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 Oggetto del messaggio: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 21/12/2009, 17:19 
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La notizia che procede nei binari della collaborazione internazionale è che il Consiglio dell'Agenzia Spaziale Europea riunito a Parigi il 16 e 17 dicembre scorsi ha approvato la quota di 850 milioni di euro per procedere all'implementazione del programma ExoMars.

Sono previste due missioni spaziali di esplorazione marziana in cooperazione con la NASA, una nel 2016 e l'altra nel 2018. La prima di queste sarà composta da un modulo orbitale e da un modulo dimostratore di atterraggio. La seconda avrà ben due rover che atterreranno sulla superficie Marziana.

Mi piacciono le parole di David Southwood (ESA Director of Science and Robotic Exploration): "Questo segna un momento importante per l'Europa nei suoi passi verso l'esplorazione spaziale su scala mondiale. Siamo già stati su altri pianeti, certamente. Ma adesso abbiamo davanti a noi un piano di esplorazione per costruire capacità tecniche ed esplorare Marte con una partenrship a lungo termine".

Sono tredici le nazioni europee all'ESA che partecipano al programma ExoMars: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera. A questi si aggiungono la Gran Bretagna ed il Canada, a parte ovviamente gli Stati Uniti d'America.

In sostanza la notizia non è di per sé nuova, la sua importanza sembra essere nella conferma dell'adozione di una linea comune a livello "internazionale" fortemente interessata ad un "modello collaborativo" per l'esplorazione spaziale. Mi sembra la strada giusta.

L'obiettivo primario del programma è testare un insieme di tecnologie direttamente in-situ (sul suolo marziano), tecnologie necessarie per future missioni di esplorazione. Tra queste:

* EDL (Entry, Descent and Landing), approccio, entrata nell'atmosfera ed atterraggio morbido per un payload
* movimento sulla superficie mediante un rover
* accesso al sottosuolo per la raccolta di campioni
* e loro preparazione, distribuzione ed analisi


Verranno condotte anche analisi scientifiche, tra le quali:

* ricerca di segni di vita passata o presente su Marte
* investigazioni su come variano l'acqua e l'ambiente geochimico
* investigazioni sull'atmosfera marziana per rilevare tracce di gas e loro sorgenti


La missione programmata per il 2016 sarà guidata dall'ESA e lanciata dalla NASA. Essa includerà un Mars Orbiter ed un dimostratore EDL. L'Orbiter porterà con sé strumentazione scientifica per lo studio dell'atmosfera marziana alla ricerca di tracce di gas quali il metano. Il modulo EDM conterrà sensori che valuteranno le performance del lander durante la discesa. Esso avrà inoltre altri sensori per studiare l'ambiente nel sito di atterraggio.

La missione del 2018 sarà giuidata dalla NASA ed includerà due rover, uno europeo ed uno americano. Entrambi saranno trasportati insieme e raggiungeranno lo stesso sito su Marte. Il rover ESA sarà dotato di trivella e di una suite di strumenti dedicati agli studi di exobiologia e geochimica.

Ma abbiamo tempo per occuparci in dettaglio del programma ExoMars.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2009/12/ ... ne-di.html


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MessaggioInviato: 04/08/2010, 13:50 
Selezionati gli strumenti scientifici per la prima missione congiunta NASA-ESA di esplorazione di Marte

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(Immagine, credit ESA)

Riprendiamo a parlare dell'esplorazione di Marte e della missione congiunta NASA-ESA, una collaborazione assolutamente importante formalizzata tra le due agenzie spaziali nei mesi scorsi.

Molto significative sono le parole di Ed Weiler, Amministratore Associato NASA dello Science Mission Directorate a Washington: "Indipendentemente NASA ed ESA hanno compiuto stupefacenti scoperte fino ad ora. Lavorando insieme ridurremo la duplicazione degli sforzi, espanderemo le nostre capacità e vedremo risultati che mai avremo potuto raggiungere da soli".

La notizia di questi giorni è che NASA ed ESA hanno finalizzato la decisione sugli strumenti scientifici che saranno a bordo della prima delle tre missioni la ExoMars Trace Gas Orbiter al momento programmata per il 2016.
Obiettivo primario della missione è studiare la composizione chimica dell'atmosfera marziana con una sensibilità 1000 volte superiore rispetto alle precedenti sonde orbitali inviate sul Pianeta Rosso.

