Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 2 messaggi ] 
Autore Messaggio

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1774
Iscritto il: 05/12/2008, 09:36
Località:
 Oggetto del messaggio: ‘Ndrangheta a Milano
MessaggioInviato: 17/11/2010, 17:18 
Saviano ha detto che parla di fatti quindi.....

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07 ... lia/39310/

‘Ndrangheta a Milano e quelle strane fotocopie per il consigliere regionaleQuattro colpi al volto in un pomeriggio di luglio. A terra tra i tavolini di un circolo di combattenti a San Vittore Olona finisce Carmelo Novella, boss scissionista che in mente ha il progetto di distaccare la Lombardia dalla Calabria. Lui battezza i luogotenenti, decide le strategie dei vari gruppi. Una vero colpo “all’ortodossia della ‘ndrangheta”. I big boss però non ci stanno. Si riuniscono e decidono. “Nuzzo Novella è finito oramai, la Provincia lo ha licenziato”. E dunque, niente rivoluzione copernicana. Ciò che invece resta sono i numeri, clamorosi e impressionanti: venti gruppi criminali, 500 affiliati e una complessa rete di rapporti politici. Sì, perché è questa la ‘ndrangheta che oggi fa affari in Lombardia, cerca appoggi politici e allo stesso tempo prosegue nella sua tradizione di organizzazione criminale arcaica con pranzi negli orti a base di carne di capra e vino.

Lo scenario è tratteggiato, intercettazione dopo intercettazione, in ben tre ordinanze tra la Calabria e il nord. In totale gli arresti sono stati 300 con oltre 3.000 uomini delle forze dell’ordine impegnati. Prende così corpo una struttura piramidale che in Lombardia ha deciso su tutto. Dagli omicidi alle infilitrazioni negli appalti pubblici fino alla gestione di pacchetti di voti per le elezioni. Argomento, questo, caldissimo e che ha visto finire in carcere Carlo Chiriaco, direttore dell’Asl di Pavia, ma soprattutto grande elettore di Giancarlo Abelli, ex ras della sanità lombarda, poi deputato Pdl, eletto in consiglio regionale. Un ingresso, quello nel Pirellone ( a cui però Abelli ha preferito il parlamento), portato avanti dallo stesso Chiriaco, il quale però ha un picoclo difetto: parla troppo spesso con i boss della ‘ndrangheta. Tante le intercettazioni che lo immortalano al telefono con Cosimo Barranca, padrino di Caulonia, ritenuto uno dei capi della Lombardia, la struttura mafiosa che comanda oggi al nord Italia. Resta poi confermata l’infiltrazione nel tessuto imprenditoriale lombardo. Tra gli arrestati c’è anche Francesco Bertucca, imprenditore edile del pavese e Rocco Coluccio, biologo e imprenditore residente a Novara.

In manette sono finiti decine di padrini direttamente collegati ai vertici assoluti della ‘ndrangheta internazionale. Tra loro Nunziato Mandalari di Bollate fratello del più potente e influente Vincenzo, che però è riuscito a sfuggire dalla sua villa blindata di via San Bernardo. Una vero fortino protetto da muri, telecamere a vista e cani. Avvicinarsi questa mattina non è stato facile. Con i carabinieri a blindare gli accessi e i famigliari dei boss a lanciare insulti.


In manette sono finiti anche Cosimo Barranca, capo del gruppo milanese e Giuseppe Neri di Pavia. Erano loro a gestire la struttura cosiddetta “La Lombardia”, il supergruppo autonomo voluto da Carmelo Novella. Il suo progetto, però, è stato spezzato a metà dai big boss calabresi. I quali, due anni dopo, per sanare il contrasto e ricomporre l’armonia tra le varie cosche organizzano un summit nel centro anziani di Paderno Dugnano (nella foto) intitolato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e inaugurato nel 2008 dal fratello di Borsellino, Salvatore. Qui si è deciso di affidare la carica di “mastrogenerale”, ovvero referente per il Nord Italia, al platiota Pasquale Zappia.

