenderne la struttura interna e forse aiutare a risolvere gli interrogativi sulla sua presunta cavità interna.

E adesso veniamo alla “seconda” versione (che per inciso noi della redazione di Fantascienza.com riportiamo per diritto di cronaca ma che non possiamo al momento verificare e confermare), che narra di un fitto dialogo tra Jean-Jacques Dordain, il direttore dell’ESA e un suo collega, sui problemi che stanno avendo con i dati inviati dalla sonda. Problemi, a detta della giornalista americana, non riconducibili a cause tecniche.

Si tratterebbe di dati che non sarebbero affatto coerenti con quanto sappiamo del satellite di Marte. Sarebbe stata rilevata infatti, sotto la superficie, una presenza non indifferente di metalli; combinata con la massa del planetoide, se ne dovrebbe concludere che il corpo dovrebbe essere cavo.

L'articolo poi prosegue con asserzioni riguardanti qualche tipo di emissione proveniente dal satellite, in frequenze rientranti nello spettro dei segnali radio, ma qui la giornalista sembra saltare a conclusioni affrettate, perché Dordain avrebbe parlato solo di disturbi nella comunicazione con la sonda dovuti a qualche tipo di radiazione.

Aspettiamo con molta impazienza, e con po’ di timore, conferme o smentite per capirne di più… stay tuned on Fantascienza.com.

Fonte: http://www.fantascienza.com/magazine/no ... di-strano/


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MessaggioInviato: 23/04/2010, 22:00 
Scusa Lawliet, e quanto al fatto che il campo gravitazionale di Phobos, tradotto in frequenza radio e inviata a Terra, era così forte che è stato intercettato pure dai radioamatori, cosa che normalmente non dovrebbe accadere coi loro risibili strumenti, questa anomala intensità del suo campo gravitazione non è un' evidenza in più della diciamo "unicità" di Phobos [?]

Cito il passaggio:


Cita:
La notte scorsa la sonda è passata abbastanza vicino per fornire agli scienziati i dati più precisi mai avuti sul campo gravitazionale di Phobos. Gli oscillatori di frequenza radio sul terreno sono 100.000 volte più stabile rispetto a quelli del veicolo spaziale, quindi per questo esperimento, che ha richiesto la massima precisione possibile, il segnale è stato inviato a Mars Express e poi restituito dalla sonda a terra.

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Quoto poi 2di7:


Cita:
2di7 ha scritto:

Phobos, qualcosa di strano?

Una giornalista americana avrebbe "rubato" indiscrezioni del direttore dell'ESA su dati raccolti durante la missione della sonda Mars Express in ricognizione sul satellite marziano Phobos e non divulgati.


Una giornalista americana, Katrijn Forel del New York Times, racconta di avere a disposizione due versioni della conferenza tenutasi a Berlino dall’ESA, della scorsa settimana: una ufficiale, con i risultati della missione della sonda Mars Express; e una “ufficiosa”, carpita da conversazioni private tra il direttore dell’ESA e un suo collaboratore (che sembrerebbe essere stata sentita soltanto da lei).

La versione ufficiale ci descrive Phobos, una delle due lune del Pianeta Rosso, il satellite più grande di Marte, da sempre avvolto da un alone di mistero, attraverso le nuove foto che il 7 marzo, la sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Mars Express, ha scattato durante un incontro ravvicinato, anzi, il più ravvicinato nella storia delle sonde umane: appena cinquanta chilometri.

Phobos ha una forma inusuale: è lungo 27 chilometri, 22 chilometri nella sua parte più larga e 19 in quella più stretta. Il satellite si muove veloce nel cielo marziano che percorre interamente in quattro ore. Praticamente invisibile da terra, il satellite che porta il nome di un figlio del dio della guerra Marte, è stato avvistato solo negli anni '70 grazie alle missioni Viking. La sua superficie, che nelle immagini appare grigiastra, è costellata di crateri da impatto. I dati raccolti dalla Mars Express dovrebbero permettere di ottenere la prima mappa del suo campo gravitazionale, fornendo elementi utili per comprenderne la struttura interna e forse aiutare a risolvere gli interrogativi sulla sua presunta cavità interna.