Forse potremo saperne di più sulle origini del Metano di Marte, se dovuto a processi geochimici o biologici.

ExoMars Trace Gas Orbiter servirà anche come infrastruttura aggiuntiva di "ponte radio" verso la Terra per le successive missioni sulla superficie del pianeta che inizieranno nel 2018.

All'inizio del 2010 NASA ed ESA avevano richiesto alla comunità scientifica di proporre strumenti per la missione (vedi qui). Delle 19 proposte, sono stati selezionati 5 strumenti con il criterio di massimizzare gli obiettivi di missione e minimizzare i rischi. Eccoli.


MATMOS - Mars Atmosphere Trace Molecule Occultation Spectrometer
Uno spettrometro progettato per rilevare concentrazioni molto basse dei componenti molecolari dell'atmosfera Marziana (Paul Wennberg, California Institute of Technology, Pasadena, California). Paesi partecipanti: US, CA.


SOIR/NOMAD
- High Resolution Solar Occultation and Nadir Spectrometer
Uno spettrometro progettato per percepire tracce dei componenti dell'atmosfera Masrziana e mappare dove questi sono nella superficie (Ann C. Vandaele, Belgian Institute for Space Aeronomy, Bruxelles, Belgio). Paesi partecipanti: BE, IT, ES, GB, US, CA.


EMCS - ExoMars Climate Sounder
Un radiometro ad infrarossi che giornalmente fornisce dati globali su polvere, vapori d'acqua ed altri materiali tale da fornire il contesto per le analisi dei dati degli spettrometri (John Schofield, NASA Jet Propulsion Laboratory, Pasadena, California). Paesi partecipanti: US, GB, FR.


HiSCI - High Resolution Color Stereo Imager
Una fotocamera che genera immagini stereo a quattro colori con risoluzione di 2 milioni di pixel su di un "corridoio" di 8,5 Km (Alfred McEwen, University of Arizona). Paesi partecipanti: US, CH, GB, IT, DE, FR.


MAGIE - Mars Atmospheric Global Imaging Experiment
Una fotocamera multi-spettrale wide-angle per riprendere immagini globali di Marte in supporto agli altri strumenti (Bruce Cantor, Malin Space Science Systems, San Diego, California). Paesi partecipanti: US, BE, FR, RU.

Un altro passo avanti verso l'esplorazione congiunta di Marte.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/08/ ... ifici.html - http://www.nasa.gov/home/hqnews/2010/au ... ssion.html - http://www.esa.int/esaCP/SEM6XEZNZBG_index_0.html


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MessaggioInviato: 02/09/2010, 20:56 
Quando manderanno robot in grado di scavare???
O astronauti a cercare conchiglie?????
Piu' che una ricerca mi sembra solo un modo per testare della strumentazione.
Quando si accorgeranno delle conchiglie????E di tutte le altre strutture anomale???
Bell'articolo comunque..!! [;)]


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MessaggioInviato: 23/09/2010, 08:25 
ATTERRERÀ SU MARTE NEL 2016: VEICOLO PARLA ITALIANO
http://www.leggo.it/articolo.php?id=80543

Parla italiano il veicolo che scenderà su Marte nel 2016, nella missione congiunta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e della Nasa ExoMars. «L'obiettivo è dimostrare la capacità tecnologica dell'Europa di atterrare su Marte e di fare misure al suolo», ha detto il capo divisione per l'esplorazione del Sistema Solare dell'Esa, Luigi Colangeli, a margine del congresso internazionale di Scienze planetarie Epsc 2010, che si è aperto oggi a Roma. In programma fino a venerdì 24 settembre, l'incontro è organizzato dall'organizzazione Europlanet con il supporto e patrocinio dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Oltre che di Marte, si parlerà della «caccia» ai pianeti esterni al Sistema Solare: «ne sono stati scoperti oltre 400, ma quelli che potrebbero somigliare alla Terra sono ancora pochissimi», ha detto Sanjay Limaye, della Divisione di Scienze planetarie dell'università americana del Winsconsin-Madison. Se numerosi strumenti europei sono puntati ai confini del Sistema Solare, il nuovo obiettivo dell'esplorazione è comunque Marte e la sonda europea destinata a posarsi sul pianeta rosso si chiama Edm (Entry Descent and Landing Module). Sarà il primo veicolo spaziale in assoluto a sfidare le tempeste di polveri che per mesi sconvolgono l'alta atmosfera del pianeta rosso. «Le tecnologie per l'atterraggio sono sotto il controllo italiano, così come il progetto d'insieme della missione», ha osservato il coordinatore scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Flamini.

