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Tassa Siae sui trailers dei film inseriti nel web

31/10/2011, 14:32

Tassa Siae sui trailers dei film inseriti nel web.
Scatta la rivolta.


pubblicata da INFORMAZIONE LIBERA
il giorno lunedì 31 ottobre 2011

Immagine

http://www.facebook.com/notes/informazi ... 0568599154

di ALESSANDRO LONGO

I trailer dei film stanno rapidamente scomparendo dal web italiano, nell'ordine delle migliaia. Motivo: una lettera di riscossione che Siae ha mandato a siti e blog. La Società italiana autori ed editori chiede loro 1 di pagare una licenza a partire da 450 euro al trimestre, che dà diritto a pubblicare in streaming fino a 30 trailer.

Con costi che aumentano anche se il trailer dura più di dieci minuti (in questo caso infatti non rientra più nella licenza di streaming). Siae esclude dall'obolo solo i siti non commerciali, cioè quelli che non hanno nemmeno un po' di pubblicità. Nessuna eccezione per tutti gli altri: Siae non fa differenza tra chi pubblica il trailer e chi si limita a mettere il link a un video tratto da Youtube. Paghino tutti, per coprire i costi di licenza della musica contenuta nel trailer. Chiunque voglia metterli sul proprio sito deve compilare una domanda 2presso la Siae, con due categorie separate, a fronte di diversi costi di licenza: "streaming a richiesta gratuito e downloading gratuito di opere intere" e "streaming a richiesta gratuito di frammenti di opere inferiori a 45 secondi". La stragrande maggioranza dei trailer dura più di 45 secondi e quindi va pagato come nella categoria "opere intere". Il tutto è frutto di una convenzione siglata, lo scorso 17 gennaio, tra la Siae, l'Agis e le associazioni cinematografiche aderenti (Anec, Anem, Acec e Fice). Regola "l'utilizzazione attraverso i siti dei locali cinematografici delle opere musicali tutelate dalla Siae".

Per evitare il balzello, molti siti hanno rimosso i trailer (come quelli del network Delos, Horror.it, Corriere della fantascienza e altri), ma secondo la Siae il costo è dovuto lo stesso per la passata pubblicazione. "E' un balzello - ha replicato Il Corriere della fantascienza - del tutto antieconomico anche per grandi siti che potrebbero permettersi di pagare la licenza. Quando mai solo 30 trailer possono produrre tanto traffico da generare introiti tali da ripagare 1.800 euro all'anno?".

La polemica sta attraversando il web e i social network. Anche buttandola sul ridere, come a segnalare l'assurdità di quella che appare a molti come una pretesa da parte della Siae. Su Facebook è nato un gruppo che si chiama "Non canto sotto la doccia e non fischio per strada per paura della Siae".

Contro la Siae non solo la Rete, ma anche il mondo del cinema. "Mi sembra che la decisione di tassare i trailer in Rete sia sbagliata", ha detto il regista Carlo Vanzina. "Soprattutto è lesiva per la diffusione dei film in uscita tra il pubblico degli utenti cinematografici. Spero che la Siae rifletta meglio e cancelli questa norma ingiusta e anacronistica".

"Anacronistica" è anche per Fulvio Sarzana, avvocato esperto di diritto d'autore su Internet: "La Siae chiede un obolo ignorando le dinamiche tecniche ed economiche di internet". "E' quello che succede quando si applicano ciecamente al web le vecchie regole del diritto d'autore. Per le quali è sempre più necessaria una norma di aggiornamento e di adeguamento alle nuove tecnologie", aggiunge Sarzana. "Paradosso tra i paradossi, Agis permette alle sale cinematografiche di pubblicare gratis i trailer sui propri siti, a quanto si legge in una circolare che ha inviato", continua.

"Avidità ed ingordigia stanno per spegnere la pubblicità cinematografica che corre sul web o, almeno, per limitarla in maniera importante - commenta l'avvocato Guido Scorza, esperto di questi temi - Siamo di fronte ad un classico caso nel quale la gestione dei diritti d'autore è affidata ad una politica miope: per portare a casa - e redistribuire nessuno sa come - un pugno di euro, si accetta il rischio di svuotare ancora di più le sale cinematografiche e, più in generale, le casse dell'industria cinematografica".


http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... -24101677/

31/10/2011, 14:51

Siae esclude dall'obolo solo i siti non commerciali, cioè quelli che non hanno nemmeno un po' di pubblicità.


Cioè chi ha pubblicità come adsense di google deve pagare!
Andiamo bene [:(]

31/10/2011, 14:54

Siamo alla frutta....
anzi, all'ammazza caffè....

31/10/2011, 14:54

assurdo [xx(]

31/10/2011, 14:56

Blissenobiarella ha scritto:

assurdo [xx(]


Assurdo? Guarda qui..... [8)]
http://informarexresistere.fr/2011/10/3 ... z1cMqgu9QE

31/10/2011, 15:02

E' inconcepibile...tra un po' ci verranno a multare anche perchè canticchiamo a casa nostra mentre spolveriamo con le finestre aperte.

