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MessaggioInviato: 04/12/2012, 14:08 
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Aztlan ha scritto:

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morpheus85 ha scritto:

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Aztlan ha scritto:

Io mi prenoterei per il primo viaggio con ritorno garantito.

Non so voi, ma ci sono molte cose che mi piacciono della cara Terra.

Naturalmente l' esplorazione è necessaria e pagherei per esserci - ma solo se poi posso tornare indietro.



domanda seria.
che cosa non potresti mai lasciare che non puoi portarti lì?
io credo dire addio al respirare all'aria aperta sarebbe difficoltoso.


Più che difficoltoso, direi inaccettabile.

Perchè abbandonare per sempre un luogo pieno di meraviglie per andare a sopravvivere a stento in strutture tecnologiche?

Un conto è andarci pro tempore, per esplorare, un conto è rimanerci per sempre.




c'è gente che vive tranquillamente nel deserto, se gli spazi non sono angusti si può fare



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MessaggioInviato: 05/12/2012, 00:14 
Ma psicologicamente come reagirebbe l'uomo dopo un tot di tempo?
Mi spiego: se dopo un anno senti di dover tornar indietro e non puoi, come reagisci? E se ti va' in pappa il cervello reagendo in maniera negativa?
bha....un po' di paura l'avrei........[:(]


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MessaggioInviato: 05/12/2012, 13:44 
si dovrà passare prima un anno in ambiente simile per vedere se si regge


Ultima modifica di morpheus85 il 05/12/2012, 13:44, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/12/2012, 22:35 
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morpheus85 ha scritto:

si dovrà passare prima un anno in ambiente simile per vedere se si regge


Se basta un anno.......

Immagina di fare un test sulla terra per un anno, in un ambiente identico a Marte senza contatti e tutto cio' che comporta.
Saprai a priori che dopo un anno il test sara' finito........(un po' come un grande fratello) e poi uscirai di nuovo a contatto con la terra. Il tuo cervello lo sa' e vivrai per un anno sapendolo.
Su Marte parti dal primo giorno sapendo che la tua vita non avra' ritorno.......
Credo che in pochi possano reggere una simile cosa.....
Cavolo devi cancellare tutto, resettare......
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MessaggioInviato: 05/12/2012, 22:56 
Sono perfettamente d' accordo con Crash3.

Nessuna situazione qui sulla Terra può essere paragonabile, nè una simulazione sufficiente.

Perchè nel primo caso sai che puoi sempre andartene altrove, rifarti una vita in un posto migliore, conoscere qualcuno...
E nel secondo, che il test è appunto soltanto un test e finirà.

Uno si concentra sull' obiettivo, tiene duro un anno nell' ambiente simulato... passa il test, viene selezionato e parte. E se poi cambia idea?
Se dopo metti dieci anni si rende conto di aver buttato la vita in un cesso pressurizzato, -dove non può manco dire metà di quello che ha davvero visto-
e desidera solo di tornare a casa, riabbracciare i cari o trovarne, invece di seguire un programma para-militare per il resto dei suoi giorni?

Davvero, la prospettiva orribile che Marte diventi un inferno per chi vuole tornare indietro, o peggio vi sia stato spedito a forza dall' inizio, salta subito agli occhi.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 06/12/2012, 12:59 
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CRASH3 ha scritto:

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morpheus85 ha scritto:

si dovrà passare prima un anno in ambiente simile per vedere se si regge


Se basta un anno.......

Immagina di fare un test sulla terra per un anno, in un ambiente identico a Marte senza contatti e tutto cio' che comporta.
Saprai a priori che dopo un anno il test sara' finito........(un po' come un grande fratello) e poi uscirai di nuovo a contatto con la terra. Il tuo cervello lo sa' e vivrai per un anno sapendolo.
Su Marte parti dal primo giorno sapendo che la tua vita non avra' ritorno.......
Credo che in pochi possano reggere una simile cosa.....
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ci vuole la giusta selezione, ma dopo un po se c'è la predisposizione ci si fa l'abitudine, altrimenti tutti gli ergastolani (quelli veri) tenterebbero sempre il suicidio cosa che in realtà non avviene.. [;)]

Io ci penserei seriamente, non ho mai amato così tanto questo pianeta da non poterlo abbandonare. Vivere nella stazione spaziale quello si che non riuscirei a sopportarlo.



