09/06/2013, 01:58
Esigiamo una spiegazione
Pubblicato: Sabato, 08 Giugno 2013 01:51
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E quindi L’IRS, l’agenzia americana di riscossione delle imposte, è una società a capitale privato. Quindi un’azienda. Come la Rovagnati.
Di conseguenza avrà dei libri sociali, un libro giornale, inventari... le scritture contabili, il libro dei soci, delle obbligazioni... delle delibere assembleari....
e ovviamente un BILANCIO...
Non staremo in questa sede ad analizzare la costituzione di questa società.
L’IRS, come molti studiosi e liberi ricercatori ben sanno, è una Corporation nata in un periodo molto delicato della nostra storia, in quegli stessi anni in cui un noto cartello bancario prese letteralmente il controllo del sistema monetario americano insieme alla gestione delle sue imposte.
Vogliamo invece che tutti prendano coscienza in modo diretto di quant'è stato nascosto ai nostri occhi fino ad ora... e si tratta di cose che aprono un coacervo d'interrogativi.
E forse si tratta anche di una NOTITIA CRIMINIS.
Stavamo cercando di capire meglio quando come e in che forma fosse stata registrata alla S.E.C quando abbiamo trovato un codice di 7 cifre riferito ad un numero di file con la sigla accanto “DE” che non vuol dire Deutschland “Germania” ma indica il più piccolo degli Stati americani, incastonato tra il Maine e lo Stato di New York bagnato dall’Oceano Atlantico:
il Delaware
Il Delaware è uno stato piccolissimo di appena 900.000 abitanti, semplice, tradizionale, legato alla cultura Old England. Una particolarità di questo Stato è quella di avere i nomi delle contee uguali a quelle dell’Inghilterra.
Quindi abbiamo il Sussex, il New Castle, il Kent e anche qualche nome di città come Dover. Ma vedremo più avanti perché la similitudine con le aree geografiche britanniche ci ha incuriosito ancora di più e ci ha portato a nuovi risultati.
Un così piccolo Stato non ha grandi risorse, a meno fino a quando il suo Governo non decide, negli anni 60, di inventarsi una bella politica fiscale: Perché non invogliare le società straniere a spostare le loro sedi legali in questo piccolo e ridente Staterello, garantendo loro una TASSAZIONE PARI ALLO 0%?
E voi direte: “Eh, ma sarà complicato”
Niente affatto, ti puoi registrare comodamente online da casa tua, pagare con la tua carta VISA la modica cifra di 300 dollari ed aprire in tutta tranquillità una società che viene definita “LLC” (Limited Liability Company) “come una s.r.l”
Oppure una Corporation o anche una INC “Incorporated”
Facile come bere un bicchiere d'acqua. L’importante è che si operi al di fuori del territorio del Delaware.
Ma se si è americani e si lavora in America, la convenienza invoglia comunque perché la tassazione è all’ 8,7% contro una media del 48% di tutti gli Stati Federali.
Ecco alcune delle motivazioni del perchè il 60% delle Società indicate nella classifica "FORTUNE 500" hanno sede nel Delaware:
http://usacompany.studiocommercialisti- ... Tassazione
Ulteriori approfondimenti de Il Sole 24 Ore:
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&c ... 19&chId=30
Un Paradiso Fiscale di nome Delaware:
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AbPnO9lG
Un’eventuale rogatoria internazionale
quindi un accertamento fiscale che parta dall’Italia... non andrà mai a buon fine: Il Delaware garantisce la totale discrezione sui dati personali dei consiglieri di amministrazione, al punto tale che se voi intestate a terza persona la vostra società, il Delaware non ha nemmeno interesse a registrare il passaggio notarile.
Quindi potete fare il bello e il cattivo tempo godendovi tutti i proventi del vostro lavoro fino all’ultimo euro.
La politica fiscale ha avuto talmente tanto successo che a fronte di meno di un milione di abitanti, il Delaware registra presso la sua camera di commercio oltre 5 Milioni di ragioni sociali e non è neanche presente nella Black List mondiale dei paradisi fiscali.
