La conferenza stampa di Renata Polverini è finita. La giunta di Renata Polverini è finita. La decisione arriva a tarda serata. Ed è 'irrevocabile'. Renata Polverini lascia, getta la spugna. Grazie non tanto all'opposizione di centrosinistra quanto a Santa Romana Chiesa. Forse ci aveva sperato la Polverini: un po' di ammoina, un po'di promessa pulizia nei conti della Regione e via andare. E invece... Che tutto questo possa riportare il sereno è però un altro paio di maniche. Il problema vero non è 'er Batman'. Certo le ganasce di Franco Fiorito erano corrazzate e hanno addentato a più non posso. Il problema vero è quanti 'Robin' de 'noantri stanno rincantucciati nell'ombra, temendo che venga giù tutto, che si sbrachi un sistema che non era lasciato all'improvvisazione vorace di una sola persona.Il punto è che i Robin passano inosservati. Sono perfino magri. Sono anche meno rozzi. Non è il caso di dimenticarlo una volta che passerà la buriana della Regione Lazio. E Fiorito lo sa. Qualche giorno fa ad una domanda sulla possibile espulsione dal partito ha risposto papale papale "Alfano non mi può cacciare dal partito. Forse ci sono altri soggetti del Pdl che hanno pendenze più grandi delle mie e non mi sembra sia stati cacciati". Comunque, avverte, "voglio continuare a fare politica".....ormai però se gli dice bene lo scrittureranno per qualche reality....purtroppo c'è da aspettarselo. "L’Indro S.r.l.."
E' per questo che il sistema non sara' mai in grado di riformarsi da solo. Non si tratta solo di storture qua e la. E' un meccanismo organizzato e diffuso per il drenaggio dei fondi pubblici.
Bisogna riformare il sistema Italia ed inserire delle regole precise. Inoltre, bisognerebbe dimezzare questi stipendi mega che si vedono solo in Italia (i politici italiani infatti sono classificati come i più ricchi del mondo).
E poi ci vorrebbero delle pene esemplari per chi pappa in questo modo....
Come dicevo in un altro post....
Pensa che in USA, per un caso simile (ma parliamo di 900 mila dollari), l'ex senatore John Edwards, rischia sino a 30 ANNI DI CARCERE.
Se questo è uno Stato/IL CASO MOLISE, La Regione dà 13mila euro di premio a un dirigente in galera
...al governo Iorio va bene così?
Legge 286 della serie: chi controlla il controllore? L’aveva sfornata il governo D’Alema nel lontano 1999 ed era un tentativo di misurare l’efficienza di chi dirige gli uffici pubblici “che prevedeva una ricompensa aggiuntiva per i dirigenti sulla base del raggiungimento o meno degli obiettivi fissati ad personam per la classe dirigente della Pa.
La maledizione della regione Lazio Dopo Storace e Marrazzo cade pure la Polverini
Laziogate un tormentone infinito già dal 2005; dai precedenti delle firme false a sostegno della lista della Mussolini (indagato per la vicenda Storace il 10 marzo 2006) ma che di fatto ha favorito la vittoria di Piero Marrazzo, quest'ultimo spazzato nel 2009 dallo scandalo dell'inchiesta trans.Un colpo mortale per il centrosinistra che aveva favorito la (vittoria di Pirro) della Polverini sponda opposta
Il deputato Pdl Roberto Rosso, ex sottosegretario prima al Lavoro e poi all’Agricoltura del governo Berlusconi e rinviato a giudizio per un’inchiesta su presunti finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale, racconta con toni da barzelletta una storia sulle “caste regionali“. Ma c’è poco da ridere. “Tutti si concentrano sul Lazio. Ma ora vi racconto una vicenda che mi è capitata personalmente – sorride il deputato -. Ospito a casa mia a Sestriere un consigliere regionale del Piemonte. Ero in settimana bianca e vedo questo qui che tutti i giorni si fa firmare un documento, un foglio, da un consigliere comunale del paese“. Poi aggiunge: “Alla fine della settimana bianca questo mi fa capire che ha guadagnato 5mila euro in più. E gli chiedo: ‘Ma come hai fatto a guadagnare 5mila euro se sei stato ospite in settimana bianca a casa mia?’. Alla fine scopro l’arcano. Grazie al suo amico si è fatto pagare l’indennità, come se avesse lavorato e pure quella di missione a costo chilometrico giornaliero. In pratica, questa persona ha guadagnato quasi 1000 euro al giorno per essersi fatto una settimana bianca a casa mia. Che fogna sono le Regioni”. Nello studio televisivo nessuno ride, neanche un imbarazzato Davide Boni, consigliere regionale leghista della Lombardia. Ma Rosso continua: “Noi in Parlamento ci siamo tagliati il 40% dello stipendio, io ad esempio prendo 10mila euro al mese con le indennità, ci hanno tolto anche i vitalizi. In Piemonte – conclude – era stato varato un regolamento per cui venivano raddoppiate le liquidazioni per i consiglieri”. Rosso è pronipote di San Giovanni Bosco ed è uno dei 26 deputati o ex deputati che hanno contestato le nuove norme previdenziali che da gennaio hanno soppresso i vitalizi e introdotto il sistema contributivo. Con le vecchie regole avrebbero ricevuto il vitalizio al compimento dei 50 anni, adesso dovranno aspettare i 60 o i 65 anni, se eletti per un solo mandato
