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La fine del petrolio

06/09/2010, 22:44

Petrolio, per i tedeschi il picco è realtà
E all’orizzonte si profila il collasso

La produzione dell’oro nero avrebbe raggiunto il suo livello massimo e per questo sarebbe destinata a diminuire inesorabilmente. Lo sostiene un centro di ricerca tedesco vicino all’esercito. Le conseguenze, affermano gli analisti, sarebbero a dir poco devastanti
Un disastro senza precedenti, un’inarrestabile catena di tragedie economiche, politiche, sociali e ambientali. Uno scenario da incubo che potrebbe concretizzarsi nello spazio di una generazione. E’ l’insieme delle conseguenze della progressiva riduzione delle scorte di petrolio nel mondo previste da un rapporto riservato del Future Analysis department del Bundeswehr Transformation Center, un think tank tedesco direttamente collegato alle forze armate di Berlino. La relazione, chiusa nel luglio scorso e successivamente mantenuta segreta, è stata resa pubblica in questi giorni dal settimanale Der Spiegel. Il ministero della difesa tedesco non ha voluto rilasciare alcun commento ma fonti interne al dicastero hanno confermato l’autenticità del documento. E il panico, almeno in rete, ha potuto dilagare.

Alla base della ricerca (qui una sintesi in Inglese) c’è un’ipotesi tutt’altro che teorica: il cosiddetto picco di Hubbert. Si tratta, per chi non lo sapesse, del più noto incubo legato al ciclo petrolifero, il momento, temutissimo, in cui la produzione di oro nero raggiungerà il suo livello massimo iniziando, di conseguenza, a diminuire inesorabilmente fino al definitivo esaurimento della risorsa. Opec a parte, non vi è nessuno, ad oggi, che abbia messo in dubbio l’ineluttabilità del fenomeno e il dibattito sulla collocazione della data fatidica non ha espresso pareri eccessivamente discordanti. Il punto, però, è che secondo gli analisti tedeschi il picco sarebbe stato raggiunto proprio quest’anno e le sue conseguenze sarebbero destinate a materializzarsi tra il 2025 e il 2040.

Per capire quanto grave possa essere l’impatto del fenomeno basta concentrarsi su una singola cifra. Il 95% della produzione industriale, ricorda il rapporto, dipende in qualche modo dall’oro nero, autentico fattore primario della globalizzazione e dello stile di vita delle società avanzate. Da qui l’inevitabile collasso generale connesso al suo esaurimento. Tra i primi effetti del calo della disponibilità, nota la relazione, vi sarebbe l’aumento del potere politico e diplomatico delle nazioni produttrici. Un accrescimento che obbligherebbe l’Occidente a modificare le proprie relazioni con la Russia e il Medio Oriente convergendo sempre di più verso la necessaria realpolitik. A discapito, s’intende, della difesa e della promozione dei diritti umani laddove sarebbe più necessario.

L’elenco dei disastri, ovviamente, non si fermerebbe qui. All’orizzonte, secondo il Bundeswehr, non mancherebbero una rinnovata volatilità dei prezzi, l’aumento dei conflitti, una crescente dipendenza dal nucleare e un’impennata nei costi di trasporto che penalizzerebbe soprattutto i Paesi più poveri che dipendono largamente dalle importazioni soprattutto nel comparto alimentare. L’elenco degli affamati, in altri termini, si allungherebbe ancora alla faccia degli obiettivi del millennio e la prevista corsa ai biocarburanti come alternativa al petrolio non potrebbe far altro che aggravare la situazione.

Fonte di orrende previsioni finali (distruzione del commercio internazionale, dissesto valutario, collasso finanziario globale etc.) il rapporto preoccupa soprattutto per un ulteriore motivo: non rappresenterebbe un’opinione isolata. Un paio di settimane fa il quotidiano britannico Guardian ha rivelato l’esistenza di documenti riservati prodotti dal Department of Energy and Climate Change (DECC) del Regno Unito su richiesta del governo di Londra. L’apertura di una discussione circa il futuro dell’oro nero, che coinvolgerebbe anche la Banca d’Inghilterra e il Ministero della Difesa, dimostrerebbe l’esistenza di una crescente preoccupazione da parte dell’esecutivo di Sua Maestà e dello stesso apparato industriale del Paese.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09 ... sso/57314/

07/09/2010, 00:54

hanno già perso troppo tempo.. avrebbero dovuto investire e produrre motori elettrici alimentati ad energia solare su larga scala dagli anni 70 invece di continuare ad avvelenarci e inquinare il pianeta per soldi, i beni essenziali i governi non li dovrebbero fare pagare così come l'acqua anche l'energia elettrica che ogni giorno usiamo per vivere e che in natura esiste già gratis..
è una elementare regola di base che qualunque civiltà "intelligente" capirebbe, che una macchina per funzionare ne ha bisogno a prescindere, fin quando i governi vedono nei soldi lo scopo delle loro esistenza e non un mezzo per l'evoluzione globale saremmo destinati ad estinguerci in massa..
La vita intelligente c'è nell'universo ma sul nostro pianeta dubito.