http://www.leggo.it/articolo.php?id=80543



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MessaggioInviato: 23/09/2010, 10:21 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

ATTERRERÀ SU MARTE NEL 2016: VEICOLO PARLA ITALIANO
http://www.leggo.it/articolo.php?id=80543
fascisti su marte? [:D]


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 18/10/2016, 20:05 
toctoc ha scritto:
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

ATTERRERÀ SU MARTE NEL 2016: VEICOLO PARLA ITALIANO
http://www.leggo.it/articolo.php?id=80543
fascisti su marte? [:D]


"O Marte, o morte" (cit.)

Cita:
ExoMars, anche l’Italia su Marte a caccia di vita aliena (microbica). Flamini (Asi): “Impresa bella e difficile"

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È una prima assoluta. Un balzo da gigante per l’Europa intera. Che, per una volta, si muove come se tra i suoi Stati membri non esistessero confini, provando persino a estenderli al di fuori della Terra. Il Vecchio Continente si prepara a sbarcare sul Pianeta rosso con la missione ExoMars (Exobiology on Mars), frutto di una collaborazione tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e l’omologa russa Roscosmos. L’appuntamento è fissato per il 19 ottobre, tre giorni dopo l’ingresso nell’orbita marziana

È una prima assoluta. Un balzo da gigante per l’Europa intera. Che, per una volta, si muove come se tra i suoi Stati membri non esistessero confini, provando persino a estenderli al di fuori della Terra. Il Vecchio Continente si prepara a sbarcare sul Pianeta rosso con la missione ExoMars (Exobiology on Mars), frutto di una collaborazione tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e l’omologa russa Roscosmos. L’appuntamento è fissato per il 19 ottobre, tre giorni dopo l’ingresso nell’orbita marziana.

Sei minuti da brivido, “impresa riuscita solo agli Usa”

Prima di “ammartare”, però, l’ambasciatore europeo nello spazio dovrà superare un ultimo ostacolo. Sei interminabili minuti. G“Stiamo facendo una cosa difficilissima. Lo sappiamo. Si tratta di un’impresa riuscita finora solo agli americani”, commenta Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). La presa di Marte sarà, in realtà, duplice. L’Europa conquisterà sia i cieli che la superficie del Pianeta rosso. Il primo passo è stato il distacco, avvenuto correttamente il 16 ottobre, tra il modulo di discesa Entry, descent and landing demonstrator module (Edm) – il lander che porta il nome dell’astronomo italiano che realizzò la prima mappa di Marte, Giovanni Schiaparelli – e la nave madre, il Trace gas orbiter (Tgo). Quest’ultimo entrerà nell’orbita marziana, dove resterà per sette anni, stabilizzandosi su un’orbita circolare a circa 400 km di quota, dopo una serie di manovre in cui disegnerà nello spazio grandi ellissi. Schiaparelli, invece, si getterà a capofitto sul pianeta.

Protetto dal suo scudo termico, bucherà la tenue atmosfera marziana. Poi, per rallentare, aprirà il suo paracadute e, subito dopo, i retrorazzi frenanti. Fino ad adagiarsi delicatamente, si spera, sulla sabbia arrugginita della regione Meridiani Planum, in corrispondenza dell’equatore marziano (un video Esa mostra la regione dello sbarco. Si tratta della stessa regione dove da 12 anni scorrazza un piccolo rover della Nasa, Opportunity, affettuosamente battezzato “Oppy”. Impacchettata nel modulo di discesa Schiaparelli, la speciale stazione meteo italiana “Dreams” (Dust characterization, risk assessment and environment analyser on the martian surface). Nella fase di discesa sarà, inoltre, attivo l’esperimento a guida italiana Amelia (Atmospheric mars entry and landing investigation and analysis), che studierà la parte alta dell’atmosfera marziana.

