08/12/2010, 20:33
08/12/2010, 20:43
08/12/2010, 20:47
08/12/2010, 20:51
Se la motivazione è realmente quella potrei dirti che non conosco nessuna maledizione in linguaggio umano,elfico o entese cosi malvagia in grado di esprimere la mia impressione.Blissenobiarella ha scritto:
AL di la dell'essere favorevoli o contrari alla caccia... sospendere un programma perchè difende i diritti degli animali? Troppo schierato?
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08/12/2010, 20:57
08/12/2010, 21:03
Stavo giusto ragionando su chi sta dietro le lobby dei cacciatori,solo che non volevo esprimermi,altrimenti grindano al complottoBlissenobiarella ha scritto:
No, la motivazione è che c'è chi punta ai voti dei cacciatori ed ha deciso che la caccia è "cultura" da associare al territorio. Indovina chi? Altro indizio: ci sono costati svariate multe europee per leggi e proroghe a favore della caccia di specie protette e in periodi non consentiti. Multe che paghiamo tutti, quelli che praticano e quelli che non praticano la caccia, favorevoli e oppositori.
08/12/2010, 21:16
Cartelli divieto di caccia, pesca, afv, personalizzate per enti vari.
http://www.polimark.org
la decisione della Corte europea dimostra che l’estremismo venatorio non paga e anzi si ritorce contro i cacciatori che rispettano le regole.
Qualcosa ha tentato di farla il Ministro Brambilla, chiedendo l’abolizione della caccia. Una mossa forse troppo azzardata e che ha avuto come diretta conseguenza una rivolta di 92 senatori del Pdl più tutti i rappresentanti della Lega, inorriditi da questa proposta. Il motivo per cui la caccia esiste non è del tutto sbagliato. L’attività è nata per regolare il numero di animali che mettono in pericolo ad esempio le attività negli aeroporti o che rischiano di distruggere le colture. Ma proprio per questo esistono limiti, per ridurre il numero che può creare problemi senza però mettere in pericolo di estinzione gli animali stessi. Alla fine il Pdl è venuto allo scoperto, e per bocca del senatore Valerio Carrara, responsabile del dipartimento Caccia, ha detto la verità:
"Mi chiedo a chi giovi questo modo di fare se non alla lobby animal-ambientalista che non ci ha mai votato e continuerá a non farlo. Così facendo si disperde quel patrimonio di consensi, sinora riservati in gran parte al centro-destra, del mondo venatorio e del suo indotto. È un atto di incoscienza politica."
Dunque è solo un problema politico, non fa niente se fatto a scapito della vita di milioni di animali e delle tasche degli italiani, l’importante è racimolare un pugno di voti.
[Fonti: Repubblica; Corriere della Sera]
08/12/2010, 21:37
Blissenobiarella ha scritto:
No, la motivazione è che c'è chi punta ai voti dei cacciatori ed ha deciso che la caccia è "cultura" da associare al territorio. Indovina chi? Altro indizio: ci sono costati svariate multe europee per leggi e proroghe a favore della caccia di specie protette e in periodi non consentiti. Multe che paghiamo tutti, quelli che praticano e quelli che non praticano la caccia, favorevoli e oppositori.
09/12/2010, 00:31