07/09/2010, 03:17

Messaggio di eSQueL

L’elenco dei disastri, ovviamente, non si fermerebbe qui. All’orizzonte, secondo il Bundeswehr, non mancherebbero una rinnovata volatilità dei prezzi, l’aumento dei conflitti, una crescente dipendenza dal nucleare e un’impennata nei costi di trasporto che penalizzerebbe soprattutto i Paesi più poveri che dipendono largamente dalle importazioni soprattutto nel comparto alimentare. L’elenco degli affamati, in altri termini, si allungherebbe ancora alla faccia degli obiettivi del millennio e la prevista corsa ai biocarburanti come alternativa al petrolio non potrebbe far altro che aggravare la situazione.

Fonte di orrende previsioni finali (distruzione del commercio internazionale, dissesto valutario, collasso finanziario globale etc.) il rapporto preoccupa soprattutto per un ulteriore motivo: non rappresenterebbe un’opinione isolata. Un paio di settimane fa il quotidiano britannico Guardian ha rivelato l’esistenza di documenti riservati prodotti dal Department of Energy and Climate Change (DECC) del Regno Unito su richiesta del governo di Londra. L’apertura di una discussione circa il futuro dell’oro nero, che coinvolgerebbe anche la Banca d’Inghilterra e il Ministero della Difesa, dimostrerebbe l’esistenza di una crescente preoccupazione da parte dell’esecutivo di Sua Maestà e dello stesso apparato industriale del Paese.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09 ... sso/57314/



Ah beh..... se lo dice il Regno Unito, allora vuol dire che è certamente l'ennesima bufala propinata dalla Elite di cariatidi britanniche. Vogliono metterci paura sino alla fine, giustificare gli aumenti dei carburanti e prepararci alle contromisure (che sono più devastanti del problema stesso).

Ci liberassero definitivamente da questa fonte di energia OBSOLETA una volta per tutte! Hanno generato più danni loro all'intera umanità (Rockefeller in testa, insieme a tutti i criminali che sono al di sotto della piramide) negli ultimi 100 anni, che tutti i più grandi dittatori della storia dell'uomo messi assieme.

Ma facessero crollare tutto...... non vedo l'ora!

07/09/2010, 08:58

Thethirdeye ha scritto:

Ma facessero crollare tutto...... non vedo l'ora!


Quotone

07/09/2010, 13:09

Certo che il petrolio se stava in grosse quantita' sotto terra evidentemente ha uno scopo preciso per la Terra stessa.Una volta che finira' io credo che il danno economico sia solo la minima parte di quello che potrebbe succedere,dato che come la penso io il petrolio e' il sangue della Terra e noi la stiamo dissanguando.

07/09/2010, 22:16

Magari finisse domani...ma a me pare che zompa fuori da tutte le parti stò schifo [:280]

07/09/2010, 23:50

soleado3083 ha scritto:

Certo che il petrolio se stava in grosse quantita' sotto terra evidentemente ha uno scopo preciso per la Terra stessa.Una volta che finira' io credo che il danno economico sia solo la minima parte di quello che potrebbe succedere,dato che come la penso io il petrolio e' il sangue della Terra e noi la stiamo dissanguando.

In un certo senso la penso anch'io così,forse il Petrolio è l'ammortizzatore della crosta Terrestre in movimento.

08/09/2010, 00:43

no, non credo proprio quello che dite riguardo l'utilità del petrolio. Esso è il risultato della sedimentazione per milioni di anni di residui organici che poi fossilizzano e noi utilizziamo. Non credo che prima della sedimentazione dell'oro nero la terra avesse avuto problemi come quelli che state propinando. Credo cmq che la fine del petrolio è da augurarsi più celermente possibile perchè l'uso indiscriminato di questo sta lentamente distruggendo la nostra terra. Bisognorebbe trovare una fonte alternativo pulita e con una eMergia di altissima qualità come il petrolio. Cmq, basta solo aspettare... non credo che se il termine di questo sia databile entro una ventina d'anni, il suo costo rimarrebbe tale da poterselo permettere tutti (o quasi) come oggi. Gia i problemi del rialzo li stiamo avvertendo da qualche anno, fra una decina d'anni sarà arrivato alle stelle e non avremo i mezzi economici per utilizzarlo. Secondo me, il milgior modo di risolvere un problema, è quello di finirci completamente dentro. Solo chi è nella ********** fino al collo impara velocemente a nuotare! [;)]

08/09/2010, 12:21

Certe volte ho qualche riserva ad esprimere le mie opinioni perchè sono io per prima a meraviagliarmi di certe idee che mi frullano in testa. Ero molto piccola ma molto piccola quando sentivo queste previsioni sulla prossima fine del petrolio e se fossero state del tutto vere, il petrolio sarebbe già più o meno esaurito o la sua produzione sarebbe stata ridotta. Certe volte mi chiedo se già non venga prodotto artificialmente... Sono convinta che le tecnologie per altre forme di carburanti meno inquinanti e meno costose esistono da tempo ma le lobby petrolifere cercheranno di ostacolarne la diffusione in tutti i modi, ovviamente.

08/09/2010, 12:39

Infatti e' cosi' Hannah.Oramai sono un sacco di anni che ci sono in giro prototipi delle auto ad azoto liquido,ma non possono metterle in circolazione per il motivo che hai indicato tu.
Sicuramente,sempre per lo stesso motivo hanno messo a punto anche la cura per il cancro ma non la mettono in commercio senno'poi cosa ci fanno con tutti i macchinari della chemio e medicine varie per alleviare il dolore ai poveri pazienti.Preferiscono far morire un sacco di gente piuttosto che............
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