“La conferma del touchdown di Schiaparelli – si legge sul sito dell’Asi – è attesa dopo le 18:33, ora italiana. La sonda Tgo dovrebbe, invece, comunicare il corretto inserimento in orbita a partire dalle 20:25”. L’Asi fa sapere che sarà possibile “attendere l’arrivo dei due segnali dal Palazzo delle Esposizioni di Roma, dove si svolgerà l’evento ufficiale internazionale Italy goes to Mars”, organizzato dall’Asi in collaborazione con l’Esa, l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), Leonardo-Finmeccanica, Thales Alenia Space Italia e il National Geographic Channel. A testimonianza del ruolo da protagonista svolto dal nostro Paese in questa missione.

Italia capofila in Europa
L’Asi è, infatti, il primo contributore di ExoMars, con 350 milioni di euro, pari al 32% del valore complessivo della missione, che è di circa 1,3 miliardi di euro. Inoltre, l’industria italiana, con la Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica), è capofila tra le aziende – più di cento di oltre venti Paesi – che hanno contribuito alla missione europea. Entrambi i veicoli automatici di ExoMars, l’orbiter Tgo e il modulo di discesa Schiaparelli, sono stati, ad esempio, integrati negli stabilimenti di Torino. Sempre nel capoluogo piemontese, la Telespazio (Finmeccanica-Thales) ha contribuito al centro di controllo lander Schiaparelli, gestito dall’Altec, la società nata dalla collaborazione fra Thales Alenia Space e Asi. Diversi strumenti scientifici a bordo di ExoMars, infine, sono stati ideati e sono sotto la responsabilità di ricercatori italiani dell’Asi, dell’Inaf e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).

“L’Italia ha un ruolo guida in Europa su ExoMars. È stato, infatti, il nostro Paese – spiega Flamini – a volere fortemente questa missione. L’Italia è un Paese di riferimento nell’esplorazione del Sistema solare e, dopo gli Usa, è l’unica Nazione a impiegare strumenti propri nelle missioni di osservazione di tutti i corpi del nostro sistema planetario, a eccezione di Plutone. Il rapporto tra l’Italia e Marte è molto stretto – sottolinea lo scienziato dell’Asi -. Risale agli Anni ’70, quando gli scienziati italiani hanno contribuito all’analisi dei dati delle due sonde Usa Viking”.

C’è vita su Marte?
Lanciata il 14 marzo 2016, la missione ExoMars ha un obiettivo ambizioso: la ricerca di vita aliena microbica, passata o presente, sul Pianeta rosso. Una prima risposta potrebbe arrivare nel 2020, quando partirà la seconda fase della missione. Il secondo volo spedirà, infatti, su Marte un veicolo robotico, un rover con le ruote, simile a un’utilitaria. Il suo passatempo preferito sarà bucherellare la superficie del pianeta fino a due metri di profondità con un piccolo trapano, ancora una volta frutto dell’ingegno italiano. Un’impresa mai tentata prima. Finora, infatti, gli scienziati sono riusciti solo a scalfirne la superficie, con la missione americana Phoenix del 2008, che ha scoperto acqua congelata sotto la polvere rossastra di Marte. È, infatti, nel sottosuolo marziano, dove è stata riscontrata la presenza di acqua e ghiaccio, che il pianeta potrebbe celare sorprese, sotto forma di tracce di vita biologica, magari in forma fossile. Condizioni difficili da trovare in superficie, sterilizzata da un incessante bombardamento di raggi cosmici e gamma.