Una situazione definita dai magistrati “di importanza assoluta” e che viene raccontata, fotogramma per fotogramma, da una clamorosa videoripresa. Ad officiare la cena è il boss Pino Neri: “Io vi saluto a tutti e vi dico che sono contento che ci siamo trovati qua stasera, perché se siamo qui è perché tutti ci teniamo allo stesso scopo. Questo è un chiarimento che voglio fare e tutte le parti hanno stabilito patti e prescrizioni che valgono non solo per la Lombardia, ma pure per tutti. Noi dobbiamo pensare a cogghimu e non a dividere (raccogliere, riunire, sistemare)”. A quel punto prende la parola Vincenzo Mandalari: “L’armonia e questa e bisogna scegliere un uomo che ci rappresenta tutti”. E alla fine la decisione spetta allo stesso Neri: “Io direi che per quanto mi riguarda darei il voto a Pasquale Zappia”. Brindisi finale.

Lo steso Neri, inoltre, avrebbe indirizzato, su indicazione di Chiriaco, voti a favore del deputato del Pdl, Giancarlo Abelli, che al momento risulta estraneo ai fatti e non indagato. Ma il nome di Chiriaco torna fuori anche a proposito della cosca Valle, sgominata poche settimane ed egemone nel territorio tra Vigevano e Pavia. Chiriaco, infatti, non ha mai nascosto la sua amicizia con il boss Francesco Valle. Un cognome quello dei Valle che si porta dietro un altro politico: l’ex assessore provinciale al Turismo (nella giunta Penati) Antonio Oliverio. Sarà, infatti, lo stesso Oliverio (accusato anche di bancarotta per i suoi rapporti la Perego strade controllata dalla famiglia Strangio) ad appoggiare la candidatura di Leonardo Valle alle comunali del 2009 a Cologno Monzese. “Rapporti di cointeressenza” con la mafia vengono attribuiti anche all’ex assessore regionale Pdl Massimo Ponzoni e all’esponente dell’Udc prima in An Emilio Santomauro, coinvolto in una sparatoria fuori dal suo studio il 25 gennaio 2000.

Seguendo Oliverio, che attualmente risulta indagato, l’intreccio politico si allarga dal comune di Milano fino al Consiglio regionale. A palazzo Marino, infatti, sono stati documentati incontri e telefonate tra Giulio Lampada, amico di Oliverio, con il consigliere Pdl Armando Vagliati. Si tratta dello stesso Lampada che come ha documentato ilfattoquotidiano.it partecipò, nel 2006, alla festa per la fine della campagna elettorale dell’allora candidato sindaco Letizia Moratti. Lo stesso Lampada che in un’intercettazione racconta di aver partecipato a una cena dove era presente il governatore Roberto Formigoni. Regione Lombardia, dunque, dove oggi a tremare è soprattutto Angelo Giammario, ex sottosegretario oggi in consiglio dopo le ultime elezioni di maggio. Il suo nome compare nelle intercettazioni tra Chiriaco e Cosimo Barranca. In particolare, Chiriaco chiederebbe al boss di recuperare denaro da dare al politico in cambio di favori. Denaro che a dire del direttore dell’Asl il politcio del Pdl avrebbe investito per la campagna elettorale.

di Enrico Fierro e Davide Milosa


comunque fatevi un giro anche qui: http://maurodevirgilio.blogspot.com/sea ... cumentario

La Santa. Viaggio nella 'ndrangheta sconosciuta



_________________
Ogni cosa che sia fuori dal comune è generalmente una guida, e non un ostacolo

Sherlock Holmes
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/11/2010, 17:32 
Dia: ci solo legami Cosche aziende lombarde

