17/10/2013, 19:44
17/10/2013, 19:50
Messaggio di morpheus85
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... ra/541566/
Su questa notizia si è sviluppata un'interessante discussione a cui vorrei dare anche il mio contributo.
Il tutto termina con una chiara quanto spaventosa sentenza: Attenzione a cosa vi capita di guardare sulla rete, potreste finire in prigione o come titola la notizia: basta anche un like per la galera.
La legge non ammette ignoranza quindi se ne sei cosciente, se sai cosa rischi, determinate cose non le fai. Appurato questo
Leggendo i commenti alla notizia ho riflettuto su una cosa, chi si limita a detenere materiale pedopornografico non autoprodotto, ne acquistato quindi senza incentivare tale traffico è cmq perseguibile dalla legge. Per lo stesso principio mi chiedo come mai non esista allo stesso tempo il reato per la detenzione (a mio parere di uguale gravità) di materiale in cui appaiono esseri umani ma anche semplici animali che vengono torturati e/o uccisi provocando spesso negli spettatori di questi cruenti spettacoli lo stesso piacere morboso che traggano i pedofili nel vedere gli abusi sui bambini.
Io non noto grosse differenze tra i vari fenomeni, tanto che mi sento di mettere sullo stesso piano tutto ciò che fa trarre piacere dalla brutalità e dalla violenza che in ogni situazione viene mostrata. Eppure tanto di questo materiale non pedopornografico è visionabile, commentabile e detenibile senza che nessuno rischi di andare in prigione. Perchè?
Quanto tempo passerà dal semplice guardare al richiedere su ordinazione? Possiible che nessuno ne abbia colto il rischio?
Vorrei inoltre che chi mette dentro i pedofili esponesse chiaramente quale correlazione c'è tra il visionare materiale pedopornografico e l'incentivarne la produzione perchè io sinceramente non l'ho trovato. Se c'è, se esiste, allora il rischio di cui parlavo prima è veramente molto alto. Se invece non esiste, allora credo sia più giusto per le FDO concentrare gli sforzi in altre direzioni colpendo direttamente gli autori degli abusi e cercando di sfruttare in maniera più costruttiva i fruitori finali, perchè in definitiva ciò che la giustizia ci sta consegnando appare solo come un piccolo contentino.
17/10/2013, 19:51
17/10/2013, 19:58
17/10/2013, 20:04
greenwarrior ha scritto:Messaggio di morpheus85
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... ra/541566/
Su questa notizia si è sviluppata un'interessante discussione a cui vorrei dare anche il mio contributo.
Il tutto termina con una chiara quanto spaventosa sentenza: Attenzione a cosa vi capita di guardare sulla rete, potreste finire in prigione o come titola la notizia: basta anche un like per la galera.
La legge non ammette ignoranza quindi se ne sei cosciente, se sai cosa rischi, determinate cose non le fai. Appurato questo
Leggendo i commenti alla notizia ho riflettuto su una cosa, chi si limita a detenere materiale pedopornografico non autoprodotto, ne acquistato quindi senza incentivare tale traffico è cmq perseguibile dalla legge. Per lo stesso principio mi chiedo come mai non esista allo stesso tempo il reato per la detenzione (a mio parere di uguale gravità) di materiale in cui appaiono esseri umani ma anche semplici animali che vengono torturati e/o uccisi provocando spesso negli spettatori di questi cruenti spettacoli lo stesso piacere morboso che traggano i pedofili nel vedere gli abusi sui bambini.
Io non noto grosse differenze tra i vari fenomeni, tanto che mi sento di mettere sullo stesso piano tutto ciò che fa trarre piacere dalla brutalità e dalla violenza che in ogni situazione viene mostrata. Eppure tanto di questo materiale non pedopornografico è visionabile, commentabile e detenibile senza che nessuno rischi di andare in prigione. Perchè?
Quanto tempo passerà dal semplice guardare al richiedere su ordinazione? Possiible che nessuno ne abbia colto il rischio?
Vorrei inoltre che chi mette dentro i pedofili esponesse chiaramente quale correlazione c'è tra il visionare materiale pedopornografico e l'incentivarne la produzione perchè io sinceramente non l'ho trovato. Se c'è, se esiste, allora il rischio di cui parlavo prima è veramente molto alto. Se invece non esiste, allora credo sia più giusto per le FDO concentrare gli sforzi in altre direzioni colpendo direttamente gli autori degli abusi e cercando di sfruttare in maniera più costruttiva i fruitori finali, perchè in definitiva ciò che la giustizia ci sta consegnando appare solo come un piccolo contentino.
la differenza non la fà la morale, bensi il mercato.
