Passa allo versione desktop
In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Gli USA ‘annettono’ il Canada. Ma nessuno lo nota

10/02/2011, 15:06

Gli USA ‘annettono’ il Canada. Ma nessuno lo nota
http://www.fabioghioni.net/blog/2011/02 ... o-lo-nota/


Dal 4 febbraio, Canada e Stati Uniti non sono più due nazioni distinte. O meglio, gli Stati Uniti potrebbero aver ‘annesso’ il Canada, come alcuni osservatori hanno interpretato l’accordo firmato da Barak Obama e dal primo ministro canadese Stephen Harper. Mentre il mondo intero guarda all’Egitto e si domanda chi sarà il prossimo leader mediorientale a cadere, accade anche l’impensabile, e succede nel silenzio e degli stessi interessati.

L’accordo USA-Canada stabilisce un perimetro di sicurezza che racchiude le due nazioni, che ufficialmente faciliterà gli scambi commerciali. Ma i ‘confini allargati’ imporranno anche un sistema comune di entry-exit, e non è difficile presupporre che il Canada dovrà adeguarsi alle restrizioni antiterroristiche degli USA. In pratica, le due nazioni vanno verso una fusione delle proprie sovranità. Il fatto è che lo stanno facendo senza dirlo ai propri cittadini.

La Casa Bianca ha dato l’annuncio sul proprio sito in perfetto diplomatichese:

Oggi, il presidente Barack Obama e il primo ministro Stephen Harper ha diretto la creazione del Consiglio per la Cooperazione Normativa (RCC), composto da alti funzionari legislativi, commerciali e affari esteri da entrambi i governi. In riconoscimento della nostra relazione da 1.000 miliardi dollari annui in scambi e investimenti, l’RCC ha un mandato di due anni per lavorare insieme promuovendo la crescita economica, la creazione di occupazione e benefici per i nostri consumatori e per le imprese attraverso una maggiore trasparenza della regolamentazione e del coordinamento.
Essi hanno stabilito che la prima riunione del RCC sarà convocata entro 90 giorni da parte degli organismi competenti negli Stati Uniti e in Canada.

Che nell’accordo ci fosse qualcosa di strano, l’ha notato però qualcuno in Canada, dove l’opinione pubblica è notoriamente poco favorevole agli USA. “Il New York Times” scrive il National Post “non ha nemmeno menzionato l’accordo Harper-Obama (malgrado abbia citato alcune dichiarazioni rilasciate dal Primo Ministro sull’Egitto). C’era un’articolo nel Wall Street Journal, ma se qualche altra testata ha riferito dell’incontro e della conferenza stampa, non l’ho trovata. Non c’è alcun segno che il Congresso degli Stati Uniti sia interessato”.

Il Toronto Star News Service ha evidenziato come anche il governo canadese ha fatto del suo meglio per sfumare e tenere nascosto l’entità della “fusione”:

Il governo federale ha deliberatamente mantenuto segreti i negoziati sul confine con Washington mentre pianificava di massaggiare l’opinione pubblica in favore del patto, secondo una strategia di comunicazioni confidenziali. Il documento di 14 pagine di pubbliche relazioni raccomandava che i dialoghi mantenessero un “basso profilo pubblico” nei mesi precedenti all’annuncio del Primo Ministro Stephen Harper e del presidente USA Barak Obama. Nel frattempo, il governo avrebbe coinvolto segretamente dei soggetti – parti interessate come grandi gruppi di affari e altri – in modo da rispettare la confidenzialità dell’annuncio. Le corporazioni dietro questo accordo possiedono i politici che l’hanno firmato, e i media ci stanno raccontando ‘quanto sia buono’.

In pratica, secondo il Toronto Star News, gli USA stanno tentando di evitare il disastro economico e sociale condividendolo con il Canada: “L’accordo ‘ci proteggerà’ dal terrore. Ecco come è stato ‘venduto’, ma nei fatti stiamo andando a letto con la nazione terrorista numero uno al mondo oggi, gli Stati Uniti d’America; una nazione che è anche in bancarotta e potrebbe essere vicina allo sconvolgimento sociale. […] Il nuovo accordo renderà più facile attraversare il confine. Questo è l’altro punto a favore, ma naturalmente il ‘rafforzamento’ della frontiera Canada-USA ci regalerà un problema che ora [gli Stati Uniti] intendono risolvere con una nuova frontiera attorno a noi”.