Con i piedi per terra, di colore rosso

Il prossimo passo nella lunga manovra di avvicinamento dell’uomo verso Marte sarà prelevare dei campioni da riportare sulla Terra, per poterli studiare approfonditamente. “Riportare campioni marziani sul nostro Pianeta ha un altissimo valore scientifico – chiarisce Flamini -. Le analisi robotiche eseguite direttamente su Marte sono, infatti, limitate se confrontate a ciò che è possibile fare in un laboratorio terrestre. Basti pensare alla datazione esatta delle rocce”. Intanto, lo sguardo dell’uomo si sta già spingendo oltre. Il presidente Usa Barack Obama, prima di lasciare la Casa Bianca, ha annunciato l’intenzione degli Stati Uniti di far sbarcare il primo uomo su Marte entro gli anni 2030. Un discorso che a molti ha ricordato un annuncio analogo, fatto nel 1962, da un suo predecessore, John F. Kennedy. Allora, l’obiettivo era mandare il primo uomo sulla Luna. “Abbiamo apprezzato molto la sollecitazione di Obama – conclude Flamini -. Uno stimolo per tutti noi a non disperdere le energie, in vista di un traguardo storico: vedere il primo uomo posare piede sulla superficie rossastra di Marte”.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10 ... e/3103223/


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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 19/10/2016, 21:04 
Marte ha colpito ancora ?
ROMA – Marte, la sonda italiana Schiaparelli ha rispettato il suo appuntamento con Marte previsto per le 16, 48 di oggi 19 ottobre 2016. Anzi no. O meglio: non si sa. Di certo, purtroppo, c’è solo che la sonda ha perso il contatto con la Terra un minuto prima dell’atterraggio. E che, per ora, quel contatto ancora non è stato ristabilito.



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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 19/10/2016, 22:04 
ExoMars, Schiaparelli in silenzio, nessun segnale
Tante ipotesi, si continua ad ascoltare


31b2fcca435d63b41d3a90b6531af3b8.jpg

19 ottobre, 21:51

http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubr ... ?idPhoto=1

ExoMars, Schiaparelli in silenzio, nessun segnale
Il lander Schiaparelli della missione europea ExoMars continua a essere silenzioso: la sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa, che ha sorvolato l'area in cui dovrebbe trovarsi il veicolo "ha cercato di comunicare con il lander, ma non ha registrato niente", ha detto all'ANSA Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Non c'è quindi al momento alcuna conferma che il lander della missione ExoMars sia attivo sul suolo di Marte. Non tutto è perduto, comunque, perché durante la ricezione a Terra dei dati della sonda Mro c'è stato un problema di comunicazione. Non è chiaro, quindi, se il silenzio sia dovuto proprio a questo oppure a un problema del lander Schiaparelli. La risposta potrà arrivare soltanto intorno alle 22,30 italiane, in seguito a un secondo passaggio di Mro sull'area in cui dovrebbe trovarsi Schiaparelli.

Il segnale del lander Schiaparelli è stato perduto un minuto prima che il veicolo della missione ExoMars toccasse il suolo marziano. Le speranze di ristabilire le comunicazioni non sono comunque perdute.

Il segnale della discesa di Schiaparelli era stato ricevuto correttamente dal radiotelescopio Gmrt (Giant Metrewave Radio Telescope) che si trova in India, a Pune, "ma si è interrotto verso la fine. Rispetto ai tempi previsti, questo è accaduto nella fase finale, quando mancava un po' meno di un minuto al momento dell'arrivo sul suolo", ha detto Ferri. D'altro canto, però, "quello del radiotelescopio era una sorta di esperimento". Le comunicazioni più attese erano quelle della sonda Mars Express, ma anche quest'ultima ha confermato la perdita del segnale, interrotto improvvisamente prima dell'arrivo a Terra".

Tantissime ipotesi
Al momento sono tantissime le ipotesi sul motivo per cui il segnale del lander Schiaparelli si è interrotto un minuto prima che il veicolo della missione ExoMars toccasse il suolo. I tecnici al lavoro nel centro di controllo della missione, nel Centro per la scienza e la tecnologia (Esoc) dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), stanno esaminando la situazione. Ci sono speranze, anche se remote.

