Cina: allo studio diga piu' grande al mondo in Tibet Sul Brahmaputra megacentrale idroelettrica. Proteste - FOTO ALL'INTERNO 25 maggio, 14:03 salta direttamente al contenuto dell'articolo salta al contenuto correlato Indietro Stampa Invia Scrivi alla redazione Suggerisci () Guarda le foto1 di 3Una foto di archivio del 16 giugno 2009 mostra un contadino nei pressi del fiume Brahmaputra in Dhubri, distretto di Assam, nord-est dell'India ROMA - Aziende energetiche cinesi stanno studiando la possibilità di costruire una mega diga sul fiume Brahmaputra in Tibet, che diverrebbe la più grande del mondo. Lo scrive il quotidiano britannico Guardian. Sul sito di Hydro China, una azienda pubblica che costruisce dighe, appare il progetto di una mega centrale idroelettrica da 38 gigawatt su un'ansa del Brahmaputra, nella località di Mutuo.
Lo sbarramento, in una zona montuosa dell'Himalaya, sarebbe più grande della Diga cinese delle Tre Gole (oggi la maggiore del mondo) e fornirebbe una quantità di elettricità pari a metà di quella dell'intera rete elettrica britannica. Il vicesegretario generale della Società cinese per l'energia idroelettrica, Zhang Boting, ha confermato che sono state condotte ricerche sull'argomento, ma che non è stato ancora preparato un progetto. "Questa diga farebbe risparmiare 200 mila tonnellate di anidride carbonica ogni anno - ha commentato Zhang. -. Non dovremmo sprecare l'opportunità di un grande progetto di riduzione delle emissioni". Duecentomila tonnellate di CO2 secondo il Guardian sono pari a oltre un terzo delle emissioni della Gran Bretagna.
Secondo uno studioso tibetano di politiche ambientali, Tashi Tsering, la diga sul Brahmaputra, sulle montagne dell'Himalaya, sarà la prossima frontiera degli sforzi cinesi per aumentare la produzione di energia. Le difficoltà per il progetto però sono numerose. Ci sono quelle tecniche, legate al terreno impervio, che però possono essere superate. E poi ci sono quelle ambientali e politiche. Gli ecologisti temono che il nuovo mega-bacino possa sconvolgere l'ecosistema dell'altopiano. I tibetani considerano la zona sacra, mentre India e Bangladesh, dove il fiume finisce, temono che i cinesi possano usare gli sbarramenti per deviare acqua verso le loro regioni aride
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