17/10/2013, 20:13
17/10/2013, 20:53
Ufologo 555 ha scritto:
Certo!
17/10/2013, 20:59
greenwarrior ha scritto:Messaggio di morpheus85
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... ra/541566/
Su questa notizia si è sviluppata un'interessante discussione a cui vorrei dare anche il mio contributo.
Il tutto termina con una chiara quanto spaventosa sentenza: Attenzione a cosa vi capita di guardare sulla rete, potreste finire in prigione o come titola la notizia: basta anche un like per la galera.
La legge non ammette ignoranza quindi se ne sei cosciente, se sai cosa rischi, determinate cose non le fai. Appurato questo
Leggendo i commenti alla notizia ho riflettuto su una cosa, chi si limita a detenere materiale pedopornografico non autoprodotto, ne acquistato quindi senza incentivare tale traffico è cmq perseguibile dalla legge. Per lo stesso principio mi chiedo come mai non esista allo stesso tempo il reato per la detenzione (a mio parere di uguale gravità) di materiale in cui appaiono esseri umani ma anche semplici animali che vengono torturati e/o uccisi provocando spesso negli spettatori di questi cruenti spettacoli lo stesso piacere morboso che traggano i pedofili nel vedere gli abusi sui bambini.
Io non noto grosse differenze tra i vari fenomeni, tanto che mi sento di mettere sullo stesso piano tutto ciò che fa trarre piacere dalla brutalità e dalla violenza che in ogni situazione viene mostrata. Eppure tanto di questo materiale non pedopornografico è visionabile, commentabile e detenibile senza che nessuno rischi di andare in prigione. Perchè?
Quanto tempo passerà dal semplice guardare al richiedere su ordinazione? Possiible che nessuno ne abbia colto il rischio?
Vorrei inoltre che chi mette dentro i pedofili esponesse chiaramente quale correlazione c'è tra il visionare materiale pedopornografico e l'incentivarne la produzione perchè io sinceramente non l'ho trovato. Se c'è, se esiste, allora il rischio di cui parlavo prima è veramente molto alto. Se invece non esiste, allora credo sia più giusto per le FDO concentrare gli sforzi in altre direzioni colpendo direttamente gli autori degli abusi e cercando di sfruttare in maniera più costruttiva i fruitori finali, perchè in definitiva ciò che la giustizia ci sta consegnando appare solo come un piccolo contentino.
la differenza non la fà la morale, bensi il mercato.
17/10/2013, 21:14
17/10/2013, 21:19
morpheus85 ha scritto:greenwarrior ha scritto:Messaggio di morpheus85
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... ra/541566/
Su questa notizia si è sviluppata un'interessante discussione a cui vorrei dare anche il mio contributo.
Il tutto termina con una chiara quanto spaventosa sentenza: Attenzione a cosa vi capita di guardare sulla rete, potreste finire in prigione o come titola la notizia: basta anche un like per la galera.
La legge non ammette ignoranza quindi se ne sei cosciente, se sai cosa rischi, determinate cose non le fai. Appurato questo
Leggendo i commenti alla notizia ho riflettuto su una cosa, chi si limita a detenere materiale pedopornografico non autoprodotto, ne acquistato quindi senza incentivare tale traffico è cmq perseguibile dalla legge. Per lo stesso principio mi chiedo come mai non esista allo stesso tempo il reato per la detenzione (a mio parere di uguale gravità) di materiale in cui appaiono esseri umani ma anche semplici animali che vengono torturati e/o uccisi provocando spesso negli spettatori di questi cruenti spettacoli lo stesso piacere morboso che traggano i pedofili nel vedere gli abusi sui bambini.
Io non noto grosse differenze tra i vari fenomeni, tanto che mi sento di mettere sullo stesso piano tutto ciò che fa trarre piacere dalla brutalità e dalla violenza che in ogni situazione viene mostrata. Eppure tanto di questo materiale non pedopornografico è visionabile, commentabile e detenibile senza che nessuno rischi di andare in prigione. Perchè?
Quanto tempo passerà dal semplice guardare al richiedere su ordinazione? Possiible che nessuno ne abbia colto il rischio?