E adesso veniamo alla “seconda” versione (che per inciso noi della redazione di Fantascienza.com riportiamo per diritto di cronaca ma che non possiamo al momento verificare e confermare), che narra di un fitto dialogo tra Jean-Jacques Dordain, il direttore dell’ESA e un suo collega, sui problemi che stanno avendo con i dati inviati dalla sonda. Problemi, a detta della giornalista americana, non riconducibili a cause tecniche.

Si tratterebbe di dati che non sarebbero affatto coerenti con quanto sappiamo del satellite di Marte. Sarebbe stata rilevata infatti, sotto la superficie, una presenza non indifferente di metalli; combinata con la massa del planetoide, se ne dovrebbe concludere che il corpo dovrebbe essere cavo.

L'articolo poi prosegue con asserzioni riguardanti qualche tipo di emissione proveniente dal satellite, in frequenze rientranti nello spettro dei segnali radio, ma qui la giornalista sembra saltare a conclusioni affrettate, perché Dordain avrebbe parlato solo di disturbi nella comunicazione con la sonda dovuti a qualche tipo di radiazione.

Aspettiamo con molta impazienza, e con po’ di timore, conferme o smentite per capirne di più… stay tuned on Fantascienza.com.

Fonte: http://www.fantascienza.com/magazine/no ... di-strano/



Una prova in più del fatto che su Phobos c' è qualcosa che non va....

Buona discussione,

Aztlan



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Non c'è nulla di strano in quella frase. Il segnale è stato captato dai radioamatori proprio perché mandato dalla sonda (e quindi amplificato), infatti "le loro apparecchiature non sarebbero normalmente in grado di rilevare le sottili variazioni indotte dalla gravità di Phobos".
Per il resto il fatto che la gravità di Phobos sia maggiore di quanto si pensasse, anche se per ora non ci sono dati effettivi ma solo rumori giornalistici, dovrebbe essere la controprova che Phobos sia in realtà molto denso (quindi niente vuoti anche qui).


Ultima modifica di Lawliet il 24/04/2010, 16:34, modificato 1 volta in totale.


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Il mistero di Phobos si infittisce man mano che si studia questo curioso pezzo di roccia. Le teorie prevalenti sull'origine di Phobos sono principalmente tre, più una quarta che, per quanto giudicata la meno probabile, viene comunque tenuta in considerazione anche da una parte della comunità scientifica:

1. Phobos è un asteroide catturato dall'attrazione gravitazionale di Marte;
2. Phobos si è formato in situ, mentre nasceva Marte;
3. Phobos si è formato posteriormente a Marte, probabilmente per una collisione tra un asteroide ed il Pianeta Rosso che ha gettato nello spazio una massa di detriti;
4. Phobos è un oggetto di natura artificiale.

L'Agenzia Spaziale Europea ha utilizzato il Mars Express, e continuerà a farlo, per studiare Phobos, e cercare di far luce sulle sue misteriose origini. Phobos è la prima luna di Marte per dimensioni (26.8 × 22.4 × 18.4 km), ed orbita a circa 9 km di distanza dal piano equatoriale marziano, più vicino di qualsiasi altra luna del Sistema Solare.
Orbita così vicino a Marte che si muove più veloce della stessa rotazione del pianeta. Il suo raggio orbitale sta diminuendo, e probabilmente Phobos impatterà su Marte prima o poi, o darà alla luce un anello di detriti attorno al pianeta da qui ai prossimi 11 milioni di anni.

E' inoltre uno dei corpi più riflettenti del nostro sistema solare, e mostra un enorme cratere da impatto, il cratere Stickney. E' una delle caratteristiche più curiose di Phobos, ed è proprio ciò che il futuro passaggio del Mars Express, previsto per l'agosto 2010, tenterà di studiare più approfonditamente.
Mars Express passerà ad una media di 1200 km di distanza da Phobos, effettuando nove passaggi che lo porteranno ad una distanza minima di 403 km il 24 agosto 2010. Altri 10 passaggi sono programmati tra dicembre 2010 e gennaio 2011, con un avvicinamento massimo di 96 km.

