Dopo la saga,un po' di relax...con brividi di freddo e aleggiar di strane ombre e voci in casa....
IL DENTIFRICIO
Era una donna arrogante e egoista. Inoltre si considerava speciale e ,quando aveva l'occasione di parlare con qualcuno, voleva avere sempre l'ultima parola,interrompendo,alzando la voce,insistendo.
Un giorno,passeggiando per una via della città che non aveva mai frequentato,vide una piccola e curiosa farmacia,quasi invisibile in mezzo alle case.
Si avvicinò e,ansiosa com'era di ampliare il suo possesso materiale,entrò curiosa e con l'aria di sempre.
Il commesso era un ometto piccolo piccolo,dalla pelle grigia e rugosa,che le fece subito ribrezzo. Vincendo questa sensazione,si rivolse all'uomo: "senta,ha qualche prodotto alla mia altezza,intendo di classe,nuovo?"
L'ometto ,senza dire una parola, andò nel retrobottega ritornando subito dopo con una confezione in mano.
"Ecco signora,questo è un nuovo dentifricio,testato e provato,molto costoso ma di altissima qualità. Vedrà che le toglierà il fiato per la sorpresa!"
La donna guardò la confezione con un'aria scettica,ma poi , per la voglia di usare qualcosa di esclusivo,decise l'acquisto.
Uscita dalla bottega,si incamminò verso casa pensando ad altro.
La sera ,prima di coricarsi , andò in bagno per la solita pulizia ,prese il tubetto del costosissimo dentifricio ,svitò il coperchio.
Poi,tenendo lo spazzolino in mano,fece uscire un po' della pasta grigia che conteneva.
"Che colore schifoso!" pensò ,mentre si accingeva a richiudere l'oggetto. Ma,inaspettatamente,la pasta continuava ad uscire...snodandosi sul lavabo come un serpente inquieto.
Lei tentò di fermarne l'uscita,ma inutilmente.
Intanto,il serpente di pasta ,risalendo e attorcigliandosi attorno a se stesso,arrivò sul suo petto,quindi cominciò a risalire verso l'alto.
La signora , gridando,fece un salto indietro,cercando di liberarsi,ma la pasta,raggiungendo in men che non si dica il suo collo...iniziò a stringerglielo sempre più forte.
Urlando per quanto riusciva ancora a fare,lei tentò di liberarsi strappandosi di dosso quel malefico cavetto.
Tutto inutile,ben presto le mancò il fiato e le si velò la vista...
Rantolando,prima di cadere...ricordò le parole di quello strano ometto grigio:
"Vedrà,questo dentifricio le toglierà il fiato per la sorpresa!"
Quindi...
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Allora,quando qualcuno è arrogante e egoista,togliendo il fiato a tutti quanti, prima o poi...qualcun altro...insignificante e apparentemente innoquo...
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IL GUARDIANO DEL CIMITERO
Pulendosi i denti con il piccolo osso,soddisfatto per la scorpacciata appena finita,il guardiano del cimitero di quella grande metropoli ,pensò :
"Sarà per lo stress ,la frenesia e il traffico inquinante e congestionato...ma i cadaveri di oggi non sono più gustosi come quelli di una volta.
Bisogna che accetti quel posto di lavoro in Polinesia!
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QUELL'HOTEL VICINO ALLA PALUDE
L'uomo,vestito elegantemente e dall'aria gentile,bussò a lungo prima che qualcuno si decidesse ad aprire quella porta unta e sgangherata.
Sulla soglia,apparve un uomo allampanato e segaligno, dall'aria truce e inquietante.
Lui lo guardò,poi chiese: "Posso entrare?"
"Certo signore,prego,si accomodi!"
Il locale era semibuio,spoglio e,attorno all'unico tavolo,stavano seduti alcuni ospiti ,brutti e curvi, che lo guardarono in un modo alquanto strano.
Lui non ci fece caso e,dopo qualche passo...
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La mattina dopo usci,soddisfatto e riposato:
aveva fatto una cena inaspettata e abbondante, seguita da un'ottima dormita!
Naturalmente,dentro l'hotel...non c'era più nessuno: li aveva divorati tutti quanti lui stesso la sera prima
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Come dire...a volte l'apparenza inganna...
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MISSILE PER L'INFINITO
Aveva finalmente finito di costruire il suo missile personale e lo stavo ammirando alla luce della luna.
Bello,alto,slanciato,fusiforme,pronto per partire verso lo spazio ignoto.
Stava li,abbracciato alla moglie,che l'aveva aiutato sul finale a montare i motori mentre lui sistemava l'interno.
A dire il vero aveva fatto tutto lei,dato che si dilettava di meccanica e sembrava impaziente di dimostrargli tutta la sua abilità.
Dopo un'ultima occhiata,salirono a bordo tutte e due chiudendosi il portello alle spalle.
"Finalmente" esclamò lui "addio...mondo crudele!"
Poi i due si sistemarono sulle poltrone di pilotaggio e lui accese finalmente i motori.
Mentre il fuoco li avvolgeva trasformandoli in torce umane,lui trovò il tempo di urlare alla moglie:
"Ma perchè hai montato i motori all'incontrario?!"
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eh eh eh...mai fidarsi delle donne:
donne e motori...dolori e dolori
SCHERZO,DAI!
CIAO,spero di non avervi sorpreso...troppo...cmq potreste sempre cambiare...dentifricio!
alla prossima
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