10/02/2011, 15:35

Ma non credo sia una cosa cosi preoccupante....

10/02/2011, 15:58

Se i sospetti proposti in questo articolo dovessero essere confermati, la cosa sarebbe ben più che preoccupante...

10/02/2011, 16:17

[:13] [:13] [:13]

Quindi, quell'articolo di un anno fa che parlava del timore di Obama rispetto ad un'ipotetica guerra civile causata dal collasso economico, non era poi così allarmistico....
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=4597

10/02/2011, 16:34

oggi annettono il canada, domani il mexico e parte del sud america....sparisce il dollaro...esce l'amero.....e via dicendo..

dove ho gia visto questo?????? [8D]

10/02/2011, 16:38

Sembra una mossa disperata, dettata dall'irrimediabile mutamento degli equilibri politici sullo scacchiere.

Tempo fa circolò la notizia di un progetto relativo ad una nuova moneta: l'AMERO, destinata ad aver corso in un unico stato composto da USA, Canada e Messico. C'era anche un video (che non ho voglia di cercare) nel quale un economista americano mostrava un esemplare (in oro) di tale moneta. I motivi di una tale manovra non erano chiarissimi, ma per i complottisti il fine era legato al NWO e, quindi, al controllo totale delle masse che sarebbe avvenuto a partire proprio dal fallimento accelerato di tale nuovo stato.

Vorrei ricordare anche gli ultimi cable di wikileaks relativi ad una tensione crescente fra USA e Cina a seguito dell'abbattimento da parte di quest'ultima di un proprio satellite con un missile. Forse la cosa ha spaventato talmente gli americani da farli correre ai ripari prima del previsto ed anche in modo un tantino raffazzonato. In altre parole, il progetto che avrebbe dovuto servire un certo scopo è stato accelerato e sostanzialmente stravolto dalla paranoia montante rispetto soprattutto alla potenza cinese.

10/02/2011, 16:45

Già..dove chissà?


Intanto sul fronte finanziario ci sono dei movimenti interessanti...non so se possono essere connessi ad una possibile riassetto delle economie globali...vi riporto l'articolo:


Economia


L'Europa all'assalto degli Stati Uniti, che però non stanno a guardare. Mercoledì 9 febbraio sarà una giornata difficile da dimenticare nel mondo della finanza. In mattinata l'annuncio: il London Stock Exchange Group (Lse), la società che controlla i mercati finanziari di Milano e Londra, si fonde con la canadese Tmx - che controlla la piazza nordamericana - per creare un colosso transcontinentale. Poche ore dopo segue lo speculare annuncio sull'asse Germania-Stati Uniti, che con un'operazione analoga creeranno sinergie tra la Borsa di New York e quella di Francofote.

ASSE LONDRA-MILANO-CANADA - Il Lse, dopo le indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, ha annunciato la fusione carta contro carta che creerà "un soggetto leader nel mondo". L'operazione è stata raccomandata all’unanimità dai board di entrambe le società. Il nuovo gruppo, Lseg-Tmx, avrà due quartieri generali, uno a Londra e l’altro a Toronto. L'operazione dovrebbe garantire sinergie di costo per 35 milioni di sterline l’anno (pari a circa 41 milioni di euro) e accrescere il valore degli utili per azione degli azionisti del Lse e del Tmx nel primo esercizio completo dopo il perfezionamento dell’operazione.

SPAZIO A SCARONI - Il board avrà 15 consiglieri, 8 espressione del Lseg e 7 del Tmx. Wayne Fox, presidente del Tmx, sarà direttore non esecutivo del nuovo gruppo. Vicepresidenti saranno Chris Gibson Smith e l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni. I componenti esecutivi del board saranno il ceo Xavier Rolet (a Londra), il presidente Thomas Kloet (Toronto), il cfo Michael Ptasznik (Toronto) e Raffaele Jerusalmi (Milano). Nel capoluogo lombardo ci sarà il nuovo centro del gruppo per il reddito fisso, nonché quello per lo scambio azionario globale e i servizi europei di post trading. Secondo i termini dell’accordo, gli azionisti Tmx riceveranno 2,9963 azioni ordinarie Lseg per ogni azione Tmx posseduta. Gli azionisti del Lseg possiederanno così il 55% del capitale della nuova società e quelli del Tmx il 45%. Le azioni del nuovo gruppo saranno quotate a Londra e a Toronto.