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MessaggioInviato: 06/12/2012, 13:07 
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Aztlan ha scritto:

Sono perfettamente d' accordo con Crash3.

Nessuna situazione qui sulla Terra può essere paragonabile, nè una simulazione sufficiente.

Perchè nel primo caso sai che puoi sempre andartene altrove, rifarti una vita in un posto migliore, conoscere qualcuno...
E nel secondo, che il test è appunto soltanto un test e finirà.

Uno si concentra sull' obiettivo, tiene duro un anno nell' ambiente simulato... passa il test, viene selezionato e parte. E se poi cambia idea?
Se dopo metti dieci anni si rende conto di aver buttato la vita in un cesso pressurizzato, -dove non può manco dire metà di quello che ha davvero visto-
e desidera solo di tornare a casa, riabbracciare i cari o trovarne, invece di seguire un programma para-militare per il resto dei suoi giorni?

Davvero, la prospettiva orribile che Marte diventi un inferno per chi vuole tornare indietro, o peggio vi sia stato spedito a forza dall' inizio, salta subito agli occhi.



Ad oggi io nn avrei dubbi e poi non ci andrei da solo.
So perfettamente cosa lascerei.
Una scelta di vita come un'altra, e cosa più importante non è eterna.



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MessaggioInviato: 06/12/2012, 13:16 
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morpheus85 ha scritto:

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CRASH3 ha scritto:

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morpheus85 ha scritto:

si dovrà passare prima un anno in ambiente simile per vedere se si regge


Se basta un anno.......

Immagina di fare un test sulla terra per un anno, in un ambiente identico a Marte senza contatti e tutto cio' che comporta.
Saprai a priori che dopo un anno il test sara' finito........(un po' come un grande fratello) e poi uscirai di nuovo a contatto con la terra. Il tuo cervello lo sa' e vivrai per un anno sapendolo.
Su Marte parti dal primo giorno sapendo che la tua vita non avra' ritorno.......
Credo che in pochi possano reggere una simile cosa.....
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ci vuole la giusta selezione, ma dopo un po se c'è la predisposizione ci si fa l'abitudine, altrimenti tutti gli ergastolani (quelli veri) tenterebbero sempre il suicidio cosa che in realtà non avviene.. [;)]

Io ci penserei seriamente, non ho mai amato così tanto questo pianeta da non poterlo abbandonare. Vivere nella stazione spaziale quello si che non riuscirei a sopportarlo.


Mmm...quoto appieno Aztlan e crash.
E' una cosa che va al di fuori della nostra concezione, e di certo non può essere paragonata alla condizione degli ergastolani. Stare in un deserto o in una prigione è tutt'altro che essere a milioni di chilometri dal tuo pianeta natale, io penso che sia davvero impossibile per un essere umano.
E' facile da dire "io il pianeta lo lascerei", molto più difficile da farsi. Prova solo a stare due settimane chiuso in casa da solo...l'uomo ha bisogno per natura dell'aria, del sole, e dei suoi simili. Anche perchè non credo che stare là sarebbe molto più diverso da stare nella ISS, dubito che potresti uscire a farti una passeggiata.

Ma poi scusate, non ho capito una cosa... che intende Schulze con "coppie di astronauti"? L'obiettivo sarebbe procreare su marte? [8)]


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Jimi_Marshall ha scritto:

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morpheus85 ha scritto:

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CRASH3 ha scritto:

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morpheus85 ha scritto:

si dovrà passare prima un anno in ambiente simile per vedere se si regge


Se basta un anno.......