Quella che aspetta i responsabili della missione sarà una lunga notte dedicata all'analisi dei dati della sonda Tgo (Trace Gas orbiter), che ha segnato comunque un successo con il perfetto ingresso nell'orbita marziana. Le ipotesi sul tappeto sono le più diverse. La peggiore, ha detto il responsabile delle operazioni di volo dell'Esa, Paolo Ferri, è il mancato funzionamento dei retrorazzi: in questo caso il veicolo avrebbe avuto un impatto violento sul suolo marziano. L'ipotesi ottimistica è invece che nelle ultime fasi dell'arrivo su Marte Schiaparelli abbia avuto un problema nel cambio di antenna, che era previsto dalla missione. "Nella notte - ha proseguito Ferri - lavoreremo all'analisi dei dati dell'orbiter Tgo, che saranno più dettagliati di quelli arrivati dal radiotelescopio di Pune e dalla sonda Mars Express. Sono stati registrati durate la discesa di Schiaparelli e contengono tantissimi parametri acquisiti in tempo reale che potranno dirci molto di più. Siamo molto fiduciosi che riusciremo a capire che cosa sia successo".

Battiston (Asi), un successo anche se parziale
ExoMars è comunque un successo, l'orbiter Tgo è riuscito nella missione mentre del lander Schiaparelli avremo dettagli solo nelle prossime ore ma ha comunque inviato dati preziosi: a dirlo è Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), a margine dell'evento organizzato a Roma per seguire la storica discesa della missione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). "Questa sera abbiamo avuto un successo e un successo parziale", ha spiegato Battiston, aggiungendo che "La sonda Tgo è stata un successo, era un pezzo importantissimo della missione e necessario per la seconda fase quella che porterà un rover nel 2020". Tgo si è infatti inserito in orbita marziana da cui studierà molti parametri atmosferici e sarà fondamentale per guidare l'arrivo della prossima parte della missione ExoMars prevista tra 4 anni. "Per il lander Schiaparelli - ha proseguito - sappiamo che ha funzionato correttamente nella prima fase di ingresso e ha inviato i dati alle sonde che lo seguivano. Abbiamo perso il segnale ma è ancora presto per capire cosa sia avvenuto. In ogni caso è un successo parziale, perché i dati li ha inviati, questo era l'aspetto più importante".

Woerner(Esa), dita incrociate per Schiaparelli ma è comunque un successo
"Teniamo le dita incrociate, forse nella notte avremo risultati chiarificatori e magari anche positivi". Lo ha detto il direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), Jan Woerner, al termine della diretta dal centro di controllo della missione di ExoMars, riferendosi all'atterraggio del lander Schiapparelli su Marte, sul cui esito si dovrebbe sapere di più domattina, dopo che stanotte saranno stati esaminati tutti i dati raccolti Woerner ha ricordato che quello del lander Schiaparelli era "un test di atterraggio. Uno strumento per un test che, sì, ha funzionato, anche se non sappiamo ancora i dettagli, e che abbiamo fatto per raccogliere dati per la prossima missione del 2020. I dati che saranno esaminati questa notte ci serviranno per sapere come fare atterrare con tecnologia europea il Rover su Marte. E' stata un'ottima decisione di andare per la prima volta con uno strumento di test". "Per l'Esa - ha aggiunto - volare fino a Marte ed entrare in un'orbita sicura attorno al pianeta per una missione che servirà a conoscere l'atmosfera e a scoprire se c'è vita è una grande sfida e un grande risultato", ha detto Worner ringraziando i colleghi russi e americani e i partner industriali della missione.

Schiaparelli è su Marte, ma si attende la conferma buon atterraggio
Il lander Schiaparelli dovrebbe avere toccato il suolo di Marte, ma non è stato ancora ricevuto a Terra nessun segnale che possa testimoniare la buona riuscita dell'atterraggio. Nessuna notizia dal radiotelescopio Gmrt (Giant Metrewave Radio Telescope) che si trova in India, a Pune, e che aveva intercettato il 'risveglio' dall'ibernazione del lander protagonista della missione ExoMars, organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos). Nel frattempo anche l'orbiter della missione ExoMars, il Tgo (Trace Gas Orbiter) è 'nascosto' da Marte e non è in grado di inviare i segnali che ha registrato durante la discesa. Entra quindi in gioco la sonda dell'Esa Mars Express, che dall'orbita marziana ha seguito tutte le fasi della discesa di Schiaparelli, fin dall'ingresso nell'orbita di Marte.

