si ,rispetto la tua opinione
la mia é questa:
tenendo conto della cultura ebraica in cui Cristo é cresciuto,dei suoi condizionamenti culturali relativi ad esempio ai sacrifici e alle dinamiche di capro espiatorio,della
tradizione biblica in cui si parla di un messia,ecc..io credo che l'uomo Gesù ne abbia risentito in un modo molto profondo.
Ora io faccio questa ipotesi:
la cultura ebraica considera il sacrificio animale come dovuto a Dio e,in particolare,
praticava il culto del capro espiatorio,cioé del capro su cui si caricavano i peccati della gente mandandolo poi nel deserto a morire.
In questo modo,ovviamente una credenza magica,pensavano che con la morte del capro sarebbero morti anche tutti i loro peccati.
Già questo non mi piace:primo,perché é un rito magico e non religioso,secondo perché é uno spostamento massiccio di colpe su un innocente,terzo perché io non ucciderei neppure una mosca per questo rituale.
Ora nel cristianesimo questo viene portato al suo estremo:io penso che Cristo abbia creduto davvero a questo rituale e a quanto scritto sulla Bibbia credendo di poterlo realizzare e realizzandolo,a suo modo,davvero.
Su questo io sono molto chiaro.
Invece,negli episodi citati,lui é davvero un uomo che lotta per liberare il tempio,che é un luogo della sua fede,da ladri,ipocriti,criminali,calunniatori,parassiti,e altro.
Inoltre attacca direttamente il potere che regge questa turpitudine ben sapendo che questo gli sarà fatale.
Qui sta forse il messaggio e il miracolo attualizzabile di Gesù,perché non é cambiato niente da allora,anzi,é sempre peggio la situazione.
Perciò ho scritto questo post e aperta questa discussione.
Io sono contro la triade suicidio-omicidio-follia che striscia e opera su questo pianeta oggi in un modo davvero stomachevole e assurdo.
Sono anche contrario a reprimere l'aggressività,perdonare a tutti i costi,amare i nemici costi quel che costi,ecc...
Se prendiamo questo come regola di vita dovrebbe essere una regola totale e di tutti per tutti,ma questo non é :
in questo caso,io sono uno di quelli che per un po'
può pure capire,tollerare e pazientare,evitando accuratamente però di accumulare nel contempo rabbia per poi esplodere.
Ad un certo punto però,quando qualcuno passa i limiti di questo,penso sia necessario ricondurlo dentro questi limiti umani e nella vita,j
In un certo senso,questo é automatico nell'esistenza umano,non nel senso che accade sempre ma di solito succede ad un certo punto qualcosa che ferma,frena,riconduce,limita,ecc... la gente che esagera.
Ovviamente l'esagerazione non é solo in senso negaqtivo,ma lo >é anche in senso
apparentemente positivo,polarizzandosi ad esmepio sul sempre buono,positivo,
etico,ecc...
Anche qui prima o poi le persone polarizzate su questo pagano un prezzo che NON
é solo,se vogliamola reazione ostile di un mondo piuttosto cattivo,ma anche la reazione di un mondo che tutto sommato cerca di non polarizzarsi troppo in un senso o in un altro.
Ecco,io sono cosî e la penso cosî.
Il mio invito alla lotta non é quindi una ribellione toutcourt o uno sfogo emotivo,ma semplicemente l'idea che,ad un certo punto,arriva il momento di ricondurre il potere dentro limiti accettabili e umani:tutto qui.
Che poi uno usi la frusta delle parole,quella dele immagini,quella dei docvumenti scottanti,di fotografie,video ecc... non importa:l'importante <é che sia utile ,efficace e senza sottintesi capziosi.
Come ho scritto,io sono un anarcoliberalnonviolento,mi piaccio come sono e mi comporto di conseguenza,senza obbligare niente a nessuno a applausi o fischi,
accettazione o meno.
Naturalmente per me vale lo stesso discorso in relazione agli altri,quindi io non obbligo certo niente e nessuno a comportarsi come piace a me, a piacermi o compiacermi,e la cosa é reciproca.
Se altri non mi piacciono o non mi piace il loro comportamento,o li lascio perdere
senza giudicarli o aggredirli,neppure da lontano oppure,se é il caso,glielo comunico in modo tale da non avere poi problemi di relazione,ecc...
Ovviamente,come ho scritto,se qualcuno cerca di interferire lo rimetto al suo posto,
usando se <é il caso,tutti i mezzi non violenti che conosco:la violenza fisica o la minaccia di violenza fisica sta fuori dal mio modo di vivere,essere e fare e non mi é mai servita.
Solo in casi molto rari secondo me,la si può usare,ma sempre dopo averle provate un po' tutte.
Esattamente il contrario di quanto si pensa e si fa,in genere,in quello che generalmente chiamiamo mondo,di nascosto e visibilmente,ma questo <é un problema di quel mondo e non mi riguarda almeno fino al momento in cui questo stesso mondo cerca di farmi fesso e di mettermelo nel......
ciau
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