Il deputato Pdl Roberto Rosso, ex sottosegretario prima al Lavoro e poi all’Agricoltura del governo Berlusconi e rinviato a giudizio per un’inchiesta su presunti finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale, racconta con toni da barzelletta una storia sulle “caste regionali“. Ma c’è poco da ridere. “Tutti si concentrano sul Lazio. Ma ora vi racconto una vicenda che mi è capitata personalmente – sorride il deputato -. Ospito a casa mia a Sestriere un consigliere regionale del Piemonte. Ero in settimana bianca e vedo questo qui che tutti i giorni si fa firmare un documento, un foglio, da un consigliere comunale del paese“. Poi aggiunge: “Alla fine della settimana bianca questo mi fa capire che ha guadagnato 5mila euro in più. E gli chiedo: ‘Ma come hai fatto a guadagnare 5mila euro se sei stato ospite in settimana bianca a casa mia?’. Alla fine scopro l’arcano. Grazie al suo amico si è fatto pagare l’indennità, come se avesse lavorato e pure quella di missione a costo chilometrico giornaliero. In pratica, questa persona ha guadagnato quasi 1000 euro al giorno per essersi fatto una settimana bianca a casa mia. Che fogna sono le Regioni”. Nello studio televisivo nessuno ride, neanche un imbarazzato Davide Boni, consigliere regionale leghista della Lombardia. Ma Rosso continua: “Noi in Parlamento ci siamo tagliati il 40% dello stipendio, io ad esempio prendo 10mila euro al mese con le indennità, ci hanno tolto anche i vitalizi. In Piemonte – conclude – era stato varato un regolamento per cui venivano raddoppiate le liquidazioni per i consiglieri”. Rosso è pronipote di San Giovanni Bosco ed è uno dei 26 deputati o ex deputati che hanno contestato le nuove norme previdenziali che da gennaio hanno soppresso i vitalizi e introdotto il sistema contributivo. Con le vecchie regole avrebbero ricevuto il vitalizio al compimento dei 50 anni, adesso dovranno aspettare i 60 o i 65 anni, se eletti per un solo mandato
questo e' un insulto a quelle persone con pensione minime,che devono pure pagare l'imu ai disabili a cui hanno decurtato le sovvenzioni........ qui c'e'da fare veramente la rivoluzione..
Se pensate a quanta gente si è suicidata, quante famiglie si sono viste portare via la casa o l'attività per finanziamenti o tasse non pagate, mentre questi maiali bastardi pensavano solo ai porci comodi loro con i nostri I NOSTRI soldi, chiedendoci, con quella faccia da culo che li accomuna, continui e sempre nuovi sacrifici... addirittura quasi incolpandoci imponendoci politiche di austerity e rigore...
A NOI!
A NOI chiedono austerity e rigore... a quelli che non tirano fine mese, a quelli che prima di mangiare pensano come pagare il mutuo per evitare di perdere la casa, a quelli che non vanno in vacanza, a quelli che non trovano lavoro, o peggio lo perdono a 50 anni uscendo di fatto dal mercato del lavoro, o al pensionato cui chiedi di restituire la 14° - - -
E nonostante tutto, si permettono ancora di girare liberi e di farsi beffe degli italiani... Sbaglierò, ma dovrebbero avere paura di mettere il muso fuori di casa, invece di potere partecipare a trasmissioni televisive quasi come se nulla fosse. Se a Craxi gli tirarono le monetine (e forse non stavamo così male come adesso economicamente) questi dovrebbero essere ricoperti di letame tanto da non riuscire più a respirare...
E se anche una mannaia cadesse sul loro collo... onestamente, non mi scandalizzerei nemmeno più di tanto
(mi scuso in anticipo con i MOD per le parole, forse violente, ma non ho trovato epiteti migliori per definire queste persone...)
In esclusiva ad Affaritaliani Emilia Romagna la testimonianza video dell’ex dirigente dell’Italia dei Valori, l’avvocato penalista Domenico Morace che racconta la presunta sparizione di 450 mila euro destinati all’IDV. A ridosso degli scandali sui rimborsi elettorali (quello del tesoriere Lusi della Margherita e di Belsito della Lega Nord) spunta un nuovo caso nazionale. Nell’occhio del ciclone finisce l’Idv di Antonio Di Pietro, partito che si batte per la moralizzazione della politica. A quanto sostengono molti ex militanti dell’Emilia Romagna la gestione economica del partito sarebbe simile a quella di altre forze politiche. Solo per il 2011 l’IDV di Antonio DiPietro ha incassato complessivamente tra Europa, Parlamento e Regioni ben 12 milioni di euro (Gazzetta Ufficiale n.174/2011) Ma la gestione emiliano-romagnola potrebbe far aprire un filone di indagine che parte dal locale e potrebbe estendersi ai più alti vertici del partito. Antonio Di Pietro e la tesoriera Idv, Silvana Mura, erano davvero all'oscuro di tutto?
Ultima modifica di utente3892 il 28/09/2012, 13:31, modificato 1 volta in totale.