Tratto da:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 58469.html


'NDRANGHETA: DIA, INTERAZIONE COSCHE-AZIENDE LOMBARDE - Nel nord Italia e soprattutto in Lombardia c'é una "costante e progressiva evoluzione" della 'Ndrangheta che, ormai radicata da tempo su quei territori, ''interagisce con gli ambienti imprenditoriali lombardi". E' quanto sottolinea l'ultima relazione della Direzione investigativa antimafia consegnata al Parlamento e relativa al primo semestre del 2010.
Per penetrare nel tessuto sociale, le cosche - che in Lombardia godono di una certa autonomia ma dipendono sempre dalla 'casa madre calabrese come ha dimostrato l'inchiesta 'Crimine' che ha ricostruito l'organigramma della 'Ndrangheta - si muovono seguendo due filoni: ''quello del consenso e quello dell'assoggettamento". Tattiche che, sottolineano gli esperti della Dia, "da un lato trascinano con modalità diverse i sodalizi nelle attività produttive e dall'altro li collegano con ignari settori della pubblica amministrazione, che possano favorirne i disegni economici". Con questa strategia, e favorita da "una serie di fattori ambientali", si consolida la "mafia imprenditrice calabrese" che con "propri e sfuggenti cartelli d'imprese" si infiltra nel "sistema degli appalti pubblici, nel combinato settore del movimento terra e, in alcuni segmenti dell'edilizia privata" come il "multiforme compartimento che provvede alle cosiddette 'opere di urbanizzazione'." Secondo la Dia dunque, si assiste ad un vero e proprio "condizionamento ambientale" da parte della 'Ndrangheta che e' riuscita "a modificare sensibilmente le normali dinamiche degli appalti, proiettando nel sistema legale illeciti proventi e ponendo le basi per ulteriori imprese criminali". E la penetrazione nel sistema legale dell'area lombarda, è favorita, dice la Direzione investigativa antimafia, da "nuove e sfuggenti tecniche di infiltrazione, che hanno sostituito le capacità di intimidazione con due nuovi fattori condizionanti: il ricorso al massimo ribasso" nelle gare d'appalto e la "decisiva importanza contrattuale attribuita ai fattori temporali molto ristretti per la conclusione delle opere".

La ''consolidata presenza" in alcune aree lombarde di "sodali di storiche famiglie di 'ndrangheta'' ha "influenzato la vita economica, sociale e politica di quei luoghi". E' quanto rileva la relazione al Parlamento della Dia (Direzione investigativa antimafia), relativa al primo semestre 2010. La relazione sottolinea il "coinvolgimento di alcuni personaggi, rappresentati da pubblici amministratori locali e tecnici del settore che, mantenendo fede ad impegni assunti con talune significative componenti, organicamente inserite nelle cosche, hanno agevolato l'assegnazione di appalti ed assestato oblique vicende amministrative".

La Dia ripercorre le fasi delle operazioni 'Parco Sud' e 'Cerberus' della Guardia di finanza di Milano ed evidenzia il "forte interesse delle cosche verso l'edilizia". Le indagini hanno consentito di individuare "nuove filiazioni delle 'ndrine Barbaro-Papalia di Plati', presenti nella zona Sud-Ovest del capoluogo lombardo, evidenziando ulteriormente la capacità militare e di assoggettamento ambientale". Sono così affiorati, prosegue la relazione, "i legami con imprenditori ed amministratori, realizzati dai nuovi vertici criminali, che hanno portato all'arresto del vicepresidente di una società per azioni, di un ex sindaco di Trezzano sul Naviglio, vertice pro tempore del consiglio di amministrazione di aziende pubbliche operanti nel settore della tutela e gestione delle risorse idriche dell'area milanese, nonché di un componente del Consiglio comunale e di un geometra dello steso Comune". In sintesi, è la conclusione, "si è avuto modo di apprezzare la presenza sul territorio lombardo di esponenti della 'ndrangheta residenti nella regione che, con modalita' diverse dalla consolidata prassi mafiosa del controllo ambientale, hanno conseguito più preganti interessi economici".



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 2 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 18/05/2025, 14:30
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org