La crisi, il debito illegittimo, la Grecia, l’Ecuador, l’Italia
l’Ecuador decide di non pagare il debito illegittimo.



gen 2nd, 2012

di Corrado Penna

http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/ ... mo-la.html

[i]Mentre in Grecia si inizia letteralmente a morire di fame (o quantomeno a rischiarlo), l’economia è in collasso, la disoccupazione tocca cifre spaventose, il governo si appresta a tagliare ancora una volta (la terza!) le pensioni, l’Ecuador decide di non pagare il debito illegittimo. L’Italia con il governo diretto da Monti si appresta presumibilmente ad imboccare la stessa strada della Grecia, dove al governo troviamo un banchiere come lui, appartenente al suo stesso circolo esclusivo. Eppure gli Italiani hanno appena festeggiato l’anno nuovo dilapidando non so quanti soldi in botti regali e festeggiamenti; forse sarebbe stato più saggio mettere da parte quei soldi, o ancora di più acquistare con essi generi di prima necessità e beni durevoli, fin tanto che la situazione finanziaria lo permette.

E se davvero scoppia la guerra o semplicemente si aggrava la tensione in Iran e Siria, potremmo avere fra qualche mese una diminuzione delle forniture di petrolio, oltre ad una escalation che potrebbe portare ad un conflitto su scala globale (con l’intervento di Cina e Russia).

Ma molti illusi dalla televisione, dal calcio e dalle telenovelas credono davvero che la Grecia (o l’Argentina di dieci anni fa) sia una sorta di terzo mondo abitato solo da ignoranti morti di fame e che l’Italia è una nazione forte che non si ridurrà mai in quella situazione. Quanto vorrei che avessero ragione!

Ma l’Ecuador è davvero una nazione esemplare? Innanzitutto va detto che negli stati dell’America Latina si sta creandola Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) che puzza lontano un miglio di Nuovo Ordine Mondiale. E se i giornali ne parlano pochissimo ci vuole poco a capire che tutto ciò avviene anche a causa della crisi, come una reazione pianificata dalle élite ad un problema da essi artificialmente creato. Ma come se non bastasse ci sono ulteriori indizi che fanno sospettare che anche il leader ecuadoriano Correa sia un uomo che opera per conto delle élite occulte che opprimono il nostro pianeta; del resto non sarebbe logico che molte delle personalità che ufficialmente si oppongono ai piani della cabala siano in realtà degli agenti della cabala stessa? Da sempre creando e controllando sia il governo che l’opposizione il potere occulto ha potuto fare quello che finora ha fatto, e quanto avviene in Argentina sembra confermare la nostra interpretazione. Quanto all’Ungheria ed al suo parziale altolà allo strapotere della BCE staremo a vedere, ma se leggete per intero l’articolo appena segnalato forse comprenderete i miei dubbi.

Leggiamo adesso questo commento all’articolo appena citato sull’Ecuador:



Detto questo i miei speciali auguri ai lettori del blog scienzamarcia è che tutto questo non si avveri mai, e del resto siamo qui a scrivere e ad informare per cercare disperatamente di scongiurarlo, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e non c’è peggior cieco di chi non vuole vedere (http://scienzamarcia.blogspot.com/2008/ ... realt.html). Se tutti quelli che hanno sentito e visto agissero di conseguenza tutti questi orribili fantasmi sarebbero già stati spazzati via da un pezzo.[/i]

Link
http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/ ... mo-la.html

L'articolo ultimo è fantastico.

Riassumo quello che ho capito: se paghi il debito, sei servo del potere. Se non lo paghi, sei servo del potere.

Questa è una teoria schizofrenica: qualunque presa di posizione (sia a favore del potere che contro) viene condannata. Ergo: l'unica soluzione è l'immobilismo totale. Ci si diverte a sparare contro chiunque, purchè non ci si muova di un solo passo... Non va bene, no, per niente. Tra il non fare niente e il tentare (e sbagliare) preferisco la seconda: ad una certezza di immobilismo contrappone una probabilità. Rendiamoci conto che a restare immobili si procede verso l'abisso come bravi pecoroni eterodiretti... Non è criticando qualunque cosa che si procede, è prendendo posizione e agendo di conseguenza. Non c'è differenza tra chi si illude davanti alla tv e chi si illude davanti al computer. E come fa comodo far credere alla gente che "tutto va bene" via tv, è comodo anche far credere che "tutto va male" via computer. Il procedimento è lo stesso, e il fine è identico: staccare la gente dalla realtà, farla vivere con la convinzione che comunque il suo intervento sarebbe inutile, che è certamente meglio starsene rintanato in casa a maledire il mondo intero.

Sei tu ad essere fantastico.....



Lascia perdere va... che è meglio

lunedì 18 febbraio 2013

Ecuador: Correa trionfa sul banchiere

Correa è Presidente con 57%, Lasso 23%

]

Rafael Correa ha stravinto, al primo turno e si assicura anche la maggioranza dei deputati. Il suo avversario è stato doppiato, e gli altri candidati sono rimasti ai blocchi di partenza. Per varie ragioni, è stata molto di più di una cronaca annunciata. In primo luogo per l'abbondanza del raccolto di consensi, ha fieno in cascina per accelerare il processo di cambiamento intrapreso. Poi perchè l'avversario bocciato è un banchiere dell'Opus Dei. In"http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5875560296867672703"altri termini, la continuità della politica attuata dal governo di Correa, esce consolidata proprio contro un avversario emblematico, seguace del dogma neoliberista, e di professione banchiere opusdeiano. Più chiaro di così non poteva essere il responso degli ecuadoriani, affluiti alle urne come mai nel passto.E' singolare come le elites non si fidano più dei partiti, e si sporcano le mani direttamente con la politica. A diferenza del'Europa, perdono.
Di Tito Pulsinelli
SelvasBlog

Per dirla con le parola di Correa: "Dedico questa vittoria a Chávez, uno straordinario leader latinoamericano... Oggi ha perso la partitocrazia, il potere mediatico, il FMI, l'oligarchia interna e i suoi alleati internazionali, ha vinto il popolo dell'Ecuador, la sua volontà e la sua sovranità che mai più potrà essere piegata dai poteri forti".
Il governo di Alianza País potrà ora contare su una maggioranza parlamentare che consentirà di approvare le leggi che i partitelli e gruppi d'affari -ora scomparsi dal parlamento- rifiutavano di mettere a discussione. Una delle prime leggi ad essere varate sarà quella che regolerà e responsabilizzerà i monopoli mediatici, che finora hanno agito come un potere contrapposto alle leggi dello Stato e di ogni normativa giuridica. I media hanno perso il potere di mettere e togliere presidenti, o di far votare o cadere governi legittimi.

Correa dispone d'una forza elettorale senza precedenti, ma è presente anche su tutto il territorio con una forza politica organizzata, in via di trasformazione da movimento a quasi-partito. Continuità e maggiore slancio nella politica di crescita con redistribuzione, mantenendo alla larga il FMI e la banca privata. Continuità nella politica internazionale, per consolidare il blocco regionale dell'UNASUR e l'unione basata sulla complementazione con l'ALBA. Dopo l'ampia vittoria dell'ottobre scorso in Venezuela, la travolgente cavalcata di Correa riconferma la tendenza generale anti-liberista nel subcontinente americano.

Fonte: http://selvasorg.blogspot.it/2013/02/ecuador-trionfa-correa-sul-banchiere.html

Tratto da: http://www.vocidallastrada.com/2013/02/ecuador-correa-trionfa-sul-banchiere.html

Source: Risveglio Globale: Ecuador: Correa trionfa sul banchiere