01/09/2011, 13:18
01/09/2011, 14:14
01/09/2011, 15:03
Jimi_Marshall ha scritto:
Può anche essere vero, e probabilmente lo è.
Indipendentemente da questo è però indubbio che dobbiamo cercare altre alternative!
Che siano 10, 20, o 130 anni... il petrolio finirà! E noi dobbiamo essere pronti a sostituirlo.
Senza parlare dell'inquinamento che il suo utilizzo sta creando. Forse sarebbe meglio non attendere di finire l'ultima goccia, ma mobilitarci un pò prima!
01/09/2011, 15:32
01/09/2011, 19:51
02/09/2011, 07:46
02/09/2011, 09:17
02/09/2011, 09:36
donnacinzia ha scritto:
...mi sono sempre chiesta quanta decomposizione organica c'è stata x darci tutto questo petrolio, quanti sconvolgimenti e quanti "mondi" sono terminati x darci il petrolio che abbiamo usato e che useremo!
Scusate la riflessione
Teorie abiogene
Molte teorie abiogene sono complementari, non mutuamente esclusive e generalmente non accettate dalla comunità dei ricercatori che operano nel campo delle scienze della Terra[senza fonte]. La teoria abiotica è sostenuta da pochi studiosi (prevalentemente di scuola russa)[senza fonte]. Vi è un generale consenso, fra i ricercatori che non condividono questa teoria, sul fatto che i giacimenti di idrocarburi di possibile origine abiotica, se esistono, sarebbero comunque minoritari rispetto a quelli di origine biogenica presenti nella crosta terrestre[senza fonte].
Fra questi teorici, c'è il professor Thomas Gold che nel 1992 pubblicò la sua teoria della profonda biosfera calda, allo scopo di spiegare il meccanismo dell'accumulo di idrocarburi nei giacimenti profondi.
Nel 2001 J. Kenney dimostrò che secondo le leggi della termodinamica non sarebbe possibile la trasformazione a basse pressioni di carboidrati o altro materiale biologico in catene idrocarburiche. Infatti il potenziale chimico dei carboidrati varia da -380 a -200 kcal/mole, mentre il potenziale chimico degli idrocarburi è maggiore di 0. Siccome le trasformazioni termodinamiche evolvono verso condizioni a potenziale chimico più basso, la trasformazione citata non può avvenire. Il metano non si polimerizza a basse pressioni ad alcuna temperatura.
Talvolta, giacimenti di gas naturale e petrolio ritenuti in fase di esaurimento, si riempono di nuovo; questo processo può essere alimentato solo da depositi profondi, percorrendo la sequenza di fenomeni che portò alla formazione iniziale. La teoria abiotica sostiene che tutti gli idrocarburi naturali siano di origine abiotica, ad eccezione del metano biogenico (spesso chiamato gas di palude), che è prodotto in prossimità della superficie terrestre attraverso la degradazione batterica di materia organica sedimentata.
Una teoria dell'origine abiotica del petrolio ritiene che al momento della formazione della Terra si siano formati dei significativi depositi di carbonio, ora preservati solo nel mantello superiore. Questi depositi, trovandosi in condizioni di elevata temperatura e pressione, catalizzerebbero la polimerizzazione di molecole di metano, fino a formare lunghe catene idrocarburiche.[3]
Una variante di questa teoria prevede l'idrolisi di peridotiti del mantello, con conseguente formazione di un fluido ricco in idrogeno e con metalli catalizzatori (come nichel, cromo, cobalto o vanadio), che risalendo, dilaverebbe le rocce carbonatiche superiori, generando idrocarburi. Questa reazione chimica ipotizzata è la stessa che si avrebbe nel processo industriale della sintesi di Fischer-Tropsch.
02/09/2011, 10:37
donnacinzia ha scritto:
...mi sono sempre chiesta quanta decomposizione organica c'è stata x darci tutto questo petrolio, quanti sconvolgimenti e quanti "mondi" sono terminati x darci il petrolio che abbiamo usato e che useremo!
Scusate la riflessione
02/09/2011, 10:40
04/09/2011, 10:49
04/09/2011, 11:56
06/03/2013, 20:22
Film-documentario svizzero del 2006 sulla fine del petrolio, tradotto completamente in italiano. Diretto da Basil Gelpke e Ray McCormack
08/03/2013, 18:49