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Oil - La 'Saras' a Sarroch...

17/04/2009, 10:55





Oil - Massimiliano Mazzotta

FULMINATO SULLA VIA DEL MARE

Fulminato sulla via del mare. Massimiliano Mazzotta turista continentale in vacanza in Sardegna, invece che farsi rapire dalla bellezza incontaminata dell'Isola, rimane colpito da ben altro: un’enorme raffineria nel bel mezzo della costa sarda. E non c'è da stupirsi, non riusciamo ad abituarci noi sardi a questa visione e certo non poteva rimanere indifferente un osservatore attento come Mazzotta.
E' un film documentario sulla 'Saras' di Sarroch (CA), di proprietà della famiglia Moratti, e delle altre industrie che le sono nate attorno in un tessuto in precedenza agro-pastorale. La visione si apre con documenti d'epoca che, in toni da villaggio turistico, presentano la nuova raffineria come la nuova frontiera del progresso e della modernità che farà uscire definitivamente la Sardegna dall'arretratezza nella quale si trova. Oggi sappiamo che l'idea di creare un nuovo tessuto sociale ed economico a partire da quelle cattedrali nel deserto ha fallito, non si è creata una Sardegna industriale muovendo da quei siti irrimediabilmente slegati dal contesto sardo. Allora non si sapeva ancora. Si prosegue con l'oggi, la realtà della raffineria, ci sono interviste agli operai e ai dirigenti aziendali, ai Moratti e agli abitanti di Sarroch. Le cose che si dicono dalle due parti sono ovviamente diverse. C'è una realtà di degrado ambientale, di malattia e di morte che viene a galla dai racconti degli operai e di chi vive e lavora in quelle zone e dai dati scientifici dei ricercatori dell'Università di Firenze guidati dal Prof. Biggeri.Contestualmente scorrono le immagini dei Moratti che, nell'anniversario di fondazione della Saras, snocciolano i dati del loro successo, pare refrattari alle conseguenze di questo successo. L'effetto è molto forte, la distanza tra questi due mondi sembra incolmabile. Il corollario, come detto, è una realtà dove nessuno muore più di vecchiaia.
Alla presentazione cagliaritana del film era presente un pubblico attento ed emozionato, tant'è che si è dovuta organizzare una proiezione extra, per far fronte alle numerose richieste. In quella occasione Antonio Caronia, docente di comunicazione all'Accademia di Brera, ha fatto brillantemente notare che non è un film contro la Saras o contro i Moratti.
Si presenta, non senza capacità cinematografiche, una situazione reale, con contributi da una parte e dell'altra. Il compito del film è quello di stimolare la discussione, non dare giudizi. La discussione ne viene stimolata indubbiamente e i giudizi che se ne danno non possono che essere ottimi. Un montaggio molto efficace mantiene l'attenzione vivissima ed è impossibile non restare colpiti da quanto si vede e si sente. Forse per un sardo è ancora più doloroso, una ferita aperta alla quale si torna malvolentieri, per non risvegliare il dolore. Ci voleva un continentale, hanno fatto notare dal pubblico in sala, per accollarsi questo compito. Il film sarebbe piaciuto a Francesco 'Cicitu' Masala, grande poeta sardo recentemente scomparso, autore de 'Il dio petrolio' proprio su queste tematiche, che non aveva esitato a definire la raffineria una 'catastrofe antropologica'.

Ivo Murgia
http://www.supergacinema.it/about-a-fil ... otta-.html

22/05/2009, 16:37

22/05/2009, 17:54

Ci sono passato davanti per andare a Chia, è una visione dantesca, mi immagino gli abitanti del paese sulla collina con vista raffineria (chissà la vita media quant' è).
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