In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
11/09/2010, 16:29
Il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca. La tua scrittura è latina, e i tuoi numeri arabi. La tua auto è giapponese. Il tuo caffè è brasiliano. Il tuo orologio è svizzero e il tuo walkman è coreano. La tua pizza è italiana e la tua camicia hawaiiana. Le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine. Cittadino del mondo, non rimproverare al tuo vicino di essere straniero.
pubblicata da Caoineadh il giorno martedì 27 luglio 2010 alle ore 17.30.
11/09/2010, 16:57
Bella.
11/09/2010, 21:11
Molto bella....
12/09/2010, 22:05
L'avra' letta sulla smemoranda e pubblicata su facebook
13/09/2010, 08:40
Mi sembra comunque, nella sua semplicità, un pensiero che offre spunti di riflessione su cui oggi come oggi non è saggio sorvolare.
13/09/2010, 09:30
writed by Graffito Munich.
13/09/2010, 09:44
E' vecchia, sono anni che gira.
Non ci voleva di certo Facebook per rispolverarla... è solo una delle tante varianti.
Non basta una poesia per cambiare le cose..
13/09/2010, 09:54
No..se le poesie i discorsi le informazioni i pensieri, non diventano una presa di coscienza, di sicuro non bastano a cambiare le cose. E' necessario che tutto quello che apprendiamo si traformi in qualcosa che ci accenda dentro una lucina, altrimenti restano solo parole vuote e nozioni sterili...MA questa trasformazione, quest'elaborazione avviene dentro di noi ed è una nostra responsabilità attuarla. Non esistono parole magiche, solo l'uomo ha il potere di cambiare le cose.
13/09/2010, 10:04
Assolutamente si, Bliss.
E' l'uomo causa del suo male. QUindi se non è esso stesso che cerca una via logica a questa catastrofe a cui sta volontariamente andando incontro, non si trovera' mai una soluzione al problema.
Dovrebbero cominciare dalle scuole ad insegnare che non esistono differenze, ma dovrebbero cominciare tutti, non solo noi Italiani, anche li' proprio dove (a parer mio) le differenze non le rispettano come nel medio oriente.
Vuoi per il colore della pelle, vuoi per la religione, vuoi perche' ognuno cerca di sopravvalicare l'altro, il cosmopolita non esiste ancora.
E da una parte, Bliss, permettimi di dire:
a volte io ho le mie tradizioni, ho i miei usi e costumi. Mi è difficile a volte comprendere gli usi e costumi di un altro paese. Il processo lo vedo molto lungo e irto di problemi. Dovremmo intraprendere l'uso di una CULTURA DELLA DIVERSITA' UMANA, ma questo lo si fa con gli anni e i decenni e da menti illuminate (che non ne vedo)..
13/09/2010, 10:21
Eppure Kasimir, io penso che basterebbe pochissimo...Basterebbe rispettarsi e se proprio non si riesce a rispettarsi almeno tollerarsi, basterebbe imparare a farlo nel proprio piccolo, davvero non ci vuole molto. Cercare di appianare le differenzè è uno spreco di forze di risorse, è un impoverimento della collettività umana. Il risultato di ciò che siamo oggi, è dato dalla diversità delle culture culture umane che per secoli attraverso la storia hanno prodotto soluzioni diverse a problemi simili. Ti immagini cosa sarebbe il mondo se dovessimo fare le quattro operazioni con i numeri romani? Sfido chiunque a provare a fare anche una semplice somma.
13/09/2010, 10:27
![Imbarazzato [:I]](./images/smilies/UF/icon_smile_blush.gif)
Il mio cristo e' europeo, la mia democrazia e' utopica i miei numeri li do' quando sclero, la mia macchina tedesca, il mio caffe' e' un misto di schifezze il mio orologio e' giapponese il walkmen e' malese, la pizza la faccio io, porto raramente camicie e se le porto sono italiane e le mie vacanze sono Italo egiziane rimprovero i mieri vicini solo se rompono le balle...
Morale non siamo tutti fatti con lo stanpino anche se....
Ciao
13/09/2010, 10:32
un ip ip urrà per gli uomini che fanno la pizza!
Anche io preferisco farmela da sola
13/09/2010, 10:34
Blissenobiarella ha scritto:
Cercare di appianare le differenzè è uno spreco di forze di risorse, è un impoverimento della collettività umana.
Ma infatti,
comprendere le culture del mondo e rispettarle, quello sicuramente.
La frase, rileggendola, è molto bella. Ma cosa ne penserebbe un Iraniano, piuttosto che un Indiano o un nativo americano?
Quello che dico, è che tutti dovremmo imparare ad accettare le differenze, non uniformarci alle stesse. Quindi da qui dico "cultura della diversità", se impariamo ad accettarla invece che combatterla sara' tutto piu' semplice.. però lo devono fare tutti o succede come sta succedendo ora, che se gli stranieri che vengono qui noi li capiamo e li accettiamo. Se andiamo a casa loro ci prendono a mazzate...
Capisci il mio punto di vista?
13/09/2010, 10:54
Capisco bene kasimir...hai ragione, tutti dobbiamo imparare a non sentirci aggrediti dalle differenze...Ma per come la vedo io, questi sono cambiamenti che devono attuarsi nelle singole coscienze.
Tutto inizia dall'io. Io voglio fortemente un mondo dove tutti siano liberi di essere se stessi, di proporre nuove visioni dell'uomo e della vita, dove non ci sia vergogna per chi è diverso se questa diversità non è lesiva dei diritti altrui.
SI comincia dal piccolo, dalla persona e più si radica nella persona la determinazione a volere il rispetto per le diversità, più la diversità non potrà essere usata come pretesto per far la guerra all' "altro".
Il ruolo del singolo in quest'epoca di massificazione globale, viene ingiustamente mortificato. Puoi essere certo che il desiderio di vivere in pace con il proprio vicino, alberga in tutti i singoli del mondo , ed è sempre lo stesso...Sono le masse manipolabili a volere la guerra, anzi non a volere la guerra, ad accettare di fare la guerra spinte dagli interessi di pochi.
Powered by phpBB © phpBB Group.
phpBB Mobile / SEO by Artodia.