Immagina di fare un test sulla terra per un anno, in un ambiente identico a Marte senza contatti e tutto cio' che comporta.
Saprai a priori che dopo un anno il test sara' finito........(un po' come un grande fratello) e poi uscirai di nuovo a contatto con la terra. Il tuo cervello lo sa' e vivrai per un anno sapendolo.
Su Marte parti dal primo giorno sapendo che la tua vita non avra' ritorno.......
Credo che in pochi possano reggere una simile cosa.....
Cavolo devi cancellare tutto, resettare......
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ci vuole la giusta selezione, ma dopo un po se c'è la predisposizione ci si fa l'abitudine, altrimenti tutti gli ergastolani (quelli veri) tenterebbero sempre il suicidio cosa che in realtà non avviene.. [;)]

Io ci penserei seriamente, non ho mai amato così tanto questo pianeta da non poterlo abbandonare. Vivere nella stazione spaziale quello si che non riuscirei a sopportarlo.


Mmm...quoto appieno Aztlan e crash.
E' una cosa che va al di fuori della nostra concezione, e di certo non può essere paragonata alla condizione degli ergastolani. Stare in un deserto o in una prigione è tutt'altro che essere a milioni di chilometri dal tuo pianeta natale, io penso che sia davvero impossibile per un essere umano.
E' facile da dire "io il pianeta lo lascerei", molto più difficile da farsi. Prova solo a stare due settimane chiuso in casa da solo...l'uomo ha bisogno per natura dell'aria, del sole, e dei suoi simili. Anche perchè non credo che stare là sarebbe molto più diverso da stare nella ISS, dubito che potresti uscire a farti una passeggiata.

Ma poi scusate, non ho capito una cosa... che intende Schulze con "coppie di astronauti"? L'obiettivo sarebbe procreare su marte? [8)]


Mi pare si parli ovviamente di coppie... non tanto per iniziare a creare una comunità quanto per mantenere una certa qualità di vita.
Io in passato credo di essere rimasto in casa tranquillamente anche per un anno intero e non ho un castello, mai avuto alcun problema di sorta, una certa predisposizione ce l'ho sicuramente dalla nascita. Altri impazzirebbero, in quel periodo notavo solo che il tempo scorreva più velocemente, facendo le stesse cose giorno dopo giorno non ci si fa nemmeno più caso ai giorni che passano. Tolto il ciclo di sonno vale moltissimo cosa si fa durante la veglia è quello l'importante, se su Marte ogni giorno si fa una cosa diversa ed un continuo progredire ci si può vivere.

Cmq bisogna provarci, ricreare l'ambiente tipo e vedere se funziona.



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MessaggioInviato: 06/12/2012, 13:34 
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morpheus85 ha scritto:

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CRASH3 ha scritto:

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morpheus85 ha scritto:

si dovrà passare prima un anno in ambiente simile per vedere se si regge


Se basta un anno.......

Immagina di fare un test sulla terra per un anno, in un ambiente identico a Marte senza contatti e tutto cio' che comporta.
Saprai a priori che dopo un anno il test sara' finito........(un po' come un grande fratello) e poi uscirai di nuovo a contatto con la terra. Il tuo cervello lo sa' e vivrai per un anno sapendolo.
Su Marte parti dal primo giorno sapendo che la tua vita non avra' ritorno.......
Credo che in pochi possano reggere una simile cosa.....
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ci vuole la giusta selezione, ma dopo un po se c'è la predisposizione ci si fa l'abitudine, altrimenti tutti gli ergastolani (quelli veri) tenterebbero sempre il suicidio cosa che in realtà non avviene.. [;)]

Io ci penserei seriamente, non ho mai amato così tanto questo pianeta da non poterlo abbandonare. Vivere nella stazione spaziale quello si che non riuscirei a sopportarlo.


io la penso come te morpheus e poi c'è ovviamente la componente affascinante dell'andare su un altro pianeta, che a dirla così ormai sembra quasi una cosa da niente, ma se ci si sofferma un attimo di più su cosa significa alla fine ci si rende conto di quanto sia affascinante e clamorosa, come evento.

unica differenza per me è che io questo pianeta posso dire anche di amarlo, ma è a questa popolazione che nn posso davvero dire di averla mai amata...e per colpa sua, da nn poterla abbandonare con tanto di sospiro di sollievo.


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acgunner ha scritto:

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morpheus85 ha scritto:

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CRASH3 ha scritto:

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morpheus85 ha scritto:

si dovrà passare prima un anno in ambiente simile per vedere se si regge


Se basta un anno.......

