http://link2universe.wordpress.com/2011 ... -di-marte/Vaste Aree Di Ghiaccio Sotterranee Scoperte Nelle Regioni Sub-Tropicali di MarteA quanto pare, su Marte potrebbe esserci molto più ghiaccio di quanto si pensava. In questo caso si parla di ghiaccio nascosto sotto la superficie del pianeta rosso. La vera sorpresa poi e che grandi regioni ghiacciate potrebbero trovarsi poco a sud dell’equatore. Scienziati di tutto il mondo sono in trepida attesa del lancio del nuovo grandissimo rover preparato dalla NASA per lo studio di Marte, che partirà a novembre, e potrebbe avere come destinazione proprio una di queste regioni. Le osservazioni fino ad ora sono state fatte con due navicelle: Mars Reconnaissance Orbiter(della NASA) e Mars Express(della ESA). Entrambe le analisi hanno rilevato indizi circa la presenza di vasti depositi di ghiaccio poco a sud dell’equatore, tra cui anche intorno al Cratere Holden, che si stima nasconda sotto la sua superficie 50 – 500 kg m^-2 di ghiaccio d’acqua a solo 2,3 metri di profondità. Questa è la primissima prova di ghiaccio a latitudini tropicali su Marte, che possono arrivare anche fino a solo 25°.
Nel 2009, il MRO aveva trovato depositi di acqua a latitudini che arrivavano a soli 45° Nord, scovati in seguito all’impatto con un asteroide.
Il problema è che si tratta comunque di una latitudine piuttosto alta. Se cercassimo semplicemente acqua, sarebbe più facile. Sappiamo che al polo nord ci sono depositi permanenti di acqua, però le future missioni robotiche, e quelle umane che seguiranno un giorno, devono atterrare molto più vicino all’equatore per restare più al sicuro. Tant’è che tutte e quattro le destinazioni proposte per il rover Curiosity si trovano in un area che è intorno a 25° dell’equatore.
Ovviamente, il ghiaccio sotterraneo non è visibile dai satelliti direttamente, ma alcune caratteristiche morfologiche della superficie insieme ad alcune proprietà termiche indicano chiaramente la presenza del ghiaccio.
C’è uno strumento francese chiamato OMEGA(Observatoire pour la Minéralogie, l’Eau, les Glaces et l’Activité) a bordo della sonda Mars Express, che insieme ad un altro chiamato CRISM(Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars) a bordo del MRO, hanno usato osservazioni nel vicino infrarosso per misurare con precisione come la radiazione solare viene riflessa dalla superficie,determinando cosi la presenza di alcuni minerali e la natura della superficie marziana.
Quello che ha portato gli scienziati ad interessarsi di questa regione in particolare, è la distribuzione del ghiaccio di CO2 che si forma durante l’inverno. Normalmente, il ghiaccio di diossido di carbonio sulla superficie viene a formarsi solo se sotto c’è uno strato abbastanza freddo composto da ghiaccio o da roccia.
In questo caso però, Mathieu Vincendon ed il suo team di scienziati della Brown University hanno concluso che non può essere colpa di uno strato di roccia fredda all’origine delle proprietà termali osservate che permettono la formazione di ghiaccio di CO2 sulla superficie. Un tale strato sarebbe visibile almeno in parte dal satellite, per via di erosioni e processi di impatto meteorico.
“Usando ipotesi diverse il team ha sviluppato vari modelli da testare finché non siamo arrivati al risultato che ci deve essere del ghiaccio d’acqua entro 1 metro di profondità a latitudini comprese tra 20-30°”. Il team crede che il ghiaccio presente sotto la superficie potrebbe essere rimasto li dopo l’ultima era glaciale marziana, e potrebbe essere un ottimo posto per fare rifornimento di acqua per i futuri astronauti su Marte.
Ulteriori studi termici della zona aiuteranno gli scienziati a capire la distribuzione esatta del ghiaccio.