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 Oggetto del messaggio: I marziani siamo noi?
MessaggioInviato: 26/03/2011, 06:14 
Test del Dna per extraterrestri

Un gruppo di ricercatori del MIT e Harvard University sta sviluppando uno strumento per cercare tracce di materiale genetico sul Pianeta Rosso. Potrebbe dimostrare che il progenitore comune di tutte le specie viventi è nato su un altro pianeta. In tal caso, saremmo tutti un po' marziani (e figli d'emigrati).

Li abbiamo immaginati verdi con le antenne, nei film di fantascienza. Ma si sa che a volte la realtà supera la fantasia. Presto potremo scoprire che in verità i marziani siamo noi. Da quando Darwin, più di 150 anni or sono, formulò la teoria dell’evoluzione delle specie, tutti sanno sin dalla scuola elementare che tutte le forme di vita sulla Terra discendono da un comune progenitore, comparso più o meno 3,5 miliardi di anni fa in circostante ancora da chiarire. Quello che oggi un numero crescente di scienziati sospetta è che questa sia solo la seconda parte della storia. Una storia iniziata molto prima e molto più lontano. Il microrganismo “numero zero” poteva non essere autoctono, bensì immigrato. Nato su un altro pianeta, Marte, e trasportato quaggiù a bordo di un meteorite. Se le cose stanno davvero così, ce lo dirà uno strumento sviluppato da ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e Università di Harvard.

E come dimostrare il legame di parentala, se non attraverso il fatidico test del DNA? Anche sul Pianeta Rosso, frammenti di materiale genetico (DNA o RNA) potrebbero essere cruciali per risalire alla verità, come nelle migliori indagini poliziesche. È quello che intendono cercare Christopher Carr e Clarissa Lui del Dipartimento di Scienze della Terra, Atmosferiche e Planetarie del MIT (http://eapsweb.mit.edu/), insieme al biologo molecolare Gary Ruvkun, del Massachusetts General Hospital e Harvard University, attraverso il Search for Extra-Terrestrial Genomes (SETG) (http://web.mit.edu/setg/SETG/Mainpage.html). Lo strumento è stato presentato nel corso della IEEE Aerospace Conference in Montana.

L’idea che i marziani siamo noi può sembrare balzana, ma gli indizi a sostegno non mancano. Primo, nelle prime fasi del Sistema Solare, il clima sui due pianeti rocciosi attigui, Marte e Terra, erano molto più simili di quanto non siano adesso, quindi la vita che si è sviluppata sull’uno potrebbe aver avuto chance anche sull’altro. Secondo, è un fatto che circa un miliardo di tonnellate di rocce abbiano viaggiato da Marte verso la Terra, raschiate via dall’impatto di asteroidi. E per questioni di dinamiche orbitali, è 100 volte più semplice per le rocce viaggiare da Marte a Terra che viceversa. Terzo, i microrganismi riescono a sopravvivere nello spazio interplanetario e resistere allo shock di violenti impatti. Pertanto, se la vita si fosse sviluppata là, i microrganismi marziani potrebbero aver contaminato la Terra e tutte le specie potrebbero essere discendenti di un extraterrestre.

I ricercatori del MIT si sono messi in testa di scoprirlo. Intendono raccogliere campioni di suolo marziano, isolare qualsiasi traccia microrganismi o resti fossili vi sia, separare il materiale genetico e analizzarlo con le stesse tecniche che si usano nelle indagini forensi sulla Terra. Obiettivo: cercare similitudini con le sequenze del DNA terrestre (il DNA può preservarsi fino a un milione di anni e, sebbene ogni specie abbia il suo specifico codice, alcune porzioni sono praticamente universali). L’impresa è ardua, senza dubbio. Poggia, però, su basi solide. Sonde e rover spediti su Marte hanno mostrato che, un tempo, c’era acqua allo stato liquido, e forse ce n’è ancora nel sottosuolo, condizione imprescindibile per la vita.

Ci vorranno altri due anni per completare il prototipo del dispositivo SETG. Per il momento, non è ancora stato “prenotato” da una delle prossime missioni in partenza per Marte. Se in futuro spiccherà il volo a bordo di una sonda, abbinato a un rover scavatore, sarà il primo caso di CSI nello spazio.

Fonte: http://www.media.inaf.it/2011/03/24/tes ... terrestri/


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MessaggioInviato: 28/03/2011, 09:56 
Finalmente. Il riconoscimento ...... l'amata patria ...... il futuro.


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Pianetamarte2010 ha scritto:

Finalmente. Il riconoscimento ...... l'amata patria ...... il futuro.



.... il passato! [:p]


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2di7 ha scritto:

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Pianetamarte2010 ha scritto:

Finalmente. Il riconoscimento ...... l'amata patria ...... il futuro.



.... il passato! [:p]


... ehm ... l'uno e l'altro [;)]


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Lahmu.
Ho sempre pensato che la razza quanto meno Homo Sapiens Sapiens non sia autoctona della Terra...
Thanks.

Marco1971.



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MessaggioInviato: 31/03/2011, 02:33 
O perlomeno, non completamente discendente dall' evoluzione naturale delle specie terrestri, ma bensì con un... aiutino. [:D]


Interessante questa notizia, speriamo che facciano davvero una missione ad hoc.

Per me ci sono ottime probabilità che la vita sia giunta a noi dallo spazio sotto forma dei primi microrganismi.

SE poi sia stato Marte il pianeta d' origine, o un altro corpo celeste (non escluso il fatto che gli asteroidi stessi posseggano batteri autoctoni) o se sia stata una inseminazione artificiale, questo è da vedere.


Il problema è che anche ammesso che facciano questo esperimento, SE i risultati saranno quelli, se lo terranno per loro...

Quanto scommettiamo che se si farà di questo esperimento non sentiremo più parlare?

Come di tutti gli altri simili... annunciati roboantemente dai media e poi scomparsi nel silenzio... Altro che quello spaziale.


"Nello spazio, nessuno può sentirti urlare" perchè non c' è aria per trasmettere il suono.

...E sulla Terra, nessuno può vedere qualcuno pensare... perchè non c' è vita intelligente. [}:)]

Un abbraccio a tutti,

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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