Immagina di fare un test sulla terra per un anno, in un ambiente identico a Marte senza contatti e tutto cio' che comporta.
Saprai a priori che dopo un anno il test sara' finito........(un po' come un grande fratello) e poi uscirai di nuovo a contatto con la terra. Il tuo cervello lo sa' e vivrai per un anno sapendolo.
Su Marte parti dal primo giorno sapendo che la tua vita non avra' ritorno.......
Credo che in pochi possano reggere una simile cosa.....
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ci vuole la giusta selezione, ma dopo un po se c'è la predisposizione ci si fa l'abitudine, altrimenti tutti gli ergastolani (quelli veri) tenterebbero sempre il suicidio cosa che in realtà non avviene.. [;)]

Io ci penserei seriamente, non ho mai amato così tanto questo pianeta da non poterlo abbandonare. Vivere nella stazione spaziale quello si che non riuscirei a sopportarlo.


io la penso come te morpheus e poi c'è ovviamente la componente affascinante dell'andare su un altro pianeta, che a dirla così ormai sembra quasi una cosa da niente, ma se ci si sofferma un attimo di più su cosa significa alla fine ci si rende conto di quanto sia affascinante e clamorosa, come evento.

unica differenza per me è che io questo pianeta posso dire anche di amarlo, ma è a questa popolazione che nn posso davvero dire di averla mai amata...e per colpa sua, da nn poterla abbandonare con tanto di sospiro di sollievo.


I primi su marte, ne varrebbe veramente la pena.. tanto o muori qui o muori lì alla fine cambia poco.. solo che in un caso scriveresti un bel pezzo di storia.

A me bastano poche persone intorno, adoro calma e tranquillità, lì ne troverei in abbondanza.



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MessaggioInviato: 06/12/2012, 18:26 
Cita:
morpheus85 ha scritto:
Mi pare si parli ovviamente di coppie... non tanto per iniziare a creare una comunità quanto per mantenere una certa qualità di vita.

LOL [:o)]

Comunque boh! Io rimango scettico.
Alla fine quello che fa rimanere a galla un uomo è la speranza. Puoi anche essere da solo nel deserto, o stare un anno in casa, ma sai che da qualche parte qualcuno c'è e che le cose possono cambiare.
Sembra una cosa da poco ma secondo me non lo è.

Su Marte... contatti quasi inesistenti, tu che finirai dimenticato dopo un paio d'anni, magari ti tocca condividerei quei 10 metri di cabina con qualcuno che hai iniziato ad odiare, ma sai che dovrai stare li PER SEMPRE. A parte qualche omicidio che ci scappa sicuramente, dev'essere davvero un incubo.
Ma se ci sono così tanti volontari...prego! [:D]


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MessaggioInviato: 06/12/2012, 22:55 
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Ufologo 555 ha scritto:

Ecco, mandiamoci tutti i politici! [;)]


noooooo!!! lasciamo qui i politici!!! poi vediamo chi li paga [;)]


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morpheus85 ha scritto:

Cita:
Aztlan ha scritto:

Sono perfettamente d' accordo con Crash3.

Nessuna situazione qui sulla Terra può essere paragonabile, nè una simulazione sufficiente.

Perchè nel primo caso sai che puoi sempre andartene altrove, rifarti una vita in un posto migliore, conoscere qualcuno...
E nel secondo, che il test è appunto soltanto un test e finirà.

Uno si concentra sull' obiettivo, tiene duro un anno nell' ambiente simulato... passa il test, viene selezionato e parte. E se poi cambia idea?
Se dopo metti dieci anni si rende conto di aver buttato la vita in un cesso pressurizzato, -dove non può manco dire metà di quello che ha davvero visto-
e desidera solo di tornare a casa, riabbracciare i cari o trovarne, invece di seguire un programma para-militare per il resto dei suoi giorni?

Davvero, la prospettiva orribile che Marte diventi un inferno per chi vuole tornare indietro, o peggio vi sia stato spedito a forza dall' inizio, salta subito agli occhi.



Ad oggi io nn avrei dubbi e poi non ci andrei da solo.
So perfettamente cosa lascerei.
Una scelta di vita come un'altra, e cosa più importante non è eterna.


