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 Oggetto del messaggio: Fazio e Saviano e l'addio alla Rai
MessaggioInviato: 13/06/2011, 13:09 
Fazio e Saviano e l'addio alla Rai

In una lettera: «Problemi anche per la Littizzetto»


MILANO - «Da sei mesi aspetto una risposta alla mia volontà di continuare a fare la mia trasmissione in Rai: se non sarà possibile andrò a farla da un'altra parte». In una lettera inviata a Repubblica, Fabio Fazio descrive la situazione di stallo ed esprime preoccupazione per le «resistenze politiche» che impedirebbero al popolare presentatore di andare in onda la prossima stagione. «Da oltre sei mesi - dice Fazio - aspetto una decisione della Rai. Che cosa ha impedito o impedisce al precedente e all'attuale Direttore generale di rinnovare i contratti in scadenza di alcuni fra i protagonisti della tv pubblica? Nel mio caso, lo dico per sgombrare il campo da eventuali dubbi, l'accordo economico è stato immediatamente trovato, ma quello su cui accordo non può esserci è la rinuncia alle garanzie minime e indispensabili per continuare a svolgere il mio mestiere nello stesso identico modo in cui si è svolto sino ad oggi».
L'APPUNTAMENTO CON LITTIZZETTO - «Per questo - aggiunge Fazio - ho scritto l'altra sera d'impeto e di getto una lettera al direttore generale della Rai, Lorenza Lei, dalla quale non ho purtroppo ricevuto risposta. Il senso era quello di capire il perché, quale era e quale è il problema». «Ho chiesto di poter continuare ad andare in onda con "Che tempo che fa" sulla stessa rete, nello stesso orario e per la stessa durata, di poter continuare a gestire gli ospiti con l'autonomia che si deve riconoscere a un qualunque gruppo di professionisti della televisione, di poter continuare ad avvalermi della presenza di Gramellini, dell'appuntamento irrinunciabile con Luciana Littizzetto e naturalmente di Roberto Saviano. Queste garanzie non sono mai arrivate nonostante le mille rassicurazioni ricevute che promettevano il contrario.... "Domani; fra due ore; fra due giorni; a fine settimana; all'inizio della prossima..." e via dicendo. In queste ultime settimane invece mi sono arrivati solo inquietanti frammenti di intenzione che di certo non hanno contribuito a rasserenare il clima. Per non parlare delle notizie su di me, sul programma e su quelli che ne fanno parte, uscite sui giornali e mai smentite. «... Pare che il programma debba cambiare rete o essere ridotto nell'orario; pare che Luciana sia considerata eccessiva; sembra più opportuno rimandare l'ipotesi di una nuova edizione di Vieni via con me e cose del genere...».
LE SCELTE - «Nella lettera che ho indirizzato al direttore generale, - spiega il conduttore - riconoscevo senza alcuna difficoltà all'editore il diritto e il dovere di fare liberamente le proprie scelte ma chiedevo e torno a chiedere un atteggiamento leale. In tutti questi anni ho imparato che non si può fare tv contro la volontà del proprio Editore e se mai ce ne fosse stato bisogno l'esperienza di "Vieni via con me" ha provveduto a ricordarmelo. L'indifferenza e l'ostilità da parte dell'azienda è stata evidente sin dal primo momento e solo la professionalità di un collaudato gruppo di lavoro e la tenacia di Rai Tre ci ha consentito di andare in onda e con quel risultato. Per questo - aggiunge - ho deciso di non correre più un simile rischio professionale e per questo ho deciso che non sono più disponibile a ripetere l'esperienza di "Vieni via con me" in questa Rai. Se altrove troverò le condizioni necessarie, l'entusiasmo e la condivisione del progetto, il pubblico potrà ritrovare presto me e Saviano di nuovo insieme».
http://www.corriere.it/cronache/11_giug ... primopiano



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MessaggioInviato: 13/06/2011, 13:33 
Bersani e Idv contro l'ostracismo a Fazio "In Rai amministratori infedeli"

Dopo la lettera del conduttore di Che temnpo fa a Repubblica le reazione della politica. "Un altro caso Santoro, ora basta". Il Cda approva i palinsesti autunnali

ROMA - "Davanti a vicende come quella che oggi racconta Fabio Fazio c'è da trasecolare". Lo afferma il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, commentando la lettera a Repubblica in cui il conduttore spiega che a viale Mazzini non gli consentono di lavorare. Per Bersani è "una vicenda che si aggiunge ad altre già avvenute o annunciate. Credo che davanti a personaggi che non sanno nemmeno che cosa significhi il valore del pluralismo o il rispetto per il pubblico valga ormai un solo argomento"

Poii l'affondo sugli amministratori dell'azienda di servizio pubblico. "Attenzione. Chi con perfetta cognizione di causa toglierà valore all'azienda pubblica che deve provvedere a promuovere e tutelare, pagherà di tasca propria. Lo prendo come impegno mio e del mio partito per oggi e per domani. E' tempo infatti di ricordare che l'amministrazione infedele di un patrimonio pubblico consuma il peggiore dei tradimenti. Il modo per garantire assieme pluralismo e risultati aziendali è aggiungere e non togliere.

Duro anche il partito di Di Pietro, che con il portavoce Leoluca Orlando dice: "Prima hanno mandato via Santoro, recordman di ascolti, ora ci provano con Fazio, Gabanelli e Dandini. La Rai, sotto dettato di palazzo Chigi, sta mandando via i migliori professionisti che fanno prodotti di qualità, con grave danno economico per l'azienda in termini di introiti pubblicitari

e per i cittadini che saranno sempre meno informati. Il 'Berlusconi dipendente' Minzolini, invece, rimane al suo posto e il suo Tg1, con un crollo di ascolti vertiginoso, è il simbolo di un'azienda in gravi difficoltà e completa il disastroso quadro di un servizio che, definire ancora pubblico, sembra una provocazione".

Cda approva palinsesti. Il cda della Rai, a quanto si apprende, ha approvato i palinsesti autunnali, con otto voti a favore e un astenuto, il consigliere di maggioranza Antonio Verro. Tutti confermati, sempre a quanto si apprende, i programmi di punta di RaiTre.

(13 giugno 2011)



http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HRER2-1



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