E man mano che si passa ripetutamente attorno a Phobos, si scoprono sempre più dettagli curiosi e che alimentano il mistero che lo circonda. Nel descrivere la struttura geometrica di questa luna mostrata dal MARSIS, l' ESA ha ripetutamente enfatizzato il fatto che "diversi compartimenti interni di Phobos sembrano trattenere un certo tipo di atmosfera". Phobos infatti sembra avere dei compartimenti interni, alcuni vasti anche 400 metri, e che sembrano mantenere una pressione interna stabile.

Phobos sembra mostrare molte caratteristiche superficiali tipiche di asteroidi carbonacei di classe C, il che sembrerebbe favorire l'ipotesi che sia uscito per qualche ragione dalla fascia di asteroidi e catturato dall'attrazione gravitazionale di Marte. Ma rimane comunque difficile spiegarne i meccanismi di cattura e l'evoluzione della sua orbita sul piano equatoriale di Marte.

La densità di Phobos è stata misurata, e risulta essere pari a 1,887 grammi per centimetro cubico, il che sembrerebbe inconsistente con l'ipotesi di un guscio vuoto. In aggiunta, le immagini ottenute dalle sonde Viking negli anni '70 mostrano Phobos come un oggetto naturale, non artificiale, relegando le teorie del "vuoto" di Phobos al ruolo di semplici speculazioni.

Queste osservazioni però vengono messe in dubbio dal fatto che i calcoli sul volume di Phobos effettuati dal Mars Express suggerirebbero la presenza di vaste caverne interne, e che la roccia della luna marziana non è affatto solida e compatta, ma porosa. Tutti questi dati rilancerebbero l'ipotesi che una porzione pari ad 1/3 o 1/4 di Phobos sia cava, sotto forma di ampie caverne.

Se Phobos è cavo, cosa cambia nella nostra visione di questa bizzarra luna di Marte? Per prima cosa, è abbastanza curioso avere una luna cava. Non è difficile immaginare vuoti interni in altri corpi rocciosi, ma 1/3 o addirittura 1/4 dell'intero volume è parecchio.
Il fatto che l'ESA suggerisca che ci siano nicchie stabili di pressione e atmosfera all'interno di Phobos potrebbe far pensare inoltre che all'interno possa esserci intrappolato "qualcosa". La porosità di Phobos potrebbe fare in modo che, lentamente, queste nicchie di pressione possano modificarsi nel corso del tempo, ma pare che questo non si sia verificato in milioni di anni. Sembra, insomma, un corpo roccioso con compartimenti a tenuta stagna.

E' sufficiente per immaginare un'origine artificiale di Phobos? No, non è sufficiente. Per dimostrarlo occorreranno altre analisi e dati che, si spera, le future missioni previste per i prossimi anni raccoglieranno su questo misteriosa luna marziana.

Come già detto, nel 2011 la Russia invierà la sonda Phobos-Grunt, che rimarrà sulla superficie della luna marziana per un anno e raccoglierà campioni della superficie da riportare sulla Terra.
Gli obiettivi della missione saranno:

* studiare le origini di Phobos e la sua composizione chimica
* studiarne l'evoluzione in relazione con Marte
* capire il ruolo dell'impatto degli asteroidi nella formazione dei pianeti e della loro atmosfera.

Si spera che la Phobos-Grunt possa far luce sulle bizzarrie di Phobos e sulla sua origine, ancora avvolta nel mistero.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/06/il ... tisce.html


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Ottimo report 2di7! [;)]


Una luna con 1/3 o un 1/4 di vuoto all' interno, con spazi vuoti anche molto ampi pressurizzati e con atmosfera e a tenuta stagna.... chi non ci vede niente di strano deve essere proprio cieco.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
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