Paura a Bloomington, meteora esplode nei cieli dell’Indiana
Paura per i residenti di Bloomington, nell'Indiana, per una forte esplosione avvertita mercoledì scorso
Alle 12:44 ora locale (17:44 UTC, 19:44 ora italiana) di mercoledì 30 marzo, i residenti di Bloomington, nell’Indiana (USA), e nelle contee circostanti, hanno avvertito una forte esplosione.
La gente del posto si è subito riversata sui social, scoprendo in seguito che una meteora era esplosa sopra le loro teste.
Il gruppo Facebook “What’s that noise?” è stato inondato in breve tempo di speculazioni sulla fonte del suono esplosivo, che si diceva udito per diverse decine di km. I commenti si sono rapidamente accumulati: si citavano possibili incendi in una vicina base navale, test militari, un incidente automobilistico e altro ancora, ma nessuno di questi si è rivelato vero.
In molti hanno pensato a un terremoto, e, in effetti, le scale sismiche dell’Università dell’Indiana hanno rilevato un evento che coincideva con le segnalazioni, ma lo United States Geological Survey (USGS) non ha registrato scosse nell’area.
Sfortunatamente, il cielo nuvoloso non ha aiutato residenti, giornalisti e funzionari di emergenza a individuare la causa del suono: se fosse stata una giornata più limpida, la risposta alla domanda di tutti avrebbe avuto risposta molto prima.
Tuttavia, 12 report sono stati inviati all’American Meteor Society, a una distanza di circa 160 km, descrivendo in dettaglio un bolide e la traiettoria diretta verso Nord, mentre l’oggetto si faceva strada nel Kentucky settentrionale verso Indianapolis.
Questi avvistamenti casuali hanno contribuito a risolvere alla fine il mistero del “boom” sull’Indiana che, come si è scoperto, era stato una “palla di fuoco“, un bolide, una meteora luminosa che si fa strada attraverso l’atmosfera terrestre dallo Spazio (bruciando lungo la strada).
Gli avvistamenti di bolidi non sono del tutto rari e questo evento è in realtà simile alla meteora avvistata su Chelyabinsk nel 2013. Il forte “boom” avvertito da molti è stato molto probabilmente il risultato dell’esplosione della meteora quando è entrata in contatto con regioni più dense dell’atmosfera terrestre.