Passa allo versione desktop
In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

MONDO IN LUTTO E' MORTO MICHAEL JAKSON

26/06/2009, 00:20

Il cantante Michael Jackson è morto: non ce l'ha fatta a superare la crisi cardiorespiratoria che l'aveva colto nella sua casa di Los Angeles. Al cantante i paramedici intervenuti sul posto hanno praticato la respirazione cardiopolmonare prima di trasportarlo in ospedale, dove la popstar si è spenta. Il cuore del cantante, a quanto pare, non ha mai ripreso a battere. La notizia della morte, non ancora ufficializzata, è rimbalzata sulla stampa Usa.

26/06/2009, 07:57

perchè l'hai postato sotto "avvistamenti e IR alieni"?
micheal era per caso un alieno? [:o)]

26/06/2009, 08:32

non e' un alieno?

http://www.youtube.com/watch?v=wOtCWO-uI4w

26/06/2009, 09:09

nemozero ha scritto:

non e' un alieno?

http://www.youtube.com/watch?v=wOtCWO-uI4w
semmai poteva essere un ibrido [;)]

26/06/2009, 09:19

Pace all'anima sua.

26/06/2009, 09:33

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

26/06/2009, 09:40

Dopo una vita di eccessi sempre al limite é l'unica fine che potesse fare.

26/06/2009, 11:13

26/06/2009, 11:33

Il talento era grande, l'uomo era piccolo o forse certi pesi sono difficili da reggere e ci si rifugia nella fantasia e nella follia. Mi dispiace e mi fa rabbia una vita sprecata così.

26/06/2009, 11:43

Cavolo! Sono cresciuto con alcune sue canzoni e il mitico Moonwalk..
R.I.P.
Ultima modifica di Tanis il 26/06/2009, 11:44, modificato 1 volta in totale.

26/06/2009, 12:44

Rest in Peace

Per i suoi fans una grave perdita, per coloro che come me non lo erano resta comunque l'icona di un'epoca (nel bene e nel male).

Per gli assertori delle più strampalate teorie sugli alieni è semplicemente andato a raggiungere Jim Morrison, Elvis Presley, Marilyn Monroe, ecc.

26/06/2009, 13:13

Una vita sprecata mi sembra eccessivo.. ha lasciato comunque la musica e quella non morirà mai.

Diciamo che 50 anni vissuti come li ha vissuti lui erano fin troppo.

Era un uomo che non accettava la vita, il tempo e questa morte mi stupisce fino un certo punto.

Dicono overdose di ansilolitici, forse non si saprà mai sul perche è morto, ma quest'uomo aveva un tour davanti che non avrebbe mai fatto e 400milioni di debito, togliersi la vita era una opzione.

26/06/2009, 15:16

Indaga la squadra omicidi:
si parla di suicidio assistito dalla famiglia.


Immagine

Notizia del 26 giugno 2009 - 11:18

Fonte: http://magazine.libero.it/

L'amico ed ex manager accusa i medici "criminali e ciarlatani". Ma, dopo la visita alla villa di Bel Air della squadra omicidi di LA, c'è chi parla di suicidio con la collaborazione della famiglia

Sarà effettuata in giornata l'autopsia sul cadavere di Michael Jackson. Con l'esame, annunciato dal portavoce del coroner della contea di Los Angeles, si dovrebbero scoprire le reali cause del decesso del cantante. Sì, perché alla luce della preparazione del tour estivo e degli allenamenti cui si stava sottoponendo ultimamente la popstar, a molti suona stonata la notizia dell'infarto per cause naturali.

Ad alimentare i dubbi l'arrivo presso la casa di Jacko di una squadra speciale della sezione omicidi e rapine della polizia di Los Angeles. Secondo il dipartimento si tratta di una normale procedura, ma il fatto che gli agenti si siano trattenuti per più di tre ore, sequestrando diverse auto, ha fatto partire il "gioco" delle supposizioni. Che vanno dall'abuso di antidolorifici a quello di psicofarmaci, ma non escludono neppure le ipotesi di un errore - il Sun riferisce che un assistente del cantante, arrivato in ospedale, avrebbe detto che la star è collassata dopo un'iniezione di Demerol, un potente calmante simile alla morfina - né quella assai più inquietante di un suicidio con la collaborazione della famiglia.

Contro i medici si scaglia invece il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar, che ha definito "criminali" e "ciarlatani" i dottori di Jackson. Secondo l'amico ed ex manager di Michael, questi hanno approfittato del fatto che la star era un ipocondriaco: "E' chiaro che i criminali in questa faccenda sono i medici - ha detto alla radio francese Europe 1 - che l'hanno curato per tutta la sua carriera, che gli hanno distrutto il viso, che gli hanno dato dei medicinali per togliergli il dolore. Non riusciva a dormire e quindi prendeva sonniferi. Era un ipocondriaco e non si sapeva mai veramente se era malato perché era circondato da medici ciarlatani che vivevano di queste malattie, che fatturavano miliardi e miliardi di dollari in medicinali e vitamine. Per Ben Ammar, Jacko è dunque morto "per una attacco cardiaco a causa di tutti i medicinali che prendeva", ma anche per lo stile di vita - senza droghe, precisa - che conduceva: "Mangiava male, non aveva una vita molto sana e non poteva fare sport". (Libero News)

26/06/2009, 17:52

Strano ma vero anche l'Osservatore Romano scrive un articolo su M.J., una sorta di tributo.