Meglio di Cipro
Meglio di Malta
Meglio delle Cayman...
non cresceranno i cocchi e non ci saranno le spiagge bianche ma la tassazione rimane allo 0%
Quindi si tratta del miglior paradiso fiscale esistente sulla terra.
A questo punto “fuochino” ma noi volevamo “FUOCO”
Dopo vari tentativi per trovare un database consultabile finalmente.... BINGO
Da qui potevamo partire con la nostra ricerca.
Ed una volta risaliti al file number di appartenenza, ecco apparirci come per incanto proprio l’IRS:
INTERNAL REVENUE TAX AND AUDIT SERVICE (IRS) For Profit General Delaware Corporation Incorporation date 7/12/33 File No. 0325720
Una Corporation registrata in Delaware con il file number 0325720
Quindi l’IRS risiede in un paradiso fiscale?
E voi direte, ah caspita... paga solo l‘8,7% di tasse?
No!
Tutti i dipartimenti di Stato e i servizi correlati all’amministrazione americana sono registrati nel Disctrict of Columbia, con Capitale a Washington, sempre quel piccolo fazzoletto di terra di 25.000 mq che sussiste sotto la legge dell’ammiragliato e gode dei benefici dell’extraterritorialità (Oltre ovviamente ad essere registrato come una Corporation presso la S.E.C. e all’UCC)
QUINDI 0% DI TASSAZIONE.
Ah! Bell’esempio... perseguita i cittadini americani, pignora le loro case, distrugge le loro vite, intimidisce i movimenti politici all’opposizione e poi si registra in Delaware in un paradiso fiscale con tassazione ZERO?
C’è come minimo dell’incoerenza.
Se volessimo poi mettere in pari la bilancia sul piatto delle colpe, ci andrebbero messi tutti i suicidi e la gente disperata che compie atti inconsulti perché vessata da questo sistema iniquo, dovremmo aggiungere anche i milioni di disoccupati che perdono il lavoro perché le loro aziende non riescono a sostenere più il peso del prelievo fiscale.
Ma non credo che ci sia un prezzo per queste persone.
Il nostro sangue si è ghiacciato quando nel database del Delaware abbiamo inserito questo File number: 5315638
Aprite questo link: https://delecorp.delaware.gov/tin/GINameSearch.jsp
Inserite in basso a destra nella casella File Number: 5315638
cliccate sul pulsante SEARCH.
(abbiate l’accortezza di farlo da seduti)
Siamo qui in attesa di trovare delle risposte alle domande che sorgono spontanee.
Chiediamo collaborazione anche a chi legge per risolvere questo "mistero americano"
Alfred on Gaia
Nota bene
Il database della Camera di Commercio dello Stato del Delaware è consultabile dal lunedì al venerdì dalle ore 7:00 alle ore 11:59 East time (US)
Nel caso si stia effettuando questa ricerca fuori dai seguenti orari di ufficio, è possibile visionare lo screenshot del risultato nei link sottostanti:
http://www.opptitalia.org/images/eq1.jpg
http://www.opptitalia.org/images/eq2.jpg
Fonte:http://www.opptitalia.org/index.php/mainstream-news/134-esigiamo-una-spiegazione
09/06/2013, 10:09
09/06/2013, 10:25
09/06/2013, 10:35
09/06/2013, 10:48
superza ha scritto:
Me lo son letto stamattina, è l'ennesima prova di come i fantocci al governo sarebbero tutti da cacciare, mentre chi tira le loro fila sparato dritto dentro il sole per resettarne la coscienza.
Qui si è superato il limite dello schifo è la fine dell'etica.
Società private a partecipazione statale che evadono le tasse tramite il meccanismo delle scatole cinesi e dei trasferimenti in paradisi fiscali, come a dire:
"le tasse le pagano solo i dipendenti e i pesci piccoli, pesci grossi e loro partecipazioni statali invece evadono, compreso l'ente atto alla riscossione meglio noto come Equitalia" ma stiamo scherzando?
Tocca scende in strada a chiedere spiegazioni qui, questa è da rivolta sociale,
gli ho dato 2000 euro l'altro anno ad equitalia per 500 euro tra multe e bolli dimenticati di pagare anni scorsi e sui 1000 di utile che ha fatto e che riportano ai soliti pagate 80 euro di tasse?