La prima volta dell'Europa sul suolo di Marte
Per la prima volta un veicolo europeo, con tanta tecnologia italiana a bordo, attraverserà l'atmosfera di Marte in una discesa mozzafiato di sei minuti nella quale raccoglierà dati e informazioni. Adesso Schiaparelli si sta avvicinando a Marte in stato di ibernazione per risparmiare energia e si 'risveglierà' alle 15:37 italiane, per prepararsi alla discesa. Allora accenderà il computer di bordo e gli strumenti con cui eseguirà il controllo completo delle sue condizioni. "Purtroppo non potremo vedere il momento dell'ingresso in orbita", ha detto all'ANSA il direttore delle operazioni di volo delle missioni dell'Esa, Paolo Ferri. "Se saremo fortunati - ha aggiunto - il segnale di Schiaparelli potrebbe essere ricevuto dal radiotelescopio Gmrt (Giant Metrewave Radio Telescope) che si trova in India, a Pune". In ogni caso il segnale arriverà con i dieci minuti di ritardo caratteristici delle comunicazioni fra Marte e la Terra. "Sarà comunque un segnale molto debole - ha rilevato Ferri - e potrebbe essere sufficiente il minimo disturbo per perderlo".

I 6 minuti della discesa
Nel frattempo il viaggio di Schiaparelli verso Marte "procede come previsto; tutto è perfetto", ha detto Walter Cugno, direttore del programma Exomars per la Thales Alenia Space (Thales - Leonardo Finmeccanica). Quando entrerà nell'atmosfera marziana, alle 16:42, i suoi sensori cominceranno a raccogliere dati sull'atmosfera del pianeta rosso. "Potremo dire che Schiaparelli sarà sopravvissuto alla discesa solo dopo aver ricevuto il segnale", ha detto ancora Ferri.

Segnali dal suolo marziano
Una volta sul suolo marziano il veicolo continuerà a mandare segnali per 15 minuti e poi dovrà spegnere il trasmettitore per risparmiare energia, ma continuerà a lavorare e a raccogliere dati. Fino a quel momento lo avranno 'ascoltato' la sonda Mars Express dell'Esa e l'orbiter della missione ExoMars, il Tgo (Trace Gar Orbiter). Quest'ultimo lo farà nel bel mezzo di una manovra che lo impegnerà per ben due ore e mezzo, necessaria per entrare correttamente nell'orbita marziana. Saranno i dati di queste due sonde, ricevuti a Terra fra le 18:00 e le 18:30, a dire se Shiaparelli ha toccato il suolo. Fra le 19,00 e le 20,00 a risvegliare nuovamente il piccolo lander sarà la sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa, e i segnali di Schiaparelli saranno di nuovo ricevuti a Terra, mentre il veicolo continuerà a lavorare.

Il ruolo dell'Italia
Dedicato all’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, autore della prima mappa completa di Marte, il lander è solo un esempio della ricerca e della tecnologia italiane che sono a bordo della missione ExoMars. l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è infatti il principale contributore con 350 milioni di euro, pari al 32% del valore complessivo della missione, di 1,3 miliardi. E' in prima fila anche l'industria italiana, con Leonardo Finmeccanica e Thales Alenia Space (Thales- Leonardo Finmeccanica), che ha integrato entrambi i veicoli nei suoi stabilimenti di Torino. A Torino la Telespazio (Leonardo Finmeccanica-Thales) ha contribuito al centro di controllo del lander Schiaparelli, gestito dall'Altec, la società nata dalla collaborazione fra Thales Alenia Space e Asi. Importante anche il contributo scientifico dell'Italia, con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), università di Padova e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).



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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 19/10/2016, 22:53 
sta cosa è strana..
tutte le sonde per marte
o non arrivano o se arrivano
poi smettono di funzionare..
così dicono..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 19/10/2016, 22:59 
Già... così dicono....

Magari sarà pure vero, per carità....

Ma 'ste coincidenze, cominciano ad essere davvero troppe... [:o)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 20/10/2016, 09:56 
secondo me ,sono incidenti dovuti a variabili non controllabili direttamente.

Ad esempio,c'è la strana idea che l'atmosfera di Marte sia talmente rarefatta da non dare problemi particolari.