La parabola artistica di Michael Jackson
Ma sarà morto davvero?

di Marcello Filotei e Giuseppe Fiorentino

Ma sarà morto davvero? Ci sarebbe poco da stupirsi se tra qualche anno venisse riconosciuto in una stazione di servizio di Memphis, magari assieme all'ex suocero Elvis Presley, un altro di quei miti che - come Janis Joplin, Jim Morrison, Jimi Hendrix o John Lennon - non muoiono mai nell'immaginazione dei loro fan. E un mito del pop è sicuramente Michael Jackson, morto ieri all'età di cinquant'anni.
Una vita artistica cominciata presto, per quello che senza dubbio si può definire un bambino prodigio. A soli cinque anni, sceso dal palcoscenico del piccolo teatro scolastico, dove si esibì come percussionista, salì direttamente su quelli di bar e locali, prima di firmare il primo contratto discografico con fratelli e sorelle nei Jackson Five, assurti a un successo planetario grazie esclusivamente alla straordinaria voce soul del piccolo Michael.
A quei tempi era ancora nero, non aveva cioè ancora cominciato quel processo di ridefinizione personale, più che razziale, che negli anni lo ha condotto a perdere i tipici tratti somatici degli afroamericani. Forse Jackson non voleva banalmente diventare bianco, ma affrancarsi dai vincoli, anche artistici, imposti dall'appartenenza etnica, inseguendo quel mito fanciullesco evocato anche dal nome della sua fiabesca dimora: neverland ("l'isola che non c'è").
Un percorso umano non facile - probabilmente doloroso e segnato da gravi cadute - che si riflette sul suo itinerario artistico. Nella sua produzione discografica, e questa è la sua originalità, ha infatti cercato di superare i confini della black music, in cui era radicato per appartenenza culturale, invadendo territori prima preclusi agli artisti neri. Magari non consapevolmente, Jackson ha finito per generare una sorta di cross over, definendo nuovi generi non completamente ascrivibili ad alcun ambito specifico, dove non è più possibile distinguere tra nero e bianco. Proprio come lui.
Nel suo disco più riuscito - Thriller, del 1982, conosciuto anche da chi non frequenta questi mondi musicali - Michael Jackson ha accostato ballate pop a brani soul o marcatamente rock, dominate da possenti assolo di chitarra. Entrato ufficialmente nel Guinness dei primati avendo superato ampiamente i cento milioni di copie, Thriller è l'album più venduto di tutti i tempi. Ma è anche il disco in cui viene avviato quello che in breve tempo sarebbe divenuto un cliché della produzione musicale pop: il duetto o le collaborazioni ad alto livello fino ad allora poco praticate. Duettare, però, significa condividere gli stessi interessi solo in musica. Se ne è accorto Paul McCartney quando si è visto sfilare i diritti dei Beatles proprio dall'amico Michael, che assieme a lui aveva inciso The girl is mine proprio per Thriller. Rimane l'idea estetica, funzionale al progetto di cross-over, alla quale ha probabilmente contribuito il produttore del disco, quel Quincy Jones dalla lunga militanza musicale che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta è stato negli Stati Uniti il deus ex machina della produzione nera.
Accompagnato anche dalla fama di grande ballerino - conquistata grazie alla cassa di risonanza garantita dai video musicali che in quegli anni prendevano piede con canali televisivi dedicati - con Thriller Jackson ha toccato i vertici della sua creatività. Sarebbe stato difficile mantenere un livello artistico paragonabile, ma sta di fatto che da quel momento la sua parabola musicale è stata calante, mentre la popolarità è rimasta grandissima. Non sempre, purtroppo, per motivi artistici. Sono infatti ben note le sue vicissitudini giudiziarie seguite alle accuse di pedofilia. Ma nessuna imputazione, pur così grave e vergognosa, è stata sufficiente a scalfire il suo mito tra i milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Ne sono prova le reazioni emotive suscitate dalla notizia della sua morte. Notizia a cui molti non crederanno. E forse qualcuno a Memphis l'ha già visto.

26/06/2009, 19:22

non voglio sbilanciarmi nè in 1 senso nè nell'altro, ma quando hanno dato la notizia la prima cosa che ho pensato è stata " questo è 1 altro Elvis " . Basti solo pensare che aveva non so quanti miliardi di debiti... sparire e inscenare la propria morte sarebbe stata la mossa + saggia .. e proprio a volerla pensare bene... organizzare questo mega tour mondiale poteva essere il vero alibi: per far sì che chiunque pensasse che fosse morto davvero.
Rispondi al messaggio