Passa allo versione desktop
In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Il coccodrillo surfista

09/06/2010, 14:56

Un mercoledì da coccodrillo
fa il surfista sull'oceano
Si può incontrare il crocodylus porosus su isole distanti centinaia di chilometri sparse tra Oceano Indiano e Atlantico. Come può se è dotato di limitate capacità natatorie? Mistero svelato da una ricerca australiana: cavalca le correnti favorevoli di PAOLO GALLORI

Un mercoledì da coccodrillo fa il surfista sull'oceano

LONDRA - Il coccodrillo fa surf. Non è un cartone animato, né il fantasioso remake del Mercoledi da leoni di John Milius. E' la tesi di una ricerca scientifica che intende svelare il mistero delle lunghe distanze coperte via mare dal coccodrillo marino (crocodylus porosus), la specie di rettile più grande del mondo (può raggiungere la lunghezza di oltre 6 metri). Animale affascinante quanto sorprendente, per una sorta di "ubiquità" per la quale è possibile, ma non consigliabile, ritrovarselo faccia a faccia dall'Oceano Indiano all'Atlantico, su isole separate da centinaia di chilometri di acqua. Ma come può quel coccodrillo, dotato di capacità natatorie limitate, percorrere simili distanze?

La risposta arriva da una ricerca australiana, ed è sorprendente: tecnicamente parlando, il coccodrillo marino pratica il surf. Ovvero, cavalca le correnti, dalle quali si lascia trasportare in lungo e in largo tra gli oceani. Per scoprire l'arcano, i biologi hanno agganciato dei sonar a 27 esemplari adulti e attraverso il segnale hanno tracciato le loro rotte. "Lo studio dimostra come il coccodrillo marino riesca ad aumentare enormemente il suo potenziale di spostamento 'surfando' sulle correnti di superficie. Tecnica che fornisce una efficace strategia di dispersione a questa specie", la conclusione dell'equipe, composta da ricercatori provenienti da diversi istituti universitari australiani, in un articolo pubblicato nel britannico Journal of Animal Ecologic.

Ma i coccodrilli marini non si limitano a farsi trasportare dalle correnti. Secondo lo studio, questi rettili puntano a una destinazione e cavalcano l'onda finché è funzionale al loro viaggio. Quando la corrente di superficie si fa sfavorevole, si immergono per cercare in profondità quella giusta. Qualche esempio dallo studio australiano. Sfruttando le correnti stagionali, un esemplare maschio di 3,8 metri ha percorso circa 590 chilometri in 25 giorni. Un altro coccodrillo di 4,8 metri ha attraversato 411 chilometri in appena 20 giorni.

Illustra la tesi Hamish Campbell dell'Università del Queensland: "Il coccodrillo marino non è un gran nuotatore, è dunque poco probabile che possa percorrere a nuoto simili distanze. Ma può resistere a lungo nell'acqua salata senza mangiare e bere. Quindi, spostandosi quando le correnti sono favorevoli, può arrivare a coprire lunghe distanze in mare". Questo spiega non soltanto l'attuale presenza dei coccodrilli in punti lontani degli oceani ma, conclude lo studio, "rinforza anche la teoria secondo cui le diverse specie di coccodrillo hanno potuto attraversare grandi distese marine nel corso della loro stessa evoluzione".

(08 giugno 2010)


http://www.repubblica.it/scienze/2010/0 ... f-4670608/

09/06/2010, 15:14

Bellissimo [:p]!


09/06/2010, 15:16

AHAHAHAH ... Wallygator. E chi se lo dimentica? [8D]
Rispondi al messaggio