Addio a Ottavio Missoni. Lo stilista è morto nella sua casa di Sumirago nel varesotto, sede della casa di moda da lui fondata. Accanto aveva la moglie Rosita e tutta la famiglia. Missoni, 92 anni, era stato ricoverato giorni fa all'ospedale Circolo di Varese a causa di uno scompenso cardiaco e di un'insufficienza respiratoria. L'imprenditore, il cui figlio Vittorio era scomparso il 4 gennaio a Los Roques, in Venezuela, mentre stava viaggiando su un aereo da turismo con la compagna e una coppia di amici.
sesto a londra 1948 — Missoni era nato l'11 febbraio del 1921 a Ragusa, all'epoca "Regno di Jugoslavia" per poi trasferirsi a Zara dove è rimasto fino al 1941. La sua è stata una vita "da numero uno". Geniale e versatile è anche un grande protagonista dell'atletica leggera italiana . Nel 1935 veste la maglia azzurra, nella specialità dei 400 metri piani e nei 400 metri ostacoli. In carriera conquista otto titoli nazionali. Nel 1939 il campionato mondiale studentesco a Vienna. Dopo la Seconda guerra mondiale partecipa alle Olimpiadi di Londra, dove si classifica sesto nella finale dei 400m ostacoli e correndo come secondo frazionista nelle batterie della staffetta 4×400 metri.
amore eterno — E' a Londra che conosce quella che diventerà sua moglie e compagna di tutta la vita, Rosita. Missoni non abbandona comunque l'atletica leggera: anche oltre gli 80 anni partecipa a competizioni nazionali e internazionali di atletica master. Una sosta forzata la conosce durante la guerra quando partecipa alla battaglia di El Alamein e viene fatto prigioniero degli alleati. Passa 4 anni in un campo di prigionia in Egitto. Tornanel 1946 e si trasferisce a Trieste. Nel 1953 sposa Rosita Jelmini i cui genitori sono titolari di una fabbrica di tessuti a Golasecca in provincia di Varese. Lui nel frattempo apre un laboratorio di maglieria a Trieste. Insieme avviano un'attività a Gallarate (Varese) e poi a Sumirago, nel paese che ancora ospita gli stabilimenti e la sede commerciale della società e che ha fatto di Ottavio il "mago del colore", conosciuto in tutto il mondo.
la tragedia di Vittorio — Nel 1954 nasce il primo figlio, Vittorio, poi Luca nel 1956 e Angela nel 1958. I successi nel campo della moda iniziano nel 1960 e negli anni successivi la consacrazione come stilista di fama internazionale con la conquista, nel 1973 a Dallas del "Neiman Marcus Fashion Award", l'Oscar della moda. Nel 1976 viene aperta la prima boutique a Milano e nel 1986 gli viene attribuita l'onorificenza di Commendatore della Repubblica. Nel gennaio di quest'anno il dramma della scomparsa del figlio maggiore, Vittorio. Il 4 di quel mese l'aereo da turismo su cui sta viaggiando insieme alla moglie e a una coppia di amici scompare presso Los Roques in Venezuela. Le ricerche partono frenetiche ma non approdano a nulla e la scomparsa del velivolo rimane ancora misteriosa. Una vicenda che ha segnato profondamente gli ultimi mesi di vita di Ottavio che 10 giorni fa viene ricoverato in ospedale per uno scompenso cardiaco. Dimesso il primo maggio si è spento a distanza di 8 giorni.
atletica e armonia — Ottavio Missoni festeggiò i 90 anni in Gazzetta. Raccontava dell'atletica: "Ci allenavamo tutti i giorni, ma il nostro allenamento era correre, saltare, nuotare, arrampicarci sugli alberi, insomma giocare e divertirci. Sarei stato un bravo decathleta". L'Olimpiade? "Tra 400 piani e 400 ostacoli, scelsi gli ostacoli. Mai fatti. Ogni volta capivo qualcosa di più e miglioravo. Vinsi la batteria, in finale, decima gara della mia vita, sesto. I 400 ostacoli, se fatti bene, sono musicali: ritmo e armonia".
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