Sennonché, si formano nubi compatte e gigantesche che in parte fuoriescono perfino dall'atmosfera.

Ci sono variazioni di temperatura nelle varie fasce ,venti vorticosi e violenti.

L'Europa,inoltre,non ha esperienza di rover ,quindi è logico che possa sbagliare.

Secondo me,avrebbe fatto meglio a limitarsi a sonde orbitali dotate di sensori e strumenti analitici attuali.

Cmq sia,un vero peccato,a me dispiace.

[B)]

PS a meno che non sia stata distrutta da questo:

http://i66.tinypic.com/161x8qc.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 20/10/2016, 11:12 
il corriere tenta di spiegare
i perchè e i percome..
ma giuro che non ho capito..


http://www.corriere.it/scienze/16_ottob ... 7d1f.shtml

Che cosa è accaduto

Che cosa è accaduto, dunque, all’improvviso? «Scorrendo la sequenza delle manovre che la capsula doveva compiere — precisa Ferri — possiamo dedurre che tutto sia andato bene sino all’apertura del paracadute. Anche lo scudo che aveva protetto il modulo di sbarco dalla vampata di calore generata dall’attrito con l’atmosfera si era separato correttamente. A quel punto, però, si innescavano altre manovre nelle quali potrebbe essere nascosta la causa del silenzio».
Tutto ciò che è avvenuto era gestito autonomamente dal computer di bordo perché Marte in quel momento era lontano 175 milioni di chilometri dal nostro Pianeta e il tempo richiesto della comunicazione era di 9 minuti e mezzo: dalla Terra era quindi impossibile governare. Quando il paracadute si è staccato si è portato via anche il cono protettivo superiore nel quale era annidato Schiaparelli e su cui era montata l’antenna che fino a quel momento aveva inviato i segnali. Avrebbe dovuto attivarsi l’altra antenna del modulo di sbarco. «L’ipotesi che avanziamo — ha sottolineato il direttore — è che la sequenza di scambio non sia avvenuta correttamente generando quindi un problema nelle trasmissioni che si sono interrotte. Se così fosse, e nel frattempo il modulo avesse continuato la discesa come previsto adagiandosi al suolo, abbiamo la speranza di riprendere la situazione correggendo gli eventuali errori che si sono generati dialogando con la sonda madre entrata perfettamente in orbita intorno al Pianeta Rosso».

mah..



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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 20/10/2016, 11:17 
Come diceva il buon Ufologo, le sonde funzionano perfettamente dappertutto, tranne che nei pressi di Marte e dintorni.
Sarà un caso? [:232]



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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 20/10/2016, 12:43 
beh,un conto è mettere in orbita una sonda,un altro è far discendere un lander e poi farlo funzionare.

Io non penso che gli alieni siano interessati a farsi anche solo sospettare di esistere.

Quindi non farebbero mai cose del genere.

Io ho un sospetto: probabilmente il campo magnetico di Marte,nasconde sorprese che interferiscono con i sistemi

Non intendo come intensità, ma come probabile esistenza di variabili em legate alle radiazioni,ai raggi cosmici , alla fisico chimica dell'atmosfera.

È probabile che queste variabili siano ignote,ancora, riuscendo ad influenzare i sistemi quel tanto che basta per creare problemi e incidenti .

Quindi bisogna schermare meglio i sistemi delle sonde e dei rover.

Cmq,l'impresa ESA / RUSSIA è riuscita per circa due terzi, se si calcola la progettazione,la realizzazione,il viaggio e l'entrata in orbita della sonda madre con il relativo rilascio del lander e la sua discesa .

Secondo me ,il lander è intero e funziona in automatico ma non trasmette segnali!

Forse li può ricevere e su questo stanno lavorando i tecnici .

[:290] [:289] [:264]


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 Oggetto del messaggio: Re: Programma ExoMars
MessaggioInviato: 20/10/2016, 12:54 
Non è facile far atterrare indenne una sonda le forze in gioco sono enormi ed i componenti delicati. Non mi stupisce. dopotutto Marte è l'unico pianeta dove facciamo atterrare oggetti, l'altro colpo celeste è stato rosetta e non è andata molto meglio :)



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