Vorrei inoltre che chi mette dentro i pedofili esponesse chiaramente quale correlazione c'è tra il visionare materiale pedopornografico e l'incentivarne la produzione perchè io sinceramente non l'ho trovato. Se c'è, se esiste, allora il rischio di cui parlavo prima è veramente molto alto. Se invece non esiste, allora credo sia più giusto per le FDO concentrare gli sforzi in altre direzioni colpendo direttamente gli autori degli abusi e cercando di sfruttare in maniera più costruttiva i fruitori finali, perchè in definitiva ciò che la giustizia ci sta consegnando appare solo come un piccolo contentino.
la differenza non la fà la morale, bensi il mercato.
Ho premesso a tal proposito qualcosa che non poteva e non doveva causare fraintendimenti.
Esiste un mercato privato sotto continua indagine per colpire produttori e acquirenti, ma non è il tema in oggetto. Qui si parla di materiale di libero accesso a cui chiunque può volontariamente o no finirci sopra. Non avete mai sentito parlare di persone che per puro caso hanno visionato qualcosa che non avrebbero dovuto vedere spaventadosi delle possibili conseguenze?
17/10/2013, 21:21
greenwarrior ha scritto:morpheus85 ha scritto:greenwarrior ha scritto:
[quote]Messaggio di morpheus85
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... ra/541566/
Su questa notizia si è sviluppata un'interessante discussione a cui vorrei dare anche il mio contributo.
Il tutto termina con una chiara quanto spaventosa sentenza: Attenzione a cosa vi capita di guardare sulla rete, potreste finire in prigione o come titola la notizia: basta anche un like per la galera.
La legge non ammette ignoranza quindi se ne sei cosciente, se sai cosa rischi, determinate cose non le fai. Appurato questo
Leggendo i commenti alla notizia ho riflettuto su una cosa, chi si limita a detenere materiale pedopornografico non autoprodotto, ne acquistato quindi senza incentivare tale traffico è cmq perseguibile dalla legge. Per lo stesso principio mi chiedo come mai non esista allo stesso tempo il reato per la detenzione (a mio parere di uguale gravità) di materiale in cui appaiono esseri umani ma anche semplici animali che vengono torturati e/o uccisi provocando spesso negli spettatori di questi cruenti spettacoli lo stesso piacere morboso che traggano i pedofili nel vedere gli abusi sui bambini.
Io non noto grosse differenze tra i vari fenomeni, tanto che mi sento di mettere sullo stesso piano tutto ciò che fa trarre piacere dalla brutalità e dalla violenza che in ogni situazione viene mostrata. Eppure tanto di questo materiale non pedopornografico è visionabile, commentabile e detenibile senza che nessuno rischi di andare in prigione. Perchè?
Quanto tempo passerà dal semplice guardare al richiedere su ordinazione? Possiible che nessuno ne abbia colto il rischio?
Vorrei inoltre che chi mette dentro i pedofili esponesse chiaramente quale correlazione c'è tra il visionare materiale pedopornografico e l'incentivarne la produzione perchè io sinceramente non l'ho trovato. Se c'è, se esiste, allora il rischio di cui parlavo prima è veramente molto alto. Se invece non esiste, allora credo sia più giusto per le FDO concentrare gli sforzi in altre direzioni colpendo direttamente gli autori degli abusi e cercando di sfruttare in maniera più costruttiva i fruitori finali, perchè in definitiva ciò che la giustizia ci sta consegnando appare solo come un piccolo contentino.
la differenza non la fà la morale, bensi il mercato.
Ho premesso a tal proposito qualcosa che non poteva e non doveva causare fraintendimenti.
Esiste un mercato privato sotto continua indagine per colpire produttori e acquirenti, ma non è il tema in oggetto. Qui si parla di materiale di libero accesso a cui chiunque può volontariamente o no finirci sopra. Non avete mai sentito parlare di persone che per puro caso hanno visionato qualcosa che non avrebbero dovuto vedere spaventadosi delle possibili conseguenze?
17/10/2013, 22:52
18/10/2013, 12:20
morpheus85 ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:
Certo!
e ti sembra normale?
prova a cambiare per un attimo l'oggetto, mettici qualcos'altro.
non ti sembra assurdo?
18/10/2013, 13:51
18/10/2013, 14:07
xfabiox ha scritto:
gli snuff movie esistono eccome, il maniaco di lodi che filmava le vittime e ci faceva sesso per poi ucciderla in casa era pieno di video snuff, e aveva 5 conti in banca chissà a quanto li rivendeva e che giro aveva. sono sicuro che però sarà tutto imboscato, nel giro snuff e pedo ci sono sempre persone altolocate e potenti, vedere caso del belgio.