31/10/2011, 15:04

Blissenobiarella ha scritto:

E' inconcepibile...tra un po' ci verranno a multare anche perchè canticchiamo a casa nostra mentre spolveriamo con le finestre aperte.


Esatto.

La cosa davvero inconcepibile è che questo genere di misure
sono state intraprese solo dalla SIAE e per il solo territorio
itaGliano.

Siamo un fenomeno più unico che raro.
Tanto per cambiare.......

31/10/2011, 15:05

Ci manca solo questo.... [:(!] ma visto quello che sta facendo in questi giorni, non vorrei che quello che hai detto lo applicassero sul serio [:(!]

31/10/2011, 18:18

Thethirdeye ha scritto:

Blissenobiarella ha scritto:

assurdo [xx(]


Assurdo? Guarda qui..... [8)]
http://informarexresistere.fr/2011/10/3 ... z1cMqgu9QE

Sicuramente farà un salto di carriera!. [:(]

31/10/2011, 18:51

Quindi se io su un mio sito inserisco il link di un video a youtube devo pagare la tassa? certo che qui si tratta proprio di essere delle capre ruminanti...

E a pensare che uno dei siti più visitati in Italia è proprio un sito di streaming film online da anni, il paese dei balocchi!!! Sapevate che se carico un film in bassa risoluzione c'è una legge che mi tutela contro le azioni legali, mentre se lo carico in qualità accettabile no? -.-

02/11/2011, 12:54

L'assurdità è che i trailer sono sostanzialmente PUBBLICITA' diffuse gratuitamente.
Quindi io il problema non ce lo vedo, vogliono essere pagati per farsi pubblicità? Bene... togliamo tutti i trailer dalla rete, non compriamo più riviste che parlano di cinema o musica commerciale, non scriviamo più articoli che parlino di film e musica commerciale... smettiamo di andare al cinema, ci comprare CD-DVD-BLURAY, di noleggiare CD-DVD-BLURAY... smettiamo di comprare musica in rete... vedrete che verranno a supplicarci in ginocchio di pubblicare qualche trailer.
Ognuno di noi ha immagino una sua scorta LEGALE di CD, film e quant'altro per poter sopravvivere diversi mesi...
Ultima modifica di iLGambero il 02/11/2011, 13:00, modificato 1 volta in totale.

02/11/2011, 13:11

Siamo al delirio più totale...ma qualcuno li fermi per favore...

02/11/2011, 14:02

Io trovo assurdo che non si faccia nulla contro i numerosissimi siti di condivisione e divulgazione link per il download di film pirata.
Esce un film al cinema e nemmeno 5 minuti dopo è già disponibile con una semplice ricerca con Google, dopo un paio di mesi addirittura in formato Full HD.
Questi, comunque vada, continueranno a ingrassare a spese del cinema e delle software house. Tutto sotto gli occhi di tutti.

Perchè la SIAE non tassa questi invece di strutture che grazie ad AdSense sopravvivono o coprono le spese di server eccetera?
Assurdo, sembra quasi un invito a trovare la scappatoia per essere giorno dopo giorno sempre più disonesti.

02/11/2011, 14:25

In verità, in ItaGlia, tanto per cambiare, abbiamo un'ANOMALIA
grande come una montagna relativamente ai cosiddetti "diritti d'autore" e agli "adempimenti SIAE".

Se qualcuno avesse la voglia (e il fegato) di approfondire la questione,
consiglio di vedere l'inchiesta di Report...... [xx(]
















Dovrebbero metterli tutti in galera....
o in miniera a spaccare le pietre a pane e cipolle.......

02/11/2011, 15:23

ksxmorgan ha scritto:
Perchè la SIAE non tassa questi invece di strutture che grazie ad AdSense sopravvivono o coprono le spese di server eccetera?
Assurdo, sembra quasi un invito a trovare la scappatoia per essere giorno dopo giorno sempre più disonesti.

Perché quei server (le piattaforme di uploading-downloading) si trovano in Cina, Hong Kong (e i Cinesi hanno in mano il debito USA) in Russia e chissà dove ancora.
Comunque in questo caso c'entra poco... non vedo che senso abbia tutto questo con i trailer. Dovrebbero essere le case di produzione cinematografica a PAGARE chi pubblica i loro trailer o parla dei loro (quasi sempre) film spazzatura.
Ma dubito che autori e produttori si stracceranno le vesti in questo caso se non ci sarà una concreta protesta.
E il modo è molto semplice, smettere di parlare di loro... smettere di "consumare" cinema e musica spazzatura come dei maniaci compulsivi. Del resto quanti sono i film e i cd musicali che realmente meritano di essere visti ogni anno? 2-3 a dire molto?
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