LA RISPOSTA DI WALL STREET - La notizia della fusione era il primo passo in vista dell'assalto a Wall Street, che però non è rimasta a guardare. Poche ore dopo l'annuncio: Nyse Euronext e Deutsche Bank Boerse sono in trattativa per una fusione, da realizzare interamente in titoli. In questo caso la fusione dovrebbe portare sinergie per 300 milioni di euro, cifra decisamente superiore a quella realizzata sull'asse Milano-Londra-Canada. Della società che sorgerà dall'incontro tra Deutsche Boerse ed Euronext, gli azionisti tedeschi avranno circa il 60%, mentre ai gemelli yankee ne spetterà, cifra più cifra meno, il 40 per cento. Anche in questo caso il "cervello" si sdoppia: la sede sarà sia a New York, sia a Francoforte. "Deutsche Boerse e Nyse Euronext ritengono che un'unione possa portare valore ai clienti e agli azionisti», spiega l'operazione una nota. I clienti di trading "beneficeranno di significativi risparmi tramite un'infrastruttura IT comune con la formazione di mercato regolato pan-Europeo. Gli azionisti di Deutsche Boerse e Nyse Euronext", conclude l'informativa, "beneficeranno di un mix più attraente di ricavi, un'accelerazione degli utili e risparmi sui costi".

http://www.informazione.it/a/E050E4E5-B ... -l-America

10/02/2011, 16:51

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=1

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=1
Ultima modifica di vimana131 il 10/02/2011, 16:52, modificato 1 volta in totale.

10/02/2011, 17:07

Mah ... io vedo solo disperazione in tutto questo. [8]

10/02/2011, 17:19

Canadian Bacon,

Un film demenziale di qualche anno fa...

Gli Americani (rozzi e cafoni) dichiarano guerra ai Canadesi (precisi e ordinati come gli svizzeri)
[:o)]





Ho parenti in canada, sia di origine italiana, francese e inglese...
Sugli americani..dicono:

"Don't call us american! We're not american! America? puah!puah!"

[:o)]

10/02/2011, 22:40

Messaggio di Blissenobiarella

Gli USA ‘annettono’ il Canada. Ma nessuno lo nota
http://www.fabioghioni.net/blog/2011/02 ... o-lo-nota/


Dal 4 febbraio, Canada e Stati Uniti non sono più due nazioni distinte. O meglio, gli Stati Uniti potrebbero aver ‘annesso’ il Canada, come alcuni osservatori hanno interpretato l’accordo firmato da Barak Obama e dal primo ministro canadese Stephen Harper. Mentre il mondo intero guarda all’Egitto e si domanda chi sarà il prossimo leader mediorientale a cadere, accade anche l’impensabile, e succede nel silenzio e degli stessi interessati.

L’accordo USA-Canada stabilisce un perimetro di sicurezza che racchiude le due nazioni, che ufficialmente faciliterà gli scambi commerciali. Ma i ‘confini allargati’ imporranno anche un sistema comune di entry-exit, e non è difficile presupporre che il Canada dovrà adeguarsi alle restrizioni antiterroristiche degli USA. In pratica, le due nazioni vanno verso una fusione delle proprie sovranità. Il fatto è che lo stanno facendo senza dirlo ai propri cittadini.


Se il governo canadese attua un simile trattato conoscendo bene l'avversione della popolazione verso gli Usa...ci deve essere all'orizzonte un problema veramente grave.
Se sia un falso problema creato ad hoc dagli Usa per risolvere i problemi economici interni o se sia veramente un grosso problema globale, solo il tempo ce lo rivelerà...[V]

10/02/2011, 23:15

Ma a livello economico non esiste già il NAFTA dal '92?

Immagine
Rispondi al messaggio