Sì che è eterna, ci passi il resto della tua vita finchè crepi. Pure le tue spoglie rimarranno lì per sempre. Più eterno di così!!!


Mi sa che non hai afferrato di cosa si parla, morpheus: qui NON si parla di un programma di esplorazione in cui uno va, vede Marte e torna a casa.

Quello lo vorrebbero fare tutti, io sarei il primo a fare i bagagli con un cambio e dei libri.

Qui si parla di una cosa ben diversa, si parla di mandare gente a vivere lì permanentemente, le coppie sono proprio per la riproduzione, con nuovi coloni in arrivo costante.


E se dopo dieci anni ti rendi conto che ti manca ciò che ti sei lasciato dietro e che non potrai rivedere niente e nessuno, perchè è troppo tardi per tornare indietro?

Che fai, ti spari?


Anche ammesso che uno non abbia niente e nessuno su questa terra, cosa più frequente di quanto si pensi, uno capirebbe che aveva però la POSSIBILITA' di avere ciò che desiderava.

Una volta lì, solo le capsule pressurizzate, aria e acqua riciclata, magari pure dalle urine, forse anche cibo riciclato dalla m***a, e obbedire agli ordini da parte di chi sta sulla Terra, anche se non li condividi.

Bello schifo.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Sono perfettamente d' accordo con Crash3.

Nessuna situazione qui sulla Terra può essere paragonabile, nè una simulazione sufficiente.

Perchè nel primo caso sai che puoi sempre andartene altrove, rifarti una vita in un posto migliore, conoscere qualcuno...
E nel secondo, che il test è appunto soltanto un test e finirà.

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e desidera solo di tornare a casa, riabbracciare i cari o trovarne, invece di seguire un programma para-militare per il resto dei suoi giorni?

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Ad oggi io nn avrei dubbi e poi non ci andrei da solo.
So perfettamente cosa lascerei.
Una scelta di vita come un'altra, e cosa più importante non è eterna.


Sì che è eterna, ci passi il resto della tua vita finchè crepi. Pure le tue spoglie rimarranno lì per sempre. Più eterno di così!!!


Mi sa che non hai afferrato di cosa si parla, morpheus: qui NON si parla di un programma di esplorazione in cui uno va, vede Marte e torna a casa.

Quello lo vorrebbero fare tutti, io sarei il primo a fare i bagagli con un cambio e dei libri.

Qui si parla di una cosa ben diversa, si parla di mandare gente a vivere lì permanentemente, le coppie sono proprio per la riproduzione, con nuovi coloni in arrivo costante.


E se dopo dieci anni ti rendi conto che ti manca ciò che ti sei lasciato dietro e che non potrai rivedere niente e nessuno, perchè è troppo tardi per tornare indietro?

Che fai, ti spari?


Anche ammesso che uno non abbia niente e nessuno su questa terra, cosa più frequente di quanto si pensi, uno capirebbe che aveva però la POSSIBILITA' di avere ciò che desiderava.

Una volta lì, solo le capsule pressurizzate, aria e acqua riciclata, magari pure dalle urine, forse anche cibo riciclato dalla m***a, e obbedire agli ordini da parte di chi sta sulla Terra, anche se non li condividi.

Bello schifo.


Guarda che non devi per forza essere daccordo con me [;)]
So cosa ho scritto.
Magari qualche anno fa stupidamente avrei detto di no, ma oggi partirei all'istante.
Ho scritto "eterno" apposta ma sei riuscito lo stesso a rendere negativo un fattore positivo ovvero l'eternità post morte che equivale ad una liberazione da qualsiasi sofferenza e in quel caso anche di un'esperienza ipoteticamente infernale su un pianeta così lontano senza possibilità di ritorno. La speranza è spesso utopia, dici che su marte la speranza di tornare sarebbe impossibile da immaginare? Io non credo. Dovessi cambiare idea? ricorderei il perchè ho fatto questa scelta avendo già vissuto sulla terra metà della mia vita.

Passare la vecchiaia lì soprattutto, sarebbe fantastico.


Ultima modifica di morpheus85 il 07/12/2012, 12:31, modificato 1 volta in totale.


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