Ma vengo li e vi appendo a un albero ca**o!
09/06/2013, 11:04
09/06/2013, 11:35
Wolframio ha scritto:
![]()
Ecco, come mi aspettavo arriva fresco fresco l'avvocato del diavolo che ha "trovato una scusante":
[wbf]EQUITALIA HA LA SEDE IN DELAWARE? NON C’E’ ALCUNA LOGICA
09/06/2013, 11:37
superza ha scritto:
Società private a partecipazione statale che evadono le tasse tramite il meccanismo delle scatole cinesi e dei trasferimenti in paradisi fiscali, come a dire...
"
10/06/2013, 00:19
superza ha scritto:
Tocca scende in strada a chiedere spiegazioni qui, questa è da rivolta sociale,
21/06/2013, 07:47
Lo strano caso di Dottor Equitalia e Mister Equitas
13 giugno 2013
Equitalia, il mistero si infittisce.
Qualche giorno fa una notizia davvero singolare ha fatto il giro del web, rimbalzando vorticosamente da un blog all’altro:
Nell’archivio digitale ufficiale della Camera di Commercio del Delaware, un piccolo stato degli USA ormai noto per essere il paradiso fiscale perfetto, dove pagare zero tasse, risultava iscritta una società privata con nome “Equitalia SpA”.
Abbiamo ripreso naturalmente anche noi il post dato l’inevitabile interesse che poteva avere l’approfondimento di una simile evidenza per conoscere quale potesse essere la spiegazione.
Le reazioni ad una notizia del genere sui social network hanno attraversato tutta la tavolozza emotiva che va dall’incredulità allo sdegno, passando per lo sconcerto, ma il risultato è che centinaia di migliaia di italiani hanno potuto provare loro stessi a cliccare sul link indicato nell’articolo, collegarsi al database ufficiale del Delaware e vedere uscire dall’inquiry elettronico la famigerata ragione sociale che turba le notti, ma anche i giorni, di molti connazionali: Equitalia SpA.
Mentre nel fine settimana montava l’interesse dei lettori, la strana notizia si spargeva anche al di fuori del web e in successione accadevano tre fatti:
1. Lunedi’ le prime smentite da parte di Equitalia con una nota generica comparsa su testate come WallStreetItalia, in cui la società di riscossione faceva sapere di non avere alcuna sede in Delaware.
2. Martedì un articolo del Sole24ore rimarcava, attraverso una comunicazione del responsabile Attilio Befera, diffusa attraverso l’ufficio stampa della società di riscossione, che Equitalia proprio non aveva nulla a che fare con la corporation “no-profit/religious” registrata in Delaware, ipotizzando che si trattasse di una società “avatar” di quella italiana.
3. Mercoledì, come per incanto, la società che tutti avevano ben visto chiamarsi Equitalia SpA cambia nome in Equitas SpA.
Pertanto se adesso andate a vedere al link che ben chiaramente il più famoso quotidiano economico italiano ha pubblicato, quasi a spingere noi tutti a fare il gioco del “vediamo chi c’è nel paradiso fiscale” ossia https://delecorp.delaware.gov/tin/GINameSearch.jsp e digitiamo il codice numerico 5315638, ora troviamo una SpA che in modo benaugurante per il futuro ha deciso di rinominarsi “Equitas”.
Certo, ormai moltissimi incuriositi lettori hanno fatto la visura della situazione e del nome precedente, per la modica cifra di 20 dollari richiesta dal sito, la schermata con i dati estesi e il nome Equitalia SpA con data di registrazione e termine nel database, che alleghiamo in calce al post circola ormai sui social network e quindi il nome precedente non potrà certo essere dimenticato solo per questo tempestivo “cambio in corsa”.
Insomma il mistero di questa presenza bifronte, come letterariamente suggerisce proprio il Sole24ore a proposito dell’omonimìa, parlando di “opposti che convivono e si completano”, come lo Yin e lo Yang – o come il dottor Jekyll e Mister Hyde, diciamo noi – diviene ancora più intricato.
Chi delle due sarà la parte insondabile, Il Dott. Equitalia o Mister Equitas?
Jervé
Fonte:http://www.iconicon.it/blog/2013/06/dottor-mister/